E' stupendo constatare come l'inossidabile Mike Westbrook riesca ancora a macinare musica come ai bei tempi. La sua carriera, iniziata più di 60 anni orsono , non ha mai conosciuto momenti di stasi, e quanto da lui prodotto in tutti questi anni ha sempre dimostrato come il compositore abbia saputo muoversi in un ambito di piena e totale autonomia creativa . Un'anima indipendente, un costruttore di immaginari sonori che affondano le proprie radici in una cultura tanto profonda quanto poliedrica. Westbrook è stato capace di sintetizzare, a modo proprio, gli umori di tutti i decenni da lui percorsi con un linguaggio unico, inequivocabilmente genuino ed originalissimo. Dalle esperienze per piano solo sino ai grandi gruppi orchestrali, non c'è contesto che Westbrook non abbia saputo e voluto sperimentare, sempre con l'eleganza propria ad un gentleman inglese e l'iconoclastia immaginifica propria a quell'avanguardia jazzistica inglese che tanti capolavori ha saputo donare , soprattutto nei brucianti anni '60,'70 ed '80. Una discografia ecletticamente ricca l'ha visto debuttare nel 1967. Alcuni titoli imperdibili: "Celebration", "Marching Song", "Metropolis", "Citadel/Room 315", "Mama Chicago", "Westbrook Blake", "The Cortege", "On Duke's Birthday", "Westbrook Rossini", "Off Abbey Road", "Glad Day", tutti volti ad esplorare la realtà sonora nella sua accezione più ampia, libera e totale. Dalla musica di strada, sino alla rilettura stravoltamente surreale dei Beatles, tutto rientra nel grande calderone delle possibilità espressive di Mike e Kate Westbrook, un'affiatata coppia , nella vita cosi come nell'arte. Per quanto la musica di Westbrook sia raffinatamente colta, essa difficilmente risulta ostica od inaccessibile., essendo sempre innervata di una sostanziosa dose di cantabilità, anche laddove squisitamente strumentale. Gioia, animo e cuore non vengono mai meno, come si evince pure da questo lungo e generoso concerto. Per molti versi lo paragono alla "sorella" americana Carla Bley, tanto in virtù della comune verve sperimentale, quanto per la comune indomita volontà di porsi perennemente in gioco a livello creativo, senza paure e senza falsi pudori. Uno dei grandi compositori della nostra epoca, Se finora non avevate mai sentito parlare di Mike Westbrook, godetevi questo meraviglioso concerto, che condensa, concentra ed esterna un'intera esistenza votata alla bellezza ed alla grandezza del mistero musicale, espresso in maniera fantastica, fiabesca, circense e giocosa. Musica per le orecchie, il cuore e l'anima. Buon ascolto!
@MatthewNorthMusic2 жыл бұрын
The Greatest night of my life.
@ferdinandofarao41116 жыл бұрын
Meraviglioso!
@anacronista6 жыл бұрын
NB: "l’aggiunta di nuove composizioni tratte dal recente lavoro con la Uncommon Orchestra" riguarda il programma dei concerti dal vivo tenuti a Catania e Palermo nei giorni scorsi, di cui questo filmato è un graditissimo (e completo) documento. Non riguarda il CD, che ovviamente riporta soltanto brani registrati a Catania nel luglio 1992. Grazie!
@ferdinandofarao41116 жыл бұрын
@sallysamways72904 жыл бұрын
Jazz sucks
@winesnout3 жыл бұрын
You know nothing...
@brancepethbob Жыл бұрын
and yet here you are, coming here to tell us all. giving us the benefit of your great wisdom and experience. if anything sucks, its you.