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"Grande, grande, grande, cantava lei anni fa. Grande grande grande: oggi siamo noi a confermarlo nei suoi confronti, perché lei non teme confronti. La più grande voce che abbiamo, si cimenta in tutto lo scibile musicale, dal pop all'alternative, senza paura e senza macchia alcuna. Lei può. Oggi è l'unica che può fino a tanto. Avanti anni luce da tutto e da tutti".
Gennaro Reder (MAEBA: La Mina futura, 23 maggio 2018)
Arrangiamento e tastiere: Franco Serafini
Batteria: Lele Melotti
Basso: Lorenzo Poli
Chitarre acustiche ed elettriche: Giorgio Cocilovo
Coro: Massimiliano Pani, Franco Serafini
Archi diretti da Gabriele Comeglio
TROPPE NOTE
(testo Viola Serafini - musica Franco Serafini)
Ma guarda come siamo ridotti
A spararci in faccia tutte queste bugie
Che poi sono le mie
A ferirmi di più
Testardi e duri più di diamanti
Costruiamo dighe come nostre fobie
Son tutte acrobazie
Per odiarsi di più
Devi restare sul punto ma non hai la forza di mettere un punto
Sei ridicolo, ridicolo
E se fingi di usare la testa perché non hai voglia di perder la testa
Sei apatico, apatico
Ma io voglio spiegarti in silenzio perché non ha senso un silenzio
Che è fatto tutto di parole, di parole
E poi sento che provi a seguire pian piano la voce che corre sul piano
E che fa troppe note, troppe note
Da troppe ore (ore, ore, ore, ore)
Ma guarda dove siamo arrivati
A lanciarci sassi per banali ovvietà
Malate fantasie
Non mi sfiorano più
Cerchi di perdere tempo ma non ci riesci a prendere tempo
Sei patetico, patetico
Quando tenti di fare il profondo e intanto ritorni a scavare sul fondo
Sei illogico, illogico
Ma io voglio spiegarti in silenzio perché non ha senso un silenzio
Che è fatto tutto di parole, di parole
E poi sento che provi a seguire pian piano la voce che corre sul piano
E che fa troppe note, troppe note
Da troppe ore (ore, ore, ore, ore)
Voglio gridare in silenzio perché non ha senso un silenzio così
Ma forse ti amo così
Voglio gridare, gridare, gridare, gridare e
E forse ti amo così