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Oggi è un pomeriggio particolare e per degli sportivi appassionati di motocross, un momento non molto felice.
Il crossodromo di Polcanto chiuderà i battenti e per capire meglio le ragioni, saliamo verso l'impianto dove ci aspetta il mitico Mauro Zecchi per fare due chiacchiere e capire cosa succede. Il meteo rispecchia quello che troviamo anche su nell'ambiente e nell'animo di Mauro.
Nuvolosità, freddo, desolazione, insomma, una tristezza che traspare in quello che ci circonda e negli occhi di chi, come Mauro, ha dato l'anima per il motocross, i giovani, gli appassionati, coinvolgendo anche la sua famiglia. Oltre venti anni senza risparmio e anzi i risparmi Mauro Zecchi ce li ha messi, per rendere sempre più accogliente l'ambiente.
Come ci sediamo, lo Zecchi è un fiume in piena e ci racconta di tutto e tutto della storia del crossodromo che poteva essere il fiore all'occhiello della FMI che ha deciso invece di disfarsene, di metterlo in vendita per circa 900 mila euro.
Un impianto nato, ci racconta Mauro, per chi non si può permettere di gareggiare o provare su piste molto più quotate a livello nazionale e internazionale, perchè più pericolose. Da qui sono passati praticamente tutti i migliori campioni del motocross e non: Ostorero, Cavallero e molti altri e ci ricorda anche che il neo campione europeo Lapucci, quando "bazzicava" Polcanto, non arrivava al bancone del bar.
Il crossodromo nasce per volontà di Bruno Comanducci a cui è intitolato l'impianto, dopo che acquistò il terreno nel 1968 da un certo Orlandini per 12 milioni e mezzo di lire.
Dopo un viaggio negli USA, si innamorò del motocross e tornando in patria, in poco tempo costruì la pista e siccome era anche un tipo ambizioso, divento anche dirigente della Federazione e da quel preciso momento, iniziò lo sviluppo vero e proprio dell'impianto.
Fu costruito un albergo, bar, ristorante e divento un Centro tecnico federale e nei primi anni 80, esisteva solo Coverciano come centro tecnico.
Uno sviluppo che porto la pista agli onori della cronaca motoristica nazionale e da dove passarono moltissimi piloti di ogni nazionalità, anche cinesi.
Ma non vi sveliamo di più. Vi invitiamo a vedere l'intervista a Mauro Zecchi un po lunga ma utile per ripercorrere la storia del crossodromo mugellano. Il video è arricchito anche con foto d'epoca.
Speriamo fino all'ultimo che questo impianto venga restituito agli sportivi amanti dei motori.