Ciao! Quando ho iniziato ad avventurarmi nel mondo Linux, per provare le varie dietro ho fatto ampio ricorso al multiboot. Notebook con quattro distro su di un unico disco, un po' di casini li ho combinati ma nel complesso sono poi riuscito a risolvere ed a continuare con le prove. Mi sono divertito parecchio! Adesso mi sono dato una calmata, ma ogni tanto mi diverto a "saturare" di distro miei due notebook per provare le novità.😊
@linux_distros2 ай бұрын
😀👌
2 ай бұрын
Uso il gestore di boot del BIOS, installo la mia distro principale su un nvme e le distro di prova su un SSD secondario. Poichè ne provo al massimo due alla volta lascio che siano le distro a fare il lavoro di ridimensionamento delle partizioni ma la tua soluzione e senz'altro più pulita ed efficace. Grazie per l'ennesimo ottimo video.
@linux_distros2 ай бұрын
Grazie! 💪
@cirospartano84672 ай бұрын
Una volta ho perso i miei dati per una MIA distrazione durante l'installazione di una distribuzione di test nello stesso disco. Da allora il mio primo comandamento è "non avrai altra distro sullo stesso disco" seguito da "quando installi una nuova distro, stacca i cavi di alimentazione degli altri dischi". Per passare da una all'altra uso il bios, lo so, non è comodissimo ma NON uso tutti i giorni il disco dei test, quindi il disagio è minimo. Al momento uso arch su desktop e debian sul serverino casalingo, ma dopo il tuo video di settimana scorsa probabilmente installerò alpine sul serverino e void (o derivate) su desktop. Mi serve solo un po' di tempo 😅 Complimenti per tutti i video che fai, li guardo sempre con molto interesse! 👏👏👏👏👏
@linux_distros2 ай бұрын
Grazie! Capita di perdere sistemi mentre se ne installano altri 🤣 sai quante volte mi è successo? Anche io di solito disattivo dal BIOS le memorie interne per essere sicuro di non fare danno quando cazzeggio con i dischi secondari... Non si sa mai 🤗
@amanterobot2 ай бұрын
Io per dire ho fatto passare i cavi sata da dentro il case facendoli uscire dall'apertura posteriore (il pc ce l'ho girato per accedere alle porte) in modo da accedere velocemente al disco e se devo usare un altro OS stacco e riattacco al volo. Non è il top del design perché il disco ssd è a vista ma non corro rischi ed è pratico e veloce
@linux_distros2 ай бұрын
🤪🤪
@wawos172 ай бұрын
Complimenti per il video. Utlizzo un grande disco esterno e provo le distro di volta in volta, ma mi hai dato l'idea di mettercene qualcuna in più contemporaneamente. Adesso sto provando Ubuntu Budgie.
@linux_distros2 ай бұрын
Ottimo! Grazie 👌
@antoniomammarella84722 ай бұрын
Questo video capita a fagiolo. Io ho un sistema multi-boot con varie distro installate sullo stesso pc. Per fare questo ho preferito usare hdd diversi per ogni os, quindi ora mi trovo tutti gli slot della mobo occupati. XD Ho 6 hdd: 2 nvme da 2 tb, 4 ssd sata (2 da 2tb, 1 da 4tb ed 1 da 1tb), e due hdd meccanici che fungono da storage dati. In sostanza ho Windows11 e 5 distro linux sul pc, che sono Arch, EndeavourOS, Garuda, Spiral Linux e Makulu. Per mia "comodità" uso il grub come bootloader principale, e nel mio caso specifico quello di Arch con la versione os prober btrfs. Visto che uso vari os linux che a loro volta usano vari kernel, l'opzione del grub che ti consente di indicare il kernel che si vuole caricare per primo nella voce top level mi fa comodo (esempio: se voglio che Arch che ha vari kernel installati alla voce in alto mi carichi il kernel di default piuttosto che il kernel zen mi basta aggiungere nel file del grub questa stringa: GRUB_TOP_LEVEL='/boot/vmlinuz-linux', una volta aggiornato il grub arch viene caricato con il kernel di default). Ho sperimentato anche varie distro. Alcune vengono rilevate dall'os prober, ma al riavvio non è possibile selezionarle tra le varie opzioni, altre non vengono rilevate prorpio. Il file system può essere rilevante. Non tutte le distro con fs btrfs vengono rilevate o è possibile avviarle al riavvio. Altre è ostico, almeno per me, integrarle. Ad esempio come fedora o nobara, che si salvano le ultime 3 versioni del kernel. Ecco, dal grub di Arch non le rileva/è possibile caricarle. Bisogna fare vari giri per poterlo fare, ma per ora va al di la delle mie possibilità. C'è da dire che anche quelle distro che usano lo stesso tipo di bootloader potrebbero usare versioni diverse, o modificate, e questo non aiuta la compatibilità. XD So che ci sono alti bootloader, come refind, che dovrebbe agevolare il multiboot, ma non l'ho mai usato e non ci ho familiarità. Ho avuto difficoltà a trovare documentazione, o comunque roba semplice su come ad esempio modificare il tempo di countdown, o su cosa mettere per la rilevazione corretta degli altri os, e cose così. Visto che questo sul grub è relativamente semplice da fare, per ora rimango su questo. Poi chissà.
@linux_distros2 ай бұрын
Eh con un solo GRUB ci credo che è un casino ogni volta 🤪 Per questo io ormai preferisco sempre creare N partizioni di boot per N sistemi operativi, almeno ognuno si installa il proprio GRUB/systemd-boot/quelchesia e se lo gestisce come meglio crede senza andare ad infastidire gli altri OS 👌
@antoniomammarella84722 ай бұрын
@@linux_distros ah, se è per quello ogni distro ha il suo grub installato eh (su ogni disco è installato il bootloader della distro, credo che tutte quelle che ho io usino grub), solo che io uso quello di Arch per rilevare gli os e lanciarli all'occorenza. Ovviamente tutte le distro che ho sono installate su hdd diversi. Non condividono un'hdd unico. Avendo più sistemi operativi, un bootloader si deve occupare di rilevare gli os e lanciarli all'occorrenza. Io ho scelto il grub di Arch. Certo, puoi lanciarli "da boot" con il relativo tasto (in base al proprio hw), come se si lanciasse una chiavetta usb di una distro live, ma preferisco che sia un bootloader classico a farlo. Non so se c'è un metodo più efficace, o un bootloader più efficace, forse si, ma mi piacerebbe vederlo, prima di provarlo (non mi va di fare casini e ritrovarmi poi a dover reinstallare tutto).
@linux_distros2 ай бұрын
Ah ok, avevo capito che usassi un solo GRUB e basta, e non che oltre a quelli specifici ne avessi poi "forzato" uno ad accentrare tutto. Beh, io uso (e consiglio) il boot manager del BIOS (sì, quello da attivare con la pressione del tasto): è fatto apposta per lo scopo (rimandando dopo la selezione ai rispettivi bootloader degli specifici OS). In questo modo non rischi di incasinare il suddetto GRUB "accentratore" e non perdi le funzioni che le singole distro possono aggiungere al proprio bootloader (esempio gli snapshot, i fallback, kernel aggiuntivi, A/B root o i vecchi stati delle distro immutabili, e via discorrendo)
@antoniomammarella84722 ай бұрын
@@linux_distros beh, l'idea di usare un solo grub presente su una sola distro non mi piace. E' fattibile certo, ma in caso di problemi sono volatili per diabetici (cit.). XD Aggiorno il grub di ogni distro se serve, così si salvano i loro snapshot se l'opzione è abilitata (Arch e Garuda ce l'hanno ad esempio). Ovviamente, per vedere gli snap di Garuda devo passare il controllo al grub di Garuda ad esempio, perchè ora ovviamente vedo solo gli snapshot di Arch. Sarebbe una bella cosa inserire questa feature in una versione futura del grub. Così non devi impazzire ad aggiornare i vari bootloader. Specie se hai pure vari kernel, o ne installi di nuovi sulle varie distro, in quel caso doppio aggiornamento, quella della distro col nuovo kernel e poi il grub "accentratore". Potrei usare il bios invece se dovessi usare un hdd esterno dove ci metto varie distro sopra, ma sarà una cosa futura. Per ora, per fortuna il grub di arch non mi si è mai corrotto o ha avuto problemi, e mi pare che abbia avuto anche qualche aggiornamento in questi mesi, ma non ne sono sicuro. Preferisco un bootloader accentratore perchè sono un pigrone XD, e comunque col grub puoi anche mettere temi e quindi personalizzartelo come vuoi, e quindi fa pure la sua figura.
@linux_distros2 ай бұрын
Non so, personalmente preferisco la stabilità del boot manager ed il "non sbattimento" di dover gestire a mano un unico bootloader (che sia GRUB o altro) piuttosto che avere la possibilità di inserire uno sfondo 🙃. Tra l'altro (se previsto) di solito imposto il timeout più breve possibile (oltre a disattivare il discovery/prober degli altri OS), quindi il bootloader non si vede neache (senza contare che alcune distro non lo mostrato proprio). Mi sembra molto più lavoro come fai tu, quindi direi che alla fine io sono ancora più pigro 🤪 In 20+ anni di uso di Linux non ho mai avuto problemi con il bootloader singolo, i casini si sono sempre verificati facendogli gestire più OS, per questo evito la cosa. Avere un bootloader che si occupa di una sola distro non lo vedo come un punto di rischio (senza contare che alcune distro proprio non consentono il dual boot con lo stesso bootloader), alla fine è il funzionamento standard. Alle brutte, in caso di problemi, si può risolvere sia sfruttando gli altri eventuali bootloader e sia riparando quello che non va. Ma appunto facendolo all'evenienza e non come pratica costante Poi vabbè, ognuno fa come preferisce / meglio crede 🤗
@osciuto2 ай бұрын
Ciao sempre al top i tuoi video, io utilizzo dischi singoli per ogni os, in questo momento sto utilizzando come primario kde Neon a dire il vero già da diversi anni, negli altri Hd ho messo su : zorin, spiral, MX linux, aspetto con fremito l'aggiornamento di kde Neon alla base di Ubuntu 24.04 ma guardando nei forum non sono riuscito a trovare date di uscita.
@linux_distros2 ай бұрын
Grazie! Per la 24.04 di Neon credo che sia ancora in lavorazione...
@osciuto2 ай бұрын
@@linux_distros e si altrimenti avresti fatto già un video.
@linux_distros2 ай бұрын
Ahaha 🤣 🤪
@linux_distros2 ай бұрын
È arrivata: blog.neon.kde.org/2024/10/10/kde-neon-rebased-on-ubuntu-24-04-lts/
@osciuto2 ай бұрын
@@linux_distros Grazie Mille!
@Prof365D6 күн бұрын
Ciao! In primis complimenti e grazie per tutti i tuoi video su Linux! Finalmente qualcuno mostra e propone una gestione multi-boot sensata. La maggior parte dei video e delle guide online mostrano sempre e solo il classico metodo di usare una sola partizione EFI, che soprattutto in caso di dual-boot con Windows rischia di creare problemi dopo un aggiornamento dei sistemi operativi installati. Al massimo si trovano video in cui usare un disco per singolo sistema/distribuzione. Per esperienza ho avuto a che fare con PC che hanno una versione UEFI davvero molto basilare che non permette la scelta di quale EFI avviare. Quindi in questo caso ho dovuto usare "efibootmgr" o tool da Windows per configurare l'ordine di avvio e quindi usare poi GRUB per scegliere una distribuzione diversa da avviare. Ho una domanda in merito: Durante la fase di installazione di una distro, dopo aver creato la partizione EFI e la root, come configuri la EFI e la posizione del bootloader? Per la EFI scegli come punto di mount /boot/efi e come posizione del bootloader la partizione EFI o l'intero disco? Perchè io riscontro problemi se partizione EFI e posizione del bootloader sono nella stessa partizione, in pratica l'installazione non va avanti.
@linux_distros6 күн бұрын
Grazie 🤗 Per quanto riguarda l'installazione (a parte che dipende chiaramente dall'installer utilizzato, che distro stai installando?), in generale la partizione per l'EFI la metto in /boot/efi e la root del sistema in / Per bootloader che intendi? La partizione /boot? Oppure proprio la configurazione di GRUB ad esempio? Comunque ci sono distro come Arch che consigliano di non usare più il vecchio schema /boot/efi ma di mettere tutto direttamente in /efi (il motivo è ben spiegato sul suo wiki, e infatti poi distro come EndeavourOS di default fanno così). Altre distro, come le atomiche di Fedora, richiedono esplicitamente la configurazione anche di /boot (come ho anche mostrato in video). Per il resto, per la maggior parte delle altre distribuzioni, bastano solo una partizione per EFI e la root
@Prof365D6 күн бұрын
@@linux_distros In merito all'installazione anch'io eseguo la stessa configurazione di solito: EFI in /boot/efi e root in /. Il problema lo riscontro di solito con Ubuntu e le distribuzioni basate su di essa. Infatti in queste distribuzioni, nella schermata di partizionamento dell'installazione, viene chiesto dove posizionare il bootloader. Che stando a quanto indicato da alcune guide dovrebbe essere posizionato nell'intero disco, ma così va ad installare la EFI nella prima partizione EFI che trova sul disco, di solito sda1, ignorando le altre partizioni EFI Quindi per bootloader intendo ciò che queste distribuzioni Ubuntu-based intendono e molto probabilmente intendono GRUB. Di solito usando Fedora e openSUSE non mi era sorto questo problema, mi bastava specificare i punti mount. Grazie per il suggerimento su Arch!
@linux_distros6 күн бұрын
Eh sì, l'installer di Ubuntu mette obbligatoriamente l'EFI nella prima partizione FAT32 con flag boot/esp che trova. Se provi a selezionarne un'altra non va. Ma è o un bug o una limitazione di quello specifico installer (magri in futuro lo sistemeranno, chissà). Per le altre Ubuntu-based, dipende da quale installer utilizzano: con alcune ad esempio non hai questa limitazione, con altre sì
@Prof365D6 күн бұрын
@@linux_distros Quindi è proprio un problema di queste distro! Io ho provato sia con ZorinOS che con Kubuntu ed entrambe mi hanno portato al risultato descritto, nonostante Kubuntu usi Calamares come installer. Secondo te come si potrebbe risolvere? Magari da una sessione live con GParted creare, formattare e assegnare i flag alle varie partizioni in anticipo e poi installare andando solo a selezionare i punti di mount e come posizione del bootloader la partizione EFI corretta? Io su alcune installazioni sono riuscito a risolvere usando in una sessione live "Boot Repair" andando a spostare la posizione di GRUB nella partizione EFI corretta ed eliminando quella creata in fase di installazione. Però non mi sembra una soluzione "definitiva".
@linux_distros6 күн бұрын
Eh, è una bella domanda: non ci ho ancora "perso dietro" sufficiente tempo per indicarti una strada da seguire. Se non sbaglio, anche Ubuntu Server non ti fa scegliere dove mettere l'EFI e quindi non è percorribile neanche questa strada con cui andare poi a configurare l'OS a mano ed installare Ubuntu (o suoi flavour) come preferisci. ZorinOS non ricordo che installer utilizzi, ma non penso che se ne esca neanche lì. Strano invece che Calamares di Kubuntu ti blocchi (non la installo da un po' a dire il vero), mi viene da pensare che a questo punto, per qualche motivo, sia la strada scelta per avere la maggior compatibilità possibile in assoluto... Comunque, per quanto riguarda creare le partizioni prima, purtroppo non cambia nulla: l'installer pre-selezionerà sempre e comunque sda1 (o equivalente), e se provi a selezionare altro si blocca. Questo lo so per certo perché l'ho sperimentato in prima persona Direi che le strade sono 3: o usi la stessa prima partizione per tutto (come di default), anche se non è il massimo; o installi Ubuntu/distro Ubuntu-based per prime e le altre distro le metti in cascata con ognuna la sua partizione EFI (almeno le puoi tenere slegate, sempre che non siano tutte Ubuntu-based); oppure, post setup, sposti la partizione col "Boot Repair", ma è una strada che personalmente non percorrerei per evitare qualsiasi tipo di incastro... In ultimo, se possibile, puoi usare dischi differenti per star sicuro che il boot finirà altrove (seppur sempre nella sua prima partizione)
@Danny-ml2ny2 ай бұрын
Salve, ho alcune domande: 1) è vero che sarebbe meglio disattivare il secure boot per installare Linux su un computer in cui vi è anche Windows? 2) Se è vero che bisogna disattivare il secure boot, va fatto solo se si installa Linux nello stesso disco in cui c'è anche Windows oppure anche se si installa su un disco a parte, separato? 3) come si disattiva il secure boot per Linux? Ammesso che ciò che ho scritto sopra sia vero. Grazie.
@linux_distros2 ай бұрын
Ciao, il secure boot si disabilita dal BIOS e una volta fatto vale per qualsiasi sistema operativo (non si può disabilitare solo per uno e l'altro no). Detto questo, dipende dalla distribuzione che vuoi installare. Alcune supportano il secure boot, altre no: devi vedere sui siti delle singole distribuzioni che vuoi installare se hanno il supporto o meno. Se ce l'hanno allora non devi fare nulla, se non ce l'hanno allora devi disattivarlo. A volte, inoltre, disattivare il secure boot potrebbe essere necessario solo per la fase di installazione dell'OS, una volta completata ed avviato il sistema almeno una volta, è poi possibile riabilitare il secure boot
@Danny-ml2ny2 ай бұрын
@@linux_distros la ringrazio per avermi risposto.
@comosaycomosah10 күн бұрын
lol i can almost understand you from knowing Ecclesiastical Latin