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Oggi voglio raccontarvi di quella volta in cui i nazisti combatterono contro un esercito medievale composto da cavalieri in armatura di ferro, arcieri, fanti con le lance, spade e mazze… un what if estremamente fantasioso e interessante, che tutto il mondo fu in grado di osservare, non durante la Seconda Guerra Mondiale, ma qualche decina di anni dopo, nel 1971, grazie a un film, naturalmente. Un bellissimo film prodotto nientepopodimeno che da Walt Disney! Già, nel 1971 la Disney portò al cinema uno spettacolo ad ambientazione storica, la Seconda Guerra Mondiale, dove un battaglione tedesco del Terzo Reich nel corso di un assalto all’Inghilterra, si trovò schierato contro un’armata medievale. Armata che, tanto per aggiungere elementi di interesse (soprattutto per noi amanti del folclore d’epoca) è un’armata spettrale: rianimata tramite stregoneria.
Un film fantasy, quindi, con qualche sfumatura piuttosto dark che attinge alle tradizioni e alle cronache soprannaturali proprie del mondo medievale. Perché le cronache antiche e medievali sono piene zeppe di avvistamenti soprannaturali. Fra necromanti, zombie e scheletri che oltrepassavano le porte dell’Oltretomba praticamente di continuo. E io, difatti, lo amo. Amo questo film, e lo rivedevo di continuo da piccolino, negli anni ‘90, soprattutto la parte della battaglia. Perché una bella fetta di minutaggio, nel gran finale, è dedicato alla battaglia tra i nazisti che sparano smitragliate con l’MP40 e pure con l’MG42, la mitragliatrice da postazione, con i proiettili alimentati a nastro, celebre e molto temuta, riconoscibilissima per il suo rateo di fuoco e il ringhio assordante che produceva, che gli valse pure il soprannome di motosega di Hitler, o addirittura squartatore di Hitler. Ecco, nel film si vedono queste armi da war movie alla Spielberg sparare contro spettri in armatura medievale. Armature di ferro molto belle, appariscenti, non proprio storicamente attendibili, ma di un’ampissima varietà, tante e diverse, e che ancora oggi mi emozionano a vederle in azione, tutte bucherellate dai proiettili. La parte nostalgica fa il suo lavoro, ma a riguardarlo, oggi, questo film, devo dire che oggettivamente è proprio un bel film. Sia per la fantasia, e il senso di meraviglia che pervade l’intera pellicola, che per il genere vero e proprio, a cavallo tra lo storico e il fantastico, e le citazioni al folclore d’epoca, e infine proprio la storia in sé, che fila via liscia, sempre coerente.
Tutto questo è venuto molto bene grazie anche ai romanzi su cui si basa, questo film. Pomi d’ottone e manici di scopa è infatti un insieme di vari romanzi dell'autrice britannica Mary Norton: romanzi scritti negli anni quaranta. Mary Norton, tra l’altro, è anche l’autrice di altri romanzi che successivamente sono stati motivo di ispirazione per un’altra grande casa di produzione, dall’altra parte dell’Oceano, ovvero lo studio Ghibli. Nello specifico, i romanzi della Norton sono serviti come spunto per “Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento”. Insomma, una donna piena di fantasia che ha dato molto a suo tempo e che continua a farlo, visto che le sue idee vengono traslate in nuovi media, film d’animazione compresi.
Tornando a Pomi d’Ottone e Manici di Scopa, non c’è solo la battaglia tra nazisti e un esercito medievale rianimati tramite stregoneria. La storia è molto più di questo, strutturata su modello di Mary Poppins, e infatti il regista è lo stesso e il periodo di realizzazione pure, considerato che i due film furono lavorati assieme, accavallandosi. Poi, Pomi d’Ottone e Manici di Scopa fu sospeso e ripreso successivamente, dopo che fu conclusa la realizzazione di Mary Poppins...
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