Gran video Matteo e ancora di più Gran Tema : Da un lato (e da informatico) mi viene da dire che se io (persona) consumo dei contenuti (che sono legittimato a consumare, e credo che QUI stia il punto) ed imparo delle nozioni che poi utilizzo e reimpacchetto per vendere i miei servizi perché fanno ora parte del mio knowhow io debba poterlo fare. Quindi se l'AI arrivasse ad essere un soggetto giuridico (con capacità sovraumane) dovrebbe poter godere degli stessi diritti. Altro Gran Tema è che se è vero che il progredire dell'AI va a discapito di alcuni modelli di business, e con essi potenzialmente deteriora la "qualità dell'informazione" a discapito dell'umanità (una delle tesi dell'editore) è anche vero che pure privare l'umanità del progresso e dell'accesso istantaneo di informazioni ne crea un discapito. Grandi temi meritano una Grande TAZZA! 😊
@manuelcivitillo900911 ай бұрын
TAZZA! Una piccola provocazione. Ma se io, essere umano, leggo gli articoli del NYTimes e imparo a scrivere articoli con il loro stile... il NYTimes mi potrebbe far causa per violazione del copyright?
@oneshotvideoTV11 ай бұрын
Se non hai plagiato interi pezzi no, ovviamente. La differenza è che tu nei tuoi articoli ci metteresti dentro inevitabilmente del tuo, ovvero filtreresti qualunque informazione attraverso le tue esperienze umane, le tue opinioni, anche i tuoi errori, rendendoli dei pezzi unici e originali (a meno che non ti limiti a scopiazzare, va da sé). Un'IA (che poi è molto dibattuto se si possa realmente parlare di "intellligenza" per i sistemi generativi attuali) non ha alcuna esperienza, non ha opinioni e non è nemmeno in grado di fare errori autonomamente, tutto quello che caga fuori è un remix (sofisticato quanto si vuole) di cose altrui, senza alcuna aggiunta personale. Sarà così perlomeno finché le IA non saranno in grado di maturare esperienze e formarsi una coscienza autonoma, il che è ancora di là da venire, e anche in quel caso saranno le esperienze di un'IA e non di un umano, quindi bisognerà vedere cosa ne uscirà fuori e se sarà qualcosa di interessante per un lettore umano.
@manuelcivitillo900911 ай бұрын
@@oneshotvideoTV è proprio il tipo di risposta che cercavo: l'esperienza in quanto umano fa di me uno scrittore originale anche se tra le ispirazioni ci sono articoli di NYTimes. Ma continuando sulla mia provocazione, non vale lo stesso per una IA? alla fine il testo prodotto è dovuto alle miriade di testi che chatGPT ha assorbito, testi di natura altamente diversificati. Certo, chatGPT è un tritatutto, ma spesso non lo siamo anche noi? A lavoro, per praticità, ho spesso assemblato pezzi di cose preesistenti, frasi fatte, metafore ampiamente già usate... è impossibile produrre testi totalmente originali. L'unica differenza è, come ben dici, l'avere un'opinione... ma in certi lavori che faccio non serve esprimerla. E quindi faccio buon uso di chatGPT.
@oneshotvideoTV11 ай бұрын
@@manuelcivitillo9009se per il tuo lavoro non è importante la tua esperienza, il tuo punto di vista (umano), la tua interpretazione e si riduce a un assemblaggio di materiale allora presto non avrai più un lavoro, perché potrà farlo un'IA molto più rapidamente ed economicamente. Il fatto che al momento sia ancora tu a usare un'IA è solo transitorio, perché per lavori del genere l'intervento umano sarà sempre più inutile (se non per un controllo finale, dato che a quanto ne so l'IA non è ancora in grado di stabilire da sola la qualità e veridicità del proprio prodotto). È quello che sta già succedendo ai traduttori, ad esempio, che hanno visto i loro skill e anni di studio divenire inutili nel giro di un paio d'anni. Ma qui si parla degli articoli del NYT, quindi non necessariamente di articoli strettamente tecnici o di istruzioni, bensì di divulgazione. Di articoli scritti da umani per umani. Ovviamente l'IA è in grado di simulare, seppure rozzamente, anche l'interpretazione umana, ma per farlo deve inevitabilmente plagiare l'esperienza altrui, dato che non può crearsene una propria. Ed è qui a mio avviso il problema di fondo: prendere gratis l'esperienza di uno scrittore (o di un pittore, o di un fotografo) e rivenderla, per giunta senza nemmeno domandargli il permesso, significa vendere merce altrui. Il che non è ammissibile nemmeno nei sogni più bagnati di un liberista assoluto o di un comunista dogmatico, dato che si tratta di una pratica antichissima e ben nota, comunemente chiamata furto.
@manuelcivitillo900911 ай бұрын
@@oneshotvideoTV fortunatamente quel che ho descritto è solo una piccola parte del lavoro che faccio, il resto è decisamente più creativo e non sostituibile da un IA (almeno per il momento). Ma posso dire che chatGPT certe volte mi fornisce delle soluzioni davvero originali, frutto sicuramente della grande quantità di dati su cui è stato allenato. Per questo im sento di dire che in una certa misura non trovo tanta differenza tra l'addestramento di una IA e lo studio di un umano che vuole specializzarsi in un dato settore. E comunque la parola finale se usare e diffondere un dato prodotto di una IA c'è l'ha sempre l'umano. Se io chiedo a Dall-e di produrre un'immagine di Super Mario e poi la diffondo, chi infrange il copyright? Io o OpenAI?
@oneshotvideoTV11 ай бұрын
@@manuelcivitillo9009 io faccio lo sceneggiatore e ci ho provato a usare chatgpt come "supporto" per rimpallare idee o anche solo buttarle lì, come sparring partner per dei concept, o anche solo come ispirazione. Il risultato finora è sotto lo zero, i sistemi cosiddetti generativi non solo sono incapaci per definizione di concepire idee originali, ma tendono a portare tutto al minimo comune denominatore, ovvero alle occorrenze più frequenti (quindi meno originali e interessanti) del materiale su cui sono state addestrate. Ma dal momento che sono solo uno strumento e non un'entità giuridica, se plagiano Super Mario o qualunque altra cosa la responsabilità è interamente di chi le usa, non certo della macchina. Il che a mio avviso le rende molto pericolose da utilizzare per prodotti commerciali o per lavori creativi. Vanno benissimo invece per altre cose, tipo per impostare ricerche (che poi però vanno sempre verificate punto per punto), per tradurre testi non letterari, per scrivere boiate da mettere sui siti istituzionali tipo "la nostra mission" e per fare meme. Ma la cosa che riesce loro meglio è il plagio, praticamente sono costruite per quello 😅
@johnnyyjohnnyy11 ай бұрын
È l'ennesimo episodio delle tecnologie che anticipano strumenti e tecniche non ancora normati dal Legislatore. Ormai il fenomeno si ripete sempre più spesso. Un possibile esito (che vedo davvero difficile a concretizzarsi) potrebbe essere quello d'introdurre una norma di "cautela preventiva" che inverta la dinamica delle cose, analogamente all'introduzione di un elettrodomestico in commercio per il quale PRIMA dell'introduzione sul mercato devi fare una serie di certificazioni. Ma ciò significherebbe avere già delle norme che prescrivono obblighi, cautele, etc., e si torna punto e a capo. Stiamo a vedere cosa verrà fuori da questa vicenda, sperando che nel frattempo i Legislatori si muovano (lo stanno facendo, ma che facciano presto) per regolare il fenomeno; la Francia, ad esempio, già nel 2020 ha attivato l'iniziativa legislativa parlamentare per introdurre nella Costituzione la “Charte de l'intelligence artificielle et des algorithmes”.
@michelecoppo11 ай бұрын
Una lotta tra "Golia" e "Golia" per una problematica sostanzialmente giusta ma che mi fà pensare a cosa succede quando il peso degli attori è differente. Mi piacerebbe sapere quante volte il NYT, come tante altre testate, abbia utilizzato contenuti (foto, articoli, ecc...) definiti come "trovati in rete" ed utilizzati come fair use. Quanti "Davide" dovrebbero chiedere la distruzione della pubblicazione fatta dalla testata stessa? Troppo spesso il diritto di autore viene difeso solo quando il "peso" del richiedente è importante. Di fatto il problema è ben precedente al dilagare della AI
@derogab11 ай бұрын
Ottima osservazione.
@tommyfi11 ай бұрын
Tazza! ☕ Sono finalmente riuscito a vedere tutto il video... ora preparo una camionata di popcorn e attendo! 😆 Complimenti per il video e l'accuratezza dei dati, sembri quasi un'IA istruita bene 😜
@s3rit66111 ай бұрын
46:33 Più che la maggior parte di richieste che riguardano Spongebob, è che la maggior parte dei contenuti che riguardavano una spugna animata ricevuti durante l'addestramento, riguardavano Spongebob (a parer mio)
@CosimoCarbonelli11 ай бұрын
TAZZA...interessante e sono certo che una volta risolto il problema del diritto d'autore i costi delle AI generative non saranno più tanto a buon mercato...
@da8ar11 ай бұрын
È il tema più importante del momento per la tecnologia. Complimenti per la scelta e per l'approccio. Purtroppo la competizione con la Cina impedisce al mondo occidentale di imporre leggi ad hoc, in assenza delle quali tutte queste istanze legali non andranno a buon fine. Le uniche macchine legali dovrebbero essere quelle che possono garantire interamente quali sono le loro fonti di apprendimento. Ma ciò va completamente contro alla competizione industriale geopolitica.
@giovanniamoruso292111 ай бұрын
tazza! era inevitabile si giungesse a questo scontro, stiamo vivendo un mondo a due velocità e deve crearsi un punto d'incontro.
@paolovolante11 ай бұрын
Con lo spegnimento di Napster (e Myspace) sembrava che la musica in streaming fosse morta, in realtà non è mai stata così rigogliosa. Napster era il Far West dello streaming. Le attuali AI sono il Far West di ciò che sarà l'intelligenza artificiale futura e regolamentata. Il concetto è sostanzialmente lo stesso: il fatto che un contenuto sia facilmente reperibile tramite crawling non significa che tu lo possa usare. C'è però una differenza tra Napster e le AI. Queste ultime hanno dietro Microsoft, Google, Facebook, Musk, etc: immense società americane contro l'immenso New York Times. Penso che sottobanco il governo troverà un modo di mediare per non danneggiare nessuno di questi giganti che abitano nella stessa casa. Sarebbe interessante se facessi un approfondimento sugli altri colossi giornalistici statunitensi. Fanno squadra, stanno a guardare facendo il tifo o avversano il NYT?
@2lio-radiomontediviso11 ай бұрын
Napster era diverso. Distribuiva su migliaia di server (degli utenti) i contenuti. Era (anche) l'esasperazione del client-server per "migliorare" (in molti casi) le performance dello streaming. Napster era una "mesh" di contenuti. La "conoscenza" oggi viene condivisa sulle piattaforme social spt dagli utenti . Molti articoli dei giornali vengono pubblicati sui social network per essere analizzati e commentati. Capita, ma io leggo i contenuti dei giornali NON dal sito ufficiale ma sui social.
@manuelcivitillo900911 ай бұрын
Immagino che tra questi giganti ci siano due principali linee di pensiero: quelli favorevoli all'AI perché può creare nuovi modelli di business, e quelli contrari all'AI perché destabilizza lo status quo e quindi danneggia i vecchi modelli di business. Ci sarà guerra tra i due fronti? Se ci pensi la guerra di secessione negli USA è iniziata perché il nord si stava industrializzando mentre il sud voleva rimanere legato alla produzione agricola con sistema schiavista. Io sono dell'idea che l'AI, ma addirittura tutta l'informatica, sia incompatibile con l'attuale sistema economico. Basti pensare a l'impegno attuato dai colossi dell'intrattenimento per creare sistemi anti-pirateria atti a bloccare quello che l'informatica fa di base e a costi bassissimi, ovvero duplicare informazioni. Per assurdo sono stati inventati gli NFT, una tecnologia che serve solo a rendere unico un pacchetto di informazioni, e quindi vendibile come unico quando la sua duplicazione è a costo zero. E l'AI è l'apice di questo tecnologia anti-capitalistica.
@alessandrofiorente898910 ай бұрын
Ammazza che tazza! Grandissimo Matteo
@MrNannib11 ай бұрын
forse è una domanda stupida, ma se cerco su Google, immagini di Mario Bros. ottengo tante immagini del popolare personaggio Nintendo, ora il punto è che non dovrei usarle senza permesso, ma il fatto che ci siano non viola il copy o sbaglio? Quindi se anche un'AI genera quell'immagine, il problema è dell'uso che ne fa l'utente, non credo che ci sia il veto a "mostrare" un'immagine, come la mostra Google o millemila siti web, anche se vai sugli store, sull'usato, allora ci sono le foto dei dvd con il personaggio in copertina...non so, non sono esperto di copy, tu come la vedi?
@I_Am_a_TechNerd11 ай бұрын
Mi sono guardato tutto il "pippone" di Ziccardi suggerito da MATTEO FLORA. In parole povere il TIMES accusa OpenAI e Microsoft di aver utilizzato i servizi cloud offerti da Microsoft a OpenAI per "rubare" i dati di tutto lo storico degli articoli del TIMES (free e non). Quindi la causa incentrata non sul diritto d'autore relativo ad articoli di pubblico dominio ma bensì al fatto che non siano stati pagati i contenuti offerti al pubblico dietro pagamento di un abbonamento (una sorta di Pirateria di opere digitali). La cosa che non regge e che mi intimorisce però è che menzionano anche la lesione del proprio core business dovuta al fatto che il mezzo CHATGPT dirotta gli utenti che non sono più portati a consultare il loro media e che quindi non portano più entrate nelle casse del N.Y.T. Google non toglie guadagno a NIntendo se fa risultare immagini di Mario Bros nei risultati di ricerca. Ma se tu scarichi l'immagine, la utilizzi senza permesso e ne trai vantaggio economico sei tu ad infrangere la legge. Però se l'immagine la modifichi in modo tale che anche se il soggetto ritratto è simile ma non inequivocabilmente rimandabile al soggetto iniziale penso che si possa fare.
@fulvioapicella335111 ай бұрын
Tazza! ❤
@samueleroncaglia11 ай бұрын
ahahah TAZZA! Grazie del tuo impegno, buon inizio!
@mariaboux908411 ай бұрын
Grand bella spiegazione, ecco la mia bella 🍵 piena di ammirazione per le tue conoscenze chiaramente di alto livello. Grazie!
@DavideCesare198411 ай бұрын
a mio avviso dovrebbe essere permesso l'accesso a set documentali pubblici o per cui vengono pagate le relative fee. Dovrebbe essere invece gestito l'uso che se ne fa degli output della AI, analogamente a quanto si fa con i contenuti non generati da AI. Faccio un esempio: già oggi sono liberissimo di scrivere un racconto basato sui personaggi di un universo narrativo esistente (esistono un sacco di "fan stories"), tuttavia finchè restano nel dominio personale/non commerciale non danno fastidio a nessuno ed i detentori dei diritti non vanno ad intentare cause o diffide. Stessa cosa per le immagini generate: io posso disegnare spongebob per sfizio personale, ma non posso vendere illustrazioni del personaggio senza incorrere in sanzioni.. se il personaggio l'ho disegnato da me, oppure me lo ha disegnato la AI il concetto a mio avviso non cambia. Concordo invece sul problema delle informazioni inventate o delle risposte date dalle AI che tolgono traffico a chi ha generato le informazioni.. per risolvere il problema della monetizzazione potrebbe essere messo in piedi un sistema tipo che remumera i creatori dei contenuti usati per generare tale risposta. Per i contenuti sotto pagamento (articoli a pagamento delle testate giornalistiche) potrebbe essere stabilito un compenso tipo "spotify", mentre per i contenuti recuperati dall'internet basterebbe prevedere un meccanismo che trasferisca qualcosa ai banner dei rispettivi siti che avrebbe guadagnato dalle views se non ci fosse stata la AI.
@I_Am_a_TechNerd11 ай бұрын
Scusatemi ... ma se un domani il N.Y.T. si accorgesse o insinuasse che ho elaborato un mio business sulla base di un ragionamento o un'elaborazione di concetti espressi in articoli da loro pubblicati potrebbe quindi farmi causa? A parer mio un conto è l'utilizzo della proprietà intellettuale in modo diretto verso l' "end user" .. altra cosa, invece, è l'elaborazione dello stile o di concetti presi da fonti di "insegnamento".. Altrimenti chiunque abbia studiato su libri di terzi (o fonti terze) potrebbe essere accusato per la stessa cosa.
@MgpF11 ай бұрын
stocazzo. Se dopo aver studiato spacci interi paragrafi parola per parola come tuoi prendi legnate esattamente come OpenAI ora.
@I_Am_a_TechNerd11 ай бұрын
@MgpF vedi?.. la questione che mi pongo non sta nello spacciare interi paragrafi come propri. Se tu fai una tesi (e fai ricerca per poterla fare: leggendo, documentandoti etc) per poter portare avanti una tua rielaborazione del know how collezionato qua e la. Menzioni questa o quella fonte..(BING DI MICROSOFT oppure rivedi al minuto 8:17) ma il rielaborato è solo ed esclusivamente tuo. ES.: Se faccio arte mi documento andando a scuola, studio, faccio mie delle nozioni elaborate da altri, faccio miei degli stili elaborati da altri, li metto assieme e creo una mia manifestazione artistica TIPO UN QUADRO.... Se il quadro in questione prende spunto da un determinato stile (impressionismo, cubismo, etc) non può venire il Picasso o il Rembrant di turno e farmi causa. Se si riproduce "esattamente" un'opera di un altro artista spacciandola per propria posso capire il contenzioso. Io sono un programmatore e scrivo programmi e a volte alcune routine da implementare sono ostiche. se mi documento su sourceforge e trovo un modo per poter fare quello che devo fare ritoccando il codice per adattarlo alle mie esigenze allora sono passibile di accuse di questo genere? Tu sei un meccanico e metti le mani su un motore leggendo le specifiche della casa produttrice per poter risolvere un problema che un tuo cliente riscontra sulla sua vettura. Ti fai pagare per l'applicazione delle conoscenze che hai ricavato dal manuale ma non è che poi la Nissan o che viene e può rinfacciarti che tu hai usato il suo manuale (messo poi a disposizione di tutti) per trovare una risposta al quesito "come faccio a cambiare la coppa dell'olio?" per poi chiederti di rimettere mano al motore del cliente e ristabilire il problema iniziale e in più chiederti pure i danni. Per le AI i dataset sono la propria fonte di Know How.. non so se tu sia ferrato in merito ma attualmente queste AI sono solamente dei collect di dati (MOLTO MASSIVI) presi "as is" (a volte ripuliti e non so quanto) e sui quali si applicano degli algoritmi (NON DEL N.Y.T.) per estrapolare dei contesti semantici (NOZIONI) e riproporli con un certo grado di rielaborazione. Certo che se imposti l'algoritmo con grado di rielaborazione = 0 (TEMPERATURE) ti ripopone tale e quale la nozione iniziale (è come se chiedessi ad una persona di citare la fonte sulla quale basa una propria risposta ma che inizialmente aveva espresso con parole proprie)
@GiovanniGiorgiG1611 ай бұрын
Tralasciando la questione immagini; Il semplice utilizzo per addestramento non dovrebbe costituire una violazione di copyright, proprio per come dovrebbe funzionare l'AI stessa. Durante l'allenamento il dataset viene usato esclusivamente per modificare una serie di parametri (numeri) usati poi durante l'esecuzione per trovare un percorso all'interno di uno spazio vettoriale, dentro cui sono state inserite parole in base al loro significato. L'enorme quantità di dati si perde in un ristretto gruppo di numerini che vengono utilizzati per mettere in sequenza parole che sembrano aver senso. Per fare un parallelismo è come sostenere che un giornalista, quando scrive un articolo, sta violando i diritti d'autore della Rowling perchè una volta, alle elementari, ha letto Harry Potter e questo ha influenzato il suo modo di scrivere. Però l'AI non genera testi esclusivamente sulla base del modello, ma anche del contesto. Ad esempio nella chat, le domande e risposte precedenti fanno parte del contesto ed influenzano la generazione. Però nel contesto possono essere portate anche risorse più sostanziose e volendo anche interi file su cui basare la risposta. Questa sarebbe una palese violazione di copyright. ChatGPT non ha accesso ad internet, ma se per generare le sue risposte eseguisse una ricerca all'interno del suo dataset di allenamento e riportasse il risultato nel contesto con cui viene generata la risposta, starebbe violando il copyright; perchè in quel caso starebbe proprio elaborando quel testo. Questo però semplificherebbe anche la risoluzione, perchè non dovresti più buttare l'intero modello. Invece per quanto riguarda le allucinazioni, Google ha già risolto il problema. Bard permette una verifica ex-post del contenuto, evidenziando le parti del testo di cui ritrova un riscontro online, citando le fonti e specificando se a favore o se contro
@marzianamonfardini246411 ай бұрын
Tazza, sono arrivata alla fine, sono molto interessata all'argomento. Praticamente una bomba.
@Drake3018211 ай бұрын
*TAZZA* Argomento interessantissimo. La parte relativa alle immagini mi preme tantissimo (non sono un illustratore premetto). Ricordo quando ci fu la "rivolta" degli artisti su Artstation con l'uscita dell'IA generativa Midjourney che, a mio avviso, aveva (o ha tutt'ora) diversi problemi per via delle sue contaminazioni prese un po' ovunque, anche da artisti famosi. Una via di mezzo è stata adottata da Adobe, che utilizza la SUA Liberia come modello di addestramento, e rimunerando i suoi artisti/fotografi per la messa e disposizione delle opere in essere. Premetto che non ho idea di come funzioni l'accordo nel dettaglio, ma da questo punto di vista sembrerebbe una strada percorribile per mettere d'accordo il diritto d'autore legata alle immagini generate da IA. Ovviamente se qualcuno dispone di maggiori informazioni o è banalmente più aggiornato di me sulla questione sono più che interessato ad approfondire maggiormente l'argomento e chiedo scusa se ho commesso imprecisioni nel commento.
@ParideDominici11 ай бұрын
Ascoltato tutto con una bella TAZZA di the. Interessantissimo come sempre!
@solfonitrica11 ай бұрын
L'ho ascoltato seduto su una TAZZA...😊 ma straordinario come sempre
@CesareVitali11 ай бұрын
Tazza, comunque grazie per l'approfondimento.
@ceciliapaolone369211 ай бұрын
grazie! Come sempre interessantissimo!
@carlotta2811 ай бұрын
Leggo spesso commenti di gente che paragona la memoria umana ai database in merito a questo tema. Questo paragone non esolo semplicistico, ma proprio stupido. La nostra creatività non è uno scopiazzamento dai ricordi di vita vissuta, altrimenti i bambini sarebbero poco creativi e gli anziani molto di piu vista l'esperienza di vita. Tra l'altro, quando a scuola si copia il compito in classe cambiando qualche parola qua e là per imbrogliare l'insegnante, si prende il 3 lo stesso perché è un copiare di fatto. Ma a parte questo, al momento non riesco a capire l'utilità di questi strumenti. Si cerca il progresso nell'imitazione della creatività. A che serve? A rendere i mediocri competenti senza competenza e quelli competenti, livellati verso il basso?
@I_Am_a_TechNerd11 ай бұрын
tu crescendo non fai altro che imitare e mettere in pratica ciò che hai visto, sentito, letto. il tuo Know How è dato da tutto ciò che ti ha circondato/a da quando sei nato/a certo l'uomo è più complesso.... giocano molto le attitudini e il carattere che anch'essi però sono dati da forma mentis derivata dalle esperienze e dai contesti vissuti. l'AI non ha questo grado di complessità (attualmente) ma la mimica del modo di ragionare umano non è molto distante da quello che il tuo, il mio e il cervello di tutti fa ogni giorno... immagazzina scatti del reale e li rielabora applicando di volta in volta un timbro di affidabilità su ciò che hai ricevuto come input dall'esterno. che poi viene ripreso in qualità di conoscenza quando devi riaffrontare una situazione simile (Con un grado di adattamento al nuovo contesto).
@KuroSy11 ай бұрын
Questi strumenti servono a far ridurre le spese di produzione alle aziende. Se prima una game house mi pagava 100 per la creazione di un prop, ora lo crea con la AI e mi paga 20 per ritoccarlo ed eliminare le distorsioni. Si sono messi in bocca tante belle parole, tipo la "democratizzazione dell'arte", ma alla fine è solo il profitto che smuove tutto. E purtroppo non dovrebbe sorprendere :/
@pizzadeathmetalcover798711 ай бұрын
Tazza!!! Molto interessante!
@vernicefresca779211 ай бұрын
Tazza! ☕ Ottimo video davvero, ci sono un sacco di spunti interessanti ❤
@Naynus11 ай бұрын
Si inizia l'anno con un contenuto prezioso sorseggiando una tazza di tè 😊
@giovannisardisco454111 ай бұрын
43:02 Matteo scusami, ma questo è facilmente arginabile, mettendo a valle della generazione, un classificatore che filtra le immagini che somigliano a opere coperte da copyright. La tecnologia esiste già per questo, devono "solo" implementarla.
@MgpF11 ай бұрын
Non penso proprio :) Come say se qualcosa è simile a TUTTO quello coperto da Diritto d’autore? Non c’è in elenco, sai?
@giovannisardisco454111 ай бұрын
@@MgpF individuare tutto, attualmente sarà difficile, ma può essere un buon inizio, creare il meccanismo per filtrare le opere generate (come accade ora con le parole) ed evitare le figure di tolla che hai mostrato nel video, quando il livello di confidenza è alto con l'opera originale. Magari in futuro, questo elenco può anche nascere, proprio per tutelarsi dalle AI. O magari verrà creato qualcosa che le AI riconoscano, quando fanno pesca a strascico nel web.
@andreavianello691311 ай бұрын
Tazza ... E calcola che ti ascolto su Spotify, quindi senza immagini .. ma ero curioso e sono venuto qua a vederle
@dinamoastrale122811 ай бұрын
E buon anno
@giovannibrunaccini353611 ай бұрын
Tazza! Ora passo al video che hai consigliato la spiegazione pagina per pagina
@KuroSy11 ай бұрын
Vorrei un'altra TAZZA di caffè a questo punto. Bel video, questione interessantissima. Spero che l'opinione pubblica si concentri meno su quanto il cervello umano sia più o meno simile all'AI e rifletta di più sulla vera problematica, ovvero il modello di business dannoso che si basa sull'appropriazione e punta alla sostituzione.
@christianeustorio11 ай бұрын
assieme a una tazza di the è sempre un piacere 😃
@francescoulivi28311 ай бұрын
Tazzaaaaaa!
@Anam404.11 ай бұрын
Tazza e tazza sia!
@Passodopo11 ай бұрын
Tazza, GRANDE tazza!
@thelab805411 ай бұрын
Come al solito, le battaglie legali sul copyright sevono solo a decidere quali corporation hanno il monopolio dei profitti. Se passa il principio richiesto dal NYTimes, beh... qualunque autore di libri che i giornalisti del suddetto giornale hanno letto nella loro vita avrebbe diritto ad un margine sui ricavi, o no?
@oneshotvideoTV11 ай бұрын
Lo hanno già. Se non leggi libri piratati (che è illegale) devi comprarli, e parte del prezzo di copertina va agli autori. Se leggi articoli sul web o li paghi in denaro o li paghi guardando le pubblicità, in ogni caso dei soldi vanno agli autori. Invece non mi risulta che lo scraping di testi venga remunerato in qualche modo, quindi le IA sono esentate dal pagare ciò che gli umani pagano, il che è intrinsecamente ingiusto da qualunque punto di vista lo si guardi.
@ellapeppala11 ай бұрын
Se hanno letto dei libri loro o qualcuno li ha acquistati, quindi hanno già pagato per la loro lettura. Oppure sono opere senza copyright e allora è lecito. OpenAI non ha pagato i "libri" usati per il training e come dimostra il NYT hanno usato anche materiale dietro paywall. Come giustamente diceva Matteo il problema riguarda i training set per cui non esiste una legislazione per la loro compilazione. Stesso problema dei TS di immagini che includono immagini pedo ed illegali. La paura è che il legislatore legiferi ad mentula canis. E ora torno alla mia tazza di tè.
@astolfoonthemoon833111 ай бұрын
No, il NYTimes accusa Openai di produrre testi identici a quelli del Times e di riportare citazioni sbagliate dal giornale. Non c'entra nulla quindi il paragone con i libri letti
@ivanhistorydoc11 ай бұрын
Tazza :D se la cosa va avanti stiamo per assistere al processo del secolo in campo legal tech, mi immagino notti insonni a 42LF, mi raccomando riposate ogni tanto :D
@AndreaNovi11 ай бұрын
Tazza :D
@AlbertTyszkiewicz11 ай бұрын
Tazza!
@Antiprotone11 ай бұрын
Come dire vi avevamo avvertiti ora è troppa tardi
@paolopiccoli704211 ай бұрын
Tazzissima
@allessaPacilio11 ай бұрын
Tazza. Contenuto interessante ammetto che mi trasmesso un po' di angoscia
@tashkipa11 ай бұрын
Parere ignorante, da sempre io posso usare un articolo del new york times per scrivere un mio articolo, posso rielaborarlo e la conoscenza che ne deriva diventa pubblica. un inchiesta, ad esempio, una volta pubblicata può essere e DEVE essere ripresa da tutti gli altri giornali. Punto. Trovo che sia legittimissimo che nel dataset di chat gpt ci siano gli articoli del nyt. si potrebbe argomentare che non possano essere riprodotti parola per parola, e su questo sono d'accordo. ma che il copyright si estenda al training set così come alla riproduzione parziale, citazione ecc... penso sia distopico
@I_Am_a_TechNerd11 ай бұрын
Mi sono guardato tutto il "pippone" di Ziccardi suggerito da MATTEO FLORA. In parole povere il TIMES accusa OpenAI e Microsoft di aver utilizzato i servizi cloud offerti da Microsoft a OpenAI per "rubare" i dati di tutto lo storico degli articoli del TIMES (free e non). Quindi la causa incentrata non sul diritto d'autore relativo ad articoli di pubblico dominio ma bensì al fatto che non siano stati pagati i contenuti offerti al pubblico dietro pagamento di un abbonamento (una sorta di Pirateria di opere digitali). La cosa che non regge e che mi intimorisce però è che menzionano anche la lesione del proprio core business dovuta al fatto che il mezzo CHATGPT dirotta gli utenti che non sono più portati a consultare il loro media e che quindi non portano più entrate nelle casse del N.Y.T.
@KuroSy11 ай бұрын
quello che è distopico è un futuro in cui tonnellate di lavori tecnici e creativi (non parlo solo di giornalismo ma di una miriade di settori) vengano decimate dalla AI e questo solo per permettere alle aziende di ridurre le spese e aumentare il profitto, mandando però sul lastrico un'enorme quantità di lavoratori. Chiaramente è una società che non può funzionare e chiaramente si metteranno a queste aziende più bastoni possibili tra le ruote.
@hiryuken11 ай бұрын
Assolutamente d'accordo. Se mi chiedono di scrivere un parere su un argomento o raccontare un fatto vado a documentarmi poi scrivo. Dunque Enciclopedie e giornali dovrebbero impedirmi di scrivere quello che ho elaborato dopo essermi documentato? Quella del NYT è semplicemente una guerra alla tecnologia per paura di doversi adeguare a nuovi modelli. Vanno tutelati gli autori, giustissimo ma evitiamo di fermare il progresso e soprattutto l'accesso e la disponibilità dell'informazione.
@moltovalemolto11 ай бұрын
TAZZAAAA 😂
@monicabianconiarte58198 ай бұрын
Fonti attendibili ne restano poche diritto...:) riduttiva la lettura in abbonamento, se voglio approfondire un argomento su altri articoli per motivi vari es articolo dubbio anche se in abbonamento, articolo non completo ecc tazza
@linomilita11 ай бұрын
Tazza leguleia!
@johnnyyjohnnyy11 ай бұрын
TAZZA. 😅
@br1Brown11 ай бұрын
tazza? si Tazza 🙂
@jamesdream669611 ай бұрын
Un'ottima tazza di té
@massimorcr559511 ай бұрын
Tazza nei commenti
@EmilioSpider11 ай бұрын
Tazza 😂
@ottymo11 ай бұрын
piuttosto separi le cose free da quelle con un modello a pagamento o ricerca, nel primo caso no, nel secondo si
@about_marco11 ай бұрын
Dico solo tazza
@gizar313511 ай бұрын
Tazza.
@SergioBrugnera11 ай бұрын
Boccale di birra vale lo stesso?😂
@lucavanzetti826311 ай бұрын
Tazza
@EmilianoGirina11 ай бұрын
In tutto questo nessuno ha detto che chstGPT non è un motore di ricerca e lagggente che lo usa come tale è scema?
@filifluoguardazzi157911 ай бұрын
tazza
@MarioRicciEsc11 ай бұрын
tazza? 🙂
@pippopluto800411 ай бұрын
Chissà se i giornalisti del NYT usano ChatGpt per i propri articoli
@antonellaficarra435511 ай бұрын
Completo e interessante. Se penso a tuoi pseudo colleghi che cercano in modo sprezzante e ignorante di chiudere una questione cos' complessa in invettive a uso di idioti fatte passare per "opinioni" mi viene rabbia. Grazie.