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Edizione n 1 del 03.01.2025
Fase fenologica: gli olivi si trovano in riposo vegetativo. Le temperature minime oscillano tra i 2 e 4°C, mentre le massime si attestano tra gli 8 e i 12°C. Queste condizioni favoriscono l'accumulo della "quantità di freddo" necessaria a soddisfare i requisiti termici per il corretto sviluppo fenologico della pianta.
Difesa fitosanitaria: non è necessario alcun intervento fitosanitario in questa fase.
Potature: si sconsiglia di effettuare potature di produzione in questa stagione. Sono invece consigliate potature di risanamento, come:
slupatura, per rimuovere la carie presente in alberi colpiti;
eliminare i polloni e i succhioni inutili;
togliere i rami secchi.
Lavorazioni al terreno (gennaio)
I cambiamenti climatici richiedono un approccio più attento nella gestione agronomica degli oliveti e Gennaio, il mese più asciutto dell’anno, offre condizioni ideali per le lavorazioni al terreno. In questo periodo, i terreni si trovano spesso in una condizione di "tempera", caratterizzata da un'umidità ottimale per le operazioni. Per verificare la tempera, basta comprimere una manciata di terra: se si sbriciola facilmente, il terreno è pronto per la lavorazione.
Le la lavorazione del terreno aiutano a:
1) incrementare la permeabilità del suolo;
2) migliorare l’assorbimento e lo stoccaggio delle precipitazioni negli strati profondi;
3) ottimizzare la porosità e l’aerazione tra le particelle di terreno, favorendo la crescita delle radici e il movimento di acqua e aria.
Strategie di lavorazione
Terreni inerbiti
Si consiglia l’uso di un ripuntatore leggero o di un erpice a dischi, entrambi ideali per preservare il cotico erboso superficiale e lavorare il terreno a una profondità di 15-20 cm. La scelta dell’attrezzatura deve comunque tenere conto delle caratteristiche del suolo, con l’obiettivo di minimizzare il disturbo alle radici degli olivi e rispettare il cotico erboso.
Questa operazione migliora la struttura del suolo, il drenaggio e la penetrazione dell’acqua, promuovendo un migliore sviluppo delle radici.
Dopo il ripuntamento, una leggera rullatura aiuta a stabilizzare le radici del cotico erboso comprimendole al terreno, migliorando così il contatto tra le radici del cotico erboso e il suolo. Questo favorisce l'assorbimento di acqua e nutrienti, essenziali per la ripresa vegetativa. La rullatura riduce, inoltre, le sacche d'aria che si formano e che possono ostacolare la crescita delle radici.
Terreni non inerbiti
Anche per i terreni nudi si consiglia il ripuntamento, eseguito con un trattore di media o piccola potenza (50-70 hp), lavorando a una profondità massima di 15-20 cm.
È opportuno procedere partendo dai lati delle interfile e concludendo al centro per ottenere una distribuzione uniforme.
Al termine, il terreno presenterà una superficie smossa e una struttura migliorata, con un aumento della macroporosità che facilita il drenaggio e lo sgretolamento del suolo.
Queste lavorazioni, adattate alle esigenze del terreno, contribuiscono a migliorare la salute complessiva dell'oliveto e a ottimizzare la resa agronomica nel lungo termine.
Tel. 045 8678260
@aipoverona
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