Perché giocate ai videogiochi?

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[@fabrizionicoletti7246]

Io gioco ai videogiochi per vivere una storia e provare emozioni.

[@andreacarigi3239]

Io da ragazzo ero molto attivo fisicamente, quindi mi ritrovavo spesso con gli amici a fare partite di calcetto, beach volley, tennis...eppure nessuno mi ha mai chiesto "perchè fai sport"? Ma i motivi erano sempre quelli. C'era chi giocava per tenersi in forma, chi per scaricare lo stress, chi per competività ecc... E anche in quel caso c'era chi lo faceva in maniera "tossica" e chi solo per divertirsi. Il videogioco è un'attività d'intrattenimento come tante altre e ognuno ne trae piacere a modo suo. La tossicità poi viene dalle persone non dalle attività...esattamente come l'amico che, se perde a calcetto, comincia a strillare, insultare e "falciare" gambe a destra e a manca (ce l'abbiamo tutti un amico/conoscente così).

[@domenicoplaystore8668]

Hai pienamente ragione, insieme anche al fatto che è l'abuso il problema e non l'uso.

[@AntonioDonato4697]

Io videogioco per godermi le belle storie narrate. Il modo di racccontare e l'immersione dei videogiochi è unico e lo AMO

[@Stefano_Rossini]

92 minuti di applausi 👏

[@limortaccitua]

Perchè gioco ai videogiochi? perchè mi piace!

[@markdagfrombeyond8012]

Perché gioco? Perché i videogiochi mi danno molte emozioni (che siano gioia, tristezza, tensione o bestemmioni anche😂)

[@raphaelmuresan2098]

Io ho scelto il mondo dei videogiochi perché ho vissuto una vita molto violenta e problemi con le autorità sono stato anche in carcere per ovvi motivi quindi da quando ho scoperto il mondo del gaming (PlayStation) sono la persona più rispettosa calma lucida e onesta ho una vita serena e sono molto contento che ho scoperto il gaming chi dice che il videogioco fa male e solo propaganda negativa e forse quelle persone hanno dei seri problemi mentali 😂

[@TheSimonSaint]

Esiste anche la competitività a chi commenta per primo su KZbin, quindi non vedo niente di strano all'orizzonte :D

[@fgera3309]

Io gioco dai tempi della prima PlayStation che è stata la mia prima console insieme al Game Boy Pocket. Non c'è una vera e propria motivazione, pura passione. Personalmente non mi piace il multiplayer nè il gusto di sfide molto ostiche, preferisco le lunghe avventure single player (spesso in modalità "facile") e immergermi nell'esperienza, nel mondo del gioco e nella storia. Inoltre non sono mai stato un patito della super grafica esasperata a tutti i costi. Discorso diverso quando si andava in sala giochi, li si entrava nella logica arcade di battere record/finire il gioco con un solo gettone e sfidare gli amici

[@tuttik00]

Pure io però dalla prima play, gioco per tanti motivi che sono più o meno tossici, sintetizzo, ma la polemica è perché sopratutto, hippare non tanto il gioco, ma avere pure la speranza, che possa essere presa I positivo e anche che dovessero leggere, chi ha lo ha reso reale ci può stare. Perché, sono belli ovviamente in modo per chi più è chi meno. La sofferenza di vedere quelli meno portati ad essere così, sono meno polemicizzati probabilmente', ma metto molto le mani avanti

[@davidecolazzo5335]

Io gioco hai videogiochi da quando avevo 12 anni ora ne ho 47, ora come allora gioco per immergermi in un altro mondo e staccare un po’ dalla realtà e questo mi da la possibilità di rilassarmi un po’ dei trofei non me ne importa nulla. Un grande saluto a voi.

[@Lantonellodamessina]

è come chiedere perchè guardi i film o perchè leggi i libri? Per molti motivi diversi che cambiano in base al tipo di gioco, libro o film

[@Fanboy_dello_Strigo_di_Rivia]

Perchè vogliamo divertirci e rilassarci per prima cosa, ma poi anche per provare emozioni intense con storie epiche e indimenticabili (ogni riferimento alla saga di Yakuza è puramente casuale).

[@antoninotorres]

Molti ragazzi non giocano ad un gioco se non c'è una ricompensa, come il grado delle ranked o le skin del battlepass, è molto triste perchè si rimane in questa sorta di loop perdendo molto tempo a sbloccare ricompense che donano appagamento visto l'impegno dovuto a sbloccarle, ma il giocare in se è frustrazione pura e il "divertimento" ti viene dato solo in lobby quando riscatti una ricompensa e questo si ripete nel prossimo gioco che andrà di moda, su cui la maggioranza del gruppetto di amici si riunirà per giocare. E' sempre più difficile trovare ragazzi con cui giocare perchè la maggior parte di loro non gioca per divertirsi ma per una ricompensa che neanche utilizzerà mai.

[@13littletube]

Ciao ragazzi, io gioco da quando c'era la prima play e ho sempre giocato per passione, per piacere e per competere con me stessa. Mi arrabbiato quando a crash diceva: TU hai perso!!!! E li mi portava a spingermi sempre di più a fare meglio. Poi crescendo ho apprezzato i giochi di ruolo perché mi piaceva poter essere qualcun altro e fare cose che nella vita vera non farei mai. Quindi ora sono un mix dei due ahahha

[@paolocalvani169]

Ciao ragazzi. Io gioco davvero da tanti anni, da inizio anni 80. Non c'è una motivazione vera e propria, rispondere perché giochiamo ai videogiochi non da una risposta. Io gioco perché amo i videogiochi, mi sento di dire che seguire l'evoluzione dei videogiochi mi avvicina personalmente ad essere partecipe al progresso generale che il mondo porta avanti. È una passione?! Certamente.

[@zittusloller5703]

Io gioco per un sacco di motivi diversi che spesso dipendono dal mio stato d'animo e infulenzano la mia scelta di cosa giocare. In generale comunque gioco per "studiare" come è fatto un gioco, e sono sempre alla ricerca di elementi nuovi o poco usati. Per il resto gioco principalmente per mettermi alla prova e per evadere un po' dalla realtà e dalla sua monotonia (senza che diventi una dipendenza). Dico la mia sulle questioni sollevate nel video: non ritengo che la competitività in sé sia malsana, ma alcuni fattori che gli possono stare intorno sì, ad esempio la tossicità che ne può derivare ed i meccanismi Pay to Win, ma non penso di aver detto nulla di particolarmente nuovo o interessante. Per la questione dei trofei, personalmente non apprezzo quando diventano l'unico motore che ti spinge a giocare: "gioco per platinare" mi suona un po' come "leggo per sfogliare le pagine" (mi rendo conto che questo paragone debba essere un po' interpretato). Peggio ancora, secondo me, sono quei trofei studiati per farti perdere ore e ore sul gioco.

[@stefanomdf1237]

Per svago, per rilassarmi. Più che per rilassarmi, per staccare da tutto e tutti.

[@danymafrica2606]

Il fatto forse è che la gente gioca soltanto a giochi competitivi, senza prendere in considerazione dei giochi dove l'obiettivo è godersi una semplice storia o una esperienza in solitaria.

[@lukerider4745]

Dipende sempre dal gioco: gioco per scoprire nuove storie, immedesimarmi in personaggi che hanno una vita ''fuori dal comune'', per cercare una sfida, per competizione o a volte per puro divertimento senza pensieri.

[@torom86]

Il fatto di "esprimere se stessi" attraverso skin e quant'altro, più che come una differenza generazionale (Gen Z VS Millennials), la vedo come una semplice differenza di età. Il punto è che quando noi avevamo la loro età, certi tipi di giochi e meccaniche di gioco non c'erano, ma le avremmo sicuramente subite anche noi se ci fossero state. Molto probabilmente, crescendo, i giocatori che attualmente apprezzano certe dinamiche di gioco se ne stancheranno, malgrado si siano svezzati con esse, per il semplice fatto che il loro target non è una generazione, ma una fascia d'età. Le due cose coincidono ora, ma non coincideranno più quando quella generazione crescerà. Generazione ed età sono due cose totalmente diverse, per chi se lo stesse chiedendo. Spesso, ciò che percepiamo come differenze generazionali, sono più differenze di età che altro. Poi, che ogni generazione abbia un imprinting diverso, è fuori discussione. Quanto ai trofei e al completismo, per me non è malsano finché il giocatore continua a divertirsi. Se il gioco lo ha già stancato ma si incaponisce e si fa altre 300 ore controvoglia solo per platinarlo, il completismo diventa una schiavitù ed è, quindi, malsano.

[@KramgamesVIII]

Giocare è divertirsi, rilassarsi, trascorrere il tempo minimo, medio, massimo nel fare qualcosa di differente. Ovviamente anche differentemente di andare a donne ^_^ xD.

[@Cabal_Psytrance]

Io ho iniziato a giocare a casa nel 1991 e per rilassarmi ho comprato il mega drive con ghouls and ghosts 😂😂😂

[@bigjohnchannel7378]

Gioco per divertirmi. Se il gioco mi diverte tanto lo voglio completare in tutti i modi,superare tutte le sfide ed essere il più forte di tutti. Poi mi appassiono a cercare di andare oltre le mappe, entrare nel sottomondo e tutte le cose più strane rare ect ect,ogni gioco per me e' un programma da sviscerare.

[@kuro-raiki-gpc1915]

1: Immergermi in un mondo diverso e viverne la storia col massimo impegno al coinvolgimento 2: Relax (che non necessariamente vuol dire giocare a modalità facile o storia, mi capita anche di fare delle challenge run a massima difficoltà... così come anche di cheattare a modalità storia OVVIAMMENTE MENTRE GIOCO OFFLINE. Dipende tutto dal gioco e dal mood) 3: Customizzazione E voglio approfondire quest'ultimo. Molti hanno giudicato e polemicizzato quel voto. Ma quel voto comprende anche la customizzazione del pg in un gioco con un editor divino oppure con millemila equip fichissimi. Dubito qualcuno avrebbe sbattuto ciglio se non esistesse l'approccio F2P alla customizzazione. Giudicarlo a priori è sbagliato (così come lo sarebbe con qualunque altro voto in realtà, ma a questo ci tengo di più per il quanto mi coinvolge)

[@zackfire9332]

Le mie motivazioni sono molteplici, dal provare empatia o riflessioni nei confronti di una storia/personaggi, l'appagamento nel riuscire a superare eventuali ostacoli,un boss/un enigma/o il vedere cosa accade se prendo determinate scelte e i possibili bivi narrativi. Ho anche il condividere esperienze con altri videogiocatori,ricordo per esempio i miei inizi con monster hunter su psp,le partite e missioni conpletate con i miei compagni,il come questa nostra passione era un modo per espandere la conoscenza tra noi...

[@TopoMotoIstrice]

da quando mi hanno regalato il commodore 64 a oggi che ho il mio pc gamer e ps5 non ho mai smesso di giocare, è stato amore dalla prima partita che ho fatto e non ho mai smesso, adesso sto giocando a demon's souls, e provo la stessa emozione di quando avevo 8 anni che ho iniziato a giocare a bionic commando, non riesco nemmeno a spiegare il motivo perche gioco, per me è praticamente la normalità!

[@mattialocatellithedarkking3119]

Io gioco dai tempi del game boy poi la sega poi al Nintendo 64 e da lì alla play sono nato con i videogiochi e morirò con esso sono il mio mondo e il mio essere la mia vita ha un senso grazie ha loro con qui ho provato così tante cose e una parte di me si fanno scontri amicizie fanno anche innamorare e per conquistare e e sfidare vette sempre più alte non importa in che giocatore sei una volta diventato un giocatore la tua vita cambia

[@Angya_Channel]

Gioco sempre in single player. Si può personalizzare la propria partita in millemila modi che non coinvolgono le microtransazioni. Per esempio ogni volta che c'è una scelta da compiere. A me piacciono gli rpg a turni, i gestionali/simulatori di vita e i monster taming. Personalmente gioco per necessità di evadere un minimo dalla routine e per rilassarmi. I personaggi dei videogame hanno capacità che io non ho e una libertà di viaggiare ed esplorare che nella vita mi posso solo sognare e anche creare relazioni con gli npc è semplice rispetto alla vita relazionale reale. Si alleviano tante frustrazioni e stress. Detto questo non sono neppure una che gioca necessariamente tutti i giorni o che non esce di casa (come vorrebbero i luoghi comuni), però adoro i videogiochi. P.S. Attualmente il mio preferito è Cassette Beasts. Mi piacerebbe che voi P.I. lo provaste in un video. E' un po' un misto tra pokémon e zelda.

[@Fyorad]

Ciò riconferma la quasi assoluta disinformazione e inconsapevolezza su cosa sia il videogioco. A dispetto del vocabolo poco mirato, banalizzato, il medium interattivo che è il videogame non ha solo la stessa valenza della Musica, della Letteratura e del Cinema, ma persino superiore, in quanto amalgama di tutte queste messe insieme. Il potenziale di questa forma d’arte dovrebbe esser preso più seriamente da parte dei mass media. Che il medium sia sfruttato male, che sia causa di abusi e divenga anch’esso veicolo di cattivi esempi, è qualcosa che avviene dappertutto. Non ho mai visto un’indagine sulla pericolosità dei Film violenti, che esistono da sempre, o su quanto un Romanzo scritto o una serie TV riescano ad impegnare il tempo delle persone, rendendole meno produttive. Ci si fa confondere la mente dall’uso ignaro e compulsivo dei vocaboli d’uso comune, non riuscendo a vedere che, alla fine, “Giocare” è una condotta che alimenta tutti, dalle degustazioni di piatti e vini nei circoli gastronomici all’investimento di soldi sullo sviluppo di nuove tecnologie. Giocare significa “Ricerca ed Esplorazione” ed è il fenomeno principale con cui l’essere umano nutre il suo bisogno di conoscenza. A meno che non si tratti di necessità dirette per la sopravvivenza, tutto il resto è “Gioco” al di là di qualsiasi vocabolo. Sono prodotti come The Last of Us, God of War, Baldur’s Gate, il Discovery Tour di Assassin’s Creed, Red Dead Redemption, Hellblade o Elden Ring a mandare avanti questo settore come l’ottava Arte dei tempi moderni, ancora estremamente poco capita anche tra gli appassionati. Il videogioco non è uno scalda poltrona o una sigaretta digitale, è Arte, e potrebbe essere sfruttata meglio anziché riempire il mercato di titoli dallo spessore inesistente; sarebbe come usufruire della pittura ad olio solo per far disegnare i bambini, o usufruire delle orchestre solo per musicare i cartoni animati.

[@paolopozzo7763]

CIAO mr raiden e ms midna , io gioco molto sul competitivo di rainbow six siege per arrivare ogni stagione un grado piu alto cosi per ottenere ricompense stagionali esclusive il rank e importante se tieni conto dei tuoi progressi e abilita e nel machmaking, un bacione da genova e spero di vedere un raduno a genova o nel nord !

[@massimiliano896]

io gioco perché mi diverto e per qualche ora rimango fuori dal mondo reale che è veramente pietoso....e poi mi sfido da solo dove posso arrivate con le mie abilità una sfida con me stesso...e poi di togliere lo stress nervoso 😎😉

[@phoenixlion83]

Il ragazzo che ha detto dei record malsani, nel commento che avete letto, avrebbe dovuto argomentare di più. Ad esempio io, se avessi scritto una cosa del genere, avrei specificato in questo senso: nei giochi online, magari nn tutti, ma in molti, tipo fifa e cod su tutti, molti, per inseguire determinati obiettivi, vanno a rovinare l'esperienza altrui. Esistono le partite classificate per competere e giocare in modo tossico. Se però mi voglio fare due spari o magari una partita a fifa, vorrei ritrovarmi in un posto dove mi posso rilassare e nn buttare "sangue e sudore". A quel punto viene meno il divertimento, cosa che poi mi porta a mollare il gioco o cmq a nn giocarci più frequentemente. Magari dico questo perché ho una certa età, però mi sembra che certe e volte persino gli sviluppatori portino i player a giocare in un certo modo (per me assolutamente tossico), solo per avere magari una skin, e nemmeno bella il più delle volte, o altre cose simili. Il risultato è che ovviamente nn ti ritrovi uno che lo fa, ma decine e decine di persone, per giorni o settimane magari, se nn di più. Per quanto riguarda i single player invece, con obiettivi di gioco, platino ecc. penso che ognuno sia libero di fare come vuole, tanto rimane tra te e il gioco

[@fabix463]

Un gioco ultra rilassante è hellblade 2 immersivo al 100% quello è veramente rilassante.

[@michele104]

Qualcuno di quelli che giocano per cambiare le skin quando hanno creato il personaggio in dragon 's dogma 2 hanno creduto di aver finito il gioco...😂😂

[@Marco_Zanasi]

Piu che sentirti vecchissima dovresti sentirti sana di mente

[@Nikasole]

Perché il mio è un hobby è anche perché mi diverto lo uso anche come sfogo /rilassamento quando ero piccolo giocavo tantissimo oggi normale 😁😅 le mie prime 3 console sono state console portatile Game boy color mentre console di casa Ps1 Sega saturn.

[@yuky5778]

Credo che molti non apprezzino i multiplayer perché il competere spinge a giocare a quel gioco solo per vincere e non per divertirsi o rilassarsi, magari iniziano a giocare dopo una giornata stressante e ne escono stressati e arrabbiati. Però ovviamente non è un ultimatum perché ci sono anche molti che giocano i multiplayer e si rilassano, io personalmente non tocco i multiplayer da 2 anni perché non mi diverto e gioco solo per vincere e dato che io rientro nella categoria di quelli che giocano qualche ora per rilassarsi, sarebbe controproducente nel mio caso giocare a un multiplayer

[@saveriobianco9552]

Str*nzo io, che gioco perché mi diverte farlo da quando avevo 5 anni. 😢 (Per la cronaca, ne ho 41)

[@lucapellicane8704]

Quanto era bello lasciare il proprio nome da primo classificato alla sala giochi?!...bello quanto lasciare, al posto del nome, il nome dell'amico seguito da un bel insulto eheheh

[@bod967]

Riguardo all'aspetto competitivo: non sono granchè d'accordo con Raiden. ci sono alcuni aspetti non considerati nell'argomentazione In primo luogo non sono dell'opinione che oramai esistano videogiocatori competitivi. Si ci sono i professionisti ma dopo esperienze varie, letture di conversazioni, post e altro sono giunto alla conclusione che essi non siano realmente competitivi, tutt'altro e sono la ragione per cui il multiplayer pvp stia andando a morire (come qualità intendo, mi fa tristezza vedere giochi come apex e valorant ancora stra-giocati nonostante le pessime performance, soprattutto il netcode) 1. I nerf: i videogiocatori che li richiedono in continuazione sono tutt'altro che competitivi. La competitività richiede che tu ti alleni e ti adatti a ciò in cui vuoi essere competitivo, non che vai a richiedere cambi che ti accomodino meglio. Ci sono più aspetti da considerare in questa cosa: innanzitutto con un nerf vai a fare preferenze e a dare più importanza alla skill di un player anzichè un altro. Esempio molto basilare: prendiamo il caso di un giocatore molto forte col cecchino e del giocatore che se ne lamenta e che magari non è in grado di usare il cecchino. Facendo un nerf tu vai a dire "no la skill del secondo tipo è più importante della tua," ed ecco che qui muore un pezzo di reale competitività. Ci sta anche un problema a livello monetario, prenderò il caso più recente che mi ricordo: il nerf di 2B in Granble Fantasy Versus: Rising. Mettiamo il caso che io vedo il personaggio di 2B, ne osservo le meccaniche e mi piacciono abbastanza da comprare il dlc. Poi me lo nerfano, il mio divertimento diminuisce esponenzialmente al punto che se 2B fosse stata così sin dall'inizio io avrei considerato l'acquisto. Conseguentemente i soldi investiti diventano uno spreco a causa delle lamentele di qualcun altro. Il mio divertimento non è meno importante del suo. Quel che nerf ha fatto per me è stato convincermi a non comprare e supportare il gioco ancora di più (ne stavo considerando l'acquisto, poi ho visto che c'è il battle pass è ho detto "col ca**o) Potrei anche parlare del nerf all'attacco in corsa, ma il concetto dovrebbe essere chiaro 2. Le argomentazioni contro l'sbmm: mentre sono d'accordo che deve sparire (in quanto non solo incapace di fare ciò per cui è concepito ma va anche a diminuire la qualità del match essendo che non viene data priorità alla qualità della connessione) il loro argomento di solito è "voglio fare pubstomping, anche noi pro-players abbiamo bisogno di chillare", argomento completamente anti-competitivo in quanto stanno esplicitamente chiedendo delle lobby facili in cui loro siano gli unici a divertirsi. No grazie. Ripeto, sono contrario all'sbmm per i motivi che ho già citato più altri (tipo l'eliminazione del senso di progressione e di varietà dei match), ma non voglio quei giocatori nelle mie lobby 3. Tanti di quei giocatori mettono vincere/avanzare di rank tanto prima il divertimento (il motivo della eccessiva tossicità nel pvp), al punto di continuare a tentare e ritentare in continue sessioni frustranti e snervanti per ottenere quell'unica vittoria. A fine giornata diranno "finalmente una vittoria" o "finalmente in positivo", non "mi sono proprio divertito" Ancora mi ricordo come ho mollato splitgate perchè avevano preso la strada verso un competitivo seccante: nerf alle armi e matchmaking che mi sopravvalutava. Alla fine di un match 3v3 in cui i miei alleati stavano facendo poco e niente e i miei avversari erano superiori alle abilità che stavo dimostrando ho iniziato a diventare molto più "anti-competitivo". Splitgate era quel gioco in cui potevo rilassarmi, fare qualche bella partita, ogni tanto arrivare primo, ogni tanto no... arrivavo dopo mesi di frustrazione su apex (il cui solo motivo è durato tanto sul mio pc era "ci gioco con gli amici anche se non mi diverto per nulla")... ma alla fine di quel match... Ho iniziato a impegnarmi in quel match, ero concentrato sul vincere senza l'aiuto di quei due, tramite posizionamento e tattica ho compensato la disparità di abilità di mira. Ma alla fine non ho sentito nessuna soddisfazione, solo un rancore contro il gioco che doveva essere il mio rifugio dalla frustrazione. Ero felice di poter finalmente giocare qualcosa di rilassante e ben fatto, ne parlavo coi miei amici su discord e ne ero entusiasta. Poi i nerf e gli aggiornamenti al mm hanno ucciso il mio divertimento e, a lungo andare, anche il gioco (difatti ha perso quasi tutta l'utenza nel giro di pochi mesi dopo quegli aggiornamenti

[@fabix463]

Io ho iniziato col commodore 64 poi megadrive PlayStation 1/2. Xbox One /onex/ seriesx. A proposito state of play deludente.

[@B2bAlive]

Midna secondo me un pochino fraintendete il senso di quel tipo di risposta del sondaggio per il discorso microtransazioni legato alle skin di molti giochi. Ma se devo essere sincero, una volta masterato un gioco, il restante tempo che lo gioco quando esso in se' non ha piu' sfide di gameplay da offrire e continuo a giocare, lo spendo in cercare pezzi di equipaggiamento unici anche schifosi come stat ma fighi per vestire il personaggio, Oblivion, Skyrim, Conan Exiles, BG1, BG2 e 3, DA Inquisition.. ma sai quante migliaia di ore che ho su sti giochi l'ho passata a fare questo o tingere le armature ? O quante ore passate a cercare oggetti luccicanti per arredare la base ? Sono arrivato al punto che in alcuni giochi loot era il vaso con un disegno mai visto da mettere su un tavolo, e non l'arma del nemico ! Per motivi di gameplay lo si fa ? No di sicuro, e allora perche' ? Per esprimere se stessi, perche' e' appagante farlo, ecco perche' lo si fa. Ma scusa Midna, non e' in fondo lo stesso motivo per cui chiunque ci giochi, tu in primis in fondo, gioca ad Animal Crossing ? Non lo vedo come un discorso legato al free to play o alle nuove generazioni, semmai loro lo fanno su quei giochi perche' sono nati come videogiocatori con quelli, su cui ovviamente chi li produce lucra con le microtransazioni, che pero' e' un altro discorso. Ma in fondo il motivo per cui le nuove generazioni lo fanno e' lo stesso per cui io arredavo di gemme la mia capanna fuori la citta' imperiale in Oblivion o tu facevi la serie "Midna arreda" in giochi in cui farlo non era necessario ai fini del gameplay ! Come fa a sorprenderti cosi' tanto che questo sia IL motivo per videogiocare per molti ?

[@marcosoldini7134]

Perché no?

[@fabriziocampolucci4988]

Ciao, di malsano nei giochi non c'e' niente, come tutte le cose diventa malsano quando esageri

[@fabriziocampolucci4988]

scusate vorrei correggere un po il tiro, le cose che ha detto Midna sono malsane anche per me

[@Marco_Zanasi]

Fare il punteggio piu alto è la cosa piu ATARAVICA!

[@-.-Alex]

Come si può considerare tossica la competizione sui videogiochi? I videogiochi nascono come competizioni. Spacewar! per quanto fosse nato come pretesto ludico per avvicinare gli studenti di fisica alla materia è subito diventato una rincorsa "all'high score" con il primo torneo. Breakout, Space Invaders, Pac-Man, tutti giochi dove si competeva per il punteggio migliore oppure si usavano come passatempo. In seguito con l'evoluzione dei videogiochi (picchiaduro, MOBA, RTS, ecc.) le forme di competizione si sono differenziate e ad oggi vi sono titoli più specializzati nella competitività e altri più specifici per passare il tempo, intrattenersi e rilassarsi. Ma in realtà I videogiochi nascono allo stesso modo e sono composti della stessa materia degli sport (anche se questo sembra un argomento cosi difficile da comprendere e spesso ripudiato da chi non condivide questa passione), ma nessuno ha mai considerato una gara di atletica un'attività tossica... Come dice Midna: Cheat e cyberbullismo sono da considerare la componente tossica, ma questi sono aspetti presenti anche nello sport con il doping e il bullismo e sono ovviamente da combattere, ma ovviamente non rendono la competizione un'attività negativa. Per quanto riguarda Skin e balletti anche io sono rimasto sorpreso dalla cosa, con i propri soldi e tempo si fa ciò che si vuole, ma a mio parere avere una Skin piuttosto che un'altra non mi lascia nulla. Forse questo fa gola alle nuove generazioni perche sono nati in un mare di questa roba, ma i videogiochi per me sono molto più di un semplice recolor.

[@andreadimauro34]

Io gioco perchè mi piace giocare e perchè in Italia si scopa poco... se abitassi in diverse zone del mondo dove non se la tirano anche i comodini ( maschi o donne che siano) sicuramente passerei più tempo ad uscire piuttosto che giocare... inutile fare gli ipocriti: io amo i videogiochi ma sono sicuro che il 50% delle persone che ci giocano ci giocherebbe meno in diversi contesti culturali e sociali

[@loryt690]

secondo me, poi dico secondo me è meglio che per una competizione, trovarsi in un arena virtuale a sparare a roba non esistente anzichè far ritornare i gladiatori al colosseo. Nel senso che se a me piace essere competitivo in un battle royal è decisamente meno malsano farlo tramite un videogioco che prendere un fucile e scendere in strada. Oppure anche per esempio competere con altri per esempio a tetris giusto per mettersi alla prova, come si fa quello nella realtà? Il videogioco è uno strumento che serve a fare cose che "non possiamo" fare nella realtà.

[@fabix463]

Per passa tempo no per rilassarsi col gioco uno non si rilassa magari alcuni giochi ti fanno rilassare in quanto trama ecc. PlayStation 1/2 quei periodi io distruggevi si no 1/2 joystick 😡😁 . Ora i giochi ti trasportano e ti rilassi certo che non ti puoi rilassare per esempio con gears dipende che gioco. Questo è il mio pensiero cmq per passatempo.

[@andreacarboni3645]

Non si gioca ai videogiochi perche non si ha una vita, ma per viverne molte . 49 anni, gioco da una vita.

[@colenpaben5135]

Perché spesso i programmi TV sono noiosi e ripetitivi e a meno di non avere un abbonamento in streaming per vedere qualcosa di bello tipo Sandman, Umbrella Academy, Ashoka o simili spesso i giochi sono più coinvolgenti e interessanti.

[@Marco_Zanasi]

Platinare un gioco con tanto di lista della spesa è una cosa. Platinare elden ring dove hai informazioni criptiche è un altra

[@architettopaster]

Giudicare “malsano” chi gioca per competere nel punteggio migliore, significa proprio non conoscere i videogiochi.

[@destroyeerduck2179]

Wow, son primo.. notifica aperta subitoo !!

[@destroyeerduck2179]

Ma non scopriremo mai chi sarà l'ultimo a commentare 🤣🤣☠️☠️