Piano Oncologico Nazionale, Favo: “Abolire lotteria del codice postale per equo accesso alle cure”

Il Piano Oncologico Nazionale (PON) 2023-2027, a distanza ormai di un anno dalla sua approvazione, non è operativo. Le 125 pagine del documento, che dovrebbe rappresentare “la guida” istituzionale di riferimento per la strategia di controllo dei tumori in Italia, sono totalmente disattese. Innanzitutto, va istituita la Cabina di regia nazionale per monitorarne l’attuazione e individuarne i necessari incentivi come stimolo per le Regioni. Sono poi 4 le priorità su cui lavorare con urgenza: Reti Oncologiche Regionali, dalla realizzazione e diffusione dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA), programmazione e valorizzazione del personale, attivazione della Rete Nazionale Tumori Rari (RNTR). Le richieste sono contenute nel 16° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici, presentato a Roma, nell’ambito della XIX Giornata nazionale del malato oncologico, promossa da FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e dalle centinaia di Associazioni federate. In questo video, l’intervista a Elisabetta Iannelli, Segretario FAVO.
Intervista di @Irma D’Aria
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