Piante Permaculturali: L'Ailanto

[@conteamezzaluna]

Piante Permaculturali: L'Ailanto Se il video vi è stato d'aiuto e vi è piaciuto mettete un like 👍 e condividetelo con i vostri amici raga. Diffondiamo le buone pratiche di rigenerazione del suolo e la Permacultura. Bella

[@Lisp5]

Che meraviglia di spiegazione Lorenzo. Responsabilità: utile e costruttiva parola la cui presenza é necessaria ad ogni nostra scelta di vita. Penso che l'evoluzione (dal latino "rotolare verso lesterno" e cioé permettere alla nostra centratura di ruotare con la Vita di cui siamo parte invece di contrastarla) e la realizzazione umana (contribuire allarmonia della Vita in coerenza e connessione) siano misurabili e raggiungibili solo con la sua presenza, per cui sentirne parlare con tale chiarezza, coerenza, serenità e costruttivitá.. mi rincuora. Grazie per questo tuo contributo prezioso.

[@conteamezzaluna]

A te 🙂

[@clapsiche]

Finalmente, il video che aspettavo sull'ailanto! Spiegato benissimo, grazie per la condivisione!

[@conteamezzaluna]

A te Claudia

[@rospass6162]

Bellissimo video ed anche molto istruttivo

[@conteamezzaluna]

Felice che ti sia d'aiuto Ros.

[@gianni1827]

Grazie!

[@conteamezzaluna]

😉

[@giulianoparisini2816]

Voglio provare a farne un macerato per utilizzarlo come diserbante per piante invasive come vitalba e rovi, potrebbe funzionare

[@conteamezzaluna]

@@giulianoparisini2816 facci sapere 🙂

[@shamandezu8975]

Ailanter: ne rimarrà solo uno !

[@conteamezzaluna]

😂😂

[@FrancescoDiReda]

Ciao, potrebbe essere una buona idea piantare alianto lungo tutto il proprio confine per "forestare" rapidamente il proprio perimetro, al posto di una spoglia retina?

[@conteamezzaluna]

Meglio altre essenze piu' gestibili Francesco. "Purtroppo" l'ailanto finirebbe in pochi anni a coprire anche tutta la tua proprieta'. Ricordiamoci che una delle risposte della natura al degrado umano 😉.

[@FrancescoDiReda]

@@conteamezzaluna wow, ma davvero così tanto ? Anche stando ben attento a spiantare periodicamente e sistematicamente gli alberelli nuovi? E tutto senz'acqua e senza cure o potature

[@conteamezzaluna]

@@FrancescoDiReda l'ailanto e' in contenibile. Davvero. Inoltre le sue tadici sono molto superficiali e fitte e non ti permetterebbero di coltivare nient'altro per almeno 15 anni.

[@FrancescoDiReda]

@@conteamezzaluna mh, capisco. Cosa puoi consigliarmi allora per alberare il mio terreno. Alberi da ombra e ornamentali, non mi importa molto altro

[@conteamezzaluna]

@@FrancescoDiReda quercia rossa 🙂

[@stefanodemuro2087]

Se volete piantare un albero infestante nei vostri giardini o campagne suggerisco la robinia piuttosto che l'ailanto. Il legno è nettamente migliore.

[@conteamezzaluna]

La robinia ha sicuramente piu' funzioni utili ad una fattoria 🙂

[@silviozappietro1824]

Ciao Lorenzo complimenti sempre per le tue utili e dettagliate spiegazioni che ci dai. Per quanto riguarda la differenza con il noce secondo me basta spezzare un ramo per capire dall’ odore la differenza visto che l’ailanto è chiamato anche “puzzona” per il caratteristico odore ( puzza veramente). Invece consiglierei di stare attenti ad utilizzare per staccionate in quanto se tagliato e usato in inverno, nella primavera successiva potrebbe “ricacciare” anche se capovolto. A me è capitato usandolo come sostegno per nuove piante da frutto. Qualche mese fa ne ho abbattuto diversi ai confini della mia proprietà che devo recintare e pensavo proprio di usarlo come pali (visto il prezzo di recinzioni ecc.) se bruciassi la corteccia pensi che possa andare bene? A me sembra un po’ fragile come legno. Magari usando quelli più grandi ( diametro anche 10 cm). Grazie a presto. 👋🏼

[@conteamezzaluna]

Ciao Silvio. Il legno dell'Ailanto é molto duro e va benissimo per delle staccionate. E' buona abitudine togliere sempre la corteccia prima di usarlo come palo, così dura di più e non si corrono rischi🙂

[@isabelmasta6848]

Grazie mille delle tue spiegazioni, allora W l'ailanto

[@conteamezzaluna]

Dovere Isabel😉

[@ciprianoadrianodefilippis3139]

Sono sempre quello del boschetto di ailanto che non sapeva essere ailanto.. 😅 una domanda .. visto che ho questo boschetto vicino casa che è una produzione infinita di biomassa , se prendessi le foglie ed i rami che cadono in autunno per cip parli e metterli a compostare ? È un rischio per il luogo dove vado a mettere il compost ? Dovrei metterlo in campagna in un altro sito dove ci sono soprattutto alberi di olive

[@conteamezzaluna]

Nessun rischio. Unica attenzione che devi avere e' non raccogliere semi🙂

[@antoniodifonso]

Bellissimo video e molto ultile (come tutti del resto). Ma il fatto che inibisce la crescita di altre piante (allelopatia) volendolo usare come cippato e quindi pacciamatura legnosa, cosa comporterebbe per i semi che andremo a mettere in terra? grazie per la tua risposta, sei un grande 💪

[@conteamezzaluna]

L'ailantone viene secreto dalle radici. Non penso possa costituire un problema se usata come pacciame🙂

[@franc859li]

É più un mito questa cosa, o comunque dipende dalle cose condizioni, ci sono sistemi agroforestali in cui viene piantato accanto alle piante da frutto

[@giovinatenaglia4030]

Sei stato prezioso anche questa volta. Pensavo che il legno fosse tenero, visto la presenza di quel materiale similspugnoso all'interno. Proverò a farci delle staccionate e ti farò sapere! Ho comunque sempre utilizzato le ramaglie più grandi per il fuoco e per la paciamatura dopo averle triturate, le altre. Una domanda: perché il legno duri di più, e non marcisca, occorre tagliare in luna calante? O non ha importanza? Grazie!

[@conteamezzaluna]

Non ho mai trovato differenze Giovina. Se vuoi farlo durare ancora più a lungo ti consiglio la tecnica della bruciatura🙂

[@settimiosevero3095]

L'ailanto è una pianta senza alcun utilizzo. Non è vero che ha il legno durissimo..tutt'altro. Marcisce dopo pochi anni se all'intemperie e non è buono nemmeno come legna da ardere, non a caso non è ne commercializzato ne sfruttato da chi lo ha in proprietà. In alcune aree, soprattutto nel nord italia, produce boschetti puri al cui interno non esiste vita. È un deterrente alla biodiversità. Le radici producono l'ailantone che inibisce la germinazione dei semi antagonisti, nessun animale si ciba delle sue foglie, né mammiferi né insetti e nessun fungo cresce sotto i loro fusti. È altamente infestante, pioniera ed in ogni parte del mondo è sinonimo di degrado (forse solo in italia gli si da ancora un po di credito). Alcuni paesi (civili) hanno iniziato una lotta per il suo contenimento a livello nazionale, in Italia solo in poche aree protette. Dimenticavo! Puzza pure da far schifo! Gli unici pregi, sono la grande produzione di biomassa e la commestibilità del suo nettare per le api...ma sono nulla in confronto ai disastri che sta combinando

[@conteamezzaluna]

L'ailanto Settimio salvera' gli ecosistemi e i nostri paesaggi: cresce ovunque ed in condizioni di degrado sistemico causato dall'uomo, ha un ciclo di vita di 20 anni dopodiche' lascia il posto ad altre essenze (sia forestali che da frutto) e nel contempo ha rigenerato i suoli buttando a terra enormi quantita' di materia organica. E' la pianta pioniera per eccellenza nella zona climatica mediterranea: non viene disturbata dagli animali perche' NON deve essere disturbata dagli animali. La natura non gioca a dadi, sa quello che fa. E' un ottimo materiale costruttivo per recinzioni o piccole strutture e dopo 2 anni di essiccazione e' buona anche per riscaldarsi. Bisogna staccarci dai luoghi comuni e vedere il mondo come un ecosistema in evoluzione, non un giardino da proteggere dall'azione di madre natura. Lei sa quello che fa. L'ailanto e' la risposta sistemica all'azione belligerante dell'uomo Settimio, e scusa per la sinteticita' della risposta 😉.

[@ucciotrimonzi9155]

@@conteamezzalunasono d’accordo con te su alcuni punti, ma su altri io sarei più cauto. È una pianta molto forte che riesce a rigenerare parzialmente suoli completamente degradati e inadatti alla crescita della maggior parte delle piante autoctone. È vero che come cresce velocemente muore altrettanto velocemente, però secondo me non è del tutto vero che lascia spazio alle altre piante. Sotto un albero di ailanto che muore c’è ne sarebbero a centinaia già in grande crescita, un bosco di ailanto stabilizzato difficilmente lascerebbe spazio ad altre piante non altrettanto forti. Sono conscio che nel tempo questa pianta rappresenterebbe un grande aiuto per l’ecosistema lasciando effettivamente spazio a piante autoctone e molto più longeve dopo aver rifertilizzato il terreno, ma si parla di secoli, oltretutto in uno scenario ipotetico di ricostituzione naturale del bosco, senza attività umana. Ad oggi la pianta rimane molto pericolosa perchè conquistando terreni incolti (che aumentano in Italia e tramite manutenzione potrebbero essere efficacemente riconnessi ad altri boschi e riserve naturali) e qualsiasi luogo incustodito, creano boschetti puri in espansione che, come detto, seppur nel lungo periodo siano benefici per l’ecosistema a noi risultano inerti, infertili, degradati e brutti in confronto ai nostri boschi. Quindi si, è la conseguenza stocastica e naturale alla presenza dell’uomo, ma il territorio potrebbe essere sottoposto a maggiore manutenzione, ristorando i terreni con maggiore saggezza ed efficacia.

[@conteamezzaluna]

@@ucciotrimonzi9155 ci sono altre essenze pioniere e a rapida crescita piu' "gestibili" per l'uomo e per i suoi bisogni, ma dire che un boschetto di ailanto sia o ci dia un terreno degradato o che sia "brutto" per i nostri canoni mi pare eccessivamente soggettivo e non dia particolare peso alle sue funzioni rigenerative🙂

[@ucciotrimonzi9155]

@@conteamezzaluna beh è un terreno degradato perché ospita un centesimo della biodiversità che potrebbe o dovrebbe, in più la specie è in espansione, spargendo e aumentando la sua presenza anche in luoghi in cui la sua funzione non è rigenerativa, ma al contrario soffocante e dominante. Ricordando che è una specie alloctona ed invasiva nel lungo periodo la sua presenza è molto pericolosa, sapendo che una specie virtualmente indebellabile ormai dal nostro territorio e che potrebbe o potrà eliminare completamente altre specie vegetali.

[@settimiosevero3095]

@@ucciotrimonzi9155 la risposta più logica e di buon senso che abbia letto fino ad ora. È assolutamente vero! Il suo ruolo di pianta pioniera colonizzatrice temporanea è tutta da dimostrare! Sull'isola di Montecristo è accaduto l'esatto contrario...ovvero che la sua propagazione incontrollata ha sostituito la flora mediterranea ed è stato necessario un intervento di bonifica totale che a distanza di anni è ancora attivo. Aggiungo dicendo che nell'isola di Montecristo non esistono abitanti umani e l'area è stata sempre area protetta. La specie aliena è arrivata è ha colonizzato i luoghi senza che l'uomo abbia interferito in questo. Quindi si può affermare che devasta i paesaggi arbustivi tipici delle isole mediterranee principalmente perche non coperti dalle chiome delle latifoglie che fanno da ombreggiante. (Con o senza l'intervento dell'uomo) È stato anche confermato che nelle aree boschive tagliate in modo errato dall'uomo si insinua e non permette la ricrescita delle specie autoctone e dubito che nei decenni lascerà di nuovo il posto alla crescita di quest'ultime, essendo capace di autorigenerarsi e produrre colonie di piantine per seme a ridosso della pianta madre. L'unico ostacolo è un bosco non toccato dall'uomo. In questo caso non riesce ad entrare e non può far danni. Spesso la si trova ai margini delle macchie ma mai all'interno.

[@stefanodapuzzo217]

Discorso interessantissimo,io amo tutte le piante...e la natura non è mai in errore, è perfetta! Lo limiterei,anzi dedicherei un'area del mio giardino ad un esemplare di ailanto limitandone l'espansione e utilizzandolo per il carbonio del compost,legna e cibo x insetti

[@conteamezzaluna]

🙂

[@fabioterzulli9910]

Ciao volevo vedere come tagli le pedane

[@conteamezzaluna]

C'e' il video dedicato sul canale 😉

[@fabioterzulli9910]

@@conteamezzaluna dove

[@bobbym4984]

Comunque bellissima spiegazione. Dell'ailanto so' anche che le foglie possono essere usate per creare il colorante giallo, purtroppo non ho trovato nessuna guida. Qualcuno sa' come estrarre il colorante giallo dall'ailanto?

[@conteamezzaluna]

Ottimo spunto di condivisione bobby. Vediamo se qualcuno ti puo' aiutare.

[@Perasperaadastra787]

In realtà come legna da ardere è pessimo

[@conteamezzaluna]

Dopo 2 anni di essiccazione a bene Per Aspera, non ha il potere calorifero di faggio o castagno, ma e' sicuramente piu' sostenibile😉

[@elena-pf7xr]

Resiste in montagna? È un albero meraviglioso

[@conteamezzaluna]

Sull'Etna non ne ho visti, quindi penso che in alta quota abbia vita difficile

[@elena-pf7xr]

Io sono a 600 m ma d'inverno è andato il termometro anche a -22...qujndi credo non sia proprio l'ideale. Grazie

[@carmelaficarra7272]

Assistendo con preoccupazione alla velocità di crescita, ero attratta dalla bellezza dei colori delle foglie e del fusto, ma mentre stavo li ad osservare sono stata cacciata via dai Terremoti, adesso forse anche grazie a voi ed alle informazioni incoraggianti, avrò forse il coraggio di affidarmi al boscaiolo...per salvare la lattuga ovviamente!

[@enricogallo201]

Legno durissimo!!!! Ma stavi scherzando???😂😂😂😂

[@conteamezzaluna]

Fallo stagionare. Poi mi dirai😉

[@marco-oc8em]

posso coltivarlo in vasi di cemento?

[@conteamezzaluna]

La propagazione per ora é vietata Marco🙂

[@giusiscarsella8748]

Io sapevo tutto sull'ailanto ma è stato più forte di me, ne ho sradicate tre piantine e le ho piantate nel mio giardino, perché la pianta per me è bellissima. Sono ancora piccole e non hanno fatto danni, ma ho paura🤦‍♀️

[@conteamezzaluna]

Se dovessero diventare un problema nel video c'e' come eliminarle 😉

[@giusiscarsella8748]

Grazie del consiglio, mi rinfranca un po'👍😍

[@settimiosevero3095]

Ti consiglio di toglierle ora che sei in tempo.. se riesce.a propagare butti il giardino. È una pianta infernale! Se diventano piante madri non le sdradichi più e iniziano a buttare semi su semi. Per me, bonificare una piccola area è stata una perdita di denaro e un lavoro perpetuo che si è protratto per anni prima di estinguere definitivamente

[@Mario-Betti]

Però è alloctono, non c'è niente da fare... E' l'uomo che l'ha piantato in Europa, non poi molti secoli fa... (e un secolo dal punto di vista dell'evoluzione dell'ambiente, non è nulla...) Poi non mi torna che "l'ailanto sia la risposta della natura alla cementificazione da parte dell'uomo", quando appunto l'ailanto prolifera in Europa perché ce l'ha portato l'uomo stesso, e perché non è autoctono, e dunque non ha antagonisti naturali in Europa

[@conteamezzaluna]

Capisco il tuo punto di vista Mario. Dai un'occhiata a questo video e dicci cosa ne pensi: kzbin.info/www/bejne/i4LMZGyLf8-seLMsi=lYALZNU8p7HBX6gL 🙂

[@franc859li]

Bhe anche altre decine di altre piante che consideriamo nostre solo alloctone carrubo, la maggior parte degli alberi da frutto, pomodori... Comunque é stato portato in Europa nella metà dell' 1700

[@mirellamarinelli2348]

In natura niente succede per caso

[@conteamezzaluna]

Eh già 😉

[@marcocontini482]

E stato esportato ed è la rovina per la nostra vegetazione

[@franc859li]

​@@marcocontini482al sud ormai é l'unica specie che riesce a crescere spontaneamente nei terreni degradati