PIL spiegato SEMPLICE: COS’È e come si CALCOLA? 🤔

[@mirmaflute]

È la prima volta che sento una spiegazione esauriente del PIL. Grazie!

[@YoungPlatform]

Grazie 💚

[@MonicaPiroddi]

Complimenti

[@MircoPagliarini]

Ciao tutto chiaro e ben spiegato ho solo una domanda la barbaietola da zucchero ce la spieghi alla prossima puntata?

[@YoungPlatform]

Certo 😂

[@Marco-gb5jx]

Avevo scritto delle osservazioni sul fatto che il PIL fosse un "indice di benessere" ma poi le ho cancellate dopo aver visto l'ultima parte del video (solo che mi pare che tutti gli altri indici non vengano presi in considerazione da nessuno a livello politico). Per quanto riguarda poi come si calcola il PIL, io avrei sempre voluto capire "se e come" il fatto che gli economisti ritengano che "le risorsa naturali sono inesauribili .... (e quindi) non rientrano nella scienza economica" in qualche modo influenzi una corretta valutazione del PIL. Cioè pare che secondo gli economisti, anche se le sorgenti di energia (fossili o meno) dovessero esaurirsi, il PIL comunque dovrebbe continuare a crescere. Mi piacerebbe capire come farebbe il PIL a crescere in caso di esaurimento di petrolio e gas o, forse anche peggio, in caso di esaurimento delle miniere di rame, stagno, nichel, cobalto, ferro, e tutti gli altri metalli normalmente utilizzati nell'industria. Cioè se non ci fossero più macchine varie che "si nutrono" di petrolio, gas o carbone e che ci permettono di spostarci, scaldarci, fare dei calcoli al posto nostro, ecc., cosa di dovrebbe fare ? Reintrodurre la schiavitù in modo che gli imprenditori abbiano schiavi che lavorano per loro al posto delle macchine che attualmente lavorano per loro ? (per altro il mondo di 2-3 secoli fa era ad energie totalmente rinnovabili_ schiavi per lavorare, vento per muovere le vele delle navi o i mulini a vento, acqua per muovere i mulini ad acqua, ecc. Tutto perfettamente rinnovabile. Eppure è un mondo da cui siamo usciti per usare energie fossili). E ritornare a quel mondo, schiavitù compresa, farebbe aumentare il "benessere dello stato" ?

[@YoungPlatform]

Il PIL (Prodotto Interno Lordo) misura il valore totale dei beni e servizi prodotti, ma non riflette il benessere complessivo, ignorando fattori come la distribuzione della ricchezza, la qualità dell'ambiente, la salute e l'istruzione. Gli economisti riconoscono l'importanza delle risorse naturali e la loro sostenibilità, e l'esaurimento di risorse come petrolio e gas potrebbe teoricamente ridurre il PIL. Tuttavia, l'innovazione tecnologica e il passaggio alle energie rinnovabili stanno diminuendo la dipendenza da combustibili fossili. Il ritorno a pratiche inumane come la schiavitù è moralmente e legalmente inaccettabile. Il futuro economico dipende dall'innovazione e dall'uso sostenibile delle risorse, non dal ritorno a pratiche del passato. Pertanto, è fondamentale valutare il benessere sociale e ambientale oltre al PIL.

[@Marco-gb5jx]

Grazie della risposta. Provo a spiegarmi un po' meglio, anche se devo dilungarmi un po'. Il problema è che gli unici dati che siano a mia conoscenza, sembrano dimostrare senza pietà che che il progresso tecnologico è attualmente lontanissimo (e "lontanissimo" è decisamente un eufemismo secondo questi dati) dal poter sostituire le sorgenti fossili. Gli unici dati che siano a mia conoscenza sono quelli riportati da Jean-Marc Jancovici (che non è un economista) nei suoi corsi su energia e cambiamenti climatici all'École des Mines di Parigi e su alcuni libercoli divulgativi, come "Le monde sans fin". (il corso universitario del 2019 si può trovare interamente online. Qui la prima lezione, kzbin.info/www/bejne/rpjcYaWNZdSUfKs ma ci sono anche tutte le altre lezioni [ovviamente in francese, ma con sottotitoli almeno in inglese, se non anche in qualche altra lingua]). In particolare la prima delle suddette lezioni è anche trascritta in un pdf scaricabile da qui jancovici.com/wp-content/uploads/2020/07/Jancovici_Mines_ParisTech_cours_1.pdf (ma ci sono i pdf anche per le altre lezioni) e in particolare la diapositiva 32 a pag 54 del pdf linkato mostra l'energia che si ottiene dalle varie sorgenti (considerando tutto il mondo) e come la composizione delle varie sorgenti si è evoluta dal 1860 al 2016. Il blu è l'idroelettrico, il giallo è il nucleare e il rosa fucsia sono solare+eolico. Pensare che queste tre sorgenti in qualche decennio possano rimpiazzare l'energia che viene da carbone (grigio), petrolio (rosso) e gas (giallo ocra) a me sembra un po' utopistico, anzi direi parecchio utopistico (il verde è l'energia che viene dal legno). A meno che i dati riportati in figura non siano palesemente errati, cosa che non ho modo di verificare, ma non vedo che interesse ci sarebbe nel falsificarli. Il problema (o meglio, quello che secondo me è un problema) è che molti economisti (figuriamoci i politici) continuano a dire che il progresso tecnologico ci salverà permettendoci (o meglio permettendo a chi ci sarà, visto che io sono over 50) di mantenere nei prossimi decenni non solo un tenore di vita pari a quello attuale, ma addirittura crescente, come è stato crescente dal 1860 ad oggi e nessuno pensa invece a un piano per gestire un mondo che molto probabilmente nei prossimi decenni sarà in decrescita (economica e non solo) e molto probabilmente non per un breve periodo e non a causa di ideologie politiche, guerre o chissà quale altra stramberia, ma semplicemente per una legge fisica che afferma che se si consumano quantià crescenti o anche costanti (o, in qualche caso, anche decrescenti) di una risorsa finita , prima o poi tale risorsa termina. (Tra l'altro sempre Jancovici dice che se invece di guardare il PIL si guardano il numero di metri quadrati costruiti, il numero di tonnellate di merci che viaggiano sui camion, ecc. ovvero le grandezze fisiche legate all'economia, senza guardare i prezzi che possono essere influenzati da inflazione e fenomeni vari e senza tener conto di attività puramente finanziarie, quelle grandezze fisiche, appunto merci trasportate, metri quadrati costruiti, ecc. in Europa sono già decrescenti [in media] dal 2007. Anche questa affermazione non ho modo di verificarla personalmente).

[@YoungPlatform]

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[@rash955]

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[@YoungPlatform]

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[@dionisio7719]

Economicamente, se continuiiamo a compriare beni cinesi, e non italiani, o prodotti italiani di aziende delocalizzate all'estero, il PIL non crescerà MAI. Questo a mio avviso è un grande problema. Parlando in altri termini, spostando l'attenzione dall'economia, beh, cone ben detto nel video, s e la vera 'qualità' della vita non viene calcolata è perché non c'è 'educazione alla vita' , e direi anche una mancanza, in molti,, di una visione meno materialistica. in altre parole, manca lo sviluppo della coscienza, abbiamo solo educazione a produrre e spinta verso l'acquisto e al consumo. A troppi Esseri umani, sfugge il vero senso della Vita.: fin da piccoli, ci 'iniettano' dosi di bisogni materiali, che vanno poi soddisfatti nel corso della vita.... Tutto si riduce a materismo, sopravvalutato, diventato essenziale e gestito anche male..

[@user-jd3vn2fe6x]

tutte baggianate . stipendi che permettano di vivere bene , risparmiare , numero degli occupati e , cosa più importante il paese non in mano a società a delinquere , le utenze , le strade , i treni e gli aerei in mano allo stato con delle quote che siano giuste ed il resto ai cittadini . tasse , semplici e al minimo con burocrazia quasi inesistente . giustizia che funzioni . se manca qualcosa mettetecelo , mica sono un genio e , poi evviva le proposte altrui