www.raiplay.it... - È ormai il nemico pubblico numero uno. La plastica è finita sul banco degli imputati per aver inquinato, in poco più di mezzo secolo, suolo e acqua. Ma le cose stanno davvero così?
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@dadoVRC3 жыл бұрын
Il problema è semplicemente uno. Ormai imballiamo tutto e spesso con più strati, anche e soprattutto le cose inutili. L'acqua minerale è l'esempio più lampante, abbiamo praticamente in tutta Europa acquedotti che danno acqua di ottima qualità, e dove il sapore non è gradevole, basta filtrarla, ma preferiamo comprare acqua in bottiglia. Inoltre le plastiche sono di tanti tipi, prendiamo una bottiglia di plastica di acqua minerale. La bottiglia è in PET. Il tappo quasi sempre in HDPE, a volte in PP. Flaconi di detersivo, a volte in PET (quelli trasparenti) a volte in HDPE (quelli più comuni), spesso con tappi in PP (ad esempio, tutti i tappi con cerniere flessibili, come quelli del bagnoschiuma). I sacchetti sono quasi totalmente in LDPE, le reggie termosaldate sono a volte in PP e a volte in PET. Bicchieri usa e getta? Ne ho visti personalmente sia in PS che in PE che in PP. Se fuse insieme, queste plastiche danno un prodotto finale pessimo, buono giusto per arredo urbano o come riempitivo per asfalti. Mi son messo a studiare l'argomento dato che sto iniziando un percorso di riciclaggio in fai da te sulla scia di quanto fatto in Olanda dai ragazzi di Precious Plastic, per cercare di far capire alle persone quanto sia stupido usare le plastiche, materiali pressoché eterni, per prodotti usa e getta. Non è solo questione di economia circolare, è questione di depotenziare i grandi gruppi del packaging, che dando in cambio posti di lavoro creano un problema molto maggiore a livello globale su lungo termine.
@giancarlofabrizi56933 жыл бұрын
Se non imballassimo usando plastica dovremmo usare altri materiali con un dispendio di energia che sarebbe esagerato e che determinerebbe un aumento nelle emissioni. Riciclare la plastica non è facile, si ottiene in ogni caso un prodotto di scarsa qualità anche se si utilizza un unico polimero come materia di partenza. Il vero problema non è la plastica, al massimo dovremmo rivedere l'uso che ne facciamo. Il problema sono le emissioni di gas serra e gli sprechi di energia. Se ci estingueremo sarà perché avremo raggiunto una temperatura eccessiva sul pianeta, non perché si è accumulata plastica negli oceani. Quindi dai cerchiamo di ridurre le emissioni, a partire dallo spegnere la luce a casa quando non serve
@dadoVRC3 жыл бұрын
@@giancarlofabrizi5693 Se lo dici te. Dei due problemi, la dimensione maggiore di uno dei due non elimina l'altro, mai. Il tuo è semplice benaltrismo. L'abuso nella produzione degli imballaggi è oltretutto parte del problema del riscaldamento globale.
@alessandropaci42993 жыл бұрын
fantastico ora sta alla gente di non buttarla al giro in mare e nelle campagne
@emmaorru60073 жыл бұрын
Intrigante.
@fabiobraido25714 жыл бұрын
In quale misura si può definire sicura la plastica riciclata per uso alimentare?L’economia circolare può essere un fattore di rischio per la salute dei consumatori ?e le nuove plastiche dì derivazione vegetale biodegradabili è compostabili “DuPont”saranno la soluzione alla plastica derivata dal petrolio?
@andreaazzini86794 жыл бұрын
Sono domande complesse, la cui risposta richiederebbe di argomentare e approfondire a lungo. Per sommi capi... La sicurezza in campo alimentare della plastica riciclata dipende da numerosi fattori. Principalmente dall'origine del rifiuto (ad esempio un conto è fare bottiglie da bottiglie, un altro è riciclare i film per uso agricolo, che sono milioni di tonnellate di plastica, nella maggior parte dei casi fortemente contaminati da pesticidi e simili) e dal metodo di "riciclo" (un conto è macinare, fondere e ri-stampare, un altro è, ad esempio depolimerizzare e ri-polimerizzare). Le (così dette) bioplasiche sono un passo avanti notevole ma non sono equiparabili per prestazioni ai materiali più tecnici. Inoltre sarebbe da fare una valutazione con una visuale più ampia. Mi spiego: per fare il polietilene si parte dal petrolio e... ci possiamo fare un'idea di cosa significhi. Per fare il bio-polietilene si parte dall'amido di mais e per fare il mais servono: estensioni di terreno (da strappare alle foreste?), tonnellate di acqua (il mais è particolarmente assetato), macchine agricole che consumano carburante, pesticidi, concimi.... Insomma, senza le opportune cautele è come guidare l'auto elettrica (super green), alimentandola con l'energia fatta da una centrale a carbone: si sposta solo il problema. Queste sono solo due considerazioni molto superficiali. Mi occupo di "plasiche" da più di vent'anni e, le assicuro, e un tema complesso. Come tutti!
@davide.i4 жыл бұрын
@@andreaazzini8679 E' molto interessante la sua risposta. Da non esperto credo o meglio, mi auguro, che le plastiche derivanti dal riciclo e destinate ad uso alimentare siano sottoposte, come del resto tutti i materiali destinati a tale uso, a severi controlli e analisi sulla possibile tossicità. Immagino che venga verificato l'eventuale rilascio di particelle e a quale quantità, il comportamento a temperature diverse ecc.
@valentinaroman44694 жыл бұрын
Buongiorno, 1) ad oggi solo il PET (poliestere) nella sua seconda vita (riciclato) può essere usato a scopo alimentare. 2) L'economia circolare è la risposta migliore per la salvaguardia del pianeta, l'obiettivo è introdurre sempre più plastica riciclata senza ricrearne nuova. 3) Il compostabile ha molti problemi ancora oggi, ad esempio anche il mater b dei sacchetti nei supermercati, ha fino al 37 % di plastica tradizionale al suo interno, perché non è ancora possibile e forse mai lo sarà, garantire la qualità e sicurezza che la plastica possono dare. Dietro a un film plastico, ci sono anni di ricerche e studi su filtri uv, barriere anti batteri, e tante altre innovazioni che non si possono riprodurre facilmente sul biodegradabile / compostabile. C'è da lavorare ancora tanto e la demonizzazione gratuita della plastica non aiuta per niente. Intanto però possiamo vantarci di essere uno dei paesi migliori per il riciclo plastica! Insomma, difficilmente contribuiamo nelle cosiddette "isole di plastica" che ci sono nel Pacifico. Saluti Valentina Roman, MKT Manager Cirvipack
@davide.i4 жыл бұрын
@@valentinaroman4469 Posso immaginare che l'Italia non contribuisca molto alle "isole di plastica". Infatti molte immagini di fiumi stracarichi di plastiche provengono per lo più da Paesi in via di sviluppo come India e Cina. A proposito della tassa sulla plastica, idea contestata da molti, mi chiedo se non fosse stato possibile studiare una sorta di cauzione: pago l'alimento imballato un po' di più e riporto poi l'imballo stesso al supermercato dotato di apposite macchine per rifiuti, come si vedono da anni e anni nei video provenienti dai Paesi nordici. In questo modo mi verrebbe restituita la cauzione che posso spendere al supermercato. Per lo meno non si andrebbe a colpire direttamente la plastica, ma il vero aspetto negativo della faccenda, ovvero il comportamento incivile dell'uomo. Ultima considerazione: personalmente sono contrario al mater b per gli imballaggi. Piuttosto incentiverei, là dove fosse possibile, l'utilizzo di contenitori riutilizzabili eliminando già in origine il rifiuto da imballaggi.
@andreaazzini86793 жыл бұрын
@Giuseppe Battagliese Premesso che faccio un po' fatica a districarmi nel "mescolone" di temi da lei tirati in ballo, non entro in quelli su farmaci e crisi economica perché sono ambiti in cui non ho competenza. Invece mi piacerebbe sapere nel dettaglio come ha fatto la DuPont a (cito) "depotenziare le calze di nylon". Immagino che questa sua scoperta, della quale non ero a conoscenza, derivi da qualche studio e abbia dei dati di caratterizzazione a supporto.
@igormiti40633 жыл бұрын
F
@nuovalecon3 жыл бұрын
La soluzione sono impianti di riciclaggio all'avanguardia
@MAIKUBAMUNDIAL812 жыл бұрын
L'unica soluzione possibile è non comprare più acqua in bottiglia di plastica, ed iniziare ad usare impianti di filtraggio dell'acqua
@sigma21523 жыл бұрын
Il riciclaggio impiega tanta energia, bisogna vedere se incenerirle può essere un buon compromesso, la plastica brucia benissimo e produce energia a scapito di un po' di emissioni. Ma le emissioni del processo di riciclaggio sono di più o di meno? Poi parliamo anche del l'inutile movimentazione della plastica sui camion, anch'essi inquinano! Insomma dietro la verità raccontata per me ce n'è un'altra.
@francescoguerrini20103 жыл бұрын
L'incenerimento richiede la produzione di nuova plastica, la cui sintesi comprende diversi processi industriali allotermici partendo dal petrolio, con un'aumento a dismisura l'emissione di anidride carbonica, gas climalterante. Esso poi non evita il trasporto, dato che gli impianti per essere economicamente vantaggiosi necessitano di centinaia di migliaia di tonnellate all'anno, richiedendo materiale proveniente anche da Km di distanza e non risolve il problema dell'impiego di fonti fossili, dato che la plastica ha appunto questa origine. Il riciclo invece non emette mai emissioni dirette, dal momento che i macchinari sono tutti elettrici e possono essere alimentati con pannelli fotovoltaici ed energia rinnovabile.