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Il Pollaio. È da sempre stato uno dei vanti della Colonia agricola di Pianosa. Nelle sue aie, poteva
ospitare fino a 3.000 animali delle diverse razze. Negli anni Sessanta, quando a gestirlo unitamente all’agronomo Petri era un detenuto livornese Piram, era considerato fra i più grandi d’Europa. I detenuti, che da sempre vi hanno lavorato, ne hanno sempre avuto la massima cura, e è da sottolineare come da sempre è stato tenuto pulito e efficiente.
Fu costruito nel 1917 su circa 5 ettari di terreno con l’appellativo di “razionale”. Per la sua costruzione, il terreno fu scassato fino alla profondità di oltre un metro e fu suddiviso in numerose aie, dove si alternava l’allevamento con le colture del mangime, ottenendo così facilmente campi concimati e mangime a basso costo. In ogni aia fu piantato almeno un albero, che doveva dare frescura agli animali nei caldi giorni estivi.
A completare la struttura, un fabbricato interno era dedicato alle incubatrici.
Fornito di acqua potabile, trasportata con apposita incanalatura dalle sorgenti vicine, vi si allevavano oltre alle galline prevalentemente di razza livornese, ogni altro tipo di uccelli da allevamento e anche i
conigli. Attualmente il pollaio è utilizzato come orto.