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In questo video ho provato a riassumere le principali regole che credo debbano guidare un viticoltore nella potatura. La prima regola è quella di tenere ben a mente un precisa forma di allevamento da raggiungere. Vedo che molti viticoltori che nel potare non sanno, o non valutano, cosa succederà a quella pianta fra due, tre o quattro anni. In questo modo finiscono col ritrovarsi piante che non riescono a gestire e nella necessità di tagliarle e rifarle su qualche pollone del ceppo. La seconda regola è quella di individuare prima di tutto gli speroni, perché sono loro che daranno la forma, controllando il verso delle gemme e dunque prevedendo già dove sarà posizionato lo sperone dell’anno successivo. La terza regola riguarda la necessità di adeguare numero di gemme e forma alle caratteristiche vegetative delle piante. Se le piante sono deboli o non stanno rispondendo secondo quanto ci aspettavamo allora bisogna modificare il modo di potare. Le diverse varietà, i diversi terreni e ambienti possono portare a risultati diversi da quelli attesi e allora dobbiamo saper leggere il comportamento delle piante e adeguarci alle sue esigenze. La quarta regola evitare tagli sul legno vecchio, tagli di ritorno o di ringiovanimento come spesso sono chiamati dai viticoltori. Effettivamente la pianta sembra apparentemente nuova perché rifatta da un pollone uscito magari dalla base del ceppo, ma questa necessità nasce dal fatto che la pianta è stata talmente maltrattata che i disseccamenti hanno finito per prevalere. La quinta regola è quella di cercare sempre porzioni di tralci ben vigorosi e ben inseriti sulle parti più solide e forti del ceppo. Non lasciate speroni o tralci appesi su porzioni lunghe e sottili che dovranno poi essere tagliati con quei tagli di ritorno che avremmo voluto evitare. Sesta regola potare nel periodo più freddo se possibile.