Neoliberalismo: solo in parte una teoria economica; soprattutto un dispositivo politico/spirituale disciplinare (ETICO/pastorale, perchè riguarda i _comportamenti_ ) applicato dalla modernità capitalistica (che non è "relazionale", non è dialogante, che non vuole fermarsi e accettare limitazioni/regolazioni) affinchè la massimizzazione della potenza e lo scatenamento delle forze produttive passi dalle macchine, dagli impianti, alle persone ("cambiare le anime", vera e propria _ingegneria sociale_ su un ente già preventivamente pensato e stabilito come manipolabile). Il "mercato" interpretato in un modo peculiare: come _seconda natura_ (secondo "stato di natura"), in cui gli individui vengono spinti a lottare gli uni contro gli altri per esprimere "le loro potenzialità" (ovvero la loro potenza misurata attraverso parametri economici). I risultati di queste potenzialità sono poi generalmente sfruttati, assorbiti ed estratti dalle grandi organizzazioni sistemiche. ("Ironia di questo dispositivo: ci fa credere che si tratta della nostra "liberazione"..." cit.) Uscita dal paradigma hobbesiano e ritorno allo stato di natura, al _bellum omnium contra omnes_ per la "selezione" dei più adatti (e lo scarto delle _"Lebensunwertes Leben"_ ?). Chiare tracce di darwinismo sociale ed economico (darwinismo paradigma intoccabile). Più ancora, ed è questo il dramma storico, epocale e spirituale: il ritorno alla giungla (per quanto ben narrata e dipinta dall'ordine del Discorso e dai _suoi_ regimi di verità) rappresenta niente di meno che _l'uscita dalla civiltà_ , perlomeno da quella basata sulla persona umana, sui suoi diritti e sui suoi doveri. Campeggia ora un solo diritto, supremo: la liberazione di _ogni_ possibilità; un solo dovere: lo scatenamento di questa liberazione. Il tutto a vantaggio delle "esigenze sistemiche" (gli imperativi di estrazione ed accumulazione di potenza). p.s. sarebbe interessante incrociare il tema della massimizzazione con quello weberiano della razionalizzazione perchè sono gemelli, essendo la "razionalità" non una dinamica "ragionevole", portatrice di misura, ma un _fenomeno estremo_ .
@Onda_Radio3 жыл бұрын
👏👏
@francescocosentini53303 жыл бұрын
Brava la prof.
@graziellamoretti36334 жыл бұрын
Video interessante ma resa sonora davvero scadente e in ultima analisi
@carlostefanelli39043 жыл бұрын
è possibile scrivere i due libri della professoressa posti a fondamento di questa intervista? Sono dati citati ma purtroppo in quel momento l'audio era disturbato grazie e complimenti per l'idea e per i contenuti
@fabriziorotolo38963 жыл бұрын
Ciao Carlo, spero tu abbia risolto. Non so a quali libri fai riferimento, in ogni caso ti scrivo i libri citati: 1. "Il governo delle vite. Biopolitica ed economia" (Laterza, 2006); 2. "Biopolitica. Una mappa concettuale" (Carocci, 2010); 3. "Dispositivi e soggettivazioni" (Mimesis, 2013); 4. "Dialoghi sulla sinistra. Contingenza, egemonia, universalità" (Laterza, 2010). Poi nel corso dell'intervista, nell'ambito della seconda domanda, i riferimenti sono: 1. "Ambiguity of the neoliberal government, including selective inclusion and re-territorialisatio" (L. Bazzicalupo, Soft Power, vol. 5, n. 1, 2018); 2. "Post-scriptum sur les sociétés de contrôle" (Gilles Deleuze, L'autre Journal, 1990). Infine: "L'economia come logica di governo" (L. Bazzicalupo, SpazioFilosofico, 2013). Grazie mille.
@ideesottosopra3 жыл бұрын
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@Onda_Radio3 жыл бұрын
non c'é libertà senz' anima! Ma basta va..
@graziellamoretti36334 жыл бұрын
Demotivante. Aggiungerei uno stile comunicativo da migliorare in entrambe le parti