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YELCO DS810 MT QUARTZMATIC: un outsider. Molti pregi e pochi difetti... più rimpianti che difetti. Proiettore che garantisce una stabilità di quadro e di trazione eccellenti, siamo ai livelli top del Super8 (d'altra parte è la versione europea, un po'semplificata, del Fujicascope SD20). Sonoro ottimo, lettura a doppia pista con possibilità di lettura stereo tramite le uscite ausiliarie (come l'ST1200HD per intenderci). Colpisce la luminosità, notevole anche con l'ottica di serie Yelco 1.3, grazie al sistema di rientro griffa veloce e l'otturatore con pale ad angolo ridotto (non posso fare un paragone diretto con un Beaulieu 708 a 3 pale ma penso che non siamo lontani). Quindi molto più luminoso di un Elmo GS 1200 con otturatore a 3 pale (se modificato a 2 pale quest'ultimo guadagna un buon 30%), pur con lampada 15V/150W.
Portata bobine 240, modificabile facilmente a 360 (di fatto i bracci del proiettore portano le 360).
Ottimo controllo al quarzo (simile allo Yelco 3600 stereo, ma con minori complicazioni di tipo elettronico), rullino pressore in ingresso testine (come il GS1200), e di conseguenza audio molto stabile e di qualità (peccato che registri 1 sola traccia alla volta, perché altrimenti sarebbe stato il top per i ridoppiaggi delle stampe Derann & similia).
Principale rimpianto: l'ottica di serie, decente ma, per chi come il sottoscritto ormai considera solo Eumig o Elmo 1.0 e Schneider 1.1, non all'altezza di quello che potrebbe essere questo proiettore. Purtoppo l'unica ottica di classe compatibile è il Fujinon 1.0, quasi introvabile in Europa.
Lo Yelco proietta la mia copia Derann di "Bianca e Bernie nella terra dei canguri": buona stampa, purtroppo con qualche rigatura (ma in altri tratti è perfetta), ridoppiata in italiano stereo da Bluray con Elmo GS800.