Grazie per la risposta sulla questione dell'empatia su personaggi "negativi" (non volevo sbrodolare la domanda con spiegazioni troppo lunghe, intendevo tipologie di personaggi che il lettore medio potrebbe classificare istintivamente come tali per abitudine becera a dividere il mondo in buoni & cattivi). Combinazione stavo giusto seguendo in questi giorni le lezioni su come è stato presentato Ciro in Gomorra, o l'esempio che hai fatto tratto da "Il ponte delle spie" (ma anche le soluzioni che hai suggerito per "aggiustare" i problemi di empatia con la protagonista di Assault Fairies), quindi in gran parte avevo già risolto il dubbio, ma ormai la domanda l'avevo già inviata, credo proprio nei giorni in cui ho preso il corso avanzato. Nello specifico il mio problema nasceva dall'intenzione di aprire con un incipit d'azione in cui il rischio, a questo punto, sarebbe stato di fare lo stesso errore di Assault Fairies (o dell'esercizio sulla postulante in fuga che mena il prete che la insegue, in cui la sola fuga è un elemento troppo debole per empatizzare da subito con lei). Potrei quindi costruire l'empatia con un capitolo precedente e rinunciare all'incipit basato su una azione dove, trattandosi di una sicaria, sarebbe difficile far emergere motivazioni utili all'empatia senza far sembrare la cosa artificiale o troppo palese (almeno agli occhi di chi è "sgamato" e capisce subito il trucco volto a costruire l'empatia).
@NerdAttempato14 күн бұрын
Provo per il prossimo Q&A Ciao Duca, l'idea della piramide di Maslow mi affascina nell'esplorare le possibili motivazioni di un personaggio non umano. Uno dei difetti di molte storie in ambito fantasy e fantascienza è che creature non umane vengono completamente umanizzate (se non sono i classici mostri cattivi "perchè sì" e privi di motivazioni che non siano il distruggere tutto e tutti), non necessariamente solo per aspetto, ma più che altro per motivazioni alla base dei comportamenti. Forse in parte dipende dalla necessità di rendere i comportamenti familiari e comprensibili al lettore/spettatore, ma probabilmente dipende anche dall'abitudine o dalla difficoltà di concepire qualcosa di lontano dal proprio modo di pensare (con tutti i problemi che potrebbero derivarne dovendo comunicare con specie aliene che pensano in modo diverso dal nostro e con gerarchie di valori e priorità diverse) Mi chiedevo se possa essere una buona idea immaginare una piramide di Maslow differente per un personaggio non umano e che quindi potrebbe agire in modo notevolmente diverso e seguendo tutt'altro ordine di prioriotà rispetto a un personaggio umano. Ed eventualmente, nel caso di una creatura "mezzosangue" dover affrontare anche un conflitto interno tra le sue due nature (es. a caso dai classici di D&D, una Alu o un Cambion, che hanno natura per metà umana e per metà demoniaca). E se e quanto possa essere rischioso per la comprensione da parte del lettore, al quale ovviamente non possiamo mostrare uno schemino della piramide di Maslow della specie aliena/non umana.
@alessiochemeri205924 күн бұрын
Grazie di cuore, per rispondere ad alcune di queste domande Qualcuno su internet si farebbe pagare profumatamente. Q&a molto interessante
@Desidan-k7n2 күн бұрын
Buonasera Duca, grazie per tutta la disponibilità e i consigli utili di questo canale. Sto seguendo i tuoi corsi base e, seppur lentamente, sono arrivata quasi a metà di quello di sceneggiatura che alterno con altri video sulla mentalità o le live. Volevo chiederti: come gestire una vita da scrittore con pseudonimo? Se non si vuole "metterci la faccia" (magari per il genere o anche solo, come nel mio caso, perché voglio dividere le due parti della mia vita) ma solo le storie, come è meglio fare? Quali sono i pro e i contro? Lo consigli? Grazie e continuo lo studio.
@DucadiBaionette2 күн бұрын
Segno.
@theomniaplayer316713 күн бұрын
Per il q&a. Duca potresti spiegare meglio il concetto di pensare piu e piu volte alla scena per trovare i dettagli migliori? Cosa dovrebbe cambiare della scena da una volta che la si immagina alla volta dopo? E su cosa ci si dovrebbe basare?
@DucadiBaionette6 күн бұрын
Segno!
@Robomaiale-kr8my25 күн бұрын
Grazie Duca, per sbaglio avevo le cuffie sconnesse e grazie alla opening della live ora sono stato ripreso da HR e licenziato dalla fabbrica del Latte d'Elfa.
@DucadiBaionette24 күн бұрын
Dovrò trovare un nuovo fornitore. Scrivo a quel mio amico che ha un aggancio per la spedizione di cugino Balin a Khazad-dûm, magari ti trova lavoro lì. C'è pure l'extra come missione estera ed è una riconquista facile, una passeggiata.
@sundaywarrior636020 күн бұрын
Ave Duca! Nel mio fantasy storico ambientato nella Roma repubblicana, è impressionante caratterizzare alcuni personaggi, compreso il co protagonista, come appartenenti ad alcuni popoli osco umbri in modo che possano riconoscersi fra loro, ed essere identificati dal lettore, come NON QUIRITI attraverso l'accento con il quale parlano latino. Rendendo il latino con l'italiano standard moderno, avevo pensato di inserire regionalismi presi dai dialetti parlati oggi in quelle zone d'Italia. Mi sembra "tecnicamente" corretto, ma pur usandoli col contagocce temo l'effetto "Asterix", che farebbe perdere di serietà a tutto il romanzo che invece è a tinte molto cupe. A tuo avviso è una soluzione accettabile o è una minchiata?😅