Qual è e come è fatto il VINILE PERFETTO? 180gr... è vera gloria? Parliamo di Peso e Colore del LP

[@lucadinatale66]

Canale eccezionale! E' sempre un piacere sentirla :)

[@Cosimo19641]

Argomento apparentemente ostico, sviscerato in tutte nelle proprie caratteristiche, per quanto possa essere stato da te definito abbastanza lungo, è stato reso ricco di particolari cuoriosi, ma non ultimo, chiaro come non mai. Grazie Marco. A presto.

[@chiaragayatriidolcini5616]

Molto molto interessante tutto il discorso, grazie, me lo riascolterò ancora

[@francescoarzilli]

Molto interessante. Grazie.

[@gianlucapellitta1200]

Davvero molto interessante grazie.

[@enricopela4119]

Come sempre, GRAZIE Marco per questi contenuti sempre molto interessanti!

[@StefanoCipo87]

Interessantissimo video, grazie! Personalmente non faccio alcun caso alla grammatura, perchè non noto sia associata a una migliore qualità sonora. Ho molti vinili vecchi anni 50-60-70 che sono leggerissimi ma suonano molto meglio di alcuni 180 o 200 grammi moderni. Per cui, dovesse iniziare a stampare vinili a 140 grammi non storcerò sicuramente la bocca.

[@19gioele78]

Concordo tuttavia c'è da tenere anche conto del fatto che il mercato (alias i clienti) spesso si lascia condizionare dal famoso rapporto qualità prezzo. Provo a spiegarmi meglio: se, come diceva il sig. Lincetto, non se ne fa una questione di costo e quindi di prezzo finale ma di praticità, il mercato continuerà comunque a premiare il 180 gr. Perché? Perché nella cultura di massa vale la pena prendere la soluzione "inferiore", ovvero la 140 gr. solamente se mi fa risparmiare una somma considerevole. Ma se il prezzo è di poco superiore o addirittura uguale, per gli stessi motivi citati nel video, l'acquirente di turno snobberà comunque il supporto più leggero a favore del più pesante. Oramai il mercato soprattutto dei grandi numeri e della grande distribuzione ci ha abituati a questo modo di ragionare. Saluti a tutti

[@nicolacasino2789]

Quando l'argomento è interessante, il tempo non basta mai.

[@raffaelevalentini9498]

Perfettamente d'accordo! Grazie❣️🎼🎶🎵🌟🌟🌟🌟🌟

[@enderwiggin70]

Innanzitutto, grazie per la costante condivisione di esperienza ed informazioni, la apprezzo davvero molto. Per quanto riguarda il quesito, la mia esperienza con i 140gr (purtroppo non estesa come vorrei) è molto buona; a prescindere dalla qualità di ciò che vi viene stampato sopra (dall'inizio catena fino allo stampa ed al controllo qualità), i pochi 140gr che ho sono molto silenziosi, anche quelli colorati. Ma a prescidere dalla grammatura, che rimane un discorso generalizzato, in questo caso io comprerei il disco in quanto prodotto da e sotto la supervisione di Lincetto: sono certo che nulla tranne il meglio, date le possibilità tecniche a disposizione nel caso specifico di una produzione in vinile, verrebe mai pubblicato sotto il nome Velut Luna. Quindi, più che le grammatura, è il nome ad essere una garanzia.

[@paologiacci5119]

Posto che non posso considerarmi un audiofilo, ma molto più semplicemente un amante della buona musica (possibilmente ben suonata), devo dire che ho trovato anche questo video molto interessante. E' sempre bello scoprire cose nuove e penso davvero che se Velut Luna dovesse decidere di proporre una nuova linea "VL 140g" (vi piace il titolo?) la accoglierei con favore.

[@ALBERTO-mg1sq]

Ottimo argomento Marco,che spesso viene discusso tra amici Audiofili di mia conoscenza.Devo dire che ho tanti vinili a 180 Gr e alcuni a 200 Gr,ma solo alcuni vincono sui 130/140 Gr in termini di timbrica e silenziosità,ma a volte perdono clamorosamente per i motivi che hai spiegato in modo sempre chiaro.Avendo alcune conoscenze nel mondo della produzione di vinili,infatti confermo che il vinile puro e’ di fatto trasparente o leggermente perlato.Ho alcuni picture disc presi più come feticista che per altro e devo dire che suonano da schifo.Grazie Marco come sempre chiaro e mai presuntuoso nei tuoi video.

[@raffaelevalentini9498]

Complimenti ! 🎼🎶🎵❣️✨✨✨✨✨

[@basscorner3740]

Che bravo Luca Chiandotto!!!!!!

[@AntonyRosano]

Sinceramente le nuove stampe di vinili acquistati di recente trovo che siano ben suonanti musicalmente ma orribili sotto l'aspetto dei rumori presenti, cosa che non si può dire delle stampe sopratutto negli anni 80 (quasi tutte da 120gr) che in alcuni devi mettere la cuffia per sentire un leggero sfioramento di fondo della puntina. Personalmente ritengo che le tue considerazioni sono esatte e spiega il problema di molti dischi di oggi in modo chiaro e comprensibile, qualche grammo in meno , meno problemi sicuramente. Poi come in tutte le cose se ti rivolgi a prodotti di nicchia di etichette blasonate puoi avere il massimo in grammi e qualità (anche nel svuotare il portafogli)😄 . Un saluto.

[@BauhausItalia]

Pian piano tutte le sere mi ascolto un tuo video, per il mio stato mentale ti consiglio di aumentare la produzione dei tuoi video😂.

[@pioeugeniolot]

Mi piace ascoltare il vinile. Non sarò un fanatico ma sono molto attento alla qualità del prodotto in tutti i suoi aspetti. Personalmente guardo che il vinile sia grammato pesante, ma ho anche imparato a fidarmi della sua esperienza per cui sui 140 mi fido ciecamente.

[@NicolaDiNisio]

Non compro dischi un tanto al chilo :) Grazie per questa importante lezione!

[@francescobina3163]

Grazie per il video così interessante e ben spiegato; per quel che riguarda il peso dei vinili, ben vengano quelli stampati a 140 grammi.

[@fabriziovallario7969]

Video come sempre molto interessante. Visto che il 95% degli attuali fruitori della musica in vinile ha impianti entry level, suppongo che l'analisi fatta sia poco percepibile dai nostri apparati uditivi. C'è da dire anche che un disco in vinile da 180 gr ha un fascino tattile molto superiore rispetto ad un disco di grammatura inferiore...il che è estremamente importante per un mondo di feticisti musicali che, oltre al semplice ascoltare musica, cercano anche questo tipo di percezione dall'acquisto di un album. Un caro saluto

[@leonardonappi9657]

Buongiorno, per quanto riguarda la grammatura penso che il 180 gr sia nettamente migliore, il disco ha meno vibrazioni perché essendo più pesante compatta meglio sul piatto del giradischi. Io faccio sempre questa considerazione, se sono state apportate determinate modifiche e migliorie un motivo ci deve essere, non credo che i produttori mettano più materiale, aumentando come dice lei i rischi di un prodotto non perfetto per il puro gusto di farlo, mi piacerebbe analizzare con dovute apparecchiature il suono dello stesso album ma con grammature diverse, secondo me solo in questo modo si può avere una risposta plausibile. È un argomento questo molto interessante e volevo proporlo anche sul ns canale, si chiama "AMICI DEL VINILE" e se le può far piacere si può iscrivere, per noi è sempre un motivo in più per continuare a trasmettere notizie ed emozioni. La aspettiamo 🤗

[@mauriziobozza2585]

Grazie, grazie, grazie....

[@samuelemannini1075]

Ho avuto modo di scrivere un articoletto sull'argomento e per farlo mi sono documentato anche con le ditte produttrici di pellet di vinile. Per la grammatura sono totalmente d'accordo che il 140 g sia probabilmente meglio per la sua più facile trattabilità....per il colore mi hanno detto le ditte produttrici che il colorante usato per il vinile nero, ovvero il carbone vegetale, favorirebbe lo scorrere della puntina sul solco e che quindi risulti più....'bensuonante'.

[@robertospinelli9759]

Conferma di quello che ho riscontrato ad 'orecchio' , differenze tra 140 e 180 a livello sonoro al di là della buona o meno registrazione non ne ho trovate ( intendo come rumore ) così come non ne ho trovate con i vinili colorati monocromatici , invece devo dire che quei pochi picture disc che ho sono tutti molto rumorosi e non se ne salva uno. Comunque però preferisco i 180gr solo come sensazione di maggior 'robustezza' quando li maneggio , insomma mi danno l'impressione di più 'sostanza' ma come detto prima a livello sonoro io non sento differenze. Complimenti per la trattazione semplice ma precisa dell'argomento devo dire come suo solito.

[@michelebellotto3939]

Che fine ha fatto il processo hd ? Se ne parlava qualche anno fa?

[@fabioalberti2120]

I tuoi video sempre interessanti e istruttivi. Non sapevo del vinile "originale" quasi trasparente. Altra cosa che il 45 giri è meglio del 33. Pensavo più gira lento meglio è. Il fatto di essere passati dal 75 al 33 lo vedevo in questo contesto. Sarebbe un argomento da approfondire.

[@robertomorandini2766]

Sono d’accordo con l’esposizione del problema, per quanto mi riguarda la stampa a 140 gr. Può essere un’ottima alternativa a patto di avere un prodotto di qualità.

[@MrGatto80]

Mi ritrovo con quello che hai detto…in 20 anni che acquisto e colleziono vinili ho avuto molte più soddisfazioni dalle stampe nere originali da120/140 gr.sicuramente l’attenzione e il controllo di qualità nelle stampe era maggiore…è un peccato non sfruttare a pieno le potenzialità delle stampe ad alta grammatura

[@capitanoachab66]

Grazie per l'ottimo intervento. L'ho già scritto su un altro tuo video...non mi sembra onesto etichettare la copertina con label 180 gr per poi scoprire che è un 140. Sto parlando di Rino Gaetano Nuntereggaepiù. Per l'immenso valore artistico l'avrei acquistato lo stesso....ma non lo vedo corretto. Buona serata.

[@VelutLunaMusic]

Questo è un fatto esecrabile, assolutamente esecrabile: mentire sui contenuti è inaccettabile.

[@ALBERTO-mg1sq]

Buona sera a tutti

[@giovannibaietti2384]

"L'Impero colpisce ancora": LP doppio regalatomi da un amico, nei primi anni 80, che mi disse: "E' difettoso. Se vuoi te lo regalo". Rumore di fondo continuo altissimo e insopportabile (ghuuuughuuuughuuuu). In questi giorni ho scoperto che il vinile osservato con la lente è granuloso. Ipotesi: stampato in grandi numeri e quindi utilizzo di vinile riciclato, sminuzzato e pressato a temperatura troppo bassa. Quindi anche nell'epoca d'oro facevano delle porcate.

[@massimobianchi4262]

Sacrosante parole ! Per esperienza diretta posso confermare che non sempre la grammatura di 180 gr è superiore . Ho 3 diversi dischi di Kind of Blue di Miles Davis . Uno è uno Speaker Corner ( che sappiamo quanto costa ! ) . Uno è un 180 gr uscito in edicola del gruppo De Agostini e uno è una stampa normalissima di produzione acquistata usata in una fiera del disco che credo sia degli anni 80 . Con mia sgradita sorpresa , quello che suona meglio è quello usato ( ovviamente lavato ) di normale produzione ! 👍

[@federiconardi3134]

Probabilmente la tua potrebbe essere una stampa USA che, in media, suonano bene nel complesso. Anch'io ho 4 edizioni di kind of blue, audio analogue uhcr, classic record, sony blue e un 140 gr. Usa. Beh, la sony del 50 anniversario non è di certo eccelsa, anzi. Le altre sono eccezionali e la 140 gr è di tutto rispetto. Ma la musica di Davis è ciò che conta !

[@massimobianchi4262]

@@federiconardi3134 Per scrupolo ho controllato e in effetti hai assolutamente ragione ! E' una stampa americana ! L'importante è come dici tu è sempre la musica .

[@manuel76or]

ha senso una registrazione digitale metterla su vinile ?

[@VelutLunaMusic]

ANCORAAAAAAA???????? Sì, e le spiegazioni le cerchi nei miei video, grazie.

[@manuel76or]

stia tranquillo ho solo chiesto...@@VelutLunaMusic

[@mariagiuliapizza5231]

E che dire degli stampi ormai consumati e che vengono normalmente utilizzati per produrre i vinili 180 g. ?

[@VelutLunaMusic]

...questa è follia...

[@nicolacasino2789]

Sono d'accordo su tutto. E davanti a cotanto scire, tanto di cappello

[@mariorossi380]

Ottimo come al solito, pero quanta maniacalita... ho lasciato il vinile immediatamente all uscita del cd. Ma vinile suona meglio. Veramente?

[@alessandrograldi4334]

posso provare a risponderti io? il vinile é pieno di problemi e costi elevati, affascinante nel modo di fruizione, verissimo, ma ti porto un esempio che ho potuto provare da pochissimo: ho Live or Let Die dei McCartney/Wings in CD e nel suo vinile originale, meglio il vinile. Come? Ampiezza scenica, dinamica e una "plasticità" non so se la parola é adeguata per esprimere il concetto, che rende il suono meno "croccante, colorato" ma reale e pieno di micro sfumature che non ho potuto cogliere col CD, non saprei fare confronti con liquida di altissimo livello. saluti

[@mariorossi380]

@@alessandrograldi4334 daccordo, ma la liturgia che sta intorno a wuel disco nero mi irrita. Neato chi ha tempo da dedicare al lavaggio. Pulitura, calibratura braccio, pressione testina, cura nel non toccare con le dita e ancora e ancora. Sara come la fotografia, che poi era meglio la pellicola?

[@alessandrograldi4334]

@@mariorossi380 Giusta osservazione quella sulla liturgia o cerimonia che dir si voglia ma qui si va a gusti personali, arte e fruizione, analogico e digitale, Mario se vuoi ascoltare e basta vai di musica liquida, é pratico. Ma poi non ti far irritare da chi come me ama farsi la moto da solo invece che comprarla dal concessionario o farsi il caffé a casa macinandolo e usando una macchina manuale invece di usare le capsule o divertirsi nello scoprire a fatica perché questo disco suona bene e l'altro suona male, sono hobby, se il concentrarsi su di essi fa scaturire ore ricreative, per chi li pratica é un successo, magari tu ne hai altri coi quali ti piace arrovellarti un poco il cervello, in questo momento sto sistemando un vecchio braccio SME3009 sostituendo i cavetti al suo interno... si sono malato! 😂

[@alessandrograldi4334]

@@mariorossi380 Poi non parliamo di fotografia... é stato il mio lavoro per 25 anni, siamo O.T. ciao!

[@marzioalbertella4879]

Ciao , per me si , oggigiorno anche nel cd si sono fatti passi da gigante , ma nei primi anni della sua uscita , c erano veramente delle produzioni inascoltabili , non tanto sotto il profilo della qualita della riproduzione , ma sotto il profilo dell anima , alcuni lavori non avevano anima , non davano emozioni , al contrario del corrispettivo su vinile , lo so e difficile da spiegare , ma era una sensazione evidente . Buona serata .

[@rodstag1059]

Parlare di vinile nel 2022 fa impressione. Se poi ne parla una persona molto competente e consapevole quale è Lei mi chiedo il vero significato di reputazione...

[@VelutLunaMusic]

SCUSI, LA PREGO DI ESSERE PIU' CHIARO: COSA VUOLE DIRE, SOPRATTUTTO NELL'ULTIMA PARTE DELLA SUA AFFERMAZIONE?

[@alfiofabiopennisi4073]

Ho vinili a 140 grammi e suonano meglio dei 180, ha veramente ragione è solo business

[@djmarkzzero]

E' proprio vero che il marketing è comandato da un numero. Bit rate, grammatura, megapixel. Anche il numero delle fotocamere sul retro dei cellulari ne è un esempio. Sul retro degli smartphone di ultima generazione, ad ogni uscita di un nuovo modello, fanno bella mostra un numero di ottiche sempre più performanti, numerose e assai vistose (e anche bruttine, a volte). Mi vien da pensare che non sia solo un avanzamento tecnologico ma anche un modo per rendere perfettamente riconoscibile a distanza quel modello di telefono, per sfoggiarlo con sensazione di superiorità :)

[@giuseppemancuso8951]

Ben venga un 140g fatto bene. Il colore non nascondo che mi piace. Certo magari in un vinile trasparente o quasi, le famose bolle potrebbero essere viste e chissà se il controllo qualità non potrebbe essere più facile. Cordiali saluti

[@lucatesio6679]

In effetti mi domando quanto un ascoltatore “medio” sia in grado di sentire la differenza di suono tra un 180 e un 140…

[@alessandrograldi4334]

Alle ore 21 sarò in "camminata" per cui me lo vedrò non in diretta, ma anticipo che ho avuto la Grande fortuna di trovare ad un prezzo ottimo un vinile usato come nuovo che suona meravigliosamente: 007 Live and Let Die, 1973 United Artists, le composizioni e la supervisione tecnica sono niente meno che di un certo George Martin e la celeberrima canzone di Paul McCartney e Linda con i Wings, non é un 180 gr, non l'ho pesato ma presumibilmente siamo intorno ai 120/140 gr, i numeri sono per chi non vuole usare le proprie orecchie e il proprio cervello, altro vinile fantastico Pharoah di Pharoah Sanders che ho trovato nuovo rifatto, qui 180gr come va di moda adesso, primo lato un unico pezzo che ti inchioda all'ascolto. a dopo!

[@alessandrograldi4334]

Caro Marco Lincetto, avendo ascoltato le tue parole, mi accorgo di aver sommariamente anticipato qualcosa che poi hai ben spiegato nel video, riguardo i dischi colorati ne ho uno solo: il mitico Rotation di Herb Alpert 12" 45giri che suona! e se suona! il mio unico rammarico é che siccome lo mixavo usandolo male da ragazzo, specialmente all'inizio ha dei segni che si sentono chiaramente, ma questa é storia. Detto questo, attendo tuoi vinili di 140 gr. con gioia. p.s. questo pianista suona Ravel magnificamente!

[@andandoandando]

Nn avrei problemi a comprare vinili 140gr sapendo che dietro c’è una produzione attenta ai particolari come Velut Luna … 👍🏻

[@gianfrancoscanu526]

Va bene, faccio la parte del cane in chiesa. Premesso che come bellezza dell'oggetto non c'è confronto: il CD è orrendo. Premesso che se invito, anzi, ahimè, invitavo, una ragazza a casa, mettere su un vinile faceva tutt'altra figura, arrivo al punto. Ho 61 anni. Da ragazzo ho lavorato per anni in un negozo di elettronica che vendeva anche hi fi, nel frattempo mi sono laureato in ingegneria elettronica, con un piano di studio che comprendeva acustica tecnica ed elettroacustica. Ho sempre odiato il vinile, anche quando non esistevano i CD. Odiavo il fruscio di fondo, i tic e i toc della polvere, che più la toglievi e più tornava, i click delle scariche elettrostatiche, il modo in cui ognuno di questi difetti aumentava inevitabilmente con il tempo. Per non parlare del rumble a bassa frequenza, del wow and flutter che dovevi subire se il motore non era più che perfetto, degli errori di tangenza che rendevano gli ultimi brani di ogni vinile inascoltabili, della retroazione acustica sul braccetto se ti azzardavi ad alzare un po' il volume dell'impianto e della diafonia tra i canali. La disperazione era tale che alla fine quello che facevo quando compravo un vinile era riprodurlo la prima volta per registrarlo su cassetta e poi ascoltare solo la cassetta. Era peggio del vinile? Sì, ma almeno restava sempre uguale alla riproduzione più pulita che potevi sperare di ottenere da un vinile, se si trattava di un buon nastro. Poi un giorno in negozio arrivò uno dei primi lettori CD: il CD si caricava in verticale, il coperchio del cassetto era parzialmente trasparente e potevi vedere il CD girare. Era arrivato con un solo CD: brother in arms. Quando ho sentito il crescendo iniziale di money for nothing uscire libero e leggero dal silenzio più assoluto, invece di farsi strada a fatica tra un tappeto di roba che con la musica non c'entrava niente ho provato ciò che prova un pulcino quando esce dall'uovo e vede la mamma. In quell'esatto momento per me il vinile è morto definitivamente e non ho mai avuto il minimo desiderio di risuscitarlo. Quindi ho ricomprato su CD gran parte dei miei vinili, passando su CD, previo passaggio su discwasher, digitalizzazione e processamento digitale per la rimozione dei rumori impulsivi e la riduzione del fruscio di fondo, i vinili non ripubblicati su CD e quelli che mi interessavano meno. Quando poi sono arrivati gli HD e le micro SD di capacità adeguate ho passato tutto su file lossless. Oggi ascolto a casa i miei 1900 e più CD da un NAS collegato a un lettore di rete e dal mio cellulare con una memoria SD da 1 TB. E se in auto o in giro spesso ascolto random, a casa ascolto i CD come fossero vinili, sempre. Una sola cosa invidio davvero ai vinili: le copertine. Ho sempre sognato che qualcuno mettesse i CD nelle copertine dei vinili.

[@giuseppe4167]

Secondo me il problema non stà nelpeso del vinile ma nelle modalità di trasferimento del segnale - inutile trasferire il CD nel Vinile, il disco in vinile deve essere tutto in analogico.

[@VelutLunaMusic]

NO

[@gianfrancoscanu526]

Ad essere inutile, musicalmente parlando, è produrre ed acquistare vinili oggi. Ma io odiavo il suono dei vinili ancora prima che arrivassero i CD. E continuo a odiarli come strumento di riproduzione della musica. Come oggetti sono stupendi.

[@giuseppe4167]

Tra i vecchi vinili (50anni di incisioni) ve ne sono di fantastici, .....certo le prestazioni non sono quelle dei supporti moderni ma il fascino e tanto, paragonabile alle più belle auto d'epoca mai realizzate. Ed è quello che rilevo con i mei 3 giradischi (Lin Sondek-Ekos, Michell ecc..), cinque bracci, otto stadi phono e 16 testine MM MC tra le migliori in commercio.

[@ludigan57]

Personalmente non sono mai stato interessato ai "numeri" proposti dal marketing, anzi, non sono mai stato attratto dai numeri in generale, essendo più incline a seguire quello che mi dicono le orecchie, gli occhi e soprattutto le emozioni suscitanti dalla visione, l'ascolto, o la lettura di un'opera d'arte. Quindi ben venga qualcosa di nuovo se proposto da persona competente. Un plauso. Per quanto riguarda il colore, mi rifaccio a Henry Ford, fatelo di qualsiasi colore purché sia nero.

[@Altomar51]

Se il peso, preso da solo, fosse indice di qualità, le automobili dovrebbero pesare come camion...

[@massimorosin9324]

Che vuol dire vinile perfetto ?

[@VelutLunaMusic]

costruito perfettamente, la cui costruzione garantisce assenza di rumori di ogni tipo e la migliore resa a livello dinamico.

[@ernestozanco7774]

Che senso ha investire in un supporto vecchio e con tutti i suoi "limiti" quando si può ascoltare musica in formati "liquidi" e, con altissima qualità, capisco i commercianti che con questo giochino, lavorano e guadagnano ma non chi si avvicina ora nel mondo dell'alta fedelta

[@whitechannel2669]

Pur non essendo io un praticante del "culto" del vinile, mi sento di dire che i motivi per non accantonare del tutto questo supporto possono essere molteplici. Ad esempio, personalmente provo un certo fascino verso i sistemi di lettura (i giradischi quelli belli...) e capisco che si possa anche ricavare piacere nel maneggiare un oggetto fisicamente tangibile e, spesso, di manifattura pregevole come un LP: si pensi ad esempio a certe copertine apribili che sono dei veri capolavori. Qualcun altro potrebbe essere affezionato al disco e non volersene staccare per questioni che hanno a che fare con la nostalgia, altri potrebbero appassionarsi alla caccia di prime stampe e godere nello scovare oggetti di 40 o 50 anni fa ancora in buone condizioni, altri ancora potrebbero trovare avvincente la sfida tecnica nel far suonare al meglio possibile un sistema di riproduzione che è intrinsecamente irto di problemi (un lettore CD, per quanto mediocre ed economico, comunque la musica te la fa sentire...un giradischi scarso o tarato male dà risultati disastrosi...). Tutto questo per dire che, quando si parla di passioni, non per forza tutto deve avere un "senso": sono convinto che dietro ogni interesse di questo tipo ci sia sempre una certa componente di irrazionalità - che secondo me è un po' il motore di tutte le passioni - ed è giusto e bello che sia così.

[@VelutLunaMusic]

La sua opinione, @Ernesto Zanco, è tanto lecita, quanto totalmente errata. Grazie comunque per il suo contributo.

[@peldan5041]

l 'importante e' que prenda bene.Se il vinile non le fa venire la pelle di gallina ,niente, avanti con la liquida

[@AntonyRosano]

Infatti non ha senso se si deve ascoltare il vinile con un giradischi mediocre e una testina economica collegato ad un impianto non all'altezza, meglio sicuramente la musica digitale (CD) o streaming. Il discorso cambia se hai i giusti strumenti per riprodurre un disco in vinile, la magia del suono di una fonte analogica incisa a regola d'arte genera un coinvolgimento emotivo unico che non tutti sono in grado di percepire, ci si arriva con tanta passione, moltissimi ascolti e prove, e un impianto audio in grado di farlo (non sempre super costoso). Un saluto.

[@robertospinelli9759]

Non sono un talebano del vinile però il fascino della copertina in grande formato e 'il rito' di metter su un disco ha il suo perchè , aggiungo che nonostante in certi casi l'indubbia qualità della musica liquida non è in discussione , la paragono alle fotografie digitali quando ne hai tantissime che alla fine non riguardi mai proprio per questo motivo , sono così tante che non riesci a focalizzarti su quello veramente che ti interessa per davvero ( mia opinione personale )