buongiorno Stefano, desidero allacciarmi a questo contesto per estrapolare anche un eventuale dibattito sulla "proprietà intellettuale" dei progetti , proprio perchè oggi come non mai mi accorgo che nel campo del design, giovani e meno giovani architetti e designer sono sempre alla mercè delle grandi Aziende che si appropriano spesso delle idee o intuizioni una volta visionate senza preoccuparsi di riconoscere nei propositori alcun tipo di remunerazione o collaborazione. penso che questa sia un po' la condizione di molti colleghi, desidero sapere un tuo punto di vista in merito. grazie.
@stefanopasotti16 күн бұрын
Ciao! Sfondi una porta aperta.... Mi è capitato personalmente, di vedere un progetto rubato, dopo aver specificato che non erano interessati. Purtroppo viviamo in un periodo nel quale, sembra che non si tenga in considerazione della qualità dei progettisti... Sembra che tutto sia concesso. Ti è mai capitato???
@GianniMunaretto16 күн бұрын
@@stefanopasotti Più di quello che uno possa pensare, la cosa che mi stupisce sempre è la piena "consapevolezza" di molte aziende nell'essere determinati nel portare avanti la filosofia del "prendi e fuggi" tanto nessuno potrà mai farci nulla....... per questo ho escogitato negli anni tecniche del tipo elaborati timbrati con "data certa" e altre tecniche di "tutela" , più che altro come deterrente nei confronti di questi "colossi" (si fa per dire), per far comprendere che in Italia i "Creativi" hanno bisogno più che mai di tutelarsi. Ad ogni modo complimenti per i tuoi interventi, fa piacere vedere che ci sono persone che "amano" ancora profondamente il Design ed i vari settori ad esso collegato.
@stefanopasotti15 күн бұрын
Ti ringrazio tantissimo per le belle parole!! Per la tutela purtroppo, come ti dicevo, anch'io mi sono schiantato con questa realtà. E' che non esiste un ente in Italia che si occupi esclusivamente della tutela legale del design. Spesso ci si sente lasciati a noi stessi. Anch'io negli anni mi sono tutelato con alcuni progetti. Il problema spesso è che anche andando in causa, cercano di trovare 1000 cavilli, oppure portano avanti la causa nella speranza che il designer finisca le finanze necessarie per pagare la parte del processo. La cosa più incredibile, è stata nella dicitura della firma come "rappresentate legale dell'azienda" dove in un processo (non nel mio caso) l'azienda ha indicato come la persona firmataria, in realtà non era il legale rappresentante.... Ti lascio immaginare