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La visita al museo Van Gogh di Amsterdam tra le altre mi ha presentato un'opera che mi ha folgorata. Si tratta della Seggiola di Paul Gauguin, che Van Gogh aveva dipinto nei giorni subito precedenti e subito successivi il celebre episodio del taglio dell'orecchio. La seconda, quella di Vincent, è custodita alla National Gallery di Londra. È evidente che sono due ritratti: anzi, un ritratto e un autoritratto. Quella di Gauguin elegante e raffinata, notturna, simbolista, con due libri e una candela accesa appoggiati sulla seduta. Quella di Vincent umile e semplice, contadinesca, con una pipa e un sacchetto per il tabacco, o un foglio spiegazzato sopra. Mi sono fermata a lungo a riflettere su quello che potevano insegnarci quelle due seggiole vuote, sul confronto con gli altri. Ne è nata questa lezione. Spero. vi piaccia.
00:00 Introduzione
00:40 Parigi e la Belle Epoque
02:35 Van Gogh a Parigi
04:24 La Casa gialla
05:40 Il rapporto con la famiglia
06:40 Gauguin e la comunità di Pont-Aven (il sintetismo)
09:00 La stanza degli ospiti
09:50 Parigi fa ammalare (nessuno risponde)
11:43 Gauguin e Theo (le lettere di Vincent)
13:42 I girasoli
15:44 L'eccesso di zelo
18:00 La crisi e La camera dell'artista
20:24 L'arrivo di Gauguin (23/10-23/12-1888)
21:10 Il taglio dell'orecchio
22:29 Gauguin stipendiato da Theo
24:36 Vincent e la violenza contro di sé
27:50 I due dipinti e l'ispirazione da Dickens
29:15 Morte simbolica e assenza
29:37 La sedia di Gauguin
33:45 Noi e l'immagine degli altri (da fuori)
34:40 La sedia di Vincent
38:50 La vendita di Jo
41:02 Come erano appese le sedie?