Randellate Narrative

[@stefanoturolo8806]

Una riflessione che ho fatto partendo dal primo brano e, sopratutto, ripensando ai miei. Seguendo i video pubblici degli editing e considerando sopratutto quelli dei miei brani, ho notato che gli incipt migliori, o comunque con meno problemi, sono i veri incipt, cioè quei brani che si interrompono senza necessariamente arrivare a un qualcosa di forte tipo colpo di scena, frase ad effetto o sequenza “figa”. Sono quindi brani che hanno soppesato ogni parola, frase e sequenza senza rivolgere alcun pensiero al dover mantenere a tutti i costi un determinato elemento finale. Almeno a livello personale i miei due brani andati peggio a ben pensarci avevano questo difetto, volendo, coscientemente, quindi con dolo, voler mantenere un determinato finale, per rimanere nelle 400 parole ho sacrificato invece le cose importanti, che paradossalmente erano anche quelle su cui volevo vedere se ero in grado di applicare il corso, ed erano quindi, anche incipt artificiali, cioè scritti con l’intensione di fare solo qualcosa di 400 parole, fallendo quindi (o meglio autosabotandomi) nell’intento. Al contrario i due andati meglio erano invece reali incipt per cui ho preso le prime 400 parole (aggiustando giusto per evitare frasi monche) di un brano ben più lungo, e quindi senza l’intenzione cosciente, o meno, di voler scrivere la frase d’effetto/colpo di scena perché già presente, anche se qualche riga/pagina dopo. Trovo che questo sia un altro esempio di come la mente cerchi di sabotarci nella speranza di sentirsi dire che quel pezzo che si è voluto salvare sacrificando il resto del brano, sia figo/bello/interessante. Penso che questo si possa poi applicare anche alla stesura di un romanzo: non avere fretta di arrivare/scrivere una certa cosa, ma di costruire con calma, e bene, tutto il contorno prima. Un paragone che mi viene in mente è al differenza fra andare a prostitute (avere subito i falsi complimenti per la prestazione arrivare subito al dunque) e il corteggiare, creare l’ambiente e la situazione di contorno prima.

[@LouieRaphaelExtravaganza]

È incredibile (si fa per dire) quanto anche tutte le chiacchierate iniziali siano sempre pregne di discorsi intelligenti e questioni interessanti. Mi spiace molto non poter mai partecipare live, lavoro in ristorazione e vivo al contrario. Ma grazie per tutto questo.

[@DucadiBaionette]

Prego! Mi spiace dover rispiegare di continuo i concetti essenziali su cui si basa il sistema di apprendimento, ma, come hai visto, serve. E va filtrato il pubblico. Essendo totalmente orientato a massimizzare le possibilità di successo degli studenti, ma permettendo un accesso preliminare pubblico senza limiti, si deve scremare moltissimo in corso d'opera e imporre criteri rigidi che non sarebbero necessari in altri contesti. Non è la scuola tradizionale, dove lo scopo non è l'eccellenza e neanche imparare sul serio concetti complessi e metodi di ragionamento, spesso, ma ci si trova con un pubblico ampissimo come se lo fosse, con però lo scopo di imporre loro standard d'eccellenza come se fosse un percorso di specializzazione molto esclusivo (es. come se fossero tutti atleti, e non dilettanti). Vanno scremati apposta, perché chi vuole eccellere non può rimanere indietro per colpa di chi non si impegna. Il livellamento verso il basso è un abominio da scuola pubblica, dove lo scopo non è portare a dare il meglio chi può dare il meglio, ma parcheggiare tutti lasciando pochi indietro. Ci sono moltissi canali YT e pagine IG con quell'approccio "seguiteci tutti, va tutto bene" che produce solo scrittori falliti, scontenti e delusi dai propri mancati risultati. Non serve che lo faccia io. Meglio insegnare a chi vuole vincere come farlo prima e di piu, e lasciare chi non è pronto a impegnarsi a chi non è pronto a insegnare. Match perfetto.

[@piermariodimauro9798]

Il video citato nel commento a 1:00:47 è disponibile o è riservato ai corsisti? L'ho cercato sul canale ma non l'ho trovato, e mi piacerebbe approfondire l'argomento.

[@fabrizioortu9105]

Quand'ero bambino mia nonna mi diceva:"Stai attento a non calpestare la rena bollente. Non vorrai mica lanciare urla belluine!".

[@DucadiBaionette]

Iustissimo! Siffato portamento spartisce i bravi pargoli dalla teppa!

[@KaiserJager1418]

Perché la descrizione "un panzone calvo sulla cinquantina" non va bene e "una moretta con una t-shirt attillata" va bene? Quest' esempio della moretta l'ho preso da una vecchia lel e avevi detto che era corretto.

[@DucadiBaionette]

Per motivi evidenti guardando parola per parola: la prima non ha alcun dettaglio concreto, si ferma alla forma umana generica, mentre la seconda invece aggiunge un dettaglio concreto e preciso ("t-shirt attillata"). Se prendi "panzone calvo sulla cinquantina" è identico, punto per punto, come contenuto informativo, a "moretta", che significa "giovane ragazza di bell'aspetto fisico": entrambi trattano corporatura, attrattività implicita dei termini, tipo di capelli ed età. Nel secondo caso a questo contenuto insufficiente aggiungiamo un dettaglio blando, ma almeno è più che niente, di un elemento di vestiario. Tra l'altro se avessi ascoltato bene il video avresti capito la risposta in quanto è stata già espressa facendo notare che non vedevamo niente di come era vestito quel personaggio (e forse l'ho detto pure in un altro caso: lo dico ogni volta in cui mancano elementi minimi di vestiario, colori, qualcosa da vedere, per cui lo avrai sentito decine di volte in 100 line editing live, a parte questa). Questo dando per scontato che la descrizione sia solo quella, sulla moretta. Sul tizio calvo lo è, visto che dopo abbiamo solo lo scatarrare (che, come già spiegato, ci sottolinea visivamente ancora di più che NON sappiamo come visualizzarlo). Ogni cosa in un testo esiste esclusivamente in un contesto per cui non so dirti se un mix di prima e dopo costruiva la moretta ancora meglio (ma già così è sufficiente, al minimo sindacale). Altro elemento di errore della domanda infatti è nella domanda in sé: hai preso due frasi separate dal contesto, ma la regola è che la costruzione si fa nel contesto. Si legge quel che si legge in quanto è letto quanto presente in lettura, ergo qualsiasi estrazione dal contesto è proibita dalla prassi di corretto pensiero. Non esprimendo l'intero contesto completo, non so dirti se la spiegazione sia giusta solo per questi motivi o anche per altri aggiuntivi. Fingo ci fosse solo quello, ma magari non era così. Ulteriore elemento di errore: hai posto la domanda male, senza ipotizzare tu la risposta. Come commento a una Live in cui è stato spiegato come sia inutile per voi domandare in questo modo, totalmente sciocco e controproducente per il vostro apprendimento. Quindi, perché lo hai fatto? Se avessi prodotto tu l'ipotesi di soluzione obbligandoti ad elencare gli elementi proposti nel modo in cui, semplicemente, ho fatto io, sei sicuro che non ci saresti arrivato da solo? Dubito che non ce l'avresti fatta.

[@KaiserJager1418]

@@DucadiBaionette grazie per la risposta. In realtà mi sono fatto un file con un elenco di descrizioni prese da libri e da lel per avere degli esempi virtuosi. È per quello che te l'ho chiesto. Ma come dici tu, descrizioni estrapolate senza contesto, non possono essere valutate a sufficienza perché mancano elementi. Tutto chiaro.

[@john.r.r.tolkien9308]

Salve Duca. Ahimè, ancora, ho dei dubbi sulla costruzione dell'empatia in un incipit. Un personaggio viene presentato nell'atto di raggiungere un obiettivo: sta facendo qualcosa, gli serve qualcosa. Fin qui tutto bene. Ma, di fronte all'azione del personaggio, si presenta un ostacolo, previsto o non previsto dal personaggio. E così, nasce il conflitto. E anche qui tutto bene. E in teoria, già così dovrebbe essere settata l'empatia con il personaggio, si scaturisce l'interesse per la storia... ma non ne sono sicuro. Se l'ostacolo viene superato oppure no, ha importanza? Non voglio porre la domanda in modo idiota, ma è il fatto che il personaggio NON riesca a liberarsi dell'ostacolo, a scaturire, effettivamente, l'empatia? Non credo di sapere l'importanza di superare o non superare l'ostacolo, ecco.

[@DucadiBaionette]

Non c'entra niente con l'empatia. Tanto vale dire allora "già così dovrebbe essere settata la fusione nucleare", visto che egualmente come con l'empatia non ne hai parlato per niente. Il problema è che non hai capito cosa sia l'empatia come concetto (visto che quanto scrivi non c'entra nulla) e cosa sia la costruzione dell'empatia (visto che in nessun modo citi gli elementi di cui è composta la costruzione, che è un meccanismo esatto). Ma se non hai neanche idea di quale sia il concetto, perché citarlo?