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La Rocchetta fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore dell'elettromeopatia, pratica fondata sull'omeopatia. Il 5 novembre 1850 viene posta la prima pietra della Rocchetta e già nel 1859 è considerata abitabile, tanto che Cesare Mattei non se ne allontana più. All'interno della Rocchetta il conte conduce una vita da castellano medievale e arriva addirittura a crearsi una corte, con tanto di buffone. Il castello ospitava illustri personaggi che arrivavano da ogni dove per sottoporsi alle cure di Mattei, sembra che, addirittura, ospiti della Rocchetta siano stati Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II. Nel 1925 è visitata in forma ufficiale dal Principe di Piemonte. Persino Dostoevskji cita il Conte ne I fratelli Karamàzov, quando fa raccontare al diavolo di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie a un libro e a delle gocce del Conte Mattei.
Il passo dell'Abetone è un valico stradale dell'Appennino settentrionale, che si trova al limite settentrionale della provincia di Pistoia nel paese di Abetone, presso il confine con la provincia di Modena.
La strada statale 12 dell'Abetone e del Brenneropercorre il passo che collega attraverso l'Appennino tosco-emiliano l'Italia settentrionale con quella centrale.
Il tratto stradale da Pistoia a Modena venne progettato e realizzato per accordi fra il Granducato di Toscana ed il Ducato di Modena nella metà del XIX secolo ed ha portato a lungo il nome di strada Giardini-Ximenes dai nomi dei due progettisti.
Il passo Radici è attraversato dalla ex-strada statale 324 del Passo delle Radici che mette in comunicazione la Garfagnana con la valle dell'alto Secchia, attraversando da est a ovest tutto l'alto Appennino modenese. Oggi è denominata strada provinciale 72 (SP 72) in provincia di Lucca e strada provinciale 324 (SP 324) nel tratto modenese.
Una caratteristica del passo sono le molteplici vie di accesso. Infatti oltre alla suddetta ex-statale 324 che lo attraversa, può essere raggiunto anche attraverso altre vie.
Sul versante toscano partendo dal fondovalle si può seguire la strada provinciale 71 che passa per San Pellegrino in Alpe e raggiunge il passo delle Radici con un percorso di 17 km (contro i 31 km del percorso lungo la statale 324). Questo percorso segue una dorsale secondaria molto panoramica che nel tratto che conduce a San Pellegrino ha pendenze fino al 20% per poi continuare meno ripida fino al passo del Pradaccio a 1600 metri, da qui la strada ridiscende fino ad incontrare la statale 324 subito dopo il passo delle Radici.
Sul versante emiliano vi sono almeno quattro percorsi che salgono dalla valle: da Modena lungo la statale 486 che sale passando per Sassuolo, Lugo, Montefiorino e quindi raggiunge la statale 324 in territorio emiliano (località Imbrancamento) a meno di 3 km dal passo delle Radici;da Modena lungo la statale 12 per Pavullo nel Frignano, Pievepelago e da qui lungo la statale 324;da Montefiorino seguendo la provinciale 32 per Frassinoro, che si collega alla statale 486in località La Raggia, e poi da qui seguendo la statale 486 fino alla congiunzione con la statale 324;da Reggio Emilia lungo la statale 63 e poi la provinciale 9 per Villa Minozzo che raggiunge la statale 486 in località Piandelagotti.Il passo delle Radici è uno dei punti di accesso al Parco del Frignano (Alto Appennino Modenese).