Mi è stato fatto notare che avrei dovuto menzionare nel video la tecnologia dei forni elettrici ad arco. Si tratta di una tecnologia certamente già attiva, ma limitata al recupero dei rottami di acciaio, che al momento, se non erro, assolvono solo il 30% circa della produzione di acciaio mondiale. Non è per nulla chiaro se e in che misura questo procedimento permetterà di sostituire la siderurgia a base di energie fossili, in tempi utili, compatibilmente con la crescita necessaria per sostenere il nostro attuale stile di vita. Intendiamoci, è sicuramente una tecnologia necessaria (non totalmente green, ma le cui emissioni sono di gran lunga inferiori), da sviluppare sempre più, e la domanda di rottami aumenterà sicuramente negli anni, ma non credo (fino a prova del contrario) che permetterà di risolvere, a livello globale, i problemi evocati nel video. Dov’è il modello che analizza tutti gli aspetti del problema della transizione energetica globale, tenendo conto di tutte le sue criticità? Che io sappia, un tale modello non esiste. Un modello non necessariamente significa che la cosa sia fattibile (c’è una differenza tra un modello del reale, e il reale), ma se non esiste nemmeno un modello… E nel frattempo, nessuno si preoccupa di rendere le nostre società più antifragili, in vista della decrescita che sembra al momento inevitabile. L’attuale organizzazione economica mondiale è estremamente energivora. Basterà un piccolo calo dell’energia disponibile per far collassare tale organizzazione, che è come un gigante dai piedi d’argilla. Dov’è il piano B?
@nonlavorare Жыл бұрын
Il modello c'è, si chiama "circular economy" e ci sono anche già numerosi studi. Agli attuali ritmi il carbone si esaurirà tra 200 anni, il gas e il petrolio tra 50/60 (ammesso che non si trovino nuovi giacimenti). Quello che si sta cercando di fare è ridurre la dipendenza dalle fonti primarie in modo che durino molto di più e nel frattempo sviluppare le tecnologie alternative che possano generare potere calorifico sufficiente per sostituire gli attuali processi. Una di queste è la fusione nucleare che, stando agli attuali studi, potrebbe essere pronta entro la fine di questo secolo. Contemporaneamente l'economia circolare tenta di ridurre le estrazioni e la produzione del "nuovo" attraverso il riuso, quindi i forni elettrici giocheranno un ruolo sempre più importante. Che sia tutto in divenire è noto, ma rimane l'unica strada possibile. Dire questo è diverso dal dire che ci sarà CERTAMENTE una penuria energetica sempre più pronunciata, perché significa essere CERTI che le soluzioni che ora si stanno cercando, non funzioneranno... ma da dove deriva questa certezza?
@autoricerca Жыл бұрын
@@nonlavorare Probabilmente non hai seguito fino in fondo il mio video. Ho visto che hai pubblicato un "video di risposta" sul tuo canale. Peccato non aver offerto ai tuoi ascoltatori la possibilità di ascoltare il contenuto del mio video, solitamente è buona prassi fornire il link di un video che si critica, per permettere alle persone di farsi un'idea completa delle diverse posizioni e sfumature. Quello che trovo singolare è che da un lato affermi che quello che racconto sarebbe fuorviante, dall'altro menzioni la necessità di cambiare radicalmente il nostro modello economico e non più basarlo sulla crescita; affermi che avremo energia in abbondanza se ridurremo drasticamente i nostri consumi energetici, nell'ambito di un'economia circolare. Ma questo è esattamente il punto centrale del mio video, che si basa sulle riflessioni critiche di Vincent Mignerot: la transizione energetica come solitamente intesa è molto probabilmente un salto qualitativo troppo importante da compiere in così poco tempo, per permettere di preservare i sistemi socio-economici attuali, che si basano su una crescita infinita, e per ridurre sufficientemente rapidamente le emissioni di gas a effetto serra. La conclusione del mio video è molto simile alla tua, quando ricordo che la via maestra è di ridurre la nostra dipendenza da quelle trasformazioni che consumano troppa energia, e che questa è la strada anche per ridurre il nostro impatto sul clima.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Io qualcosina la propongo
@bzimage75 Жыл бұрын
Ho riascoltato con attenzione tutto il video: mi pare che ragionare senza. Dati alla mano ha poco senso Anche se non siamo più nell'età della pietra non vuol dire che non usiamo più le pietre. Non è detto che un uso moderato di combustibili fossilinon sia sostenibile nel medio lungo termine. Può darsi lei abbia ragione, ma non userei temmini come "inevitabile" riduzione dei consumi. Di inevitabile c'è solo la morte. E per alcuni c'è pure il rimedio a queslla, ma sforiamo nel campo della fede.
@robertodellacqua4368 Жыл бұрын
Caro professore, sto condividendo questo suo contributo, che mi sembra di grande importanza. La consapevolezza è fondamentale.
@autoricerca Жыл бұрын
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
@mariotenneriello Жыл бұрын
Grandissima stima e ammirazione per lei.
@autoricerca Жыл бұрын
Se molto gentile.
@davidestocchero9445 Жыл бұрын
Ottima analisi professore. Il suo canale sta diventando ogni giorno sempre più interessante e sottile. Io concordo con lei, sono un ingegnere e lavoro per progettare forni per le acciaierie, forge, trattamenti termici. Solo in VALDASTICO, la potenza necessaria per la transizione dovrebbe essere diverse decine di GW. In validassi a forse siamo a 70 GW, e così via. Figuriamoci il fabbisogno italiano e mondiale!Non c’è né l’infrastruttura né lo spazio per realizzare e fornire una tale quantità di energia, sotto forma di elettricità.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento, e per la testimonianza.
@nonlavorare Жыл бұрын
C'è qualcosa che non quadra in questo ragionamento: partendo da rottami di acciaio (quindi da materiale riciclato) si possono creare semilavorati, ovvero travi, tondini per cemento armato, prodotti per ferramenta, vergelle e persino rotaie (oltre che praticamente tutti i prodotti per arredo urbano), utilizzando esclusivamente forni industriali ELETTRICI. Si tratta di processi dove si sfrutta il calore sprigionato da un arco voltaico generato fra tre elettrodi di grafite e il metallo riciclato stesso. Per riparare quindi pale eoliche e componendi di pannelli fotovoltaici non serve usare forni a gas o carbone, ma bastano quelli elettrici. Questo tipo di forno si chiama Electric Arc Furnace ed è già in uso. Dunque andando verso un perfezionamento dell'economia circolare (e quindi in riciclo importante dei metalli) si può distaccarsi moltissimo dalle fonti energetiche "primarie", e usare quasi esclusivamente quelle rinnovabili.
@autoricerca Жыл бұрын
Questo è in parte il tema del mio video: è necessario riorganizzare il nostro modo di vivere su questo pianeta (consumando meno, riciclando, ecc.), se vogliamo attuare qualcosa di simile a una transizione energetica. Perché con l'attuale modello (basato sulla crescita), una tale transizione è altamente improbabile.
@nicolascuor2378 Жыл бұрын
Il problema è che non avete la minima idea di come funziona un forno ad arco elettrico, né dei relativi bilanci di massa ed energia: si usano quantità enormi di gas per il preriscaldo del rottame, *proprio all'interno del forno ad arco* e di ossigeno puro, per lo spesso motivo, in quanto -in caso contrario-, i tempi ciclo sarebbero inaccettabili. Nel farlo, si bruciano quantità enormi di ferro, che viene usato come un vero e proprio combustibile: ferro che deve essere rimpiazzato da ferro primario (ovvero ridotto mediante altoforni, che funzionano utilizzando il carbone come agente riducente). Insomma, come sempre, scrivete senza avere la minima idea di come funzionano certi processi. Scrivere perché avete una tastiera a disposizione, e per nessun altro motivo.
@pt0ps Жыл бұрын
Una narrazione estremamente intelligente e sopraffina, sviscerando il problema senza lasciare scampo. Sono dell'idea che si salverà chi riuscirà a diventare autonomo...
@autoricerca Жыл бұрын
Sì, è necessario sviluppare il più possibile autonomia locale. Grazie dell'apprezzamento.
@mikdignan37764 ай бұрын
Autoproduciamo il 90% di tutta l energia che come famiglia consumiamo ogni anno, sia per casa cucina riscaldamento raffreddamento acqua calda mobilità per 65k km annuali... Circa 1300 kWh totali annuali acquistati dalla rete, un inerzia rispetto a famiglie che usa piu tipologie di energia. No metano no petrolio no legna no pellet, 5 persone e casa a 25 gradi gratis tutta l estate, oltre i fine settimana in montagna a costo zero con le EVs. Chi fa cose diverse, anche in aziende etc.. sta soltanto perdendo tempo e bruciando combustibili e soldi, che sono proprio quelli che servono subito per iniziare a cambiare il proprio modello d uso decarbonizzandolo. Solari saluti.
@dambeymakiba2317 Жыл бұрын
Eccellente riflessione Professore , l'argomento meriterebbe un ulteriore trattazione soprattutto per sfatare o ridimensionale quei miti sulla transizione energetica che ci vengono proposti oggi usando lo sguardo filosofico scientifico che è una eccellente caratteristica dei suoi interventi , magari con il supporto di qualche suo collega . Una puntata di un Parlatorio sulla transizione energetica .
@autoricerca Жыл бұрын
Sarebbe un'ottima idea organizzare un tale scambio di idee, coinvolgendo anche chi ritiene che tale transizione sia del tutto possibile. Personalmente, rimango scettico, ma aperto a ricredermi sull'intera faccenda sulla base di evidenze che mi sarebbero sfuggite (cosa più che possibile non essendo questo il mio campo).
@SL-gy7xz Жыл бұрын
Grazie Professore per il suo contributo. La decrescita è l’unica via, sta a noi scegliere come percorrerla.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie dell'apprezzamento.
@opg1948 Жыл бұрын
chi comincia la decrescita? prego, si faccia avanti come persona, come comunità, come nazione, come continente. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere.
@mikdignan37764 ай бұрын
@@opg1948 la transizione non è decrescita, è investire meno fossili per ottenere più servizi possibili e reciclabili, attraverso efficientamento e rinnovabili... Il resto lo dirà la storia, non ci sta nessuna cosa statica in questo pianeta fortunatamente, i cambiamenti avvengono anche in 10-20 anni, anche se facciamo finta di non accorgercene.
@albertovittorini9119 Жыл бұрын
Complimenti professore ascoltarla è sempre un piacere!
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento e per l'ascolto.
@adc3000 Жыл бұрын
Questo video dovrebbe essere condiviso ovunque. Una goccia illuminante in un mare desolante. Una doccia fredda di realismo.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento. Questa doccia fredda non deve naturalmente tradursi in un'arresa, ma in modalità di intervento realmente efficaci, al di fuori del cosiddetto greenwashing.
@loto2671 Жыл бұрын
Grazi per questo video che fa guardare le cose da un’altra prospettiva!! Io penso e sono totalmente convinto che riusciremo a trovare un equilibrio energetico con scoperte sorprendenti… ma questa è solo una speranza!!!
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie a te per l'ascolto
@VERY_VARIOUS_VIDEOS Жыл бұрын
Video interessantissimo! Grazie Massimiliano.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento.
@VERY_VARIOUS_VIDEOS Жыл бұрын
@@autoricerca Grazie per il video.
@gabriele1971 Жыл бұрын
Un bel video interessante, però le faccio notare che l'unico vero disastro è l'esaurimento delle fonti fossili, perché non ritengo essere una calamità un lieve aumento della CO2, perché il vero responsabile dell'effetto serra è il vapore d'acqua, e comunque in un passato remoto le temperature della terra sono state anche ben maggiori senza che per questo vi siano state apocalissi. Ottima è la sua considerazione della necessità delle fonti fossili per avere la tecnologia energetica alternativa.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento, e per l'ascolto. Possiamo certamente adattarci a delle temperature più alte, ma ovviamente, nel periodo di transizione, per molte popolazioni non sarà facile, soprattutto quelle che, per questioni di umidità, si troveranno in regioni che diverranno inabitabili.
@giorgioventurini2856 Жыл бұрын
È la prima volta che sento un discorso sensato sulle risorse energetiche non rinnovabili. È dal lontano 1960 che tutti i maggiori esperti in approvvigionamento energetico stanno pubblicando delle stime molto accurate sull'esaurimento dei giacimenti attualmente in uso. Queste stime diventano ogni anno sempre più allarmanti, ma non sembra che vengano prese in seria considerazione: stiamo bruciando combustibili fossili preziosi per alimentare una locomotiva a vapore, che sembra lanciata in una folle corsa verso l'apocalisse. La promessa di nuove centrali a fusione, idriche, eoliche e solari si sta trasformando in un miraggio, e questo tipo di investimento rischia di finire nel bollettino dei protesti. Di solito, prima di vendere il grano, sarebbe meglio aspettare il raccolto.
@ptjmwjpag Жыл бұрын
Bravo!! Gli antichi greci avevano già visto il destino, descrivendolo nel Prometeo Incatenato, 460 AC. E i filosofi del secolo scorso nel Tramonto dell'occidente. Da U. Galimberti "Un tramonto già iscritto nell'alba di quel giorno in cui l'Occidente ha preso a interpretare se stesso come cultura del dominio dell'uomo sulle cose.”
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per il commento, e per l'apprezzamento. Prima usciremo dalla cultura del dominio e minore sarà la sofferenza da mettere in conto, per giungere all'alba di nuovi equilibri armonici...
@x.t.325411 ай бұрын
Grazie, bel video, non di parte. Punti di vista equilibrati, a rigor di logica e ragione. Ho sempre pensato anche io, che questa transizione allo stato attuale, non è così semplice attuarla, ci vogliono nuove scoperte, esperimenti, tanto lavoro da fare in poche parole ancora e quindi decenni e decenni...
@nibiru3675 Жыл бұрын
grazie prof ,stima
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento.
@nicolaguerzoni59214 ай бұрын
Buongiorno e grazie per la sua riflessione. Per quello che mi sembra di capire, visto che la crisi climatica non è rinviabile e dobbiamo comunque ridurre le immissioni di CO2 nell'atmosfera, non potremmo passare il più possibile alle energie rinnovabili, mantenendo i combustibili fossili esclusivamente per siderurgia, navi e aerei e ovviamente cercando in generale di ridurre i consumi e modificare in parte il nostro stile di vita, lasciando che la ricerca trovi soluzioni in quei settori dove ancora non esistono? Altrimenti mi sembra un atteggiamento troppo rassegnato
@raulc.1973 Жыл бұрын
Il citato "costo" energetico per la re-ignizione della Co2 nella Terra o negli oceani ci dimostra abbastanza efficacemente che alla fine quello che ci "frega" sono le leggi della termodinamica. Ma forse non ci farà male ridimensionare il nostro "stile di vita": forse ci ispirerà a ridisegnare modelli più efficienti di sviluppo e magari processi economici più "umanizzanti" su cui basare il nostro progresso socio-tecnologico-culturale. O più probabilmente, in quanto mammiferi, catalizzerà semplicemente la nostra estinzione come specie biologica. In ogni caso la Terra ne gioverà!
@autoricerca Жыл бұрын
Noi umani non manchiamo di capacità creative nell'immaginare forme di organizzazione sociale e stili di vita che ci permetteranno di vivere su questo bellissimo pianeta in modo totalmente sostenibile. Il problema è il costo che rischiamo di pagare prima di arrivare a tale traguardo.
@afarne Жыл бұрын
Caro professore trovo il suo canale straordinario e molto, molto interessante, tuttavia questo suo intervento è, perlomeno dal mio punto vista, fortemente discutibile. Provo a fare una paio di considerazioni sulla società "termo-industriale". Come lei ovviamente sa l'energia nucleare, oggi, con gli impianti reali (cioè già tecnicamente realizzabili e realizzati ed in funzione) di 3 generazione e gli oramai prossimi di 4 generazione (e sto parlando di fissione) hanno raggiunto una efficienza straordinaria, di fatto saranno in grado di riciclare i prodotti di scarto per farli diventare nuovamente combustibile (ovviamente non all'infinito, ma con una efficienza altissima). Se saremo in grado di orientare lo sviluppo di tali macchine tra qualche decina d'anni le stesse saranno in grado di produrre l'energia necessaria a sostituire (in teoria) anche completamente l'energia fossile. E' straordinariamente evidente: se produco una macchina sufficientemente efficiente (e queste macchine lo sono) l'energia che produrrà sarà in grado di sostenere lo sviluppo umano (ad energia richiesta crescente) compresa l'energia necessaria alla loro manutenzione e sostituzione. Va da sè che una volta attivato questo meccanismo virtuoso l'uso del fossile potrà essere progressivamente abbandonato. Non entro nella difficoltà politica del fare accettare il nucleare alle società, come Lei faccio solo un discorso apolitico che si base sulle possibilità tecniche disponibili. Aggiungo e chiudo dicendo che la capacità di produrre energia potrà anche consentirci di mixare il nucleare con tutte le altre fonti verdi (pannelli, eolico, idroelettrico, geotermico), con la sufficiente certezza di avere sempre a disposizione l'energia per continuare ad implementare manutenere e costruire gli impianti necessari. In sintesi: possiamo farcela.
@autoricerca Жыл бұрын
Poni un problema quantitativo. Vincent Mignerot (il mio video si basa sulle sue osservazioni, che fino a prova contraria condivido, in quanto non ho trovato al momento smentite) pone un problema qualitativo. L'energia che possiamo estrarre da una centrale non è sufficientemente concentrata per alimentare un processo termo-industriale. Certo, possiamo usare l'elettricità generata dalla centrale per promuovere processi elettrolitici e produrre idrogeno, la cui combustione è in in linea di principio in grado di generare il calore intenso necessario, ma, il problema è che queste soluzioni non sembrano essere al momento scalabili. Manca un modello che indichi come e perché sarebbe fattibile nei tempi utili richiesti. Se lo trovi, ti sarei grato a postare il link. Grazie del commento.
@afarne Жыл бұрын
@@autoricerca Grazie della risposta, in realtà una centrale nucleare è in grado di generare, già oggi ed in futuro lo faranno ancora più efficientemente, quantità di energia elettrica in grado di alimentare forni ed altoforni (elettrici) in grado di sostenere qualsiasi processo industriale, senza scomodare processi elettrolitici per produrre idrogeno (sarebbe un passaggio in più e di conseguenza dispersivo). Può trovare tutti i riferimenti che vuole sulle centrali di 3 e 4 generazione e sulla loro capacità produttiva. Oggi la nostra capacità di costruire centrali è già ad un livello che consente in 5/6 anni di costruire centrali (da zero) e farle entrare in produzione; esempi sono le centrali costruite ed operative negli emirati, non solo, in Francia dopo che sarà completata la centrale di Flamanville (decisamente in ritardo) i processi costruttivi per industrializzare il progetto verranno efficientati e saremo in grado di costruire repliche in tempi accettabili, il che, a livello teorico, potrebbe consentire di sostituire il fossile in 25/30 anni (politica permettendo). Un'ottima lettura che le consiglio, se già non avesse avuto occasione di leggerlo è il libo di Luca Romano "L'avvocato dell'atomo".
@autoricerca Жыл бұрын
@@afarne Grazie di aver segnalato la tecnologia dei forni elettrici ad arco. Avrei indubbiamente dovuto parlarne nel video, ma non si può ovviamente parlare di tutto. Si tratta di una tecnologia certamente già attiva, ma limitata al recupero dei rottami di acciaio, che al momento, se non erro, assolvono solo il 30% circa della produzione di acciaio mondiale. Anche in questo caso, non è per nulla chiaro se e in che misura questo procedimento permetterà di sostituire la siderurgia a base di energie fossili, in tempi utili, compatibilmente con la crescita necessaria per sostenere il nostro attuale stile di vita. Intendiamoci, è sicuramente una tecnologia necessaria (non totalmente green, ma le cui emissioni sono di gran lunga inferiori), da sviluppare sempre più, e la domanda di rottami aumenterà sicuramente negli anni, ma non credo (fino a prova del contrario) che permetterà di risolvere i problemi evocati nel video. Ancora una volta, dov’è il modello che analizza tutti gli aspetti del problema della transizione energetica globale, tenendo conto di tutte le sue criticità? Che io sappia, un tale modello non esiste. Sia ben chiaro, un modello non necessariamente significa che la cosa sia fattibile (c’è una differenza tra un modello del reale, e il reale), ma se non esiste nemmeno un modello… Sarei più che felice di poter fare un “errata corrige” a questo mio video un po' provocatorio, che riporta le tesi di Vincent Mignerot (e altri studiosi). Al momento però, chiedendo anche a persone “fresche di studi in materia”, mi sono sentito rispondere che, sì, si sta scommettendo sul fatto che sapremo fare nei prossimi anni cose che al momento non sappiamo ancora fare. E nel frattempo, nessuno si preoccupa di rendere le nostre società più antifragili, in vista della decrescita che sembra al momento inevitabile. L’attuale organizzazione economica mondiale è estremamente energivora. Basterà un piccolo calo dell’energia disponibile per far collassare tale organizzazione, che è come un gigante dai piedi d’argilla. Dov’è il piano B? Grazie del tuo prezioso contributo alla discussione.
@fabiolaspina2832 Жыл бұрын
Dissento totalmente da quanto afferma nella sua dissertazione che, è bene ribadirlo, è una semplice opinione di chi di tecnologia la conosce per sentito dire o, meglio, per averla letta nel libro che consiglia alla fine. La sua visione, in ultima analisi, è quella trita e ritrita della "decrescita (in)felice". Come qualcuno le ha già fatto notare, spesso e volentieri, le fusione non si fanno più (o almeno per molti metalli ad alto grado di purezza) con l'omino che scarica cariole di carbone dentro l'altoforno. Basta l'elettricità che può benissimo esser prodotta da una centrale nucleare. Le consiglio, per il futuro, di apporre un banner quando si vuole cimentare a fare l'opinionista 😏
@autoricerca Жыл бұрын
È più che lecito dissentire, io stesso non ho certezze a riguardo. E sì, mi è stato fatto notare che avrei dovuto menzionare nel video la tecnologia dei forni elettrici ad arco. Si tratta di una tecnologia certamente già attiva, ma limitata al recupero dei rottami di acciaio, che al momento, se non erro, assolvono solo il 30% circa della produzione di acciaio mondiale. Non è per nulla chiaro se e in che misura questo procedimento permetterà di sostituire la siderurgia a base di energie fossili, in tempi utili, compatibilmente con la crescita necessaria per sostenere il nostro attuale stile di vita. Intendiamoci, è sicuramente una tecnologia necessaria (non totalmente green, ma le cui emissioni sono di gran lunga inferiori), da sviluppare sempre più, e la domanda di rottami aumenterà sicuramente negli anni, ma non credo (fino a prova del contrario) che permetterà di risolvere, a livello globale, i problemi evocati nel video. Dov’è il modello che analizza tutti gli aspetti del problema della transizione energetica globale, tenendo conto di tutte le sue criticità? E nel frattempo, nessuno si preoccupa di rendere le nostre società più antifragili, in vista della decrescita che sembra al momento inevitabile, sia essa felice o infelice. L’attuale organizzazione economica mondiale è estremamente energivora e basterà un piccolo calo dell’energia disponibile per far collassare tale organizzazione, che è come un gigante dai piedi d’argilla. Dov’è il piano B? Grazie del tuo intervento.
@mmorselli Жыл бұрын
Il ragionamento di base è molto interessante, come sempre il Prof. Sassoli de Bianchi fornisce spunti non comuni, però le conclusioni non mi convincono perché partono dal presupposto che transizione energetica voglia dire staccare la spina alle fossili di punto in bianco, senza eccezioni. Non deve essere così per forza, ogni megawatt di rinnovabili in più è un megawatt di petrolio in meno, e quindi anche di carbone, due risorse che se usate solo per le funzioni essenziali, dove cioè non esista ancora una tecnologia alternativa, finirebbero per durare secoli, e sperare che l'umanità riesca, in 200 anni di sviluppo tecnologico, ad arrivare almeno alla fusione controllata mi sembra ragionevole. In fondo consumare meno fonti fossili riducendo i consumi e consumarne meno perché sostituite da rinnovabili, dove sia possibile, è la stessa cosa. Lato emissioni il discorso è analogo, se l'unica cosa che devi tenere accese sono le fonderie di metalli non sarà così diverso rispetto ad averle spente, saremmo comunque sotto il limite di emissioni previste dall'accordo di Parigi
@autoricerca Жыл бұрын
Il punto che evochi è centrale: quello della riduzione dei consumi inutili, degli sprechi, ecc. Solo in questo modo, il passaggio, necessariamente parziale, ad energie alternative ai fossili, ci permetterà di guadagnare tempo (non necessariamente ridurre le emissioni, purtroppo). Ma è un tema su cui sicuramente tornerò a discutere in futuro (cercando di stare attento di non dire stupidaggini, essendo un campo molto complesso e difficile da analizzare).
@michelebasile6128 Жыл бұрын
Troppi ciarlatani in giro che raccontano fesserie. Prepararci alla restrizioni. Prima di ascoltare il video, ho ascoltato altri video, che raccontano uno sviluppo economico e quindi consumi esponenziali, e lo fanno con convinzioni profonde e sostenitori di scelte epocali per l' umanità. Sentivo il bisogno d' approfondire l' argomento e ascoltarla. Qualche riferimento in più sul libricino. Grazie.
@federicoportelli6649 Жыл бұрын
Parole sante
@gasparinizuzzurro630611 ай бұрын
bel video, soprattutto si dicono le cose per come stanno senza la solita favoletta sulla transizione energetica, ma facendo considerazioni ad aspetti fisici anche elementari o di base. In sintesi, il nostro modo di vivere richiede "lavoro" che si ottiene impiegando energia, che negli ultimi tempi richiediamo in quantità sempre maggiore anche per cose estremamente futilissime. Pensiamo ad una sciocchezza a caso: le auto di 50 anni fa avevano il meccanismo di movimentazione del finestrino manuale, oggi per ottenere il movimento del finestrino usiamo l'energia elettrica. Ora pare evidente che una simile comodità non è strettamente necessaria ma noi la consideriamo tale. Non riflettiamo mai abbastanza sul fatto di quanto sia diventata energivora la nostra società. E' palese che questo trend difficilmente diminuirà perchè richiederebbe una presa di coscienza a livello globale. Se consideriamo anche questo, è quasi sicuro arrivare a un collasso.
@gianmarcocantafio6034 Жыл бұрын
Credo che farò vedere questo video ai miei allievi ma soprattutto ai miei colleghi...
@autoricerca Жыл бұрын
È sicuramente un ottimo stimolo per aprire un'interessante discussione.
@Quake_-_A.I._Covers Жыл бұрын
Salve Prof, grazie per il video molto interessante e ben argomentato (come sempre del resto). Le segnalo un video di risposta, se le fosse sfuggito: può cercare "La BUFALA della transizione energetica" del canale "Smettere di Lavorare". Buona serata :)
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento, e per la segnalazione. Ho ascoltato con attenzione il video di risposta di Francesco Narmenni (kzbin.info/www/bejne/hoG2dYqurJKKhas). Quello che trovo singolare è che da un lato dice che quello che racconto sarebbe fuorviante, dall'altro, menziona la necessità di cambiare radicalmente il nostro modello economico e non più basarlo sulla crescita; dice che avremo energia in abbondanza solo se ridurremo drasticamente i nostri consumi energetici, nell'ambito di un'economia circolare. Ma questo è esattamente il punto del mio video, che si basa sulle riflessioni critiche di Vincent Mignerot: la transizione energetica è probabilmente (non ne ho la certezza) un salto qualitativo troppo importante da compiere in così poco tempo, per permettere di preservare i sistemi socio-economici attuali, che si basano su una crescita infinita, e per ridurre rapidamente le emissioni di gas a effetto serra. La conclusione del mio video è esattamente la stessa, quando ricordo che la via maestra è di ridurre la nostra dipendenza da quelle trasformazioni che consumano troppa energia, e che questa è la strada anche per ridurre il nostro impatto sul clima. Un'ultima osservazione: non esiste un'economia circolare pura, quando abbiamo a che fare con strumenti meccanici e tecnologia, a causa della seconda legge della termodinamica. Ma ovviamente, possiamo avvicinarci al suo ideale, gradualmente, nel tempo, trasformando la nostra tecnologia, rendendola sempre più simile ai sistemi viventi, che sono in grado di autoripararsi.
@Quake_-_A.I._Covers Жыл бұрын
@@autoricerca Grazie Massimiliano, ottima spiegazione. Spero che Francesco legga il tuo commento (di solito tende a non farlo), solitamente non prende così di pancia le informazioni e sappiamo quanto l' emotività può influire nella comprensione profonda delle stesse. Il rischio di Francesco è che tenda a chiudersi in una bolla, mentre apprezzo invece il tuo spirito di confronto costruttivo e la tua assertività. Sono lieto di averti segnalato il video e mi auguro che Francesco legga il tuo commento per capire meglio ciò che intendevi. Grazie per i tuoi video, è sempre un piacere ascoltarti. Un saluto :)
@andreaep400 Жыл бұрын
CO2 = P x S x E x C , sarebbe sufficiente azzerare o quasi uno di questi fattori, semplice. Sarebbe interessante parlare dei clatrati, si trova poco nulla purtroppo... Bel video prof, un abbraccio
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie dell'apprezzamento. La formula che scrivi, assomiglia all'equazione di Kaya: kzbin.info/www/bejne/eoDNlIKJmbmDmac
@andreaep400 Жыл бұрын
@@autoricerca esattamente 👍🏻, grazie a lei per la chiarezza e semplicità con cui esprime concetti anche molto difficili
@carlorossi2788 Жыл бұрын
la transizione ha senso solo se l'obbiettivo finale e' ben determinato quindi ad oggi non ci puo' essere transizione
@Ozner84 Жыл бұрын
21:20 direi che ha centrato in pieno il punto
@autoricerca Жыл бұрын
È sicuramente un punto che dovrebbe essere al centro delle nostre riflessioni.
@marvnet8898 Жыл бұрын
Avevo e ho delle sensazioni molto simili a quelle che sono esplicitate nel video ma che evito di esporre in certi contesti per evitare l'etichettatura negativa da parte dell' ideologicamente corretto, etichettatura feroce che scatta evidentemente anche quando nemmeno lontanamente si negano i cambiamenti climatici ma semplicemente si cerca di far notare un qualcosa che non convince nella narrazione. Oltretutto non sono nemmeno sicuro che le cose siano esattamente così come sono vagliate nel video, però il video l'ho apprezzato molto perché come minimo aiuta a mettere a fuoco la questione. In definitiva, più in generale, e quasi sicuramente in modo diverso dall'autore del video, ho la sensazione che non si voglia nemmeno prendere in considerazione il fatto che vivere abusando del pianeta, così come fa in maniera abnorme un qualsiasi divo di Hollywood o un qualsiasi guru politico o canoro, non solo distrugge il pianeta ma è anche profondamente inutile, visto che poi queste persone nemmeno sono felici e come un Depp qualsiasi tirano avanti a colpi di alcool e sostanze stupefacenti. Insomma, io penso che l'Occidente non solo ha creato un gravissimo problema, ma continua a fare da tragico specchietto per le allodole per la restante parte del mondo.
@autoricerca Жыл бұрын
Sono indubbiamente necessarie nuove visioni e nuovi modi di vivere la nostra umanità.
@mariosalamone35 Жыл бұрын
da sempre, ciò che hai detto, è stato un mio pensiero, suffragato solo dalla mia convinzione. Sapere che altri la pensano come me è un'amara consolazione. Purtroppo siamo energivori come ogni altra cosa esistente nello spazio. Ottime le conclusioni, siamo tutti su una navicella che dovremmo tenere efficiente per evitare una catastrofe, il problema è come farlo? Meno nascite? colonizzare altri pianeti? tutte idee con enormi implicazioni morali, sociali e tecniche per niente facili. Grazie
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie a te per l'ascolto.
@mariosalamone35 Жыл бұрын
@@autoricerca no, non ringraziarmi sono io che devo essere grato per il tuo impegno buona giornata
@alfredodidomenicantonio9308 Жыл бұрын
Grazie. Mi viene da pensare se l'attuale fase di conflitto mondiale sia in fondo animata da chi queste cose già le sa.
@autoricerca Жыл бұрын
C'è sicuramente una lotta in atto, da tempo, per controllare quei territori che contengono notevoli risorse fossili, minerali, ecc.
@TheGreenOne643 Жыл бұрын
qui in valle si continua a investire in infrastrutture legate allo sci invernale quando oramai la neve non si vede piu. Quindi ho seri dubbi che la società sappia risolvere dei problemi cosi enormi come la fine dei combustibili fossili.
@autoricerca Жыл бұрын
In effetti, non è facile rimanere ottimisti, ma è importante che ognuno faccia la propria parte nel risolvere i diversi problemi che ci affliggono.
@cristianporta5528 Жыл бұрын
Mi scuso se ultimamente la sto commentando di frequente..è che sono in ferie e ho più occasione per oziare (nel senso che intendevano i romani)..questo video è superbo..sto anche leggendo il numero della sua rivista dedicato al tema..confesso che lo sto trovando molto più comprensibile rispetto a quello dedicato alla teoria concettualistica..il succo del suo discorso è:occorre ridurre i consumi..son d'accordo..e torniamo al punto architrave di tutto il discorso..come fare? Questo è incompatibile con l'attuale modo di produzione..solo una società sinergica e coordinata potrebbe attuare manovre olistiche e trasformative di sé stessa..il mercato non porterà mai a questo..che fare? MARX:" O RIVOLUZIONE SOCIALE DI TUTTA LA SOCIETÀ O COMUNE ROVINA DELLE CLASSI IN LOTTA". O SOCIALISMO O BARBARIE
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento. Come arrivare alla sinergia e coordinazione di cui necessitiamo, senza sacrificare aspetti essenziali della libertà individuale, è il problema che dobbiamo risolvere, e il diavolo è nei dettagli...
@cristianporta5528 Жыл бұрын
@@autoricerca la rivoluzione sociale sarà un processo oggettivo..quindi non dipenderà da una decisione mia o sua o di qualcun 'altro..Trotskij paragono' il ruolo del partito rivoluzionario a quello dell'ostetrica durante un parto..il parto è una fase che di per sé non dipende dall'ostetrica...sarà indubbiamente una fase storica piena di lotte e problemi come ogni fase critica ma il partito fa leva sulle contraddizioni che emergono e deflagrano indipendentemente dall'esistenza del partito stesso..ma credo anche che un sistema fondato sulla sinergia potrà utilizzare e sviluppare a pieno il potenziale scientifico e tecnico..penso che come minimo ci sarà da aspettarsi un miglioramento rispetto ad oggi..ma si vedrà nella pratica.. una cosa è sicura...il modo di produzione capitalistico non può essere il capolinea della specie umana senza coincidere con la sua estinzione
@cristianporta5528 Жыл бұрын
@@autoricerca risponda pure quando ha tempo e se ne ha voglia..io intanto lancio la domanda..non ho ben capito perché considerate così negativamente il nucleare..per la questione della scarsità del trizio? Poi non ho capito perché per gli impianti rinnovabili ci sarebbe il problema della manutenzione, riparazione e sostituzione..mentre non xi sarebbe esattamente allo stesso modo per quelli termici
@autoricerca Жыл бұрын
@@cristianporta5528 Non ho personalmente una posizione specifica sul nucleare, la tecnologia è in evoluzione, e ogni autore che ha scritto nella rivista ha la sua posizione. Quello del nucleare è un tema complesso, in particolare la valutazione dei rischi. Ancora oggi credo che le compagnie assicurative non assicurino gli impianti... Le strutture "termiche" devono anch'esse essere riparate, certamente, ma non hanno mai avuto la pretesa di essere sostenibili senza le energie fossili...
@cristianporta5528 Жыл бұрын
@@autoricerca sul fatto che le centrali nucleari non siano assicurate né dubito..comunque in ogni caso varrebbe la pena affrontare nello specifico questo tema nella vostra rivista..a maggior ragione che lei è un fisico di livello..non so chi potenzialmente può farsi una idea più approfondita di lei..c'è uno youtuber che si chiama avvocato dell'atomo..glielo consiglio...
@goldbach60 Жыл бұрын
Salve Massimiliano, ringrazio per il video che come sempre è molto istruttivo e carico di spunti sui quali sviluppare nuovi concetti. Come letto in acuni commenti riportato sotto il video l’utilizzo di fonti rinnovabili per alcune attività umane è decisamente improponibile con le attuali conoscenze tecnologiche. A tal proposto mi tornanno in mente le faccie stralunate di alcuni imprenditori, sepialmente del settore metallurgico (settore per altro che parte da lingotti per produrre componeti finiti quindi “limitata”energia necessaria) , quando in alcuni confronti televisivi l’ecoligia di turno accusa gli imprenditori di non voler lasciare le fonti fossili per qualche strano disegno economico. Avei alcune domende alle quali mi piacerebbe avere un tuo parere. Tralasciando la pericolosità di una centrale nucleare (pericolosità non intrinseca nella tecnologia ma dettata dall’uomo come ad esmpio una guerra, ie Russia Ukraina) le capacità di produrre energia con questa tecnologia sono molto alte e forse potrebbero coprire gran parte del fabbisiono energetico mondiale (anche se mi spaventa un po avere il pianeta sparso di centrali per il motivo sopra menzionato). La domanda seguente è fino a che punto dobbiamo “decrescere” per ritornare ad avere quell’equilibirio che il pianeta terra ha raggiunto dopo miliardi di anni di mutazion? Dobbiamo tornare ad essere dei raccoglitori e cacciatori o una minima industrializzazione potrebbe essere sostenibile? Perché da quanto vedo, dai grafici, anche la minima industrializzazione 1800 - 1900 ha causato un incremento di gas serra con progressione esponeziale. Mi piacerebbe continuare la discussione ma sono conscio di are già rubato troppo tempo. Grazie
@angelop3958 Жыл бұрын
E' quello che ho sempre pensato. Le fonti fossili non saranno mai azzerate solo ridotte . Non è negativo. Se si riuscisse almeno a produrre il 70% di energia con le rinnovabili già sarebbe un risultato positivo. Sulle fossili a me risulta che in realtà dureranno ancora almeno due secoli. Sull'aumento della popolazione mondiale sono piuttosto incavolato, noi europei siamo rimasti sostanzialmente a ben sessanta anni fa come numero. Sono altri ad essere aumentati a dismisura.
@autoricerca Жыл бұрын
È indubbio che la crescita demografica non avviene in modo omogeneo sul pianeta.
@bndrcr82a08e349g Жыл бұрын
Vedo il suo discorso in prospettiva, Professore, come una delle fasi per l'elaborazione del lutto, non so' se collocarlo in quella della contrattazione, o della depressione ... ah non mi riferivo a lei personalmente, ma alla specie umana in generale: credo ci ricorderemo dei discorsi come il suo, e della sua onestà intellettuale, quando la decrescita si mostrerà davanti a noi in tutto il suo orrore.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie del commento. In effetti, c'è poco da essere ottimisti, ma questo ovviamente non significa non tentare, ognuno di noi, di fare tutto quello che possiamo per migliorare le cose.
@mister-ia9999 Жыл бұрын
Parlare di penuria energetica è un altro modo per dire che sulla Terra siamo troppi. Sbaglio?
@autoricerca Жыл бұрын
Sono due concetti differenti, ma indubbiamente collegati.
@mister-ia9999 Жыл бұрын
La penuria arriva prima @@autoricerca ad una famiglia di 5 persone e dopo ad una di 4. No?
@autoricerca Жыл бұрын
Dipende dallo stile di vita delle due famiglie. Questo intendevo con il mio commento: che sapere se siamo troppi o meno dipende anche dal nostro stile di vita @@mister-ia9999
@mikdignan37764 ай бұрын
In realtà ci sta molto di catastrofismo, gli studi lca di prodotti per l efficientamento e le rinnovabili sono stati gia fatti, emergono che se si producono dispositivi rinnovabili e sostenibili anche da petrolio e gas metano (investimento di CO2), utilizzandolo e non bruciandolo più nelle produzioni ed usi finali, potremmo avere molta più energia e molto più a lungo come umanità, basta imparare a reciclare il più possibile i minerali e componenti ai fine vita, e tali combustibili sarebbero molto meno sfruttati procapite, destinati quindi quasi soltanto alla petrolchimica. Poi non bisognerebbe tralasciare l energia nucleare sia da fissione che da fusione, la possibilità di fare biocombustibili ed e fuels destinati anche agli hard to abate, anche idrogeno da nucleare... È tutto in divenire, intanto bisogna fare quello che possiamo fare per non bruciare più nulla xche alla lunga, come ben sappiamo, ci si rigirerà contro.
@massicomp3520 Жыл бұрын
Buongiorno Massimiliano, sono un suo omonimo che la segue da tempo, affascinato inizialmente dalle sue lezioni di fisica. Sono sceneggiatore, a Roma, e lei mi offre spesso spunti notevoli di discussione ed elaborazione narrativa con colleghi. Sul tema, credo che l'unica vera e concreta ipotesi percorribile sia purtroppo (purtroppo!) una drastica riduzione della popolazione umana. Se confrontiamo i grafici di emissioni di carbonio con quelli di growth population ci accorgiamo che sono sovrapponibili. I modelli di decrescita sono inapplicabili su larga scala, potrebbero riguardare nicchie sensibili, ma complessivamente noi umani tenderemo ad agire seguendo il modello "Isola di Pasqua". Credo si stia già affermando una certa consapevolezza sul tema, ovviamente non a livello mainstream. Cordiali saluti.
@autoricerca Жыл бұрын
La riduzione della popolazione umana avverrà come effetto naturale della decrescita, ma non può essere considerata come "parte della soluzione", perché in tal caso la soluzione rischia di essere peggiore del problema. Ci sono correlazioni che fanno pensare, come quella tra PIL e aspettativa di vita... Ma naturalmente, queste considerazioni sono valide se manteniamo uno stile di vita simile all'attuale. Se cambiamo stile di vita, igiene di vita, naturalmente anche queste correlazioni perdono di senso. Un saluto e grazie per l'apprezzamento.
@claudiozanella256 Жыл бұрын
Penso che con l'elettricità prodotta da turbine eoliche sia possibile fare qualsiasi metallurgia, la corrente non è forse in grado di creare del plasma? Nei laboratori non adoperano petrolio... Il problema secondo me non è qualitativo ma quantitativo, l'energia prodotta con sorgenti rinnovabili è troppo poca, sia per costruire i nuovi macchinari necessari per la transizione energetica che per l'utilizzazione generale.
@autoricerca Жыл бұрын
Quello che spiego nel video è esattamente il contrario, che il problema è qualitativo, non quantitativo. Se conosci dei documenti che falsificano la tesi (sarebbe bello) grazie di linkarli.
@claudiozanella256 Жыл бұрын
@@autoricerca Beh, penso non sia difficile, Wikipedia "Il forno elettrico ad arco (FEA), in inglese Electric Arc Furnace (EAF) è utilizzato in metallurgia per la produzione dell'acciaio a partire dal rottame e per la produzione di silicio monocristallino dai minerali a base silicio in cui è molto presente." A quanto sembra posso quindi prendere una pala eolica, collegarla al FEA e produrre il materiale necessario per pannelli fotovoltaici, riscaldare gli ambienti dove gli operai lavorano, far funzionare le macchine elettriche usate per costruire i pannelli...mi sembra che la sua tesi sia abbondantemente falsificata... (vedi anche forno Heroult)
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Le industrie inquinanti possono essere delocalizzate in orbita terrestre e, principalmente, sulla luna, gestite dai robot.
@autoricerca Жыл бұрын
Al momento non abbiamo disponibile tale tecnologia.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@autoricerca Certo, ma possedendo già robot avanzatissimi siamo in grado di programmarla in tempi non eccessivamente dilatati.
@giancarlovolpe2755 Жыл бұрын
Sono atterrato per caso su questo video (forse “per caso” lo voglio credere), mi dispiace molto aver saputo che penso da tempo quanto ha raccontato lei.
@autoricerca Жыл бұрын
In che modo elude il problema presentato nel video?
@giancarlovolpe2755 Жыл бұрын
@@autoricerca Non essendo in grado di abbandonare il pianeta, attenderò che governi e centri di potere sbatteranno con il muro. Lei cosa pensa di fare?
@autoricerca Жыл бұрын
@@giancarlovolpe2755 Mi accorgo che "per caso" il mio commento è "atterrato" come risposta al tuo, quando era di fatto destinato al commento di un altro ascoltatore. Chiedo venia. Alla domanda che poni non è facile rispondere. Al momento sono ancora nella fase di cercare di meglio comprendere la situazione che viviamo, i possibili scenari, la loro probabilità.
@savdc100 Жыл бұрын
Mi sembra che il titolo del video sia fuorviante rispetto al problema con cui dovremo fare i conti nei prossimi anni e decenni. Il problema vero che dovremo per forza affrontare non è la transizione energetica (che semmai fa parte della soluzione), né è un cambiamento climatico genericamente inteso. La questione ineludibile è il riscaldamento globale, di cui hai parlato, in modo insufficiente, solo verso la fine del video. Il dato di cui dovremmo tenere conto è che tale riscaldamento globale, diversamente dai cambiamenti climatici naturali che hanno da sempre segnato la storia del nostro pianeta e che richiedono tempi lunghissimi (tipicamente da centinaia di migliaia a milioni di anni), è un processo indotto esclusivamente dalle attività umane ed è in questo caso un processo brevissimo che manifesterà i suoi effetti catastrofici per la nostra specie nei prossimi decenni, entro 50-70 anni secondo le stime più accreditate nella letteratura scientifica. La soluzione all'aumento del CO2 non è la tecnologia come chiunque può facilmente intuire in quanto la tecnologia (o meglio il modello di sviluppo economico produttivo, basato sulla logica del profitto, prevalente a partire dall'inizio della rivoluzione industriale in poi) ne è la causa. Pertanto la tecnologia fa parte del dominio del problema, non di quello della soluzione, ed è sciocco pensare che la tecnologia che ha creato il problema possa anche risolverlo. Anche perché quando diciamo tecnologie dovremmo avere l'onestà e il pudore di riconoscere che le tecnologie di cui parliamo sono quelle funzionali al profitto, alla produzione di armi e alla predazione delle risorse naturali. Quasi sempre le tecnologie prodotte dalla nostra civiltà utilizzate per scopi civili non sono altro che ricadute di tecnologie militari. La soluzione almeno temporanea del problema dell'effetto serra, e quindi del riscaldamento globale, non è tecnologica. Si chiama riforestazione e qualunque paese è in grado di farla, purché lo voglia. Ovviamente è anche necessario diminuire (meglio sarebbe bloccare) contemporaneamente la deforestazione facendo in modo che il bilancio finale sia positivo. La necessità della transizione tecnologica (di cui la transizione energetica fa parte) resta comunque un processo che va stimolato e soprattutto governato per evitare che invece di migliorare le cose peggiorino. Per es la transizione verso i veicoli elettrici abbatterebbe l'inquinamento e nel medio lungo termine anche i costi di acquisto e di manutenzione dei veicoli. L'argomento secondo cui resterebbe irrisolta la questione dell'inquinamento primario (quello necessario per produrre manufatti elettrici) è solo un misero pretesto addotto dalle industrie che non sarebbero più competitive e che non avendo la capacità (tecnologica) di convertirsi, non hanno trovato di meglio da fare che arrampicarsi sugli specchi. È ovvio che dopo avere tamponato temporaneamente il problema del riscaldamento globale, bisognerà ripensare al modello di sviluppo convogliando energie e risorse in modo più intelligente allo scopo di limitare i danni ambientali. Ciò significa che ogni apporto di tipo tecnologico e progettuale dovrà anche tenere seriamente conto del suo impatto ambientale. Questo però significa che l'assetto di potere attuale in quasi tutto il mondo dovrebbe cambiare radicalmente, nel senso che le decisioni sulla destinazione delle risorse pubbliche (denaro dei contribuenti) dovrebbe passare dagli attuali detentori di tale potere, che sono i cosiddetti 'rappresentanti' dei popoli, ai popoli stessi. Senza questo cambiamento politico qualunche altra soluzione sarà solo un inganno.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie del tuo commento, che contiene molte informazioni utili. Sulla questione dei veicoli elettrici ci sarebbe molto da dire, magari sarà l'occasione per me di un prossimo video (problema dei metalli, della taglia dei veicoli...).
@x.t.325411 ай бұрын
Dal mio punto di vista posso raccontare la mia esperienza personale, da qualche tempo, ho una casa completamente elettrica diciamo, con pannelli fotovoltaici, riscaldamento a pavimento tramite un boiler, acqua calda tramite boiler. Posso dire che si consuma un sacco di energia, è conveniente a livello economico solo in primavera-estate, in inverno la bolletta è salata, molto salata, perché i pannelli non lavorano come in estate e anche se ho la batteria d'accumulo, come dicevo, è conveniente solo nella stagione primaverile-estiva. Poi è ancora una tecnologia delicata, spesso ci sono inconvenienti tecnici, anche i miei vicini, che hanno la casa identica alla mia, hanno spesso inconvenienti, è un continuo starci dietro... Tornassi indietro non so se farei più questa scelta, te la dipingevano come case a costo zero, ma non è così. Se tutti dovessimo avere case di questo tipo, il consumo di energia globale sarebbe molto maggiore, forse bisognerebbe raddoppiare o triplicare o forse ancora più, le reti esistenti, per il fabbisogno energetico relativo, che sicuramente crescerebbe. Grazie per l'attenzione e grazie ancora per questo video
Ecco prof. ,Condivido appieno la logica del ragionamento. Ha smascherato con la potenza dell' evidenza logica, le menzogne e le fallacie che ogni giorno il potere propina intorno alla " rivoluzione" green , affermando di fatto, che oggi non abbiamo le tecnologie per effettuarla. Un piccolo, ma proprio piccolo passo, potremmo farlo , passando da una economia basata sul profitto e consumi, ad una economia umanistica. Non a caso, questo periodo da alcuni autori, viene paragonata all' apocalisse( nel senso letterale del termine), cioè "disvelamento" . Il saggio dice: non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, e francamente, non oso prevedere come l' uomo possa uscire dalla crisi, che già da adesso si pone , per la progressiva rarefazione dei combustibili fossili.
@autoricerca Жыл бұрын
Mai come oggi abbiamo bisogno di donne e uomini di buona volontà, in grado di indicare con chiarezza quali sono i problemi reali da affrontare.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Eccoti, finalmente! La aspettavamo da un po’. Potresti anche parlare del mio modello sostenibile: Light city.
@autoricerca Жыл бұрын
Aspettiamo un tuo video Gaetano, sul tuo modello Light City ;-)
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@autoricerca Si tratta di un ritorno delle famiglie all’agricoltura tramite fattorie sostenibili. Così non avremo bisogno dell’attuale produzione industriale; non spostarci con l’automobile, le nanocellulose potranno essere metabolizzate nella terra. Potremo demolire le metropoli industriali e rigenerare il suolo. Io l’ho fatto come direttore lavori autostradale.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@autoricerca Ci dobbiamo vedere e discuterne prima.
@michelecampus9801 Жыл бұрын
@@TheGaetanomariadigio Sarebbe veramente bello!
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@michelecampus9801 Insegno Light city da vent’anni e migliaia di demolitori potenziali sono in giro per il mondo
@micves8671 Жыл бұрын
Sassoli santo subito
@autoricerca Жыл бұрын
Beh, non esageriamo 😂
@x.t.325411 ай бұрын
La invito a ragionare anche su un altro punto di vista che espongo subito. È possibile che la ragione, o una delle ragioni, di questa fomentata transizione energetica, sia anche una questione di gestione Geopolitica diciamo. L'occidente per scelte geopolitiche appunto, da tempo ormai potrebbe aver capito che l'era per l'energia a basso costo sta per finire e per mantenere gli stessi tenori di vita, gli stessi standard di vita, è possibile che stia provando a traslare la società con questa transizione energetica, nella speranza di mantenere il proprio status geopolitico, non dipendendo più da fonti fossili, per lo più esportate, da paesi che erano definiti emergenti, ma a che ora, lo sono sempre meno e si stanno organizzando, BRICS, per citarne l'esempio, per non dipendere più a loro volta dall'occidente. Quindi è possibile che come molte volte fatto nella storia, si stia facendo una scelta avventata, dettata più dalla politica/geopolitica, che dalla ragione o dall'ambientalismo, poi come tutte le cose, devono dare una giustificazione all'opinione pubblica, che è la versione che viene propinata per la maggiore
@savdc100 Жыл бұрын
kzbin.info22ZfQqlg7Ps?feature=share Questo è un link ad un video in cui Stefano Mancuso fornisce alcuni dati utili per contestualizzare meglio la questione della transizione energetica. Non tratta direttamente il tema della transizione energetica ma descrive il contesto che ne evidenzia il carattere di improcrastinabile urgenza.
@autoricerca Жыл бұрын
Grazie per il link, cercherò di dare un ascolto.
@alamagordoingordo3047 Жыл бұрын
Anche il petrolio e il gas non li puoi usare senza, trivella, raffineria, fornace/motore, l'unica domanda da farsi è il calcolo dell'efficenza energetica complessiva e del costo livelizzato per unita di prodotto, mi chiedo quindi sono stati fatti questi studi di fattibilità, ci è abbastanza superficie sacrificabile per gli impianti solari ? ci è vento a sufficienza? Un approfondimento sarebbe interessante. Ma penso che la transizione energetica ci sarà solo quando si esauriranno i "fossili", comunque ci è carbone per 300 anni e gas naturale per 100.......chi ha occhi per vedere veda, chi a mente per calcolare, calcoli!
@autoricerca Жыл бұрын
I macchinari per estrarre petrolio sono realizzati grazie alla metallurgia, che utilizza le energie concentrate delle fonti fossili, inizialmente quelle facilmente reperibili, in seguito quelle estratte nelle profondità. Il problema che evoco nel video, della dipendenza delle nuove energie dalle vecchie, al momento, che io sappia, non ha soluzione, nel senso che non esiste nemmeno un modello in grado di predire che la transizione sia possibile, non quantitativamente parlando ma qualitativamente parlando. Se hai informazioni alternative, grazie di fornire un link, per arricchire la discussione. In questo campo, sarei felice di scoprire di avere torto e farei subito un video con le nuove informazioni.
@alamagordoingordo3047 Жыл бұрын
@@autoricerca l'H viene usato come gas riducente in metallurgia al posto del CO per produrre ferro ad alta purezza, anche il processo Finex già impiegato su larga scala in sud-corea e Cina utilizza una miscela di CO e H come gas riducente, anche la riduzione diretta in fornace elettrica, sta avendo un discreto successo: en.wikipedia.org/wiki/Direct_reduced_iron, quindi e decisamente possibile non usare combustibili fossili nella metallurgia, il problema è di natura economica e di conseguenza politica.
@glcpit7797 Жыл бұрын
Io mi salverò con il metodo di Bhor ...
@FeliceParrilli3 ай бұрын
non è commentabile quello che dici, per l'innumerevole serie di errori ed orrori scientifici, forse riferiti anche in mala fede
@autoricerca3 ай бұрын
Beh, puoi sempre prenderne uno, di questi innumerevoli (presunti) errori scientifici, e arricchire la conversazione offrendo le tue considerazioni.
@FabioContini-o7q10 ай бұрын
Sulla transizione energetica non vi è certezza, ma sulla transazione... sì
@valentinovalentini9710 Жыл бұрын
Professore che ne pensa della possibilità di Luna e Marte come Terra 2 e Terra 3?
@autoricerca Жыл бұрын
Al momento, cercherei di occuparmi di preservare l'abitabilità di Terra 1.
@valentinovalentini9710 Жыл бұрын
@@autoricerca Professore sono assolutamente d'accordo con Lei. Ma Le chiedo un Suo parere sui progetti Artemis per la Luna e Starship per Marte patrocinati dalla NASA e da Elon Musk
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Il processo di conversione fossili/rinnovabili avverrebbe solo una volta.
@autoricerca Жыл бұрын
Come mantieni il parco macchine e le infrastrutture per permettere lo sfruttamento delle rinnovabili?
@opg1948 Жыл бұрын
Professore, come mai ha dimenticare di citare l'energia elettrica come vettore da fonti non fossili, mediante la quale le alte temperature dei combustibili fossili sono facilmente raggiungibili anche in siderurgia? Peraltro dimenticando che l'energia da fonti fossili, senza l'energia elettrica non potrebbe mai consentirci le trasformazioni meccaniche dei materiali della suderurgia? Professore, perchè ha dimenticato di citare che i 2/3 dell'energia fossile è letteralmente perduta nei processi di trasformazione ad esempio in energia meccanica? E perchè non ci ha ricordato che riscaldarci in casa con le pompe di calore (ad azionamento elettrico) che sottraggono calore dall'ambiente esterno è circa 4 volte più efficiente che farlo con combustibili fossili? Professore perchè non ha ricordato che la maggior quantità di energia primaria sulla terra, seppur discontinua, è quella che riceviamo del sole ( 1kW/mq) che è già oggi possibile concentrare ad alte temperature con processi efficienti o trasformare direttamente in energia elettrica con rendimenti oggi superiori al 20%, (raddippuati negli ultimi in 20 anni) ? Professore, perchè non ha menzionato che la forma elettrica dell'energia, al contrario di quella racchiusa nel metano, è accumulabile con rendimenti di carica e scarica superiori all'80% e che oggi essa sostiene la discontinuità della produzione da rinnovabili nelle abitazioni e nelle reti elettriche industriali intelligenti? Non so da Voi in Svizzera, ma guardando da noi i dati della bolletta elettrica, si scopre che oggi in Italia il 40% dell'energia consumata proviene da fonti rinnovabili e sostenibili. E quindi? Negli ultimi 20 annu sono stati fatti grandi progressi di efficientamento energetico e non siamo ancora in saturazione, quindi dobbiamo continuare. Posso capire che gli studi sulla conversione elettrica da fotivoltaico non siano cosí attrattivi come quelli sulla fusione nucleare, ma se guardiamo ai ritorni concreti in termini di energia prodotta/investimenti in ricerca e produzione e ai tempi di ritorno, fattore oggi molto critico, non c'è storia. Siccome in generale la ricerca applicata è stata "ghettizzata" purchè non producesse risultati tangibili che mettessero a rischio il perdurare dello sfruttamento del fossile, pur tardivamente, è diventato indispensabile almeno provare a liberarcene il prima possibile, con quello che abbiamo di alternativo: ovvero un mix di efficientamento delle trasformazioni energetiche, il nucleare (slow e fast breeder) e le rinnovabili al fine di rimpiazzare il deficit energetico che lascerà l'energia fossile che non possiamo piú permetterci, in attesa, temo assai lontana della fusione nucleare. La peggior cosa che possiamo fare oggi, sarebbe restare inerti e "piangerci addosso" chevequivale a ipotizzare la decrescita senza alternative, che porterebbe solo a guerre e distruzioni. Proprio così, guerre e distruzioni; chi vorrà mai cominciare la decrescita ? Si facciano avanti gli individui, le comunità, le nazioni, i continenti che spontaneamente vorranno decrescere e dicano fino a quale livello ? fino al terzo mondo? Ma se ci sono migliaia di persone che oggi rischiano la vita per lasciare il terzo mondo ed andare verso l'ignoto, qualunque esso sia, pur di fuggire da condizioni che oggi le "anime belle" del primo mondo vorrebbero proporci: prego, che si accomodassero esse per prime con biglietto di sola andata. accomodatevi, cominciate pure
@autoricerca Жыл бұрын
Sì, mi è stato fatto notare che avrei dovuto menzionare nel video la tecnologia dei forni elettrici ad arco. Si tratta di una tecnologia certamente già attiva, ma limitata al recupero dei rottami di acciaio, che al momento, se non erro, assolvono solo il 30% circa della produzione di acciaio mondiale. Non è per nulla chiaro se e in che misura questo procedimento permetterà di sostituire la siderurgia a base di energie fossili, in tempi utili, compatibilmente con la crescita necessaria per sostenere il nostro attuale stile di vita. Intendiamoci, è sicuramente una tecnologia necessaria (non totalmente green, ma le cui emissioni sono di gran lunga inferiori), da sviluppare sempre più, e la domanda di rottami aumenterà sicuramente negli anni, ma non credo (fino a prova del contrario) che permetterà di risolvere, a livello globale, i problemi evocati nel video. Grazie del tuo contributo alla discussione.
@AngeloSilvestri57 Жыл бұрын
Ma in questa disamina viene totalmente ignorata la possibilità della produzione di energia elettrica con la fissione nucleare.
@autoricerca Жыл бұрын
Se hai ascoltato il video, vedrai che considero il nucleare come energia di sostituzione, assieme a fotovoltaico ed eolico…
@guidopaseri1742 Жыл бұрын
Ma io è una vita che penso questo, Forse l'unica soluzione vera sarebbe un collasso demografico
@autoricerca Жыл бұрын
Il collasso demografico è una conseguenza del collasso energetico, ma sarebbe un effetto, non una soluzione.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Che ne pensi dello scandalo della fusione fredda all’ENEA degli anni ‘80
@SimoneVenturin Жыл бұрын
Si chiama propaganda e come da millenni serve a quelli che la fanno per sottomettere quelli che la subiscono, ovvero noi.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
C’è l’idrogeno solido
@autoricerca Жыл бұрын
Quindi, considerando quello che espongo nel video, cosa risolve?
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@autoricerca Dobbiamo senz’altro diminuire le nostre esigenze energetiche attraverso un nuovo paradigma di vita; (Light city?). L’idrogeno solido rappresenta solo una tecnologia più comoda, non risolve nulla di sostanziale.
@bzimage75 Жыл бұрын
L'argomento fondamentale del video non convince del tutto: non spiega perché le nuove tecnologie sarebbero dipendenti da quelle vecchie. Poi certo greenwhashing e altri fenomeni simili sono altra cosa
@autoricerca Жыл бұрын
Cavolo, allora devo aver spiegato propio male... che tu non sia convinto, ci sta benissimo, sono temi complessi e sono al momento possibili diverse prospettive, ma penso di aver spiegato la ragione della dipendenza.
@bzimage75 Жыл бұрын
@@autoricercaprovo a semplificare la domanda, forse banalizzando un po', ma giusto per capirci: perché non posso produrre pannelli solari utilizzando energia prodotta da pannelli solari?
@autoricerca Жыл бұрын
@@bzimage75 Hai ascoltato il video fino in fondo? Sei mi fai questa domanda ne dubito.
@bzimage75 Жыл бұрын
L'ho riascoltato con molta attenzione. Se ho capito bene si sta affermando che una parte di energia, e in particolare proprio quella per certi usi industriali dove si necessita di altre temperature, sarà sempre di origine fossile. Questo potrà essere vero in un primo momento, ma poi? Quello che trovo carente nelle sue argomentazioni è la pressoché totale assenza di dati, senza i quali sembra un discorso retorico o ideologico. Ad ogni modo l'età della pietra è finita da un pezzo, ma non per questo abbiamo finito di usare le pietre. Certo queste sono molto più abbondanti delle fonti fossili, ma quante ne disponiamo? Quante ce ne serviranno?@@autoricerca
@bzimage75 Жыл бұрын
Seconda (e ultima) osservazione: supponiamo in futuro di avere grandi quantità di energia elettrica green e scarsità di fossili per l'industria. Non credo sia così impossibile sintetizzare idrocarburi estraendo co2 dall'atmosfera e a quel punto diventeranno green pure loro. Non saprei se è uno scenario realistico, ma è proprio per dire che senza dati alla mano stiamo facendo discussioni da salotto. Mi rendo conto che occorrerebbero una ventina di video a parte per affrontare seriamente il tema con fonti e dati affidabili. Oppure ci mostri le fonti delle sue conclusioni.@@autoricerca
@soleinvitto Жыл бұрын
Questo video potrebbe essere considerato istigazione al suicidio... 😅
@autoricerca Жыл бұрын
Al contrario, un approccio più realistico ai problemi che dobbiamo affrontare ci aiuterà a mettere in atto soluzioni più efficaci.
@soleinvitto Жыл бұрын
@@autoricerca nessuno è disposto a rinunciare alle comodità che fanno parte del nostro stile di vita attuale, soprattutto se poi su queste si basa tutto il nostro sistema economico... dobbiamo solo scegliere di che morte morire, o il collasso climatico o il collasso economico.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
È da un po’ di tempo che penso alla soluzione più impensabile. L’odierna tecnologia potrebbe essere in grado di trasferirci su un’altra terra celata a un passo da noi. Aspetto e spero che la similmente ci suggerisca come fare. Del resto, chi ha architettato l’universo saprà bene del nostro problema di sovrappopolazione industriale. Nel Padre Nostro c’è il riferimento più importante riguardo alla possibilità che esistano altre terre abitate: “..Sia fatta la Tua volontà così in cielo come in terra…”.
@autoricerca Жыл бұрын
La soluzione "altri mondi", per quanto possibile, non è al momento fruibile nel presente momento storico. Dobbiamo concentrarci su soluzioni realistiche, in grado di diminuire la sofferenza attuale. Esiste una corrente di pensiero, detta "longtermism", che cerca di massimizzare le chances di sopravvivenza dell'umanità sul lungo termine, che se mal interpretata può portare ad allocare risorse per progetti volti alla sopravvivenza futura (e.g., colonizzare Marte) a scapito di progetti di valore che potrebbero cambiare notevolmente le cose sul pianeta in tempi brevi.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
@@autoricerca No Massimiliano, mi devi scusare ma mi sono espresso male. Sono molto scettico circa il nostro trasferimento su un altro corpo celeste in questo universo. Penso invece che potrebbe esserci un’altra terra accanto a noi in un’altra dimensione. Dovremmo approfondire le ricerche in quel verso.
@TheGaetanomariadigio Жыл бұрын
Centrali solari orbitali intorno alla Terra. (Vedi Sfere di Dyson)
@autoricerca Жыл бұрын
Sì, ma, il problema al momento da affrontare è quello di una transizione che dovrebbe avvenire in tempi molto brevi. Su scale di tempo più dilatate saranno possibili cose che noi umani di oggi nemmeno siamo in grado di immaginare.
@glcpit7797 Жыл бұрын
ridurre i consumi non funzionerebbe senza prima eliminare la finanza ...