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In una caldissima giornata del 1496 nasce la storia del Santuario della Beata Vergine di Altino. Un abitante di Vall’Alta si trovava in compagnia dei suoi due figli sulle pendici del Monte Altino, il suo nome era Quinto Foglia ed era assorto al lavorare nei boschi. La giornata era torrida e l’acqua ormai era terminata. Preso da grandissima sete e non sapendo cosa fare si rivolse spontaneamente e fiducioso alla Madonna. La sua preghiera fu esaudita e la Madonna apparve a Quinto Fogli invitandolo a battere un colpo con la falce sulle roccia che gli stava dinnanzi. Improvvisamente uno zampillo d’acqua sgorgò come una sorgente.
Il fatto sorprendente spinse gli abitanti del luogo a costruire una piccola cappella già il giorno seguente, poi fece accorrere molti fedeli dai dintorni. Durante i successivi 80 anni questo fatto conosciuto anche da altre diocesi diede il via alla costruzione del Santuario inglobando la piccola cappellina iniziale.
Durante i recenti lavori di restauro sono venuti alla luce dei bellissimi affreschi appartenenti a due epoche diverse. I più antichi risalenti alla metà del Cinquecento e rappresentano due Madonne che allattano. Probabilmente la ripetizione delle due immagini fa presumere che si tratti di un ex voto, realizzati da pittori del luogo.