SCALONE CAPO PELORO

Scalone di Capo Peloro: nel Blu di questo sito che si affaccia sull’entrata a Nord Ovest dello Stretto con la bellezza e la biodiversità delle sue cigliate e dei suoi imponenti gradini sommersi. Dai pochi metri della candida sabbia intervallata dalle grandi distese di Posidonia al primo gradino roccioso che scende fino ai 30-35 metri segnato da canaloni che guardano le cadute nel Blue cobalto. Tra stretti altopiani popolati di grossi massi ricchi di vita che marcano il confine verso profondità abissali, resistendo alla presenza entropica dell’uomo grazie alle possenti correnti dello Stretto che rimescolano, plasmano e redistribuiscono vita sotto la superficie. Tra gli splendidi esacoralli della Savalia savaglia che raggiungono e a volte superano il metro e mezzo di lunghezza con le loro sfumature bianco-gialle del cenosarco che ricopre lo scheletro in cui si innestano le radici dei polipi e con mutevoli toni di colore diversi a seconda delle caratteristiche dello scheletro delle gorgonie, vive o morte, sulle quali si insediano voracemente e che attraversati dalla luce dei fari rivelano con magnifici contrasti, arborescenze che paiono quasi risplendere di luce propria, incastonate nel substrato roccioso. Alla ricerca degli Astrospartus mediterraneus, affascinanti echinodermi che attraggono sempre i visitatori del Blu per l’intricato inviluppo dei loro cinque tentacoli ramificati più volte nell’abbraccio serrato con i rami di Paramuricea clavata per potersi efficacemente alimentare di microparticelle planctoniche da perfetti filtratori passivi. La vivace corrente in superficie si attenua un pò in profondità ... intorno ai 30 metri un netto taglio di acqua gelida ci investe insieme ad un gran turbinio di plancton, biosospensione e nutrimento che si rimescolano dagli abissi dello Stretto creando un'atmosfera quasi crepuscolare, ovattata e ricca di ombre che i massi e i canaloni di questa area interrompono con le loro masse scure ... i fari di volta in volta creano squarci di luce nei quali ci avvolgiamo alla ricerca delle numerose meraviglie sommerse. Come le quinte di un enorme palcoscenico si ergono verticali le orlate rocciose che corrono lungo lo Scalone, segnando il confine con il mondo luminoso che si apre sul candore del fondale sabbioso che fa da spettacolare contrasto alla prateria di Posidonia, meravigliosa pianta sottomarina con le sue lunghe foglie nastriformi produttrici di ossigeno, un vero polmone Blu del Mare. Le correnti dell’area dello Stretto creano sinuose ed ipnotiche forme orientando le posidonie quasi parallelamente al fondo, rappresentando anche un’ottimo rifugio per oltre il 25% delle specie di flora e fauna del Mediterraneo, un vero paradiso di biodiversità. Come sempre la luce del sole accende il Blu dello Stretto permeando tutto l’ambiente, ricordandomi di appartenere al mondo di sopra e che la mia permanenza laggiù non può durare a lungo … 💙
Se non preserviamo le altre forme di vita come dovere sacro, metteremo in pericolo noi stessi distruggendo la casa in cui ci siamo evoluti.
Edward Osborne Wilson.

[@alessandroguidetti6989]

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