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I giornalisti e le giornaliste della Rai, scioperano dalle 5.30 del 6 maggio fino alle 5:30 di martedì 7.
I motivi dello sciopero dei giornalisti Rai
Protestare contro le scelte del vertice aziendale che accorpa testate senza discuterne col sindacato, non sostituisce coloro che vanno in pensione e in maternità, senza selezione pubblica per nuove assunzioni e senza stabilizzare i precari, taglia la retribuzione cancellando il premio di risultato. Sono questi i motivi dello sciopero indetto dai giornalisti del servizio pubblico. Ma non solo.
"In questi giorni - prosegue il comunicato - è diventato di dominio pubblico il tentativo della Rai di censurare un monologo sul 25 aprile, salvo poi, in evidente difficoltà, cercare di trasformarla in una questione economica. Preferiamo perdere uno o più giorni di paga che perdere la nostra libertà, convinti che la libertà e l'autonomia del servizio pubblico siano un valore di tutti. E la Rai è di tutti".
Alla sala stampa estera si parla dello sciopero insieme a Sigfrido Ranucci (Report), Serena Bortone (Chesarà) che ha parlato della cancellazione del monologo di Antonio Scurati il 25 aprile scorso, Vittorio Di Trapani (Fnsi), Daniele Macheda (Usigrai). Modera Constanze Reuscher (stampa estera)
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