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Casa Museo Spada, Antichi Strumenti Musicali
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Il suono dei corni nella vita ebraica
Shofar, corno ebraico rituale e da caccia col quale si possono eseguire semplici melodie. E' un corno naturale con bocchino interno, che permette la produzione di un certo numero di armonici (spesso dipendenti dall'abilità dell'esecutore). Lo shofar è usato per annunciare la luna nuova e le feste solenni così come per proclamare l'anno del Giubileo. Viene suonato anche il primo giorno del settimo mese (Tishri) per proclamare Rosh haShana.
Shofar (Jagdzink), risalente alla fine del ‘800, si distingue per l’ottima fattura, la linea elegante, il colore nero intenso e il materiale piuttosto raro e pregiato: corno di Gemsbok (Orice della Namibia, una varietà di gazzella) che denotano un pezzo di levatura elevata. La lunghezza è di mm. 878.
Shofar askenazita (popolazione ebraica di origine centroeuropea), databile tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, in corno di montone. Questo è uno degli strumenti a fiato più antichi che l'uomo conosca ed è ancora usato, nel suo significato simbolico, durante le cerimonie sacre del popolo di Israele. Questo corno, spiccatamente curvo, è lungo mm. 552 circa ed emette un suono potente e penetrante.
Shofar in corno di antilope Kudu (Tragelaphus strepsiceros), databile tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, di fattura yemenita. Questo strumento è ricavato da un grosso corno di kudu, di colore cangiante sulle tonalità del marrone, a due volute per una lunghezza di mm. 1112.