Siamo sicuri di fare le giuste considerazioni sul digitale?

[@stefano_parma]

Complimenti! Tutti quando parlano di digitale, sottovalutano il fatto dell’ascolto del proprio suono sia sul palco o in sala. L’ascolto che abbiamo è anche parte integrante di come suoniamo, perché ci porta/aiuta ad esprimerci meglio…ma anche peggio se abbiamo un brutto suono. Alla fine con un modeler e una cassa FR, ricreiamo la stessa situazione di una testata e cassa…ma spesso senza gli stessi risultati o per meglio dire, ci si può riuscire ma in maniera molto meno immediata.

[@danielebazzani]

@@stefano_parma vero!

[@mauro_theguitarist]

Ciao Daniele, grazie per il video, io porto un'esperienza un pochino diversa in cui il digitale mi ha davvero aiutato. Suono accompagnando dei cori moderni (da 40 persone). I cantanti sono amatori e sono molto suscettibili "al volume" di ciò che li circonda tanto che impatta drammaticamente la performance. In questo contesto la combinazioje di kemper + piccola cassa spia (in cui inseriamo per monitoraggio il coro a volume basso, tastiera e cajon) ci aiuta tantissimo a suonare dal vivo con serenità. La sensazione non è sempre ottimale (ma poi suonando "si aggiusta"), ma è stata davvero una buona soluzione. Per quanto riguarda "il resto dei palchi" io credo che da chitarristi sia fondamentale saperci adattare a livello di strumentazione e non fissarci troppo su amp vs digitale. Questo l'ho sperimentato in diverse occasioni, soprattutto alle jam in cui mi è capitato di dover utilizzare sia amp che sistemi digitali di altre persone che li avevano messi a disposizione dei partecipanti, ma anche perché non venendo da una famiglia agiata non potevo permettermi un ampli (anche per i volumi, avevo solo un microcube), mi sono fatto una pedalierina analogica andavo in giro con quella e mi attaccavo a qualsiasi cosa ci fosse (dai dual rectifier ai valvestate) oppure suonavo con pedalierina + roland microcube in diretta. Questa esperienza di vita mi ha aiutato tanto ad adattarmi e a cercare di fare sempre del mio meglio con ciò che avevo a disposizione. Spero di essere stato utile e di aver contribuito alla discussione.

[@danielebazzani]

@@mauro_theguitarist bellissima testimonianza di cui ti ringrazio, Come avrai capito da quello che dico non sono affatto contrario al digitale! Solo che non vorrei neanche ci si schierasse completamente dall'altra parte

[@mauro_theguitarist]

@@danielebazzani grazie per la risposta, avevo compreso che tu non lo fossi. Io per fortuna suono con piacere usando entrambi i sistemi, attualmente ho scelto il kemper perché mi piace come suona sia live che a casa e posso anche gestire con più tranquillità i volumi, ma il sogno dual rectifier resta nel cuore ahah

[@danielebazzani]

@@mauro_theguitarist io continuo a sognare un Marshall da 100 w con due casse 4 x 12!

[@mattiassantoro2469]

Quasi 20 anni fa comprai una testa valvolare da 100w. Al tempo in molti locali e chioschi della sardegna non c'erano PA e ampli microfonati, la gente sentiva quello che usciva diretto dalla cassa del tuo ampli, quindi serviva una roba potente per sovrastare la batteria, dare la botta, e farsi sentire in fondo al locale (o in spiaggia). Tolte pero' quelle situazioni rockettare in cui ti bastavano i 3 canali "quasi puri" dell'ampli, era ingestibile! In situazioni pop con diversi suoni, regolare i canali in modo che andassero bene un po per tutto era difficilissimo, inoltre bastava una leggera variazione di volume per cambiare totalmente la dinamica, le armoniche e le frequenze che uscivano fuori. Una ritmica funky provata in sala a volume 5, con il suono calibrato per stare nel mix, diventava un pugno in faccia a volume 6, per le medie che uscivano fuori molto piu prepotenti! O viceversa scomparivi a volume 4, con le alte che non uscivano piu! E via di compressori, effetti a rack, controller midi e chi piu ne ha piu ne metta per tentare di trovare una quadra. Poi vai a far quadrare i livelli del send e return e tutte le altre noie che ne derivavano nella catena per non distorcere il segnale. Aggiungiamo poi tutta la cablatura, le mille ciabatte, le prolunghe, il cavo midi che non va piu, il rack che si resetta e perde il canale midi d'ingresso, il cavetto del rack che si rompe durante il trasporto etc. etc. Era a suo modo divertente in sala, ma devastante (in negativo) sul palco, magari solo per suonare 20 minuti in una rassegna di 10 gruppi, col soundcheck fatto in 2 minuti contati. Ora giace li inutilizzata, testate del genere non le vuole piu' nessuno, e pure io sono felice con una testata boss katana, digitalissima e a transistor, ma senza piu quelle rogne.

[@danielebazzani]

@@mattiassantoro2469 Sì Certo capisco quello che dici, anche se in realtà per 60 anni è andato più o meno bene a tutti... ☺️

[@mattiassantoro2469]

​@@danielebazzani Pero ci sono 2 cose da considerare del passato: 1 - Tanti che suonavano pop, piuttosto che giocare coi canali dell'ampli, compravano un transistor con un buon pulito (vedevo spesso il classico combo fenderone da 100w) e andavano di pedalini. Per quanto fosse tutto analogico, non vedevo spesso valvolari in quelle situazioni, e la combo transistor + pedali credo sia molto piu gestibile e hai meno variazioni al variare dei volumi. 2 - C'erano meno pretese dai live: ora se uno suona "the wall" il pubblico si aspetta che tiri fuori "il suono di Gilmour" anche se magari quello e' l'unico brano dei pink floyd che hai in scaletta. Vogliono l'effetto "suona come il disco", perche' il digitale ha reso possibile avvicinarsi ad avere centinaia di suoni fedeli all'originale e scambiabili durante il live. Io ho iniziato a suonare nei primi del 2000 quindi non conosco il periodo precedente, ma da filmati e racconti di chi suonava prima di me credo che fino agli anni 80/90 fosse piu accettabile e piu' comune arrangiare le cover e farle funzionare con quei 4/5 suoni che avevi a disposizione. Poi gradualmente e' entrato questo discorso di cercare la fedelta' ad ogni costo. Ricordo che uno dei complimenti piu comuni quando suonavo era dire "minchia, l'hai suonata uguale al disco". Il che e' anche un po triste perche' quando la registrazione e' nata e diventata comune negli anni 20/30 si faceva il discorso contrario: era il disco che doveva rendere la stessa sensazione del live.

[@danielebazzani]

@@mattiassantoro2469 Sì esatto io non ho grande interesse a replicare il suono di qualcuno, mi piacerebbe avere un suono mio utile a quello che faccio

[@gigicau6955]

Riassumendo...non esiste il meglio o il peggio, esiste quello che riesce meglio ad assecondare le proprie esigenze.

[@danielebazzani]

@@gigicau6955 esatto

[@marcozanasi78]

Ho suonato per anni con una Plexi originale 1969 facendo un tributo ai Led Zeppelin, ovviamente con un limitatore della Hot Plate, ti assicuro che ad oggi nei locali è diventato praticamente impossibile....sia per una questione di volumi ma anche per la qualità dei fonici, dei microfoni e degli impianti. Da un annetto sono passato al digitale, attualmente uso un pedale Universal Audio per la simulazione di amp e cab+mic, un monitor frfr della Redsound con cono da 8 che tengo dietro e se mi serve piu volume lo butto anche nella spia davanti. Ti assicuro che non rimpiango la mia Marshall. Poi ovviamente è un dato di fatto che il valvolare non si possa ancora sostituire, però con la soluzione che ho adottato è tutto più ordinato sul palco e fuori.

[@danielebazzani]

@@marcozanasi78 si, lo so bene... grazie del contributo!

[@ignazio5241]

Concordo assolutamente con te . La cosa più terribile che può accadere in un locale , che il titolare dice di abbassare il volume. Viene giù una sincope

[@danielebazzani]

🤣🤣

[@gasparepellecchia]

Sono un amatoriale. In casa ho trovato la quadra con una testata Quilter più cabinet. In saletta mi porto i pedali e mi arrangio con ciò che trovo. Quella volta che suono in pubblico ho un terzo rig di tipo valvolare. Se però dovessi registrare sinceramente acquisterei un rig digitale (quarta opzione). P s. Ascolto moltissima musica nei locali e ormai vedo ogni combinazione; non ultimo sto vedendo sempre più band usare il digitale per ricreare "indistinguibile" il suono dei brani originali (con rig da migliaia e migliaia di euro usati in piccoli pub). Nun se capisce più niente 😂

[@danielebazzani]

@@gasparepellecchia meglio così! 🤣🤣

[@d.a.3003]

La soluzione più semplice credo sia modeler + cassa FRFR. In assenza di un impianto di buon livello puoi utilizzare tutto come un amplificatore tradizionale e, quando si può, collegare il modeler all'impianto tenendo la cassa come monitor. Un setup di questo tipo permette una estrema versatilità e garanzia di risultati in praticamente ogni contesto, dalla casa al pub, fino al palco, o mi sbaglio? Certo, non ha il fascino di un amplificatore valvolare con una pedaliera dedicata e il costo non é nemmeno così contenuto: un modeler di buon livello con abbastanza funzioni e switch costa almeno 400-500 euro, una cassa FRFR buona altrettanto. Con la stessa cifra, se si tende ad usare pochi effetti, si riesce a comprare un discreto combo valvolare e qualche pedale, soluzione probabilmente di maggiore qualità sonora ma meno versatile.

[@danielebazzani]

@@d.a.3003 esatto, hai colto il punto del video. 😀

[@simoGRV]

Non riesco a usare i sistemi digitali... Sono migliorati molto ma non sento in primis la necessità di sostituire il mio twin. Ha proprio quello che cerco . In secundis manca le ciccia il feeling lo spessore. Io non riesco proprio a immaginare srv jimi e tanti altri con sistemi digitali . In altri contesti puo funzionare . Poi meno male che c'è. Ha semplicemente semplificato moltissime cose... Bel video bravo 😊

[@danielebazzani]

Grazie, la penso come te...

[@therover4428]

Non essendo un professionista e suonando per piacere, non potrei mai rinunciare ai miei valvolari. Rinunciare al piacere di una pennata ben data su un marshall imballato... mai! ^_^ Non c'è scatoletta digitale che tenga. Poi come dici giustamente te, per i professionisti può essere una necessità in alcuni casi. Ma per chi come me suona per piacere personale, il suono delle valvole è almeno metà del piacere se non di più. Non faccio molte date in giro all'anno, e portarmi la mia cassa 2x12 + testata non è un problema... è un sforzo ampiamente ripagato. Tra l'altro sento spesso parlare di comodità del digitale e poi vedo gente con Kemper è cassa FRFR che si spacca la schiena più o meno come me... quindi boh... mi viene da pensare che il marketing fa tanto, :) Discorso diverso per chi ha bisogno, o ci tiene a cambiare decine di suoni a serata... ovviamente in quello il digitale è inarrivabile. Ma io sono delle scuola un solo suono, il mio... e pedalare (di gusto).

[@danielebazzani]

come ti capisco!

[@davidecare1083]

E' un dato curioso come sia il professionista che va sui palchi sui quali ormai (citando il video) il volume dell'amplificatore non è più richiesto, sia il musicista che studia da casa e ripassa i brani, sostanzialmente hanno il loro Pod con i suoni già settati da portare sul palco. Naturalmente con Pod sto riassumendo sia il Pod stesso che le varie pedaliere come Quad Cortex, Kemper, Headrush e tutti altri nomi mirabolanti! Sempre idealmente, hai i tuoi bellissimi effetti preparati con cura ed attenzione, arrivi sul palco, ti butti nel Mixer (mischiato con voci e tastiere) et voilà! Hai gli in-ear, senti tutto perfettamente! Ecco, sul grande palco questo ha senso perchè la parte finale è adeguata, ma immagina in un pub o un locale piccolo... Sono d'accordissimo su questo: una cassa sulla quale mandare il segnale della pedaliera non è una brutta idea, togliendo l'IR dalla catena! Mi scuso per essermi dilungato, ho trovato davvero interessante il video e mi sono sentito di esprimere perchè sono d'accordo!

[@danielebazzani]

Ma perché scusarti, grazie del contributo!

[@FabioBattistelliGuitar]

una cosa che mi da fastidio di suonare con l' ampli è la poca direzionalità, spesso mi trovo a tagliare la faccia a quelli che sono di fronte alla mia cassa, mentre quelli che stanno dalla parte opposta del locale sentono la metà e le frequenze alte tagliatissime. Ora se suono nei locali mi porto il setup analogico e cerco di microfonarmi tenendo volumi contenuti, o comunque metto l ampli più dietro possibile ed a terra, mai sollevato. Per contesti di palco anche da "festa di piazza" vado di digitale ed uso inear+mia cassa dedicata al volume tanto che basta per darmi la sensazione di avere un po' di botta dietro.

[@danielebazzani]

Ottima scelta!

[@goodboy65]

Io ho comprato la Helix Floor appena è uscita quindi circa 8 anni fa (grande macchina) ma avevo già un Boss GT001 perchè per me è un hobby e sono appassionato di Home recording da tantissimi anni (da quando si usavano le cassette stereo7 ricavando 4 tracce) ho anche un piccolo ma bello Rivera Pubster 25 che non ho mai venduto. Oggi ho fatto un sistrema ibrido entrando nel finale del Pubster (al quale ho montato un Celestion greenback 10" che una volta non esisteva e che ha il suono del Rock) e poi microfono l'ampli e entro nella mia Audient ID14 Mk2. Non tengo il volume alto per il momento i vicini che sono tutti single non anziani non hanno brontolato anche perchè suono di solito la domenica pomeriggio. Nel tuo discorso manca una variabile: il peso! Gli anni passano e la schiena ne risente a meno che tu non abbia un roadie. Il VOX AC30 ? bellissimo ma è un macigno il Fender Twin reverb? bellissimo ma è un macigno, testata marshall da 100w senza master volume? e cassa 4x12" impossibile da usare e i suoni dei dischi sono fatti col volume a palla e la cassa non ci sta nei piccoli locali). Una cosa intelligente l'ha fatta Fender con la serie TONE MASTER cioè invece di avere 100 suoni impegnarsi ad avere esattamente i suono originale e con gli speaker al Neodimio oltre a non avere i trasformatori il tutto risulta leggerissimo hanno un riduttore di potenza e anche un uscita con IR da mandare al mixer, quindi hai il tuo ampli dietro e il segnale al mixer. Ecco come suono soundcloud.com/user-598831548/pearly-chill-out soundcloud.com/user-598831548/pearly-zz-top-style

[@danielebazzani]

@@goodboy65 hai ragione il peso è una variabile molto importante, Ma va anche detto che oggi esistono amplificatori valvolari da 15 w che ti staccano la testa e non pesano niente! 🤣

[@danielebazzani]

@@goodboy65 E hai ragione anche sulla serie tonemaster che però perde qualcosa rispetto agli originali

[@leandrodiana]

La chiave è esattamente quella: se nella stanza c'è la batteria acustica che suona tanto vale che ci siano anche gli amplificatori a volume adeguato.

[@danielebazzani]

@@leandrodiana vero

[@simonepasturi5111]

io ho sia un ox ,che un tone king ,ma li uso come attenuatori per ora appunto perche' ho tutti valvolari.non riesco nemmeno a immaginare un mondo diverso.una volta ho avuto un line 6 a transistor.come ho provato un mesa boogie dual rectifire ,che mi ha fatto sentire il suono reale e non simulato con la potenza delle valvole ,per me sono sempre esistiti solo il valvolare e l'analogico.infatti ho 7 ampli diversi con 7 cabinet diversi per avere suoni diversi.sono perfettamente conscio che col digitale potrei avere suoni similari in una scatola,ma rimarrei deluso alla prima pennata.😇 come quasi tutto in musica credo sia semplicemente questione di gusti.

[@danielebazzani]

@@simonepasturi5111 la penso come te!

[@andreasalerno3865]

Il chitarrista è in genere un musicista molto legato al passato e agli strumenti d'epoca che siano chitarre, amplificatori e pedali. Il tastiera meno, perché sa con non può avere una stanza o un palco pieno di pianoforti, organi, synth. Io personalmente ho sempre suonato in digitale, perché quando sono a casa ho il suono che voglio a basso volume e quando sono sul palco ho lo stesso suono. Una chitarra un multieffetto una DI per il palco, mi ascolto dal monitor. Ho anche tanti pedali e una Testata Valvolare Hiwatt, ma solo per sfizio. Insuonabile a casa e troppo difficile da portare sul palco. La mia schiena dice grazie.

[@danielebazzani]

@@andreasalerno3865 😀

[@NicoNico-wl6xm]

Una combinazione perfetta: Red Special e Vox AC30

[@danielebazzani]

@@NicoNico-wl6xm ❤️

[@ignaziozichittella3109]

trovo questa discussione vecchia, perdonami ma anche priva di nuovi spunti. Premesso che io sono uno scansafatiche, scioperato, sfaticato cronico, e che per lavoro faccio il fonico di studio ma per passione sono anche chitarrista, a casa ho un jtm 800 con cassa 4 x12 1960 A, ma anche un Mesa dual rectifier con relativa Gibson Les Paul custom del 1979 con cui ho bellissimi ricordi. Credimi però ogni volta che penso di usarli, puntualmente mi passa la voglia di andare a suonare. Oggi il digitale ha fatto passi da gigante ha suoni, che se li sai fare sono davvero credibili e belli, poi il monitoraggio è un discorso a parte io ho risolto con un mixerino e due monitor, e sono io a scegliere il mix in spia che più mi aggrada, ma soprattutto faccio in modo che il fonico di sala non faccia assolutamente niente, e che se malauguratamente dovesse per qualsiasi motivo, mettere mani, passerebbe semplicemente un bruttissimo quarto d’ora 😂😂😂😂

[@danielebazzani]

@@ignaziozichittella3109 Sì ma sembri particolarmente esperto E ti assicuro che non lo sono tutti come te

[@DannyFrancati]

Anche con l'analogico ci servono le spie....troppo lunga la mia considerazione/opinione da scrivere....lascio sfogare gli altri

[@danielebazzani]

@@DannyFrancati no perché, vai che leggo!

[@Tini.F.]

Mi piace giocare con il feedback e con il digitale si può simulare ma, non sarebbe così divertente poi, ovviamente nel terzo millennio è tutto ibrido😅

[@danielebazzani]

ti ricordi il pedale che faceva il feedback finto? 🙂

[@alessandroraho5584]

@@danielebazzani Il Boss ? 😄

[@danielebazzani]

@@alessandroraho5584 si!

[@urlo7905]

Il digitale, è certamente comodo. lo uso in casa, con le cuffie, ai volume che voglio e posso divertirmi con le varie simulazioni senza disturbare nessuno, ma.........non c'è lo stesso piacere che si prova, dopo aver preparato il tuo "testata e cassa" con tutto regolato a dovere e aver dato una bella pennata alla "Ritorno al futuro". E', a mio modesto parere, anche una questione di impatto "de panza", che nel primo caso, mi manca e non posso che essere d' accordo con te.

[@danielebazzani]

@@urlo7905 esatto, se l'hai provata, non si batte

[@leandrodiana]

E comunque, il problema è sempre il pop 😂

[@danielebazzani]

@@leandrodiana 🤣🤣