Penso che ho fatto male a guardare questo video mentre sono in treno perché sto letteralmente piangendo: non avrei mai creduto che nonostante abbia visto altri contenuti di questa tipologia io riesca sempre ad emozionarmi. Sono un ragazzo di 20 anni e i videogiochi sono una parte integrante della mia vita: questo medium artistico mi ha salvato dalla depressione e ogni volta che stavo male era lì a tirarmi subito su di morale; a causa di questa viscerale passione negli anni scolastici sono stato vittima di bullismo con una miriade di appellativi che variavano dallo "sfigato" allo "stupido" e di questo ne ho sofferto moltissimo così come nel 2020/inizio 2023 ho sofferto di solitudine (sviluppatasi poi in una forma di depressione) in quel periodo non me la passavo per nulla bene e nonostante la psicologa che mi seguiva e i professori della scuola superiore volessero allontanarmi in tutti i modi dai videogiochi io non li ho mai lasciati. Perché laddove il mondo mi cadeva addosso e tutto mi sembrava grigio, monotono e ripetitivo i videogiochi erano: il mio riparo, la mia seconda casa, i miei terzi genitori e i miei amici virtuali (intendo sia persone conosciute online che veri e propri personaggi). Un tempo avevo un sogno ovvero quello di diventare sviluppatore di videogiochi ma il come si sta muovendo l'industria in questo periodo non mi piace e perciò ho rinunciato. Tuttavia l'amore, l'interesse e l'affetto che tutt'ora provo per il medium videoludico è sconfinato e me ne frego di quello che pensano gli altri di me: SI ESATTO non mi interessa se uno youtuber palestrato dice che sto sprecando il mio tempo o qualche ciarlatano giornalista da 4 soldi mi addita come pollo se compro da Nvidia così come me ne frego dei politici e conduttori televisivi che li additano come mezzi violenti. Giocare ai videogiochi mi rende felice, mi aiuta ad estraniarmi dalle cose brutte e riesco a vivere meglio e di questo ne vado più che fiero dato che la mia vita non fa altro che migliorare. Non esagero a dire che preferirei morire piuttosto che vivere da infelice come la maggior parte delle persone senza una passione o un hobby. Giocherò con i videogiochi finché sarò in vita per continuare a rallegrarmi nei momenti difficili e per sempre. Poi chissà se quando morirò la mia anima viaggerà di nuovo in quei mondi virtuali che ho tanto amato #gamerpersempre ❤
@Lo_ZioSen7 күн бұрын
Amico mio, ti ringrazio tantissimo per esserti aperto così sotto un mio video. Sei giovanissimo ma parli con razionalità e mi pare anche con tanta responsabilità. Ti auguro tutto il bene e mi raccomando non farti abbattere mai perchè purtroppo la vita è sempre pronta a darti un pugno in faccia. Io sto cercando di creare una community sana, che condivida le proprie passioni e che si supporti a vicenda, seppur a distanza! Qui sarai sempre tra amici ☺ Un grosso abbraccio
@ayrton74888 күн бұрын
Secondo me più che invidiosi sono persone con pregiudizi dati dall'ignoranza. In genere quelli che affermano che i videogiochi non insegnano nulla, che servono solo ad intrattenere, e anzi che possono rincoglionire o addirittura rendere violenti, sono persone che non hanno mai avuto la passione per i videogiochi. Si tratta quindi o di boomer, ossia persone cresciute in epoche in cui i videogiochi non esistevano, oppure di persone fanatiche dello sport. In genere quest'ultima categoria tende a disprezzare i videogiocatori e ad etichettarli come nerd senza vita sociale. In realtà si può avere la passione dei videogiochi e praticare anche attività fisica, l'uno non preclude l'altro. Quindi non si tratta di invidiosi ma di ignoranti. Sia chiaro che esistono effettivamente anche videogiochi semplici che non insegnano nulla e sono stati creati solo per intrattenere. Ma ci sono anche giochi molto complessi, delle vere opere d'arte create anche per dare emozioni e insegnamenti, alla pari di alcuni film di successo o di alcuni libri. Alcuni esempi famosi sono The Witcher 3 e Red Dead Redemption 2.