Sorgente e Valle della Covola a Gallio, Altpiano dei Sette Comuni

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Un facile sentiero naturalistico a Gallio, nell'altopiano dei Sette Comuni (Vicenza), conduce ad un luogo molto suggestivo.
La sorgente della Covola esce copiosa sotto ad una parete rocciosa ed è una delle poche sorgenti perenni di tutto l'altopiano carsico.
In breve, dalla zona dei giardini pubblici, si scende alla sorgente.
Nei pressi l'acqua viene subito incanalata e un primo salto alimentava una serie di mulini, dismessi e riciclati durante la Grande Guerra e trasformati in una centralina idroelettrica (1917).
Questa fu zona di retrovia durante le battaglie sul monte Zebio, da qui si pompava l'acqua verso le trincee e si produceva energia elettrica.
Più sotto i ruderi di quelli che furono opifici già documentati fin dal 1500 con annesse abitazioni a formare una contrada.
Si macinava il grano, vi era la Pila da orzo, vi era il Pestarin da Scorze per ottenere il tannino per la concia delle pelli e il follatoio per la lana. Probabilmente vi erano altre attività accessorie, sempre vincolate dalla forza motrice dell'acqua, come fucine e magli.
Il sentiero ora scende a tratti molto ripido e poco sotto s'incontra un edificio, restaurato anni fa ed ora in completo abbandono, che fu uno dei Mulini della Covola.
E' presente una grande ruota idraulica, con le canalette accessorie di alimentazione e scarico dell'acqua. All'interno s'intravvede il macchinario del mulino, non è visitabile.
Tutta l'infrastruttura è su terreno molto imprevio e coperto da vegetazione, si raccomanda quindi di prestare la massima attenzione nell'esplorazione fuori dall'ampio sentiero battuto.
Sotto il mulino, raggiungendo il fondo della valletta, si può intravvedere tra la fitta vegetazione una serie di interessanti cascate.
Ancora qualche centinaio di metri di discesa impervia e si perviene all'ampio sentierone, in leggera discesa sul fondo del vallone, recentemente sistemato (2023) dopo l'avvenimento meteorologico e franoso del 2022.
Attualmente (2024), il tratto è poco gradevole, esteticamente, in quanto ancora fresco di lavori di messa in sicurezza, ma si presume che nel giro di qualche anno ritorni l'esuberante vegetazione che lo caratterizzava.
Tuttavia questo fatto permette di vedere meglio la serie di cascatelle generate dalla scalinata di roccia.
Si giunge alla contrada Ronchi, caratteristica borgata Cimbra, con fontana e case ora restaurate.
Da qui è possibile ritornare facilmente a Gallio per un percorso che risale la valle di Campomulo lungo la strada asfaltata (segnalazioni). Ovviamente si può ritornare percorrendo a ritroso la valle della Covola.
Volendo prolungare la passeggiata si può proseguire per la stradina sterrata di fondovalle e raggiungere il suggestivo Santuario della Madonna del Buso, con il sottostante canyon davvero impressionante.
L'anello principale è di circa 5 km con 250 metri di dislivello, tenendo presente che l'andata è in discesa mentre il ritorno è salita.
Si può percorrere agevolmente in 2 o 3 ore, ma vale la pena procedere con estrema calma per osservare le meraviglie della natura.
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Ideazione, riprese ambientali, audio, video, fotografie sono copyright di MagicoVeneto.it, autore Gianni Pasquale, realizzate a settembre 2024.
Musica: variazioni da B. de Selma
Per ascoltare e scaricare gratuitamente registrazioni di suoni della natura e musiche, vedi sul mio sito:
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