Soul or body? To the fundamentals of a dualism that is always in fashion but has now had its day

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Teologia Pro

Күн бұрын

Пікірлер: 21

@teologiapro 5 ай бұрын

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@Luigi-m8z 5 ай бұрын

non ci avevo mai pensato...

@teologiapro 5 ай бұрын

felice di fornire ulteriori spunti di riflessione 😊

@teologiapro 5 ай бұрын

Il testo citato nel video è: A. Damasio "L’errore di Cartesio"

@theologi123 4 ай бұрын

Soul and spirit: two important and complex concepts

@teologiapro 4 ай бұрын

Yes 😊

@TheoKunz-23 5 ай бұрын

Danke, serh interessant. Was hat #descartes gemacht?

@teologiapro 5 ай бұрын

Er schrieb bedeutende philosophische Werke 😁

@TheoKunz-23 5 ай бұрын

@@teologiapro Danke!

@musicomane33 4 ай бұрын

San Paolo parla di "chi vive secondo la carne e chi vive secondo lo spirito", indicando una opposizione tra le due dimensioni. Come si deve considerare? Come si può superare questo dualismo, dal momento che è evidente che il corpo è soggetto alla corruzione e al disfacimento, mentre l'anima è pensata come potenzialmente immortale?

@teologiapro 4 ай бұрын

Grazie per l'intervento e la domanda. L'antropologia paolina è alquanto complessa; gli ho infatti dedicato un nutrito paragrafo all'interno del testo "Il respiro dell'anima. Distinzione teologico-filosofica tra anima e spirito". Sinteticamente direi che nel linguaggio paolino psyché (anima) indica l’indole naturale dell’uomo, cioè l’uomo in quanto tale, e pnêuma (spirito) l’interiorità nella sua parte superiore arricchita dalla Grazia ed unita allo Spirito Santo. L’anima sta dunque dalla parte del mondo, lo spirito invece proviene ed appartiene a Dio, quindi il problema dualistico non sarebbe tra anima e corpo ma tra spirito e corpo/anima. Più interessante in ottica dualista è il passo che contiene la cosiddetta “antropologia ticotomica paolina” in 1Ts 5, 23. Lo scoglio interpretativo non è attualmente stato superato, ma alcuni esegeti pensano che in questo punto Paolo affermi una distinzione tra anima e spirito. Ma poiché si tratta di un testo senza paralleli nel Nuovo Testamento e il tono del discorso non è didattico, i più pensano che l’Apostolo non sia qui impegnato a proporre un’antropologia precisa. La sua preoccupazione è quella di dire che TUTTA la persona debba conservarsi irreprensibile per la venuta del Signore.