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Puntata dedicata all'associazione Angeli del bello di Ascoli Piceno durante una delle azioni di pulizia collettiva di un muro esterno di un edificio, portate avanti dai volontari.
L’associazione di Ascoli è la terza nata in Italia (dopo Firenze e Verona), si è costituita a maggio 2018, su iniziativa di un gruppo di cittadini innamorati del loro territorio.
Sono un centinaio di soci, di cui una 30 volontari attivi.
La loro missione è il decoro urbano e in particolare la pulizia delle facciate di edifici pubblici e privati, imbrattati da scritte, firme, tag e altri simboli, prevalentemente nel centro della città di Ascoli, ma non solo, ovviamente previa autorizzazione dei proprietari e della sovrintendenza (se l’immobile è vincolato).
Con il tesseramento acquistano i materiali di consumo per le attività di pulizia ma poiché Ascoli è la città del travertino, per una pulizia che non danneggiasse il materiale, si sono dotati anche di uno speciale macchinario, molto costoso, che hanno potuto acquistare grazie a donazioni di sponsor privati, imprese locali e fondazioni.
Dal 2018 ad oggi hanno ripulito oltre 100 siti. Inoltre, durante il periodo delle restrizioni Covid, hanno realizzato anche un censimento delle imbrattature/graffiti del centro storico di Ascoli (realizzando circa 2000 fotografie), divenuto anche una pubblicazione, e dal quale è nata un’attività di pulizia programmata, in collaborazione con alcune imprese private: progetto denominato Ascolitagfree#.
Un altro progetto che li ha visti coinvolti, in collaborazione con il Comune, è il recupero dell’area della statua del Cristo Redentore, monumento che dalla collina del Sacro Cuore domina la città di Ascoli Piceno, che era in uno stato di abbandono e molto deturpata da scritte e spray.
Oltre che operativi in città, sono presenti anche nelle scuole con la loro testimonianza, e la loro azione ha innescato un “contagio” positivo sul territorio.
A raccontare l'associazione: Luciano Vizioli, presidente;
Caterina Speca, volontaria impegnata nei progetti con le scuole
Peppe Pica, volontario