Stefano Mancuso - Verde brillante. Alla radice dell'intelligenza delle piante - 28 ottobre 2013

[@caterinadominioni5016]

Credo che Stefano Mancuso, oggi come allora sia, oltre che interessante, anche terapeutico perchè riesce, come pochi altri, a farci decentrare dalle umane cosuccie.

[@adabarbieri7808]

E' possibile sapere come si chiama la tabella medievale? Grazie

[@letiziafarisato8780]

L'obiezione alla coltivazione degli OGM in campi all'aria aperta - distinta da una generale obiezione agli OGM in se stessi, che è una questione etica - è un'obiezione scientifica. Richiama il principio di cautela, totalmente violato a causa degli interessi economici delle multinazionali. Innanzitutto - onde evitare confusione - bisogna subito togliere dal campo della discussione gli innesti genetici fra specie vegetali: quando si parla di OGM, non si parla di "innesti" o comunque incroci fra piante, anche molto diverse fra loro. Gli OGM sono invece incroci genetici fra il regno vegetale e quello animale: geni di animali immessi nelle piante. Fragole con geni del merluzzo antartico, per fare un esempio. Questa cosa non è mai esistita in natura. Un merluzzo non potrebbe mai accoppiarsi con una fragola, e trasmetterle i propri geni. Il problema è che l'uomo non sa cosa questi incroci genetici fra animali e piante produrranno a lungo termine: tuttavia, la coltivazione all'aria aperta avviene già da molti anni. Ed è noto che le mutazioni genetiche sono irreversibili. Per fare un esempio, un solo campo di mais genetico coltivato all'aperto porterà, con l'impollinazione, alla mutazione genetica di moltissimi altri campi di mais nei dintorni. Il mais genetico andrà gradualmente a trasformare tutto il mais non genetico, e per sempre. Perderemo il mais non genetico. Da notare che quel mais genetico è comparso in natura all'improvviso, da un esperimento dell'uomo: non ha impiegato migliaia di anni ad evolversi come qualunque altra specie vegetale. Non ha interagito nel mondo gradualmente con la sua presenza, permettendo alle altre specie di adattarvisi, collaborare o competere con esso. No: esso è apparso all'improvviso. Ma soprattutto ricordiamo che non è una semplice nuova specie vegetale: no, è un vegetale ibrido col regno animale. Vegetale-animale. E che cosa esattamente questa "creatura", vegetale ed animale insieme, provocherà - alle altre piante, agli animali, all'uomo stesso e al suo organismo, non lo sappiamo. Il problema vero è che gli OGM dovevano essere studiati in ambienti chiusi e protetti per almeno 50 anni, prima di pensare a immetterli in natura. Questo è il problema. Non è etica. E' puro buon senso, a mio avviso.

[@biobonsaiabm]

Senza uomo la natura regredirebbe verso la biodiversità, e gli ogm scomparirebbero, o perlomeno raggiungerebbero un equilibrio col resto dei vegetali, alla natura dell’uomo non gliene frega nulla… il problema è dell’uomo! E poi le impollinazioni non sono a senso unico, il mais non ogm andrebbe a modificare, tramite impollinazione quelli ogm…

[@ipnovitochannel8427]

io ho visto , felci , felci felci felci. 😁

[@lessiniaflowers]

Tipica disorganizzazione italica. Non funziona mai niente ;-)

[@sandatoacsen9858]

Questa persona, che parla, sembra non aver sentito "dell, Amor che muove Il Sol e l, altre stelle .!..... Oppure e uno di quei scienziati che non vogliono" compromettersi" d, avanti al sistema ! .. I fatti ha subito messo in chiaro che " VIVA Darwin ed il suo evoluzionismo!"... In ogniuno di questi casi, per me E👎