Strategie per un buon invernamento. Parte2

Il filmato precedente fa vedere in concreto come si presenta attualmente una famiglia di api ben preparata all'invernamento. Questo secondo filmato spiega l'importanza degli aspetti qualitativi: covata e api sane alla ripresa dopo il blocco, un tema importantissimo di cui si sente parlare proprio poco...
Scusate, ultima colonna 16x e non 10x

[@alessandromari2970]

Complimenti!!!!!

[@soniamassimo9625]

Buongiorno Professore e grazie per questo video fantastico! I suoi insegnamenti portano a riflessioni a cui è impossibile sottrarsi. La sua conoscenza è profonda e la dote di saperla trasmettere è assolutamente indiscutibile! Grazie 😊

[@angelosimone871]

Ottimi video e spiegazioni più che dettagliate. Grazie come sempre per gli insegnamenti

[@fabio-et1bl]

Sempre chiarissimo complimenti!! Avrei un caso da esporle: dopo il trattamento ho trovato purtroppo un famiglia senza regina e che mi ha svuotato il melario riportando il miele nel nido e cmq stava riempendo una cella reale e qualche rosetta di fuchi. Per me ormai è troppo tardi (pianura padana) e ho deciso di dare un telaio di miele con relative api alle casette un po più deboli ma verso sera ho notato un bel po di lotta sul predellino. Ho sbagliato il periodo oppure dovevo scrollare le api, oppure mi dica lei il suo parere. La ringrazio vivamente per i suoi consigli

[@michelec.7232]

Buongiorno sig nesler. Sono un neofita e questo è il mio primo anno. In merito all'invernamento volevo chiedere se è normale che nelle ultime settimane con l'abbassamento delle temperature ho notato un aumento esponenziale di vespe comuni gialle e nere e soprattutto vespe crabro. Le prime si tuffano nei nidi durante le aperture. Le seconde prendono le api al volo o sui predellini di volo in modo che prima non facevano. Avevo già messo trappole per vespe e calabroni durante l'estate, ma ora sembrano esercitare una pressione incredibile, soltanto nella durata della mia visita ne riesco a vedere una decina di catture. Non c'è per ora la velutina o l'asiatica. Io sono in pianura a 200 m slm prima delle Prealpi occidentali. È normale? Devo preoccuparmi o intensificare trappole e catture? Oggi ho approntato anche cartoni con colla e cibo per gatti.

[@rosaloria5596]

Complimenti, le lezioni e i video sono sempre itilissimi. Vorrei chiedere se si può togliere quel fastidioso riflesso che si vede sempre sulla lavagna. Grazie

[@FrancescoTonnara]

Complimenti ! Ho tanto imparato dalla lettura del suo libro e dai video che periodicamente ci offre , che sono riuscito a colmare le lacune che inevitabilmente si formano se si fa uso esclusivamente della teoria senza la guida pratica di un buon apicoltore. La ringrazio perché ora mi sento più sicuro. Sono un appassionato che ha ancora tanto da imparare, vivo in Calabria e il mio apiario e’ a circa 50 m. sul livello del mare . Ho fatto il blocco della covata con favo orizzontale alla metà di giugno e dopo il ventiquattresimo giorno ho fatto un gocciolato con acido ossalico. A ottobre, quando le temperature si faranno più basse , farò un trattamento tampone con Apilifevar . A gennaio del 2025 all’ Epifania farò l,ingabbiamento delle Regine e dopo 24 giorni il trattamento con acido ossalico gocciolato. E qui Le pongo la mia domanda. Come fare per arrivare a metà giugno senza che le api siano molto stressate dalla varroa ? È consigliabile un altro trattamento tampone ed eventualmente quando? Consideri che qui a fine marzo sono pronto a mettere i melari. La ringrazio e Le porgo i più cordiali saluti Francesco Tonnara

[@NeslerRomano]

Da quello che capisco se fai l'ingabbiamento a inizio gennaio tratti a fine gennaio circa. Ti restano quindi 5 mesi. Confrontando con la mia situazione anche per me la covata inizia a inizio febbraio (prima è troppo freddo) e fino a giugno ci arrivo bene. Il modo più efficace per risolvere il tuo problema (che alla fine è simile al mio anche se le mie colonie si sviluppano un più lentamente) è applicare qualche tecnica tipo separazione della covata in modo da arrivare a giugno anche con alcune famiglie (non tutte ovviamente) che hanno meno acari. In primavera c'è tanta covata e i trattamenti sono quasi del tutto inutili, in quel periodo bisogna sopperire se mai con le tecniche ... Ti consiglio se mai di provare con poche colonie e vedere che risultato ottieni.

[@FrancescoTonnara]

Sì proverò ad agire su alcune famiglie con la separazione della covata. Grazie e buona domenica

[@lorenzoambroselli1582]

Chiarissima esposizione q.

[@lorenzoambroselli1582]

Dalle nostre parti qualcuno consiglia di bloccare la regina oltre al trattamento invernale per altri 30 giorni per evitare spreco di energie con covata in pieno inverno e il proliferare di varrebbe che indebolirebbero le api in primavera :lei cosa ne pensa ?

[@NeslerRomano]

Io non bloccherei oltre il periodo necessario per trattare, ma non ho esperienza di lavoro in climi caldi ...

[@lorenzoambroselli1582]

Sto nella zona lariana +_ 400mt con blocco naturale prima sett di novembre con speranza che arrivi un po di freddo con relativo trattamento con gocciolato

[@MarcoDalMolin.91]

Buongiorno e complimenti, quest'anno ho iniziato il blocco di covata proprio il primo Luglio e gocciolato dopo 24 giorni. Ma così facendo mi sono perso parecchio castagno perché qua (Prealpi Venete) ha fiorito dal 10/15 di Luglio e avendo il nido con poca covata hanno riempito sotto più che il melario.. male non fa per loro però qualcosa in più preferivo portarlo a casa (colpa della mia poco esperienza). Quindi con fioriture tardive mi vien da pensare che si debba ritardare i trattamenti, o sbaglio qualcosa? Grazie ancora

[@NeslerRomano]

Credo che quest'anno non faccia testo: c'è stato un ritardo stagionale che non è mai stato recuperato, castagno e rododendro hanno fiorito più tardi del solito. E' chiaro che facendo il blocco i primi di luglio si rischia di perdere un po' di produzione (nelle mie zone si tratta di pochi chili di miele in qualche annata). Facendo il blocco tardi si rischia di perdere tutte le famiglie. Faccio i conti della serva per me perdere le famiglie significa perdere 20000 euro perdere da 0 a 3 Kg di miele ad arnia significa perdere circa da 0 a 3500 euro. Calcolo del rischio. Poi il fatto che resti un po' di miele anche nel nido non può essere considerato un fatto negativo per un apicoltore che ci tiene al benessere delle sue api. Nel calcolo del rischio calcolando il valore del miele ovviamente vanno tolte le spese vive e il costo dello sciroppo che compensa quel miele ...

[@MarcoDalMolin.91]

Logica con cui si può essere solo d'accordo. Grazie

[@gianluca8385]

Buongiorno e grazie per il video. Ho una famiglia dove, da circa 10 giorni nonostante le temperature siano notevolmente abbassate, le api stanno in gran parte all'estero sul predellino, facendo la barba anche la mattina. Non mi è mai capitato in questa stagione, potrebbe essere un problema di varroasi o altra patologia che le porta a preferire l'esterno dell'arnia? Molte grazie

[@NeslerRomano]

Stai usando tavolette di ApilifeVar o acido formico? Lo chiedo perché questo è il motivo più frequente di quel comportamento

[@gianluca8385]

​@@NeslerRomano No, ho trattato con ossalico gocciolato con blocco di covata in Luglio

[@NeslerRomano]

@@gianluca8385 se nella parte di api esterna non c'è una regina, nemmeno una vergine non mi preoccuperei. Ma vedete una vergine non è facile ...

[@NeslerRomano]

Scusate, ultima colonna 16x e non 10x

[@alessandromari2970]

Avevo questo dubbio infatti, Grazie del chiarimento! 🙂👍

[@TheSamstarlight]

Buongiorno! Video bellissimo.. non avevo mai considerato le covate di ottobre/novembre come "dannose" o "poco utili", parlando in chiave di infestazione da varroa. Questa è una riflessione importante. Nel bresciano, dove sto io, normalmente riesco a trattare in assenza di covata per blocco naturale a fine ottobre/ metà novembre. L'anno scorso però il caldo non voleva andarsene, e le covate si sono protratte a lungo. In quel caso, c'è un punto di non ritorno, in cui è meglio ingabbiare la regina? O addirittura, sforchettare quelle roselline di covata residue?

[@NeslerRomano]

Premetto che non posso rispondere con precisione e competenza, perché non ho molta esperienza di autunni in zone calde. In ogni caso io dopo la metà di novembre dove serve ingabbierei. Il punto dolente è che si rischia di ingabbiare quando il problema sta risolvendosi da solo. Un ragionamento del tutto diverso per le zone veramente molto calde dove la covata non va via perché lì sicuramente bisogna intervenire...

[@AndreaAstolfi-u6v]

Buona sera, come sempre video interessantissimi. Io sono in una zona con inverni abbastanza miti, covata fino a dicembre/gennaio, quando parli di fare trattamenti tampone ad ottobre quali alternative ho?

[@NeslerRomano]

Varie alternative: ossalico sublimato, apilifevar e anche formico .

[@gianluca8385]

Buonasera, vorrei sapere se secondo te è corretto fare un trattamento tampone con Apilifevar in ottobre solo ad alcune famiglie che mostrano segni di infestazione ed alle altre no. Grazie mille

[@NeslerRomano]

Su questo tema ci sono opinioni molto diverse. Io sono del parere che, essendoci sempre una forte reinfestazione fra arnie dello stesso apiario, conviene sempre trattare tutte le arnie dell'apiario e anche nel medesimo momento.

[@raffaelepagliarani]

Sig. Nesler buongiorno, lezione interessantissima, seguendo il suo ragionamento e iter di lavoro a fine ottobre/novembre arnia con api "pulite" su 5-6 favi, scorte adeguate, in blocco naturale della covata. Per l'inverno lei utilizzerebbe nutrizione supplementare, candito? Nella mia zona alcuni apicoltori lo mettono. Mi scusi, per la prevenzione della nosemiasi consiglierebbe l'utilizzo di Apiherb, grazie.

[@NeslerRomano]

@@raffaelepagliarani io normalmente non uso candito in inverno ( in un filmato spiego perché). Per essere più precisi uso candito in inverno solo su quelle rare famiglie che mi restano per errore con poche scorte. Apiherb è l' unico integratore di cui è stata dimostrata l' utilità con sperimentazione. Io però non uso integratori perché penso che se le api vengono tenute bene, essi non servono ...

[@raffaelepagliarani]

@@NeslerRomano Grazie