Sugli archetipi del genio, con Marco Ripà (

[@Ripa]

Grazie dell'opportunità di ricaricare questo interessante contenuto, ma ho preso in prestito giusto i primi 10 minuti, trasformandoli in 7 primi di video editato in modo diversamente serio. Mi sono divertito molto, sia quando chiacchieravamo che poi a editare lo spezzone iniziale!

[@logomorfismi6431]

Grazie a te Marco! Ci siamo divertiti molto anche noi, e speriamo di ripetere presto con qualche nuovo topic. PS: il tuo editing è fantastico haha

[@ceccarolidennis62]

A me piace come ogni parola detta da una persona intelligente sia un trip di mille colori, adoro🌈🌊

[@logomorfismi6431]

Ciao Dennis, il tuo commento ci ha resi super felici 🥹 Di trip tendiamo a farcene pure troppi haha

[@ceccarolidennis62]

Ah tranquillo faccio lo sciocco per continuare a dare positività in giro😂 però grazie! L avresti aiutato. Sei una bella persona😏🛸

[@lucafiorani4729]

Chiacchierata godibile. :) In particolare mi piace il modo di argomentare di Alessio che mi pare adotti uno stilema cartesiano, "conduire par ordre [les] pensées" ('Discorso sul metodo', II, 27). Anche solo implicito. È come se avesse a cuore di scandire il concetto prima della parola che userà. È una qualità che apprezzo. Un principio stancante ma virtuoso: "Bisogna prestare attenzione parola per parola a ciò che diciamo" [= Δεῖ κατὰ λέξιν παρακολουθεῖν τοῖς λεγομένοις], dice Marco Aurelio nei 'Pensieri' (VII, 4). Un saluto a tutti e un ringraziamento. :)

[@logomorfismi6431]

Grazie a te, Luca. Modellisticamente parlando, il mio stile è l’output di un doppio processo di inseguimento: corro dietro alle parole, afferrando ciò che trovo, inseguito dai concetti. A presto, Al.

[@rivoluzionedelpensiero]

Se non vi dispiace propongo anche io una definizione di genio, su cui magari farò un video. Genio è colui che vede le cose diversamente dagli altri, intendendo con "diversamente dagli altri" un modo di vedere che ci avvicina di più alla verità delle cose, cogliendo cioè aspetti di essa che non erano stati colti. La grandezza del genio dipende dall'importanza che hanno gli aspetti della verità delle cose che lui ha colto e che nessun altro aveva colto. Ad esempio oggi molti conoscono la relatività allargata di Einstein ma questo solo fatto non li rende dei geni: è stato un genio Einstein perché l'ha prodotta cogliendo qualcosa che nessuno aveva mai colto prima.

[@logomorfismi6431]

(da Fra) Ciao Nicola, grazie per il contributo! La "proprietà" del genio che descrivi mi sembra molto ragionevole per motivi che eviterò di spiegare, assumendo che i miei siano simili ai tuoi. Vado dritto a quello che reputo essere l'aspetto complicato di quella proprietà, ovvero il suo riferimento alla "verità". Personalmente trovo che "verità" sia una parola difficile, e di conseguenza rende difficile anche le proposizioni che la utilizzano. In scienza è una parola più facilmente declinabile, se se ne forza il significato verso quello di una teoria corroborata dai dati sperimentali. Se però ci allontaniamo da questo campo, avvicinandoci ad esempio all'arte e alla letteratura, il consenso che la parola raccoglie sfuma fino a perdersi in una nube di soggettività.

[@rivoluzionedelpensiero]

@@logomorfismi6431 il tuo commento solleva una questione interessante. Potrei semplicemente sostituire "verità delle cose" con "conoscenza del funzionamento" delle cose. In questi termini chi fornisce contributi al disvelamento di come funzionano le cose evidenziando aspetti fino a quel momento sconosciuti è un genio. Se questa definizione sembra di immediata comprensione per quanto riguarda il campo delle scienze sperimentali e delle scienze esatte sembra sfumarsi in campi come la pittura, la musica, la poesia, la narrativa e via dicendo per i quali ugualmente abbiamo l'intuizione che delle persone siano state dei geni. Ma questo è un falso problema perché anche in quell'ambito si può delineare un funzionamento. Un genio può essere tale nella pittura, nella musica, nella poesia o nella narrazione se le sue opere ci hanno permesso di disvelare qualcosa della pittura, della musica, della poesia, della narrativa che prima non era compreso. E' la differenza tra un tecnico e un artista: un tecnico ripete alla perfezione tutto ciò che è già conosciuto, un artista ci mette del suo nelle sue opere e se è un genio ci restituisce attraverso di esse qualcosa di valore, il cui valore si misura sulla base ci ciò che ci ha fatto apprendere di "universale" sulla sua arte.