"Sul ponte di Perati" - Italian WW2 Song (+English Subtitles)

"Sul ponte di Perati" is an Alpine song of the "Julia" Alpine Brigade which in 1940 was engaged in the Greek campaign. The text and the melody have nothing to do with a well-known Alpine song composed at the end of the First World War, entitled Bandiera nera; in both cantos, however, the image of the bridge evokes a point of no return. In the Second World War, the Perati Bridge marks the beginning of the Greek campaign and the abandonment of Albanian soil, at the time under the occupation of fascist Italy. Subsequently, the melody was reused by Nuto Revelli, an alpine veteran from the Russian front, to compose Pietà l'è morti, one of the best-known partisan songs.

[@fatafoschia]

Al mio paese,Ripatransone (AP) abbiamo perduto il cappellano militare, don Augusto Camei di 29 anni, alpino della Julia, caduto in zona ponte dei Perati, fronte greco-albanese nel 1940. Esiste di lui una sola biografia del 1942 ,scritta da un amico e non piu reperibile "la croce sul grigioverde" di V.Crialesi.

[@friendlylonewolf7748]

Il punto di quella guerra era solo ed esclusivamente distruggere la nostra gioventù. Impossibile non capire che non fosse sensato intervenire, non è stata stupidità, ma malvagità pura. Onore ai caduti.

[@ilpiave9591]

Esatto. Quasi mezzo milione di morti (solo in Italia) per i sogni di gloria e grandezza di un ristretto gruppo di uomini che seguirono nel baratro l'"alleato" tedesco.

[@friendlylonewolf7748]

@@ilpiave9591 Combattere francesi ed inglesi poteva aver senso per il tradimento della Grande Guerra, ma Grecia e URSS proprio no. Ad ogni modo non eravamo pronti. E i patti di Londra, volevano Bolzano, tedesca, e non Fiume, italiana? E i nostri ragazzi volontari che si facevano mitragliare a milioni per liberare i fratelli oppressi. Sarebbe bastato molto meno sangue per ottenere risultati migliori. Ad oggi, nuovamente sotto il giogo anglosassone che ci porterà ad un'altra catastrofe. Al giorno d'oggi, francamente, l'Italia non ha grossi problemi come la maggior parte mondo e Ella stessa nel passato, la tragedia è che non c'è lo spirito di affrontarli i problemi, di volersi rimboccare le maniche, che fare sacrifici per la Patria è l'unica opzione per il successo e il supremo onore. Onore ai caduti. Saluti. PS: complimenti e grazie per il Suo lavoro!

[@ilpiave9591]

Completamente d'accordo. Ci siamo lasciati trascinare in una guerra che non era nostra, che nessuno sentiva come veramente importante. E tutto ciò solo per il vano concetto di "gloria". Stessa cosa con l'Etiopia, massacro inutile che ci fruttò qualche montagna e qualche deserto. Senza contare che in realtà di Etiopia riuscimmo ad occuparne una piccola parte, il resto era tutto in mano ai ribelli. Attualmente, secondo me, l'italiano medio si è un po' "impoltronito" (scusi il termine mussoliniano) e non ha voglia di fare qualcosa di concreto per un qualunque cambiamento. Casa, lavoro e calcio la domenica e i problemi passano in secondo piano. Noto anche un progressivo abbassamento del livello generale della nostra classe politica (da destra a sinistra) e la tendenza a scontrarsi su temi di secondaria importanza (LGBT e temi sociali in generale) piuttosto che occuparsi di tematiche economiche. E questo mi fa pensare che le capacità per affrontare i veri problemi del Paese non le abbiano. Grazie per il cordiale commento e onore ai caduti di tutte le guerre.

[@friendlylonewolf7748]

@@ilpiave9591 Come diceva il paracadutista Santo Pelliccia, quelli sono politicanti, non politici. A mio avviso non esiste più politica, la ricerca dell'arte di essere cittadini. Siamo una colonia USA, un po' ci lasciano lavorare ma oltre un certo punto no, sotto nessun aspetto. La situazione sta degenerando, ma a ritmi meno terrificanti di quelli anglosassoni. In quanto a Mussolini, il suo progetto stava funzionando e l'Italia stava crescendo inesorabilmente, poi si è esaltato e ha mandato tutto in rovina. Non si bisognava stringere il Patto d'Acciaio. così oggi non si sarebbe impoltroniti e senza valori. Viva l'Italia Le auguro buona serata.

[@gianfrancoandreis2964]

Mio padre era presente come artiglieria alpina. Disse che venne preso e ripreso. A causa della mancanza di munizioni, gli alpini non riuscivano a tenerlo e si ritiravano. Disse che era terribile vedere gli alpini attaccare, morire e ancora attaccare. Disse che quegli alpini erano speciali e la julia era speciale. Ma ha sempre avuto gli occhi lucidi quando lo narrava.

[@sakissakis-vt9xk]

in memoriam......

[@codeacadmy]

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[@nawr894]

gang