Telemedicina: evoluzioni e stato dell'arte 2023

Una sintesi affidata alle parole del Dr. Gabriele Rumi (Allergologia e Immunologia Clinica, Gemelli IRCCS). Per saperne di più www.cemadgemel...
Domanda “La telemedicina sicuramente ha avuto grandi evoluzioni negli ultimi anni, le chiederei di farci una sintesi sull'attuale stato dell’arte"
Rumi “Sono il Dottor Gabriele Rumi, lavoro al centro delle malattie dell’apparato digerente insieme al Prof. Scaldaferri e con il Prof. Gasbarrini, ovviamente. L’incarico che mi è stato affidato in questi ultimi mesi è quello di migliorare l’engagement dei pazienti con malattie croniche infiammatorie intestinali dando una possibilità più concreta rispetto a quella che c’era prima. Quindi all’importanza del contatto con il medico tramite mail o telefono, ma formulando proprio la crescita e la nascita di una piattaforma, insieme ad altri colleghi e soprattutto alla figura del care-manager infermieristica che ci aiuta nella programmazione, nella progettazione dello scheletro, la base proprio di questo impianto delle televisite che ci sta permettendo, con enorme soddisfazione da parte nostra, da parte dei pazienti anche fuori regione, di dare in tempi sempre più brevi la continuità a un percorso assistenziale già eccellente in presenza e che noi vogliamo portare con la stessa eccellenza dell’attività clinica nei nostri colleghi anche sul percorso di telemedicina.
Il percorso si articola con delle visite che vengono fatte con delle piattaforme audio e video, il paziente manda gli esami clinici prescritti o magari di suo interesse precedentemente a un indirizzo mail condiviso da tutti i colleghi che insieme a me lavorano su questo servizio. Su questo viene pianificata a seconda dell’urgenza e dei relativi tempi di contatto con il centro la possibilità di avere questi 30 minuti a disposizione per confrontarsi con il medico. Tramite questo colloquio è possibile poi procedere alla prescrizione sia di esami specialistici ma anche di terapie(...) cioè vogliamo vedere quanto questa implementazione tecnologica migliori l'aderenza alle terapie croniche dei nostri pazienti."
D. "Dal punto di vista della tecnologia, che cosa si muove in questi ultimissimi tempi e quali sono i goals che aspettate per il prossimo anno?"
Rumi "C’è un recentissimo studio che pubblicato, sempre in telemedicina, su un’altra area molto importante: quella delle malattie croniche respiratorie, dove con una strumentazione tramite bluetooth con cui monitoravamo il paziente siamo riusciti ad andare a cadenzare giornalmente i comportamenti dei nostri pazienti. Questo per avere un’idea non solo nel momento della visita de visu di come si comporta il paziente, qual è il suo atteggiamento nei confronti del trattamento delle patologie croniche, ma anche per avere un monitoraggio giorno per giorno, ora dopo ora, di quello che succede nella vita del paziente per migliorare la qualità degli standard assistenziali cui noi puntiamo. Questo studio è stato pubblicato e l’obiettivo è quello di traslare questa esperienza all’interno del mondo delle IBD e capire quali sono gli atteggiamenti dei pazienti nei confronti delle terapie infusionali, delle terapie orali, delle terapie sottocutanee e del corteo di farmaci e di integratori a cui i nostri pazienti vengono sottoposti.
D. "Una domanda off-topic, si parlava molto di realtà virtuale negli anni passati,ora è il mondo del cosiddetto ‘Metaverso’ con una serie di messaggi che riguardano anche la salute e la medicina. Stamo parlando di una sostituzione o di una integrazione dell’atto medico-clinico in presenza?"
Rumi "È una domanda per nulla off-topic e non a caso la mia prima slide della presentazione raggruppa tutte le applicazioni ad oggi disponibili e riconosciute dalle società scientifiche internazionali, ma anche dell’FDA, per il controllo dello stato psicologico dei nostri pazienti.
Essendo patologie croniche, questo vale per l’IBD ma vale per tantissime patologie che affliggono il vissuto del paziente al di fuori dello stato della visita, quindi, quel continuum che il medico invece prima perdeva e che oggi abbiamo la presunzione di iniziare a raccogliere. Quindi, dicevo, questa prima slide raccoglie quelle che sono le esperienze maturate sul setting psicologico e assistenziale che possiamo dare ai nostri pazienti.
Un altro relatore insieme a me, il Prof. Papa, si è occupato di un dosaggio della calprotectina, uno degli enzimi più importanti di flogosi a livello delle vie digerenti, sempre a livello domestico, per monitorare il paziente a livello domiciliare.
L’altra cosa che la nostra Fondazione è in grado di offrire è quella di una ricerca degli antigeni fecali a livello domestico proprio per andare a vedere se le riacutizzazioni delle patologie sono legate alla patologia stessa o magari ad una sovrainfezione. Tutto questo, appunto, sì, fa parte del metaverso (...) una realtà virtuale ma mantenendo al centro il paziente, anche a distanza.”

[@eleonoramorelli6807]

Grande prof.Gasparini