F**K CONTEXT - Quattro chiacchiere su Rem Koolhaas | SUPPOSTE DI ARCHITETTURA ep.3

Supposte di architettura è un format che parla di architettura critica, per insider e non, un modo per divulgare le piccole curiosità (anche meno conosciute) di questa disciplina.
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In questo episodio analizzeremo una teoria di Rem Koolhaas un po' controversa, ma tanto tanto interessante.
Per approfondire l’argomento:
- “Delirious New York - Un manifesto retroattivo per Manhattan”, Rem Koolhaas, Mondadori Electa, 2000
- “Architettura della tabula rasa - Due conversazioni con Rem Koolhaas, ecc.”, François Chaslin, Mondadori Electa, 2003
- "S, M, L, XL", Rem Koolhaas e Bruce Mau, Monacelli Press, 2002
- "Il significato delle città", Carlo Aymonino, Marsilio, 2000
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[@sarahpaolucci9396]

Sei fantastica davvero! Da persona fuori dal settore posso solo ringraziare e mandarti un virtuale abbraccio di cuore! Mi hai aperto un mondo con questi video, te ne sono veramente grata.

[@VeronicaBasoni]

M*nchia che belli i tuoi video. Questo è l'ennesimo che guardo e a questo punto non posso più non commentare - m*nchia che belli i tuoi video.

[@francescoranavolo5345]

Penso di amarti... grazie a te non ho più dubbi su che università fare !

[@ederake]

Eheheh! Addirittura! Grazie a te! 😊

[@Red-fx7hc]

Nooo non farlooooo!!!

[@Red-fx7hc]

Forse sono arrivato troppo tardi...

[@alessandrogargano7208]

Un video spettacolare! Grazie mille

[@filippobincoletto2503]

CIoè, tiprego. Finalmente qualcuno che dice "Il conisglio è quello di mettere sempre tutto in discussione. Tutto quello che avete imparato in università non è legge, ma un punto di partenza per una crescita professionale più critica e più consapevole. Leggete di tutto da LeCorbusier a Koolhaas, da Nietzsche ad Asimov ". Finalmente

[@mn03081971]

Bel canala, aggiunto ai preferiti!

[@MatteoForni]

Brava! Ho fatto la tesi su sta roba (!!!) ma partendo dal contenitore storico di Amendola ne "La città vetrina" e "La città postmoderna", passando poi per Koenig etc etc. È chiaro che quel che deve cambiare sia il codice, non i segni.

[@ederake]

Interessantissima tematica! Sarà uscito sicuramente un gran bel lavoro. Complimenti per la scelta!

[@adelaidetremori6644]

Ti ho scoperta da poco, sto riascoltando tutti i video anche i più vecchi. Se ti può "tirare su di morale", ho conosciuto Rem Koolhaas proprio all'università, ben tre professori diversi mi hanno consigliato sue letture. Forse l'università si sta modernizzando 🤷‍♀️ Comunque complimenti, video molto interessanti!

[@lidiavitale7002]

Eccezionale 😍

[@GiampaoloMarcantoni]

cavoli! che video densi di informazioni! complimenti e grazie per i tanti input.

[@ederake]

Grazie mille! 😊

[@leonardoluzi8368]

Mi ricordo quando nella via principale di piacenza, composta solo da case in mattoni, si staccava questo palazzo in cemento senza finestre. Stranamente non stonava, e ho apprezzato la cosa

[@theartprofe9413]

Molto interessante ! Mi hai fatto pensare a Carlo Scarpa e al suo intervento sul Museo di Castelvecchio a Verona: nuovo + vecchio = 'na bomba.

[@alessandroliberati97]

Bel video...Ti consiglio sempre di Koolhaas il libro Junkspace

[@ederake]

Junkspace per me è uno dei testi fondamentali della mia formazione! Ottimo libro! 😉

[@marcip1296]

Bravissima!

[@nicolagiolo8415]

Cara Teresa, mi hai fatto rispettare ed anche amare il brutalismo; non concordo con le tue opinioni più audaci; mi piace un sacco il tuo canale. E' divisivo, quindi forgia arte.

[@m.m.8756]

che bello HO SENTITO PARLARE DI UN ARCHIETTO CONTEMP COME GG LOOP, MI INTERESSA SAPERE DI OPERE CONTEMPORANEE DAL 2010 IN POI..

[@serafimavoulgaris9093]

Sei per me enorme scoperta! Un onore di conoscerti e di ascoltarti. Purtroppo non sono d’accordo. Mi viene male solo un paragone lontano al America USA, oppure le vita asiatiche nel loro sviluppo!!! E si per me la globalizzazione è un vero lutto. Soprattutto quando le persone non pronunciano “h”usando i termini inglesi. Scherzo. La Europa, Grecia ed Italia in particolare devono salvaguardare la sua storia/gloria! Il suo stile e coccolarlo! E poi, sai per Olandesi Alice nei paesi delle meraviglie è soltanto un documentario. È un altra mentalità. Un abbraccio comunque sei fantastica!!!

[@belalugosi5605]

Finalmente sento una voce fuori dal coro!

[@loredanamariottifeilen3158]

Sposo anche io la teoria di Aymonino che mi porta dritta a tutte le polemiche seguite alla ristrutturazione del Teatro delle Muse ad Ancona, teatro distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi ristrutturato in chiave di piazza di aggregazione della città. Personalmente l’ho trovato questa ricostruzione geniale e bellissima

[@misusbetty]

So che è un commento frivolo rispetto ai contenuti del video, ma trovo che qui avessi un look pazzesco!

[@ederake]

Grazie!!! È passato un bel po’ di tempo, ahimè…sono fisicamente cambiata abbastanza! Eheheheh!

[@misusbetty]

@@ederake può essere, ma hai sempre grande personalità ;)

[@_caligo_5003]

Gran bel video!Parlerai mai de "L'architettura della città" di Rossi?

[@ederake]

Grazie!!! Sicuramente parlerò di Aldo Rossi, ma ti preannuncio che, nemmeno a farlo apposta, nel video che uscirà domenica prossima c’è un riferimento proprio a “L’architettura della città”...

[@_caligo_5003]

Grande, lo aspetterò con ansia!

[@filippocatarraso959]

Bel video!! Credo che agire come Koolhass in modo differenziato al carattere del luogo sia azzardato, in quanto si dimentica che dietro a un progetto di architettura c'é la vita dei cittadini, credo che un buon progetto di architettura debba essere contestualizzato (come nel caso della Torre Velasca del gruppo BBPR che suscitò diverse critiche nel corso dell' ultimo CIAM) e non può vivere di vita propria, con questo non voglio appoggiare le copie stilistiche che ingannano gli occhi di chi li guarda, ma per mé un bravo e grande architetto deve saper contestualizzare!! Lei che ne pensa?

[@ederake]

Secondo me, infatti, la verità sta un po’ nel mezzo, anche se, per esempio, la Torre Velasca che lei ha citato, è in parte riconducibile a quello che afferma Koolhaas: è un’opera totalmente brutalista che sì, presenta dei rimandi al gotico, come se fosse un omaggio, un tributo, ma non lo scimmiotta affatto. Ecco, secondo me ha fatto l’esempio migliore per rendere esattamente quello che io penso in merito a questa questione. Per farle un esempio più diretto, per me è come fare una cover musicale. In questo caso ci sono due strade: o semplicemente eseguire il brano originale così com’è, o riarrangiarlo, in modo che ricordi la canzone originale, ma con dei suoni nuovi, contemporanei e soprattutto originali. Ecco, io seguirei la seconda strada.

[@ederake]

E comunque grazie mille per il complimento! 😊

[@filippocatarraso959]

@@ederake grazie a lei!!

[@roccodanzi654]

Grazie mille, questo discorso mi ha fatto apprendere molto e spero mi aiuti con l'esame di arte moderna! Tratterai anche la città di Las Vegas nei tuoi futuri video?

[@ederake]

Grazie a te per aver guardato il mio video! Ho in programma un video sui non luoghi in cui sicuramente parlerò anche di Las Vegas: non so dirti con esattezza quando uscirà, ma è nella lista di quelli che girerò quanto prima. Se continui a seguirmi lo vedrai senza dubbio sbucare prossimamente. Sono molto contenta che tua abbia trovato interessante il mio video e spero davvero di averti aiutato. In bocca al lupo per il tuo esame!

[@roccodanzi654]

@@ederake Scusa se ti disturbo ancora, ma avevo un quesito da porti... Non riesco a decifrare bene il concetto di Junkspace, o meglio, Koolhaas lo associa oltre che ad edifici anche all'uso della lingua globalizzata e alla funzione di alcuni sotto-insiemi che possiamo trovare in Junkspace più vasti ( ad esempio in un centro commerciale una zona dedicata ai bambini), quindi posso dedurre che il Junkspace è tutto quel che riguarda la globalizzazione oppure ho preso un abbaglio allucinante?

[@ederake]

Koolhaas definisce Junkspace tutti gli spazi di risulta che si sono venuti a formare dopo la frenetica modernizzazione delle città. La crescita compulsiva e disorganizzata della periferia urbana, ha creato dei ritagli, degli spazi morti che apparentemente non hanno funzione, perchè sono nati in modo casuale. Lui dice che questi spazi fanno comunque parte del tessuto urbano e quindi l'uomo li deve usare, li deve abitare e dice anche che questi spazi sono un'occasione per imparare a fare città. Perchè riuscire ad integrarli nella città è, oltre che una cosa utile, una sfida più che stimolante per un progettista. Praticamente il suo concetto di Junkspace vuole dare una dignità e un'importanza cruciale a tutti quegli spazi che, in quanto ritagli, rifiuti della modernità, l'uomo tende a snobbare e lasciare vuoti perchè inutili. Analogamente, ci vuole far riflettere su quanto la globalizzazione non produca una cancellazione e un'assenza di identità, ma ci da occasione di riempire quei vuoti non colmati dalla storia, con una nuova storia. Non so se questa cosa è chiara, ma mettiamola così: immagina un vaso con delle biglie dentro, il cui spazio non occupato dalle biglie, quindi lo spazio di risulta, è il Junkspace. Bene, quello che tu avrai è un vaso pieno di biglie e di spazi vuoti. Ora immagina Koolhaas che in questo vaso ci versa della cera liquida che va a riempire tutti gli spazi e trasforma questo vaso in una candela con le biglie: il vaso ha cambiato identità, perchè è diventato una candela, ma ha comunque conservato i suoi elementi caratteristici (il vaso e le biglie), pur assumendo una nuova e dignitosa identità. Ecco, in soldoni, questo è quello che Koolhaas predica. Questo è un paragone abbastanza sciocco, ma secondo me rende l'idea. Spero ti sia più chiaro. Comunque ti consiglio di procurarti due volumi che, secondo me, in maniere molto chiara possono spiegarti questi concetti che sono "Junkspace" appunto e "Architettura della tabula rasa" entrambi contenenti il pensiero di Koolhaas e OMA in merito a questi temi.

[@roccodanzi654]

@@ederake Grazie tante, davvero :)

[@ederake]

Figurati! 😊

[@giorgioc4415]

gran bel video! se non l'hai letto ti consiglio il libro "smart city"

[@ederake]

A quale testo ti riferisci? Perchè il pensiero di Koolhaas a proposito delle smart cities mi è capitato di leggerlo e studiato in passato, ma un libro intero sull'argomento non l'ho mai letto. Sarei comunque curiosa di farlo.

[@giorgioc4415]

@@ederake non è relativo al suo pensiero. è un libro in cui parla del fenomeno, cosa significa, dove è stato applicato. l'ho usato per la mia tesi triennale(studio design). la collana si chiama "farsi un idea" www.amazon.it/Smart-city-rivoluzione-intelligente-delle/dp/8815252835

[@ederake]

No non l'ho mai letto. Come ti dicevo, qualcosa di sparso in merito, mi era capitato di studiarlo quando ero anche io all'università, ma si trattava di estratti o articoli su riviste, che non saprei nemmeno più ritrovare, se non riassunti nei miei appunti. Comunque ti ringrazio del consiglio perchè è molto ben accetto, anzi, vedrò di recuperare quanto prima perchè mi sembra una lettura molto interessante!

[@ricardosala3058]

un passaggio di una mia relazione ...questa inconsapevolezza, questo accettare le cose senza riflettere sui contenuti, ci rende complici involontari della scomparsa della città; città che accettiamo come libro dove è stata scritta la cultura dei nostri antenati, senza capire che, oltre a leggere i nostri antenati, stiamo scrivendo per i nostri posteri... però attenzione prima di scrivere leggiamo

[@birtanylmaz3638]

english subtitles would be perfect, I've been looking for a content as such for some time. Kinda got disappointed after realizing that there are no eng. subtitles, anyways cheers!

[@ederake]

Hi! I started to translate my videos, but it takes ages to write subs on KZbin! But you’re right...I will add them asap, promise! 😊

[@a37346]

Sono un fotografo professionista...ma seguo le Tue pillole o supposte di architettura.

[@ederake]

Grazie mille!

[@roby-d]

Credimi sei ipnotica, saresti un docente eccellente

[@francescos7361]

Mi dispiace che non abbia fatto un video su Zevi e su Terragni

[@ederake]

Sicuramente arriveranno anche quelli! Sono nomi importanti e non posso decisamente tralasciarli. Arriveranno, arriveranno.

[@starmanjesus5679]

la ztl? chi la fa la storia oggi non certo le automobili direi

[@carlosdavidarcosjacome6407]

Ciao, scusi, non so se l'ho capito tutto, ma tu credi que debe avere un'equilibrio, o semplicemente pensare in innovare? Saluti dall'Ecuador. I miei complimenti per il tuo bello lavoro

[@ederake]

Ciao! Io credo che bisognerebbe sempre andare avanti, prendere esempio dal passato, ma senza copiarlo mai. Credo che le città debbano essere costruite a strati, uno strato sull'altro, il nuovo sul vecchio, ma senza che il nuovo distrugga o copra il vecchio. Ti ringrazio per i complimenti!

[@carlosdavidarcosjacome6407]

​@@ederake Conosci lo studio d'architettura "Mauricio Rocha + Gabriela Carrillo"? Loro sono messicani e fanno architettura come quella che tu hai detto. Loro pensono que si deve rispettare tutti gli strati storici nel luogho, secondo loro, un palazzo da dieci anni fa é ugualmente importante que uno da 400 anni fa, perché, come tu hai detto, noi siammo chi facciamo la storia ogni giorni. Ti condivido un video su un'intervista che hanno fatto. L'intervista é in spagnolo ma spero che puoi capire le sue idee. kzbin.info/www/bejne/oqmZhKNonql0rNE enjoy it! ;)

[@ederake]

Wow! Ti ringrazio! Non conosco questo pensiero, ma corro a vedere il video che mi hai linkato. Sembra davvero interessante!

[@carlosdavidarcosjacome6407]

Ederake MorTe PREGO! :)

[@habanerosky000]

20:47 Rip Headphone users

[@habanerosky000]

Detto questo trovo il video davvero stupendo e interessante, mi sarà davvero utili per sollevare riflessioni insieme al mio professore di teorie architettoniche durante l'esame. Brava :)

[@ederake]

Ehehe! Ooops! Mi dispiace per le tue orecchie (era uno dei primi video, qualche errore tecnico in più c’era...) comunque grazie mille per il supporto e sono molto contenta che il mio video ti risulti utile per il tuo studio! Grazie! 😊

[@manuel_86]

Sei molto brava, davvero. Ma l'esempio di Shenzhen calza veramente poco, e l'asia non è proprio un esempio tra antico e moderno. Io ho girato la Cina.

[@nicolagiolo8415]

Francamente, dire questa roba è strana quindi è perfetta mi pare un po' poco per uno che voglia fregiarsi del titolo di "urbanista". Il fatto è che fuck the context può funzionare come rottura di un'armonia se intorno ha tutte produzioni omogenee ma pensare una città in cui ogni edificio è ispirato a questa "corrente stilistica" mi fa domandare: ma voi ci vorreste davvero vivere? Sinceramente? Io penso di no. Il centro storico di Firenze quando è stato edificato è stato un fuck the context, ma bello. Il contesto in cui è stato creato erano casupole povere e torrioni spogli. Tutti l'hanno apprezzato come un importante intervento...e poi ne è derivato l'umanesimo. Andare in centro a Firenze e dio non voglia piazzare alcune tonnellate di ego inguardabile magari Fuxia e dire fuck the context, se permettete, è un crimine. E chiunque vendicasse un tale gesto anche con il sangue sarebbe un eroe agli occhi della Storia. La realtà è che c'è pochissimo talento, pochissima voglia di ricercare il bello, moltissimo ego e nessun rispetto. Ci indignamo per il turista che fa il bagno nella fontana di Trevi e magari la danneggia, ma intervenire su un tessuto urbano con in testa il proprio ego e fuck the context nel 99% dei casi è lo stesso identico crimine. Voler spiccare a tutti i costi per non poter accettare di essere parte armonica di un contesto, ma senza fare un'opera davvero bella, semplicemente una strana o che stupisce. Tanto varrebbe far scoppiare una bomba, anche quella stupisce. Ma non servirebbe essere Brunelleschi eh, se uno è un Gaudí è il benvenuto ma altrimenti cari progettisti non abbiate timore del manierismo, non sarà originale ma almeno non offende la vista.

[@nicolagiolo8415]

Spero di riuscire a spiegarmi: c'è brutalismo e brutalismo. Non è bello in assoluto, anzi direi che in pochi rari casi felici è apprezzabile; in tutti gli altri sarebbe stato meglio astenersene per prudenza. Il fenomeno più terribile è vedere il manierismo del brutalismo, cioè quei progetti che copiano - perché non c'è la voglia o la capacità o la dedizione di creare un bello proprio - quindi comunque non hanno in sé un particolare pregio; ma oltre questo copiano del becero brutalismo. Dico almeno fate manierismo di stili apprezzabili, copiato per copiato, tanto vale che sia neoclassico o decorativo. Spesso mi interrogo con frustrazione su questo fenomeno. Credo che l'ignavia del progettista in quei casi si sposi con la miopia del ragioniere: sì perché, spero di non rivelare un segreto, il 98% dei progetti sono arrangiati entro le ristrettezze del budget (cioè le mani sono di un progettista ma la testa è quella del ragioniere); l'aspetto eccezionale è che nei committenti (altra tragica categoria - anzi probabilmente i veri responsabili) non passa un concetto, ovvero che le cose belle vendono più facilmente e a prezzi più alti, provare per credere. Perciò si risparmia il 5% della spesa del deco', che aumenterebbe il valore del 25% e renderebbe la vendita certa in tempi brevi. Del resto avere i prezzi al mq del centro storico anche in periferia non sarebbe il peggiore degli scenari possibili, però bisognerebbe avere un contesto in periferia bello come quello del centro se non migliore.

[@nicolagiolo8415]

Mi tolgo un altro sasso dalla scarpa in questo contesto di architettura: pensare che gente di 200 o 400 anni fa realizzava cose - con i costi di allora, le difficoltà di allora, la minore sapienza e tecnologia di allora - edifici che sono tutt'oggi 100 volte più belli di quelli attuali, come fa sentire i progettisti? Io non ho questa esperienza perché non lo sono, ma credo che se lo fossi mi sentirei davvero l'essere più inetto sulla faccia del pianeta. Non riuscire a creare il bello nonostante l'accesso gratuito, in tempo reale dal proprio divano, a tutti gli esempi noti del mondo. Come fallimento di una categoria mi pare notevole. A quel punto interviene il rifiuto della volpe all'uva che siccome non ne saresti in grado nemmeno pregando, allora quei progetti sono "antiquati" "non sono adatti" e comunque "copiare è brutto". Signori miei, la sperimentazione è sacro santa, ma suggerisco che la si pratichi sulla carta a casa propria; poi se ne esce un progetto eccezionale allora va bene realizzarlo, ma quelle migliaia di progettisti che si rendono conto di aver fatto solo cose mediocri, sarebbe più dignitoso se a quel punto copiassero e basta; che poi magari, copia dopo copia, delle buone idee vengono fuori. Non sarebbe preferibile, piuttosto che infliggere al mondo la propria mediocrità? La metto sul proverbiale: uno può "ispirarsi" (leggi copiare) e dare l'impressione di essere un inetto, oppure può edificare il proprio ego di cemento e togliere ogni dubbio sul fatto di essere inetto.

[@andreacarboni9248]

D’accordo su tutto ma l’esempio rosso é del tutto autoreferenziale. Nessuno ne sentiva il bisogno se non il proprietario della casetta 🤷🏼‍♂️

[@andreacarboni9248]

Discorso diverso appunto la riqualificazione degli spazi della fondazione Prada. Le Architetture di koolaas vanno viste dal vivo per capire come poi la cura del dettaglio e la ricerca dei materiali creino un paradosso con l’estraneitá della forma, riavvicinando l’edificio all’esperienza, niente di monumentale o auto celebrativo, al contrario raffinato e misurato. Vedasi anche il fondaco dei tedeschi a Venezia.

[@francescocatalano9022]

Ma il concetto di paesaggio, per lei, è legato indissolubilmente a un principio di coerenza? O paesaggio è semplicemente sinonimo si coesistenza di elementi, anche eventualmente incoerenti in uno spazio? Non dico armonia, che è un concetto più artistico e quindi soggettivo, ma coerenza, che fa riferimento a un canone estetico condiviso. Se rifiutiamo questo concetto, e traslando il discorso in altro ambito, allora è come se volessimo affermare che Frankenstein era una forma assolutamente accettabile e alternativa di umanità, sebbene frutto della perversione narcisistica di un medico geniale ma votato al fuck the contest

[@olivomorao8004]

Di koolhass ho visto solo il "Fondaco dei tedeschi". Un intervento senza grandi concessioni, difficile visto il contesto. Tutto bellino, unica cosa che non capisco e che sembra una specie di firma è mantenere quelle strutture a vista proprio all ingresso. Non lo condivido, non lo capisco, mi ha quasi infastidito..

[@m.m.8756]

L AUDIO PURTROPPO E' BASSO