Those Girls - Horror Thriller Short Film - [5.1 - Sub ENG]

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Recensione a cura si Saamang Ruines per Orrore Italiano:
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QUELLE RAGAZZE: cortometraggio thriller/noir a tinte horror tratto da una leggenda metropolitana.
Un uomo, depresso e dalle rigide convinzioni, tornando a casa dal lavoro incontra due ragazze. Sarà l'inizio di un viaggio dark e inquietante che lo porterà a cambiare per sempre.
Prodotto dalla Back Film Productions di Gian Pietro Nadalutti e Nadia Avon.
Co-prodotto da Fabio Bertossi e Mariacristina Barbetti.
Scritto diretto e montato da Luca Bertossi.
Fotografia di Massimo Bocus.
Colonne sonore Luca Buosi.
Interpretato da Sebastiano Zoletto, Monica Sebastianutti, Jessica Stocco, Stefano Mussinano, Alex Romanello, Renzo Sovran, John Frederick Vaccaro.
Make-Up Federica Bullo e Mariacristina Barbetti.
Aiuto regia Betty Maier
Segretaria di edizione Nadia Avon.
Revisione della sceneggiatura Emiliano Grisostolo.
Direttore artistico Luigi Esposito.
Fonico in presa diretta Fabio Bertossi.
Mixing audio e 5.1 Diego Cancian.
Locandine Alex Romanello.
Backstage Gian Pietro Nadalutti e Betty Maier.
Con la partecipazione di Christian Canderan, Jacopo Brian Gabai, Andrea Santillo e Pietro Riccardo Cristofoli.
Concorsi e premi:
*Finalista all'Abruzzo Horror Film Festival

[@DeepMindFilmFactory]

QUELLE RAGAZZE 2018 ITALIA regia di Luca Bertossi Angelo soccorre due ragazze con la macchina in panne lungo una strada di campagna. Le riaccompagna a casa e accetta di bere un tè con loro. Gli racconteranno la loro storia. La parte che ricordano. Il giorno dopo Angelo si accorge di aver dimenticato da loro l’orologio e torna a riprenderlo. Anche se ambientato ai giorni nostri il corto ha una struttura narrativa da gotico di inizio novecento, affidando alla voce narrante di Angelo il compito di tratteggiare il suo percorso di avvicinamento al quel lato “in ombra” che solo al tramonto trova un punto di congiunzione con la nostra quotidianità. Il pretesto narrativo è astuto ed efficace: Angelo viene interrogato da un ispettore di polizia perché accusato di effrazione e violazione di domicilio. Luca Bertossi riesce a dare dignità e valore artistico ad una leggenda urbana che, almeno dalle mie parti, torna a suggestionare nelle sue varianti ragazzini e adolescenti fin dagli anni settanta. Non sarà dunque il mind-twist il valore aggiunto del corto, ma l’estrema cura estetica e la sicurezza in fase di scrittura, scrittura che fa della semplicità, di un rigore quasi matematico, il proprio punto di forza. L’utilizzo della mdp è maturo, non virtuosistico ma asservito alla narrazione, inteso com’è a sottolineare la progressiva comprensione dei Angelo e il suo immergersi nella “zona del crepuscolo”. A differenza di altri suoi colleghi che cercano (molti con successo, facendone la propria cifra stilistica) in soluzioni prossime alla video-arte la (necessaria) compensazione alle ristrettezze di budget, prediligendo la camera fissa/ a mano e affidandosi al montaggio (docoupage), Bertossi introduce movimenti di camera “narrativi”. Se in molta produzione seriale ad alto budget si ricorre alla camera in movimento “tanto per”, dando un dinamismo di immagine che pare condizione necessaria per non “annoiare” un pubblico incapace di concentrarsi per più di 30 secondi, qui i movimenti di camera hanno un senso: quando Angelo torna sul luogo in cui ha incontrato quelle ragazze ora misteriosamente svanite, si inginocchia a guardare “qualcosa”. La camera gli si avvicina da dietro e gli gira intorno, seguendone il movimento. Svelando alla vista l’oggetto del suo interesse proprio nel momento la comprensione lo raggiunge. Allo stesso modo le incantevoli riprese da drone, quelle dette di ambientazione, rese immortali dalla sequenza di apertura di Shining di Kubrick, qui mostrano un ambiente naturale rassicurante e placido che si faticherà a credere capace di celare un lato oscuro e inquieto. Il percorso di Angelo è quello di accettazione di questa realtà altra, realtà di cui sussurrano tutti (la leggenda urbana ultra noto) ma che ha bisogno di prove per essere accettata. Ecco perché non è il mind-twist fulminante che Bertossi cerca di (rifilarci) proporci, ricorrendo ad uno schema narrativo quasi da indagine poliziesca. E in chiusura, quando ormai Angelo (insieme a noi) ha maturato la certezza che la zona del crepuscolo esista, l’ispettore chiude la faccenda in modo tombale: l’effrazione è l’ultimo dei problemi. Se ne parlerà dopo un percorso psichiatrico di Angelo. Sicuramente la chiave stilistica di Bertossi sta nella “misura”. Non ricorre a jumpscare bombastici e limita le incursioni del gore al minimo indispensabile, marcando però in maniera univoca la causa di morte dell’apparizione. Bella la soluzione dei “frame mancanti” che fa girare la testa al fantasma in maniera meccanica e incorporea insieme quando si accorge dell’intruso nel suo piano di realtà. Anche “l’ingresso” dei fantasmi nel campo visivo non è affidato alla solita passeggiata di attraversamento del corridoio ma ad un gioco di panoramica con la camera. È una mano registica calibrata e quieta, tanto che allo spettatore frettoloso potrebbero sfuggire alcune raffinatezze: la fotografia riesce a costruire quattro livelli di realtà differenti, il piano naturale, il piano umano, la zona di confine (il crepuscolo), la zona “oltre a soglia”. Oltre che ad impreziosire la confezione finale del corto (confezione che non ha nulla di amatoriale, anzi), la fotografia assume un forte ruolo narrativo. Restituendo ad un impianto di ispirazione “letteraria” (e di letteratura orale, in quanto leggenda urbana) la pienezza espressiva del mezzo cinematografico. La recitazione è credibile e naturale. Una nota di merito alle ragazze che riescono a creare un gioco di seduzione alternato ad una tensione ostile nei confronti di Andrea, come è naturale tra appartenenti a piani di realtà così diversi. Una sola nota appare, non dico stonata, ma “fuori armonia”: è la parte del custode del palazzo. Per quanto indispensabile nel fornire un tassello fondamentale nel progredire “dell’indagine”, risulta un po' impacciato nella postura e con un costume di scena assai poco credibile che non riesce a compensare l’assenza della guardiola. Sarebbe bastato uno scambio di battute nel’androne del palazzo per qualificarlo come portiere. A meno che, data l’attenzione di Bertossi per i costumi di scena, vedi ad esempio il vestiario delle ragazze che risulta leggermente vintage, anche il portiere non appartenga al Crepuscolo. Ecco. Così è perfetto. [Samaang Ruinees per Orroreitaliano]

[@MrRobwolf]

Capolavoro assoluto! Girato con maestria e grande tecnica. Fotografia eccezionale e trama davvero coinvolgente. Bravissimi, continuate così!

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille, ci fa molto piacere :)

[@giulioilguerriero4709]

Anche io reputo che sia stato quasi ai livelli cinematografici complimenti continuate così spero che il cinema l’italiano torni a fare film thriller/horror come una volta (CONTO SU DI VOI)

[@alessiabirri]

Grandioso, sotto tutti gli aspetti, dall'atmosfera, all'ambientazione, alla colonna sonora...certamente fra i migliori cortometraggi horror esistenti.

[@DeepMindFilmFactory]

Se ti era piaciuto Io Non Le Credo, sapevamo ti sarebbe piaciuto sicuramente anche questo. Siamo Contenti!

[@giadapersichilli8236]

Il corto è davvero ben fatto, meritano sia la sceneggiatura e l'interpretazione che la fotografia. In dei momenti mi è venuta davvero paura...complimenti!

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille, gentilissima!

[@sfogoregista]

Incipit interessante, belle atmosfere e fotografia di livello. Continua!!

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille :)

[@TheNePEntertainment]

Un corto davvero ben realizzato! Regia molto buona con inquadrature davvero molto interessanti realizzate con una fotografia davvero impressionante. Molto bella la tensione che si costruisce specialmente nella scena in cui il protagonista viene ospitato dalle ragazze. Sulla recitazione secondo me ci si può ancora lavorare, ma nel complesso è un ottimo cortometraggio! Complimenti ;)

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille :) fa sempre piacere

[@LukaPapadj]

Complimenti di cuore , in famiglia ci avete fatto restare con l'ansia tutto il film.. siete dei veri talenti. continuate cosi' valete molto piu' voii che certi film che non so come fanno ad uscire al cinema.. buttatevi su un lungometraggio... ancora tanti complimenti..

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille, ci fa davvero piacere :)

[@margheritacatalani1694]

Belle atmosfere Luca! :D bravo, e bravi tutti i tuoi collaboratori. Avanti così!

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille Margherita :)

[@gaetada]

Carina l'idea di rivisitare una vecchissima e notissima leggenda metropolitana e farne un corto :-) mi permetto di confermare quanto già detto da altri circa la buona qualità tecnica del prodotto ma, ahimè, la recitazione risulta un po' lenta, poco dinamica, troppo "recitata"... più teatrale che cinematografica... però, nell'insieme, molto gradevole e d'effetto. Preciso che non ho voluto esprimere alcun giudizio ma soltanto un parere da videomaker, e, da collega, mi rendo perfettamente conto di quanto lavoro ci sta dietro... e come questo deve essere sempre, comunque, considerato e premiato ;-)

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille, ci fa davvero piacere :)

[@langolodellorrore-storiehorror]

Avete davvero un bello stile. 👍

[@Ironcross]

Complimentoni Luca! Ogni video ti superi! ;) prima o poi voglio finirci anche io in una tua storia :P

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille davvero :) siii :)

[@chiaralavagnini4122]

Brave e bravi :) Qualche brividino mi è venuto. Non ho Capito dove sia girato :)

[@federicomontani2122]

Bello, complimenti, veramente un bel lavoro nel complesso.

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille! Ci fa davvero piacere!

[@stefanospinozzi7015]

Bravi!! Ci sono inquadrature veramente belle, peccato per i dialoghi scritti abbastanza male.

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie :) per quanto riguarda i dialoghi volevamo dare una sensazione da atmosfera sospesa, un po' come "hereditary" oppure "il sacrificio del cervo sacro" ma forse si, si poteva fare meglio perché lo hanno detto in molti

[@lucaleoni136]

Parlo da assoluto profano, visto che mi sono approcciato ai cortometraggi solo da pochi mesi, ecco il mio parere personale: Regia assolutamente impeccabile, inquadrature davvero ben pensate e che danno la giusta prospettiva nei giusti momenti; altrettanto fenomenale la fotografia, azzeccatissima, godibilissima e che da tempo conferisce uno stampo caratteristico ai tuoi cortometraggi Luca; nulla da dire anche sulle colonne sonore, si amalgamano perfettamente al tessuto del cortometraggio. La recitazione è buona, probabilmente è stata un pò intaccata negativamente dalla sceneggiatura che non lasciava troppo spazio di azione e a tratti sembrava tutto un pò troppo pilotato, poco naturale; ottima invece la recitazione del poliziotto alla fine, nonostante cercherei di lavorare meglio sulla dizione perchè risulta troppo “dialettara” e rovina un pò la performance. La storia mi è sembrata un pò troppo banale e scontata, nulla che mi abbia colpito, ma tirando le somme, per quanto mi riguarda, ottimo lavoro ;)

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie veramente Luc, detto da un altro artista come te mi fa piacere :) e siamo contenti ti sia piaciuto. Per quanto riguarda la sceneggiatura cercheremo di migliorare :)

[@alemame7311]

veramente bello e ben fatto complimenti

[@Saramagic15]

Bravi ragazzi! Mi piace molto soprattutto le riprese fatte sono buone... la recitazione non mi "piace" solo di una delle due ragazze,ma è una mia opinione personale.... lui molto bravo e anche l altra ragazza 🖒

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille Sara :)

[@Grizzly_sr]

L'idea mi piace, la realizzazione mi piace, sulla recitazione si sono espressi tutti e... non lo so: la recitazione invece secondo me può anche essere funzionale, ma ciò non toglie che i dialoghi (soprattutto durante il primo incontro) diano parecchio l'impressione di essere degli artefatti costruiti per generalizzare il più possibile (c'era una festa, ma non si sa dove. Abitiamo a una decina di km da qui, ma non è una località quanto una città vera e propria)... ... però detto questo il risultato finale è comunque *spettacolare* e inquietante allo stesso tempo. Non si smette mai di migliorare, ma voi siete di certo non sulla buona ma sulla OTTIMA strada, virgola, e mi associo al pensiero dell'amico Ironcross: prima o poi sogno di poter recitare per voi 😍🤔😱😅😅

[@DeepMindFilmFactory]

Aspettavo il tuo commento :) grazie di cuore per aver apprezzato e si, pensandoci adesso i dialoghi all'inizio sono un po' vaghi... :) comunque sarebbe davvero figo una collaborazione!

[@antoniobuoso2090]

Ben fatto! Complimenti

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille!

[@paolavit1191]

Quelle ragazze....veramente inquietante...luci e fotografia ottime!

[@DeepMindFilmFactory]

Grazieee!

[@rosannacecinato3419]

Molto carine le riprese, la fotografia e le colonne sonore classiche e non, i miei complimenti. Per quanto riguarda il resto: i dialoghi secondo me sono scritti parecchio male, eccezion fatta per qualche monologo del protagonista. Gli attori non sono eccellenti ma si lasciano apprezzare, mentre infine la trama è un po' troppo prevedibile

[@DeepMindFilmFactory]

Grazie mille per il tuo parere :) cercheremo di migliorare sotto questi aspetti!

[@paolavit1191]

Io....però non entrerei....🙄😉😅

[@DeepMindFilmFactory]

Sono scelte 😎😊

[@luipedraz2929]

Cavolo per un Tissot vintage e come ci torno!!

[@SuzetteEva]

Voce iniziale non convincente..il tizio inquadrato sarebbe meglio tagliare quei quattro capelli così da renderlo più piacevole e giovanile. Recitazione a cantilena, dopo essere arrivata al secondo minuto ho chiuso

[@DeepMindFilmFactory]

peccato che non lo hai visto!

[@orgasmorusso69spasmolenzi70]

Ancora una volta, è sbalorditivo vedere che il tuo budget sta crescendo Almeno sulle scene all'aperto Cresce e cresce, il che è una buona notizia Il linguaggio cinematografico è dritto e lucido La soluzione visiva più bella della scena in hotel Questo è puro autentico stile italiano Ho pensato fino all'ultimo momento che le ragazze si sarebbero rivelate maniache)))