Tollerare le FRUSTRAZIONI, fanno male ma si PUO'

[@giovannipadalino9117]

Grazie

[@mistermirkorossi]

Una delle frustrazioni maggiori sono quelle in ambito formativo: quando il tuo insegnante è rigido e non accetta i tuoi limiti quello che ottiene è la perdita dello studente non solo da sé ma spesso anche dalla sua disciplina...

[@francescaiacovella7757]

Sulle regole e aspettare

[@sarahparenzo1411]

Grazie e’ molto interessante. Personalmente anche da un punto di vista di formazione vengo da percorsi psicoanalitici colpevolizzanti che insinuano sempre il dubbio che l’analista sappia più del paziente. Sembra che la Gestalt sia in grado di restituire la fiducia nella propria esperienza

[@Psicologiain5minuti]

Grazie Sarah per il bel commento. Le auguro un buon cammino🌺

[@canaleYouTubeasperger]

Se ho capito bene quindi devo chiedermi se ho fatto il massimo per raggiungere quell'obiettivo? Ma in questo modo non si tende a colpevolizzarsi e peggiorare così la situazione? Grazie del supporto

[@Psicologiain5minuti]

Grazie Sara per il commento. Quando ci accorgiamo di non aver fatto tutto ciò che è in nostro potere, possiamo scegliere cosa farne. Giudicarmi, colpevolizzarmi e somministrarmi la punizione (e non avere possibilità di cambiare) oppure abbracciarmi, perdonarmi e rimettermi in cammino, in un cammino migliore per me, alla luce dell'esperienza fatta. Spero di aver risposto. Buon cammino, Sara.

[@albertobernasconi84]

Proprio perché ci si ha messo tutto di noi che si è ancora più frustrati. L'illusione, la delusione e la disillusione veleggiano poi su di noi. Quando soffri di anorgasmia pratica, qua do soffri di disturbo dell'umore, quando i tuoi ex soci ti fanno perdere tournée all'estero, quando il mondo parla una lingua e tu un'altra, quando hai conosciuto la vera solitudine, quando porti croci anche non tue, quando ti svegli di notte e ti riaddormenti al mattino, quando persino il covid ti frammenta il lavoro, quando la gente si autosabota e così sabota te, quando aspetti e lotti per avere cose da più di 20 anni, quando sei quello troppo unico e diverso, quando altri immeritevoli festeggiano e tu piangi sconfitto, quando vedi cose che non avresti dovuto vedere o vivere, quando dai più di quel che ricevi, quando non vuoi il grazie ma nemmeno il vaffanculo, qua do ti rialzi sempre e con forza ma la vita ti vuole fare del male e dio ti odia, altro che frustrazioni. È già buono che non sia diventato pazzo. Non. So nemmeno come faccio a continuare a insistere così senza energie.