TRUFFA ASSEGNO CIRCOLARE. LA BANCA RISPONDE?

Рет қаралды 2,496

11 ай бұрын

Integro con alcune ulteriori informazioni quanto esposto nell'intervista, nella speranza che sia magari di utilità per qualcuno disporre di qualche dettaglio in più per "gestire" questi strumenti di pagamento e le relative accortezza da adottare per tutelarsi.
E’ un dato di fatto che l’assegno circolare si può accettare: se verificato (bene emesso) con la dovuta diligenza rimane un mezzo sicuro, universalmente adottato per pagamenti di importo rilevante e garantito (dal bene emissione, dalla banca stessa quindi). L’alternativa suggerita da molti, il bonifico istantaneo, è valida, ma con due grosse limitazioni: la quasi totalità delle banche mette un cap di sicurezza a 100.000 euro (perché tale metodo è irrevocabile) e soprattutto dipende dalla connessione online al server della propria banca, che per sua natura può essere soggetto a manutenzione e/o malfunzionamenti momentanei ma imprevedibili. Farsi magari 1000 km per pagare una vettura è vedere che l’app della banca non si connette non è piacevole…
Tornando alla mia vicenda, sono da anni cliente della banca a cui faccio riferimento nell’intervista, e per anni tale banca si è prestata, pur non contrattualmente obbligata, a fornirmi il servizio di bene-emissione sui circolari. Visto l’importo rilevante di questa vendita specifica, se fosse stato valutato troppo “impegnativo” assumersi la responsabilità di una verifica del titolo, sarebbe bastato declinare la richiesta: in quel caso avrei naturalmente rinunciato alla vendita. Ma nel momento in cui la banca ha accettato via mail l’incarico, questo andava semplicemente svolto con la dovuta diligenza e professionalità; la verifica di un assegno circolare dovrebbe infatti coinvolgere due aspetti: il primo, quando la copia di un titolo viene anticipata, riguarda i controlli dei dati di facciata per poi concludere con l’analisi del titolo fisico quando viene versato (che ci sia piena corrispondenza con quanto anticipato insomma). Nel mio caso l’assegno pare abbia passato l’esame di tutta questa serie di controlli, trattandosi probabilmente di titolo “vero” trafugato in bianco e non di una semplice copia contraffatta.
Il problema è stato nel secondo, fondamentale livello di controllo, ovvero quella che dovrebbe essere la verifica della reale esistenza di una filale di emissione per il titolo stesso; Mancando apparentemente nel mio istituto quello che dovrebbe essere un disciplinare di controllo sull’esistenza delle filiali emittenti, mi sarei aspettato perlomeno l’utilizzo del buon senso nello svolgere questo compito da parte del funzionario. Un circolare può infatti passare indenne il primo livello di verifica, ma non essere mai stato realmente emesso da alcuna filiale.
In questo caso il funzionario ha valutato di eseguire questo secondo livello di verifica limitandosi a utilizzare esclusivamente una ricerca su Google. Ma non solo, ha pensato bene di inserire nel motore di ricerca pubblico proprio quei dati riportati sullo stesso titolo, dati che potevano essere per loro natura falsi in quanto appunto oggetto di verifica. Ricordo che per evitare la truffa, ed è solo la prima possibilità da non esperto che mi viene in mente, sarebbe bastata una banale richiesta di conferma pec tra filiali o comunque una conferma mail scritta. Verifiche che sarebbero state perfettamente compatibili con le tempistiche a disposizione e che il buon senso, se non un preciso disciplinare tecnico, avrebbe dovuto suggerire.
Concludo osservando come però questa vicenda ci racconta anche quale sia in genere l’atteggiamento di un interlocutore “forte” messo di fronte alle proprie responsabilità… L’importo del danno è stato rilevante e io riconosco il diritto della banca di fare le proprie indagini interne, di approfondire, di capire a fondo le responsabilità, ci mancherebbe. E per questo ho pazientato mesi. Ma poi basta, quando è oggettivamente inconfutabile che una grave negligenza è alla base di un significativo danno patrimoniale per un cliente, si risarcisce con tanto di interessi e scuse.
E invece no: con gli argomenti contenuti nella risposta al mio reclamo, la banca mi vuole convincere (in modo maldestro) di non avere alcuna responsabilità nella vicenda e che è la mia condotta ad essere stata “gravemente colposa”. Nelle risposte ricevute é stato fatto ampio uso dello smentire con forza alcune delle circostanze secondarie del reclamo, ma non altre ben più importanti, che implicitamente vengono riconosciute per vere. Mi sono visto additare come sprovveduto per essere arrivato addirittura a vendere una vettura a “uno sconosciuto su internet”, ma guarda caso nulla è stato detto in relazione fantozziana verifica di bene emissione condotta dalla banca tramite il suo funzionario, bene emissione che di fatto aveva per me costituito garanzia assoluta di poter procedere serenamente a concludere l’affare.
Sergio Candusso

Пікірлер: 18

@gianluca4968 10 ай бұрын

Spiccato accento del nord... azz che garanzia!

@camarin.49 10 ай бұрын

...essendosi il truffatore presentato come lombardo, era solo per sottolineare che l’accento coincideva con quanto dichiarato via messaggio WA.

@paolo58312 10 ай бұрын

La bene emissione è solo a titolo informativo, la banca del signore non poteva verificare l autenticità del titolo, non ha quindi responsabilità concrete, se verrà rimborsato lo sarà solo x evitare danni di immagine all Istituto...

@camarin.49 10 ай бұрын

Mi permetto di contraddirla: la dichiarazione di bene emissione è un servizio non contrattualmente dovuto dalle banche e se viene concesso (perchè magari un cliente è storico, per abitudine o magari anche solo per leggerezza) la banca stessa si assume poi la responsabilità della “bontà del titolo”. Il disciplinare per questo tipo di controllo è rigoroso e nulla ha a che vedere ad esempio con quello che è un bene fondi di un bancario normale o la passata in scanner che solitamente fanno sui circolari in cassa. Se tale controllo poi viene fatto tramite richiesta scritta seguita da una risposta scritta (come nel mio caso) e l'assegno risulta falso, la banca risarcisce e basta. E anche la giurisprudenza è chiara in questo senso. Per chiudere, lei pensa davvero che una banca avrebbe risarcito 140k (compresi di interessi) se non dovuti? Per tutelarsi poi da quale danno di immagine? Se la banca non fosse stata responsabile non avrebbe subito nessun danno di immagine anche di fronte a una eventuale pubblicazione del reclamo: il povero pirla che se "la sarebbe dovuta mettere in tasca" sarei stato io e basta :)

@paolo58312 10 ай бұрын

@@camarin.49 La questione è alquanto articolata, La banca non ha un obbligo contrattuale di prestare il bene emissione al correntista. Se il funzionario della banca negoziatrice decide di verificare, ed in seguito attestare la validità dell’assegno, esso ha il dovere di svolgere l’operazione con la diligenza professionale che corrisponde a quella dell’accorto banchiere. Infatti, il particolare ruolo svolto dalle banche nella raccolta e gestione del risparmio, congiuntamente alle capacità tecniche necessarie per lo svolgimento di tale incarico, richiede un livello di diligenza qualificata (art. 1176, comma 2, c.c.). Chiamata a rispondere della propria condotta, la banca può esentarsi da ogni responsabilità fornendo la prova di aver assolto all’obbligo di diligenza prescritto. In questo senso è esclusa la responsabilità della banca negoziatrice per il bene emissione di un assegno in seguito risultato falso. Va detto che per contro che sussisterà la responsabilità della banca negoziatrice se nello svolgimento del proprio incarico vengano ravvisati gli estremi di una condotta colposa. Tale ad esempio la condotta dell’intermediario che non si era accertato della qualifica rivestita dal funzionario della banca emittente contattata telefonicamente e forse questo è il suo caso , ci sarebbero ancora molti gli aspetti da analizzare e chiarire ma credo non sia questo il caso

@dantetesla8929 10 ай бұрын

che si prenda responsabilitá la banca

@camarin.49 10 ай бұрын

...già fatto. Risarcito, interessi inclusi.

@manuelfrezzato2187 8 ай бұрын

io sto per vendere l'auto e l'acquirente, che dice essere di bologna, mi propone solo l'assegno circolare. io non mi sto fidando molto, la banca credo valuterà dalla cassa se effetivamente l'assegno sia vero o meno, hai dei consigli su come posso comportarmi er evitare di essere truffato? grazie

@camarin.49 8 ай бұрын

Devi mandare una mail alla banca dove chiedi a tua tutela se ti fanno una dichiarazione di bene emissione per il titolo di cui anticiperai copia (inclusa verifica esistenza della filiale emittente). Tale dichiarazione dovrà essere scritta. Tutto il resto non vale nulla a tutelarti incluso il passaggio dell assegno in scanner. Se la banca non ti concede quanto ti ho scritto, ti consiglio uso esclusivo di bonifico anticipato o istantaneo.

@paoloscotto 5 ай бұрын

Mi chiedo che fine possa aver fatto la macchina,e comunque la gente,pur di non lavorare,si ingegna veramente tanto

@camarin.49 5 ай бұрын

Essendo stata una truffa ben organizzata e su vasta scala, le macchine vengono subito "ghostate" disabiltando sim/gps/antifurti integrati e portate nel giro di poche ore in paesi come il Montenegro o la Bulagaia dove girano indisturbate, vendute magari ai boss locali che non subiscono controlli... Non vengono smontate per i pezzi come molti pensano ne tantomeno girano in Italia, ovviamente...