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Per la versione 4K - • Tuscany Trail 2023 - T...
Questo è il video racconto del mio Tuscany Trail 2023, The Ring Edition.
Si è trattato del mio primo Tuscany Trail, ma più in particolare della mia prima esperienza in bike packing, nonostante la mia ultra trentennale esperienza ciclistica, su strada e in MTB. Come per ogni prima esperienza ci sono stati errori dei quali terrò conto per le prossime esperienze, ma anche tante emozioni, che porterò con me per molto tempo.
È stata anche lamia prima esperienza di video racconto. Ho cercato di far vedere quello che miei occhi hanno visto, con l’intento di trasmettere le emozioni che ho provato. Avrei potuto fare meglio, avrei potuto raccontare di più mentre ero in sella… ma andrà meglio la prossima volta, prometto.
Sono partito dalla Francia (Pays de Gex, la zona francese al confine con Ginevra e con il canton Vaud), insieme all’amico Vincent; anche lui alla prima esperienza in bike packing e amante dell’Italia. In quattro giorni abbiamo percorso 523 km con oltre 8000 d+: abbiamo faticato, sofferto il caldo e il freddo; abbiamo trovato sole, pioggia, polvere e fango... tanto fango. Quello che ci è rimasto nel cuore, però, è un'esperienza unica e l’incontrato con tante belle persone.
Ho viaggiato in sella a una Canyon Grizl CF SLX, con gruppo Campagnolo Ekar (40x10-44) e gomme Pirelli Cinturato M (700x50).
Sicuramente mi sono caricato più di quanto in realtà avrei avuto bisogno (esperienza -), ma ho cercato di distribuire il peso in maniera da avere comunque una bici bilanciata e guidabile, specialmente in fuoristrada (esperienza +). Ho usato il kit GiVi Bike linea Adventure, composto da:
Borsa da sella HUMP
Borsa da manubrio CLIMB
Borsa da telaio HILL
Ho poi utilizzato due borse stagne Canyon da 5 l, montate su due supporti Gorilla cage II (con sistema di aggancio/sgancio rapido, fighissimo).
Per ultimi, ho montato una borsa sopra telaio Apidura for Canyon da 1 l e uno snack pack Ventura di AGU.
Cosa rifarei?
Il Tuscany Trail, assolutamente. Si tratta di una bellissima esperienza, da godere dalla prima all’ultima pedalata. Si pedala su un percorso impegnativo, da non sottovalutare (sono arrivato al Tuscany Trail con circa 7000 km nelle gambe, ma la fatica l’ho comunque percepita), ma neppure da demonizzare.
Cosa non rifarei?
Non mi poterei così tanto peso (circa 9 km, che equivalgono più meno al peso della mia bici); cercherei di non partire mai dopo le 7 del mattino (si evita il traffico dei ciclisti, sul percorso e nelle soste, e si riesce a fermarci a un’ora decente… o a percorrere più chilometri).
Cosa consiglierei a chi vuol partecipare?
Fidatevi di voi, fate esperienza (comunque qualche errore lo farete e se lo fate di testa vostra ne trarrete esperienza, oltre a non recriminare con nessuno); pianificate bene le tappe, in funzione della vostra esperienza (anche di guida fuoristrada) e alla vostra preparazione: Il Tuscany non è una gara, è un viaggio in una delle più belle regioni al mondo.
Cosa consiglierei agli organizzatori?
Cercate di coinvolgere (in modo serio, accurato e per tempo) maggiormente tutte le comunità coinvolte nel giro: si attraversano paesi e località che, durante l’intero anno, non vedono neppure un decimo delle persone che vedranno durante il Tuscany; far fronte a migliaia di ciclisti che chiedono da bere e da mangiare dalle 6 del mattino alle 21 di sera, metterebbe in crisi qualunque esercizio di una metropoli… figuriamoci nelle campagne toscane.
Cercherò di rispondere a qualunque dubbio o domanda, qualora ce ne fossero.