Le sono grata come sempre imparo e ascolto con attenzione. Mi affascina la storia e filosofia raccontata da Lei Grandissimo sono anziana e mi fa compagnia in tanti momenti di solitudine e angoscia,inquietudine per la vita che mi resta .grazie di tanto 💓❤️
@gisellasireus92812 ай бұрын
Condivido.... eccezionale
@Umberto-e1fАй бұрын
Posso signora farle presente che nella solitudine la compagnia migliore POTREBBE essere un' altra parola : quella del vangelo. Nella solitudine e sofferenza fisica (Ignazio di Loyola) ,o spirituale(Francesco d' Assisi) come esempio,ma c'è ne sono altri, la loro migliore compagnia ,che trasformò la vita, fu la parola di Gesù,che prima di "partire" disse : non vi lascio soli,vado a prepararvi un posto nella casa del Padre mio". C' è quella pagina stupenda del capitolo 17 del vangelo secondo Giovanni,di una certa difficoltà,ma che se viene letta continuamente non può non commuovere, e riempire il nostro cuore di gioia.
@Umberto-e1fАй бұрын
Per tutti c' è " la vita che mi resta" perché l' unica certezza inconfutabile è quel giorno che verrà (viene) per tutti, nell' attesa,durante il nostro cammino, perché di solito non pensiamo che LUI ci è accanto,cammina con noi, e nella sua ora:"ecco io busso alla tua porta"
@Umberto-e1fАй бұрын
Riporto per l l' esattezza le testuali parole,Apocalisse 3,20:"Ecco,io sto alla orta e busso;se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta io entrerò da lui e cenerò con lui e lui con me." Quella CENA che cosa è?Non lo sa nessuno,ma lo sa il cuore di tutti.
@paolovismara763 Жыл бұрын
AFFASCINANTE, ANCOR DI PIÙ, SEMPRE AFFASCINANTE. SINCERAMENTE DEVO DIRE CHE “IO SONO “UOMO GRECO”, ANCHE “UOMO FREUDIANO””.
@paolovismara763 Жыл бұрын
VERAMENTE AFFASCINANTE.
@gericho1 Жыл бұрын
E' il dualismo la chiave. La Natura prima di noi, e noi al seguito. Sottrarre al sacro l'ambivalenza lascia spazi vuoti, privi di significato; dissocia l'esistere dall'esistente e annienta per sempre l'equilibrio benefico dato dall'oscillazione tra opposti. Se l'irruzione della follìa tra i cristiani si esorcizza, altrove la si controlla entro tempi e modi prestabiliti. Ma da noi, nell'era della tecnica, tutto questo ha assunto la forma devastante della depressione.
@lucamascagnifobos4 ай бұрын
Bellissimo commento. Potresti farmi un esempio pratico di come noi sottraiamo al sacro il dualismo? Insomma qual è l'errore che commettiamo?
@gericho14 ай бұрын
@@lucamascagnifobos Posto che tutti i sistemi di credenze operano entro schemi di ambivalenza o dualismo (vita/morte, salute/malattia, bene/male, mente/corpo, io/altro da me), esistono istituti culturali che prevedono in varie forme, l'irruzione del caos rigenerante, della morte o del male. Dai voli astrali degli sciamani, alla trance dei guaritori, fino alle danze lascive dei posseduti, sono tutte soluzioni per stabilire relazioni "proficue" col caos. La cultura giudaico-cristiana, invece, quel rapporto lo ha sempre rigettato, negando al caos qualsiasi valore fondante. Ha creduto di tenerlo fuori dal mondo, nascondendolo prima negli invasati e nelle streghe, poi quando dio ha smesso di fare storia, nelle isteriche e nei folli. Ma, l'abisso è sempre lì. Oggi, la modernità non si interessa più di metafisica, e il sistema produce solo merce da consumare, dalle suggestioni virtuali ai cibi processati, dal sesso veloce ai farmaci. Conformati al disimpegno, egocentrici e iperattivi, ognuno a gestire in solitaria il proprio abisso. E allora, il caos prende vita in forme e tempi del tutto imprevedibili. Senza legami collettivi o valori etici condivisi, si è incapaci di immaginare un mondo "altro" o un futuro, e la vita si riduce a una scommessa con sé stessi, persa in partenza.
@Umberto-e1fАй бұрын
Infatti è LUI che parla a noi,e se poi non ne parliamo noi è perché non l' abbiamo ascoltato.
@danilomodonesi5977 Жыл бұрын
Curioso notare come un ateo parli di Dio in modo molto più sensato di quanto facciano i credenti nelle religioni abramitiche.
@b4byf4c3455451n Жыл бұрын
Certo. Dio si nasconde agli occhi per mostrarsi alla razio o razionalità. Dio desidera esclusivamente comprensione. Per questo motivo sì è servito del libero arbitrio. Che è uno strumento non strumento.
@antoniotomaiuolo3246 Жыл бұрын
Evidentemente non è un ateo lo dice più per orgoglio o vanità non scriverebbe libri ne tantomeno parlerebbe di dio
@danilomodonesi5977 Жыл бұрын
@@antoniotomaiuolo3246 La questione "Dio" interessa tutti, credenti e non, soprattutto i filosofi. Per interrogarsi e ragionare sulla questione Dio non serve credere il lui, serve solo rendersi conto dell'importanza che l'idea del divino, a prescindere dal fatto che esista o meno, ha avuto nella storia umana. Anche gli atei riflettono sulle cose. Io direi che, forse proprio perché è ateo, agnostico, non credente o almeno non cristiano (Galimberti ha dichiarato sia di non credere in Dio, che di non amare la definizione "ateo"), sia riuscito a farsi un'idea di divino meno puerile di quella che solitamente gira tra i cristiani.
@gabriellaamatucci90792 ай бұрын
Perché si parla tanto di un Dio che noi sappiamo che non esiste. La bibbia un grande invenzione un libro scritto da un gruppo di persone che avevano un 'idea strana ma data l'ignoranza e avevano bisogno di un l'ider immaginario non palpabile.
@Umberto-e1fАй бұрын
Tu non hai letto la bibbia,a cominciare dal fatto che non è " un," libro.all ignoranza di altri che lo ripetono vuoi aggiungere anche la tua?@@gabriellaamatucci9079
@Umberto-e1fАй бұрын
Il faccia a faccia: perché dimenticare il salmo 79(80)? :0 Dio,ristoraci, fa ' splendere il tuo volto e saremo salvi".
@anonioulisse66163 ай бұрын
calimbirti è molto bravo.penso che sia il migliore
@Umberto-e1fАй бұрын
La lettura del "sacrificio" di Isacco non è corretta. israele.il popolo ebreo,viveva s contatto con altri popoli,come i cananei che praticavano il saccrificio umano del primogenito,ritenuto volontà di Baal. L' episodio quindi è il superare,allontanarsi da quel comportamento.( Un problema che esisteva presso altri popoli: pensiamo in area elladica ad Efigenia. Quindi la bibbia conquista il concetto di dio/bene,tutti il resto,citare l' etico kirkegaardiano, è chicchiera.( Tra l' altro Kieerkegaard critiva l' eticità di Hegel).A Dio ci si avvicina anche con le operr umane buone,da non scartare,anche se la salvezza non dipende da esse.Andando avanti il prof Galimberti più volte le spara grosse; non sa rinunciare ad essere,come di consuetudine,polemico per il gusto di esserlo.
@Umberto-e1fАй бұрын
Galimberti da biblista a grande filosofo? Dio è onnipotente, può fare tutto,il bene ed il male. Dio è ... Dio ,il bene assoluto, l' assoluto atto creatore (vede Genesi,1),quindi Dio,secondo Galimberti, può essere,potere,potenza, essere non Dio!!! Nel così disprezzato medioevo secoli bui, "Omne bonum diffusivum Sui.Poverino,tra noi...
@CosimoDelVecchio-e8y3 ай бұрын
È chiaro che di dio non si dovrebbe nemmeno parlare