Val di Boi: la valle dimentica

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Fra Terra e Cielo

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Күн бұрын

Circa 25 km per 1.176 metri di dislivello.
“VAL DI BOI” da CHIAPPORATO passando per il sentiero “DELLE ROCCHETTE” e in traccia per 800 metri.
Si può fare!
L'escursione nell'Appennino che ho intrapreso non è accessibile a tutti, sia per la distanza sia per l'esperienza necessaria, tra cui un buon senso dell'orientamento e la capacità di affrontare alcuni tratti esposti. Tuttavia, è stata una piccola, grande soddisfazione: credo di essere tra le poche persone, negli ultimi settant'anni, ad aver raggiunto la "Val di Boi" seguendo il sentiero delle Rocchette e la sua diramazione intuitiva. ( ho lasciato dei segnali con il pennarello nero).
La Val di Boi, insieme alla "Val di Sasso", si colloca tra Chiapporato, il Monte Calvi, Serramaggio e Stagno, a circa 1000-1100 metri di altitudine. Entrambe le valli, ormai quasi dimenticate, sono state esplorate parzialmente nel 2015 da alcuni membri del CAI di Prato, partiti da Serramaggio. La mia intuizione, tuttavia, si è sviluppata osservando l’ampiezza del complesso religioso di Chiapporato, chiaramente sproporzionato rispetto al piccolo borgo (oggi abbandonato), anche se arricchito dalle poche abitazioni di "Chiapporato di là". Questo mi ha portato a supporre che il complesso dovesse servire anche altre famiglie, che non gravitavano intorno ai centri di Stagno o Fossato.
Il sentiero delle Rocchette, con la sua ripida verticalità, e alcune tracce orizzontali osservabili sulle mappe IGM, mi hanno suggerito l'idea che le abitazioni in Val di Boi e Val di Sasso dovessero essere collegate a Chiapporato da una rete di sentieri funzionali, forse per raggiungere il luogo di culto. Animato da questa convinzione, sono partito, e la sorte mi è stata favorevole.
Dopo una salita di circa 400 metri lungo il sentiero delle Rocchette, che inizia dietro il cimitero di Chiapporato, si nota sulla sinistra (ho segnato il punto con un pennarello nero) una traccia che, in circa 800 metri, conduce al primo insediamento della Val di Boi. Lì ho esplorato il terreno circostante, trovando un pozzo, una grande abitazione con stalla e altre strutture, e ho concluso che gran parte di quell'area doveva essere coltivata in passato e priva della fitta vegetazione attuale.
Purtroppo, l'arrivo di minacciose nuvole all'orizzonte mi ha costretto a rientrare prima di poter completare l'esplorazione, ma ho comunque fatto ritorno soddisfatto, certo di aver riscoperto una parte dimenticata di queste montagne.
Mi preme sottolineare che questa escursione esplorativa non è alla portata di tutti. La traccia richiede un passo fermo ed un occhi esperto. Interruzioni, radici affioranti, vegetazione talvolta intricata la rendono non agevole e irta di pericoli. Inoltre si necessita di un buon senso dell’orientamento...
Passiamo ora all'escursione, che si è rivelata essere il prezzo da pagare per raggiungere l'obiettivo esplorativo. Il punto di partenza è Montepiano, dove si può comodamente parcheggiare in via Toccafondi. Da lì mi innesto sul sentiero 423, che mi offre l'opportunità di ammirare la splendida Abbazia di Santa Maria; al ritorno, mi godrò i suoi affreschi del X secolo, appartenenti alla scuola fiorentina.
Il percorso si sviluppa interamente all'interno di un bosco, ben segnalato e ombroso. Passo davanti a "Casa Fonte al Romito" e proseguo lungo il sentiero 425, che mi conduce all'"Alpe di Cavarzano". Da lì, seguo il sentiero 00, che diventa poi lo 001, in direzione de "La Pianaccia". Inizia la discesa sul sentiero 421/a verso Chiapporato: il fondo presenta alcune insidie, così decido di fare una breve sosta presso "Chiapporato di là", dove una pietra commemorativa su un rudere riporta l'anno 1862.
Arrivato a Chiapporato, constato con tristezza lo stato di abbandono sempre più evidente. Mi dirigo quindi verso il cimitero e mi immetto nel sentiero "delle Rocchette". Dopo circa 400 metri, prendo la traccia descritta in precedenza e inizio l'esplorazione della Val di Boi. Dopo aver raggiunto il mio obiettivo, riprendo il sentiero delle Rocchette e continuo a salire fino a trovare la croce eretta in memoria di un abitante di Chiapporato, deceduto in una tormenta invernale, e successivamente la Croce di Geppe.
Una volta uscito dal sentiero delle Rocchette, seguo parzialmente il tracciato percorso al mattino, per poi dirigermi verso la "Fonte di Adamo" e il Passo di San Giuseppe, lungo il sentiero 427/a. Giunto al Passo, mi innesto sul sentiero 427, che mi riporta al punto di partenza, chiudendo così l'anello.
Un'escursione impegnativa ma gratificante, e un'esplorazione che ha lasciato il segno.
La traccia gps: it.wikiloc.com...
Il canale youtube e i video: / @fraterraecielo2393
Traccia pulita:
mapy.cz/s/nuzu...

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