Wargaming: si può fare narrativo?

Nel video di oggi faremo una breve riflessione sull'approccio narrativo nei wargames, hobby che, per ovvie ragioni, vede in quello tattico-strategico il suo stile principale.
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#wargaming #wargaming #warhammer

[@paulll47]

I wargames mi hanno sempre affascinato anche se da quello che ho potuto vedere "ruolare" non fa proprio parte dell'equazione, ricordo di aver assistito ad un evento Warhammer tanti anni fa e ad uno dei giocatori fu detto di non narrare gli effetti degli attacchi per non rallentare il gioco.

[@giacomop.2204]

Per me ci hai provato, ma purtroppo da giocatore di wargame ( quasi totalmente di marca Warhammer) posso affermare che il mercato stesso spinge verso il competitivo. Qualsiasi nuova release di una nuova fazione di gioco è accompagnata da un regolamento sbilanciato a favore di quest’ultima. In modo da far vendere di più visto che “chi comprerebbe il nuovo esercito di skaven se a livello competitivo fa pena”. Se si vuole giocare narrativo penso anch’io che l’unica soluzione sia lo skirmish necromunda. Anche se come ripeto essendo un gioco competitivo tra due fazioni non potrà essere narrativo come un gdr dove lo scopo principale è creare una narrazione condivisa.

[@vanthspiritwalker]

Solo nell'ecosistema GW (inclusi quei giochi che ad esso in modo più o meno velato ad esso si ispirano) la visione competitiva è predominante. Secondo me il paragone con gli scacchi da questo punto di vista è fuorviante, il paragone corretto sarebbe con i giochi di carte collezionabili: si tratta di giochi in cui il 99% del lavoro si fa PRIMA della partita stessa. Personalmente trovo questa attitudine molto limitante, ma a ciascuno il suo.

[@manueldecarolis6651]

Bellissimi modelli, alcuni come i cavalieri ogryn sono proprio chicche, sul tema del video io penso che in Italia il narrativo interessi poco, almeno negli ambienti games workshop che frequento da 20 anni, negli ambiti Bolt Action si sta un po' meglio sul piano narrativo ma sono prodotti difficili da reperire e non ben supportati dalla casa madre

[@_Ahriman]

Nell'ambientazione di warhammer 40k consiglio lo skirmish Necromunda. Ha molti elementi narrativi e si possono creare delle campagne narrative con un master chiamato Arbiter. In più esteticamente parlando è bellissimo, soprattutto per chi piace qualcosa di brutto, sporco e cattivo.

[@forumsententiam]

Necromunda è sicuramente uno dei titoli più di rilievo quando si parla di skirmish, un’ambientazione bene o male indipendente ma sempre ben radicata nel mondo di warhammer 40k, adatta a chi vuole approfondire di più gli aspetti della violenza più "quotidiana" di quel mondo o a chi non vuole, magari, cimentarsi con le fazioni principali. Come ostacoli ai nuovi giocatori purtroppo c'è da citare un regolamento abbastanza crunchy e (sebbene i modelli veri e propri non siano eccessivamente costosi) un tavolo che richiede spesso particolari scenari per dare il pieno "effetto necromunda". Inoltre (ma è mia opinione personalissima) le fazioni tra cui scegliere sono molto interessanti ma mancano di quel particolare impatto visivo che potrebbero avere altri titoli o le stesse fazioni di warhammer 40k. Quindi forse adatte per giocatori più esperti nel costruirsi la propria narrazione. -Francesco

[@_Ahriman]

@forumsententiam si il regolamento è ostico ma se ce l'ho fatta io che sono totalmente novizio al wargame ci può riuscire chiunque. Riguardo gli scenici però si può risparmiare: l'ambientazione richiede edifici arrugginiti e in rovina e ho visto crearli anche con una cassetta di plastica della frutta, un po' di cartone ondulato e del colore per dargli il giusto aspetto. Perciò si può risparmiare ma se proprio si vuole risparmiare ancora di più con Tabletop Simulator si può fare una partita online e preparare dei tavoli spettacolari con scenici animati da cui escono acidi ribollenti e fornaci fumanti. Ve lo consiglio sinceramente