Wyrmspan - Analisi critica

[@lucachiarvesio2963]

Ottimo video da una lunghezza considerevole ;-). Sempre un piacere sentire le tue analisi critiche che spaziano su tutti gli elementi dei giochi (e oltre). Qui la cosa si è fatta sicuramente più corposa dovendo, per forza di cose, paragonare la nuova uscita con il master piece. Da amante di fotografia naturalistica, Wingspan con me ha fato centro per la sua tematizzazione. Capisco che non sia il massimo, ma se si trova un connubio perfetto tra hobby diversi, non può che finire così. Partendo da questo presupposto, Wyrmspan lo trovo proprio un prodotto commerciale concepito per cavalcare l’onda di Wingspan cercando di conquistarsi una platea insoddisfatta del gioco precedente voglia per il tema ornitologico che per la forte alea durante le fasi di gioco (che siano lanci di dadi, pesca delle carte, obiettivi segreti…). Graficamente non mi convince sia per la scelta di questi colori pastello (smorti?) gli artwork dei draghi e l’impostazione grafica delle carte. Se poi ci mettiamo anche il materiela così così... Ho sentito altre persone chiedersi il perché di diverse tipologie di risorse quando con una avresti risolto il problema. Ma qui torniamo al discorso di un'ossatura di un gioco che si è voluta mantenere andando a cambiarci il contorno. Felice per chi lo troverà interessante e godibile.

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento Luca! Non penso tu sia l'unico a essere stato attirato da Wingspan per la sua tematizzazione. Ecco perché si sarebbe dovuta prestare molta più attenzione a questo aspetto anche in Wyrmspan. Peccato!

[@tonzasso]

Credo tu sia il miglior recensore in circolazione sul tema boardgames..

[@Lamascherariposta]

Wow, grazie mille Mattia! Apprezzo molto il complimento!

[@danielecrescenzi1144]

Grazie Mosè, sempre complete le tue analisi. Finora sono stato in disaccordo solo con quella che hai fatto su the white castle. Ma anche lì ho compreso bene il tuo punto, che poi giocandoci non ho condiviso (per fortuna perché l'avevo già comprato :P ).

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento Daniele! A Essen presenteranno l'espansione di The White Castle, ma non credo che la prenderò. Tu la stai aspettando?

[@danielecrescenzi1144]

@@Lamascherariposta Ci ho già dato un'occhiata. La prenderò.

[@francoscomenti]

Ancora un colpo durissimo alle mie aspettative ma una salvaguardia unica al mio budget mensile per I board game. Evviva l’indipendenza la critica vera e l’esperienza di chi ci parla. Grazie grazie grazie P.s capolavoro il flame sulla salvaguardia ambientale 😂

[@Lamascherariposta]

Grazie mille Francesco! Tieni presente però che questo gioco pare sia molto apprezzato: guardati anche qualche altro parere, magari a te piacerebbe. Io lo sto ancora tenendo perché sono curioso di vedere l'espansione che è già stata annunciata. Grazie per l'abbonamento!

[@remoscaccabarozzi1604]

Ciao Mosè grazie mi tengo stretto Wingspan!!!!

[@Lamascherariposta]

E fai bene caro Remo! :-)

[@francescocasagli1317]

Ottima analisi critica che condivido in pieno!

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento Francesco!

[@dhrake]

Da estimatore dell'originale, quando ho saputo dell'esistenza di questo spin-off mi sono subito chiesto se non avrebbero semplicemente appiccicato un tema più popolare nella community dei GdT e rimestato a caso un po' nelle dinamiche... Grazie per avermi dato le risposte

[@Lamascherariposta]

@dhrake Grazie a te per il sostegno! Eh sì, secondo me è successo proprio quello che temevi.

[@Sinistro82]

Ciao Mosè, complimenti ancora per le tue analisi! Condivido pienamente la questione sui materiali, se me li fai più scadenti, beh, mi fai pagare meno il gioco, e, da quel che vedo, qui si poteva stare sui 45-50%, magari facendo plance un po' più piccole, che tra l altro una delle cose ottime in Wingspan è che, con l espansione Asia, si arriva a 7 giocatori mi pare, che è un numero importante per il quale non ci sono molte alternative a giro tra i gestionali, qui, anche espandessero a 7, dubito ci si starebbe sul mio tavolo, ma anche in 6 a fatica con quelle plance 😂 Detto ciò, anche se non ho ancora provato Wyrmspan mi pare tu abbia un po' esagerato gli aspetti negativi, alla fine anche nel video che hai fatto con la partita simulata mi sei sembrato molto divertito! Le poche differenze che ci sono, ad occhio, mi sembrano abbastanza impattanti, a livello di meccaniche, da farmelo stare in simpatia, poi vedrò giocandolo 😊 il problema più grosso che ho sempre avuto con il titolo originale, nonostante l abbia fatto giocare alla chiunque ed abbia un sacco di partite all attivo, è sempre stata la tematica, scoglio grosso che molti non riescono a superare, sicuramente credo, almeno con i Draghi, che avrò meno problemi a proporlo 😊 Sulle risorse non capisco granché la critica, ok che scegli tu quali avere dall azione esplorazione, ma anche in Wingspan era così, e quando eri pieno di vermi e pesce per giocare un uccello ma poi in mano ti entrava una carta fortissima per cui c era bisogno di frutta o grano...beh ecco non vedo la differenza! Il fatto che qui non ci siano più uova o nettare a dare punti mi sembra un grossissimo passo avanti, perché infondo erano quasi sempre mosse obbligate purtroppo! Speriamo comunque di averci visto lungo, tanto oramai l ho preordinato 😂 😂😂

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento! Pensa che io ho l'esperienza opposta alla tua: la tematica ha sempre attirato tutti, non l'ho mai vista come uno scoglio! Questo ci fa capire quanto diversi possano essere i gruppi di gioco. Sulle uova e sul nettare siamo d'accordo: anche se le uova secondo me sono diventate un elemento fin troppo marginale, che sembra ancora presente solo quasi come omaggio al gioco originale.

[@il_narratore]

Ti sento bello carico! Detto questo, dopo che ormai hai comprato questo, allora davvero potresti apprezzare Dune Imperium e Beyond the sun. 😀

[@Lamascherariposta]

Grazie per i consigli! Dune Imperium me lo suggeriscono tutti, mentre mi sa che sei il primo a menzionarmi Beyond the sun. Peccato che i temi non mi attirino.

[@il_narratore]

@@Lamascherariposta ti toccherà cedere prima o poi.

[@il_narratore]

@@Lamascherariposta Beyond the sun l'ho giocato stasera dopo molto tempo. Piace molto ai giocatori euro duri e puri, per via del fatto che è moooolto elegante: nessuna eccezione alle regole, hai un lavoratore che sposti su una casella azione, e il turno è fatto. In pratica fai l'azione, incassi la produzione e tocca al prossimo. È lo scoprire l'albero tecnologico che sblocca azioni sempre più potenti e l'alea praticamente quasi a zero che piace ai tipici giocatori euro. Però graficamente molti dicono faccia schifo. A me esteticamente non esalta, ma nemmeno dispiace, avendo gusti abbastanza minimalisti. Alcuni materiali sono scadenti (la scatola), le plance sottili (ma almeno dual layer), le carte di bassa qualità vanno imbustate, ma per me i dadi e i token secondo me sono molto carini (minimalisti ma carini). C'è anche su BGA, volendo.

[@Lamascherariposta]

Cosa pensate di Wyrmspan? Secondo voi quali sono gli spin-off che sono riusciti a essere migliori del gioco originale a cui si ispirano?

[@MrNomade63]

Ciao a Tutti. Sono d'accordo con tutto quello che espone Mosè nel suo discorso.. Ma nonostante parecchie critiche arrivate da più parti (cosi' sembrerebbe) , su BGG il gioco ha stampato un bell' 8.1 di gradimento e valutazione. Quindi alla gente piace...Come si spiega? Staremo a vedere l'effetto vendite alla Play...?

[@Lamascherariposta]

Alla gente piace un sacco di roba che a me fa schifo :-D Come ho già scritto altrove, probabilmente tutti coloro che non erano attirati dal tema in Wingspan ora si stanno riversando su questo nuovo gioco e ne restano soddisfatti. La prospettiva da cui parto io è diversa.

[@santo_73]

Bravo Mosè, concordo con la tua analisi al 100%.

[@Lamascherariposta]

Grazie mille! :-)

[@danielecrescenzi1144]

Ah e comunque attendo con ansia una tua analisi critica ultra speculativa su Libertalia nuovo con i pirati pucciosi (gatti e altri animaletti con la bandana...). Immagino che non lo comprerai nemmeno dato lo scempio di tematizzazione. Hanno aggiustato delle meccaniche fondamentali, ma purtroppo e ovviamente non potranno avere né i miei né immagino i tuoi soldi. Però sentirti inveire contro quel gioco mi farebbe un sacco godere.

[@Lamascherariposta]

Immagini giusto, lungi da me quel gioco con quel tema così stupido! Così come anche lungi da me Apiary! IO NON GIOCO CON LE API CHE VANNO NELLO SPAZIO! :-DDDD

[@danielecrescenzi1144]

@@Lamascherariposta Apiary idem. Dio ce ne scampi.

[@annoluce71]

Caro Mosè, che bello ricevere tue conferme. Azzeccatissima review che si allinea al mio pensiero. Non ho comprato Wyrmspan e menomale. Sono un fan sfegatato di Wingspan, adoro gli uccelli e lo reputo un capolavoro per tutti i motivi che hai citato. Uso perfino la app che legge le carte e ti fa sentire il verso degli uccelli (se non la hai istallala subito!). Ma questo, a me sembra una becera operazione di reboot commerciale, e ciò che affermi non fa che attestarlo. Poiché a molti non piaceva il tema ornitologico si sono inventati questa pacchianata di reskin senza anima (e forse manco cervello). E dire che adoro anche i draghi ma qui sono pretestuoso e strumentale marketing che si vede lontano un miglio. Mi chiedo, perché? Ahimè a parte il profitto, non vi è risposta alcuna.

[@Lamascherariposta]

@annoluce71 In realtà il profitto è la risposta più importante che si aspetta un'azienda: il resto è grasso che cola! :-D Non c'è niente di male nel monetizzare i propri brand di successo. Però lo si poteva fare meglio, secondo me. Per esempio tematizzando questi draghi in maniera più sensata. Conosco l'app di cui parli, veramente simpatica! :-)

[@annoluce71]

@@Lamascherariposta ma sì figurati certo, lavorando per una multinazionale io produco profitti per vivere. Ma quello che volevo sottolineare è: la logica del mero profitto senza produrre qualità o elementi distintivi. Sono d’accordo i draghi meritavano una contestualizzazione migliore (un tema così forte!) che non fosse un reskin.

[@viagem74]

Ciao Mosè, permettimi di dissentire dalla tua recensione: secondo me Wyrmspan è molto più sfidante per un gamer, grazie alle nuove meccaniche, soprattutto nella modalità solitario, dove girano moltissimo le carte. Direi quasi che ha cambiato target: molto meno family. Inoltre evidenzierei come le uova contino molto meno nelle meccaniche, ovviando a una delle cose più noiose di Wingspan, ovvero che quasi sempre le azioni finali erano produzione di uova per massimizzare il punteggio. Condivido totalmente invece l'incavolatura sulla povertà dei materiali per fini etici! Con molta stima. Alberto

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento! La modalità in solitario non l'ho provata né per questo né per Wingspan, quindi non mi esprimo. È vero che le uova contano meno e che questo evita di concentrarsi troppo su quello nelle ultime mosse: su questo hai ragione.

[@MatteoLuconi]

Se Wyrmspan non fosse stato commercializzato da Stonemaier non ne avrebbe parlato nessuno o forse se ne sarebbe parlato in termini semplicemente negativi. Lasciando da parte la mia personalissima opinione su SM e i suoi prodotti ti vorrei chiedere qualche delucidazione sulla stimolante (e di per sè discutibile) affermazione a 23:36 : "Quando un gioco elimina le informazioni nascoste fa sempre una bella cosa". Potresti dettagliare meglio questo pensiero? Cosa intendi?

[@Lamascherariposta]

@MatteoLuconi Grazie per il commento! In un gioco gestionale o più estesamente german secondo me le informazioni nascoste sono un po' una scorciatoia, quasi un modo indiretto per introdurre alea. I giochi più eleganti ti fanno sempre mettere tutto sul tavolo: nel costruire le tue strategie, devi tener conto del fatto che tutti possono tenerti sotto controllo e reagire di conseguenza. Ovviamente il discorso cambia completamente nel caso di giochi a interazione diretta quali skirmish e wargame.

[@danielecrescenzi1144]

Sul tema sostenibilità battaglia persa in partenza se non mantiene la stessa qualità della vita sono daccordissimo, risparmiare 500gr di plastica su un gioco da tavolo che non finisce nella spazzatura mai nella vita è una cosa meramente ideologica e inutile e quindi concordo ancora. Per quanto riguarda invece la parte delle reimplementazioni che raramente sono migliori intendi sull'ambientazione? Perché su meccaniche e solitamente tutto il resto ce ne sono molti che migliorano il precedente. Brass Birmingham, Kanban EV, L'era delle scoperte e Caverna i primi che mi vengono in mente per rimanere nelle zone alte della classifica su bgg.

[@Lamascherariposta]

Non ho ancora mai giocato i giochi che citi, quindi forse mi manca un pezzo dell'esperienza che hai tu. Diciamo che ho spesso l'impressione che le re-implementazioni servano principalmente a 'spremere' il marchio, senza aggiungere più di tanto. Immagino però che non sia sempre così.

[@97totoro]

Ora però merita un video anche Apiary

[@Lamascherariposta]

Parlare di un gioco con le api che vanno nello spazio? No grazie :-D

[@riccardoamadi973]

ma dove cacchio eri? Perchè ti ho scoperto solo adesso?? Grazie per i video ;)

[@Lamascherariposta]

Grazie mille Riccardo! Io ero qua! Dov’eri TU, piuttosto! 😀

[@B.Simone87]

Ottima analisi, ma ero certo del giudizio ancor prima di vedere il video. Questo perchè in tutti i casi in cui ci sono iterazioni di giochi già esistenti chi aveva adorato il primo quasi sempre stra-preferirà quello al secondo, anche nei casi in cui l'iterazione riscuote grandissimo successo. Era il caso ad esempio di Agricola/Caverna, Marco Polo I/II, Terra Mystica/Progetto Gaia, ecc... Tutti coloro che hanno divorato il primo preferiscono quello, sono pochissime le eccezioni. Quando però non si ha "vissuto" il gioco originale spesso si preferisce l'iterazione, che può tranquillamente diventare anche più popolare dell'originale: in tutti i casi che ho citato ad esempio io preferisco di gran lunga l'iterazione, avendo approcciato quei giochi quando già erano usciti sia l'originale che l'iterazione. Ora, io non amo Wingspan, lo trovo noioso e piatto oltre che brutto esteticamente. Un buon fillerino o introduttivo ma niente più, quindi l'ho vissuto (cioè giocato) assai poco. Wyrmspan onestamente non mi pare tanto meglio, ma un qualcosina in più mi sembra ce l'abbia dal punto di vista delle meccaniche pur essendo più "astratto", ma è anche vero che per me l'ambientazione in un eurogame non conta minimamente e quindi non mi interessa che ci siano draghi, uccelli o gatti, o che quei draghi di drago non abbiano nulla. Solo un'impressione, non avendolo mai giocato, ma proprio non vedo questo dislivello tra un presunto capolavoro e un titolo un po' inutile. Penso che chiunque non abbia giocato a Wingspan o non ci abbia giocato abbastanza possa preferire l'iterazione. Su BGG ad esempio per ora i due giochi hanno esattamente la stessa media voto data dagli utenti. A me poi non interessa nemmeno il valore storico di un gioco, quello che conta è il titolo che mi diverte di più, quindi anche una "copia" può essere superiore. Forse non è questo il caso, ma non darei il mimino peso al fatto che un titolo sia un'iterazione di un qualcosa già esistente, perchè può tranquillamente superarla. Capisco anche che ci ha macinato Wingspan non ci veda tanto di interessante o riuscito in una sua iterazione, del resto un'iterazione di un gioco di peso medio-leggero difficilmente potrà entusiasmare i veterani dell'originale. Concordo infine pienamente su tutte le considerazioni di carattere "ambientale".

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento Simone! Un giorno dobbiamo imbastire un bel dibattito sull'argomento: perché gli appassionati di eurogame si vantano di non dare importanza al tema? Per quanto mi riguarda è una presa di posizione assurda. *Tutti* siamo in qualche modo coinvolti dal tema di un'opera dell'ingegno. A nessuno verrebbe in mente di dire che non prende in considerazione il tema di un film, per dire. Perché con i giochi dovrebbe essere diverso? Hai senz'altro ragione sul fatto che chi ama un gioco difficilmente si farà persuadere dalla sua iterazione, anche se quest'ultima diventa più popolare. In questo caso non credo però che Wyrmspan insidierà la popolarità del predecessore: vedo per questo gioco molte meno possibilità di sfondare la barriera che separa giocatori da non giocatori come è riuscito a fare l'originale.

[@B.Simone87]

@@Lamascherariposta Sarebbe un bel dibattito, anche io trovo assurdo vantarsi di non dare alcun peso al tema. Nel mio caso semplicemente ho notato che non è un fattore che influenza particolarmente ciò che mi piace oppure no perchè gli eurogame in fondo li vedo come degli astratti incentrati sulle meccaniche, ma di certo non me ne vanto. Il tema conta molto di più in un'opera che fa dell'ambientazione il suo punto di forza, come nel caso di giochi narrativi o di opere dell'ingegno di diversa natura. Anche in questi casi ci sono eccezioni, ad esempio la maggior parte dei film che guardo non so minimamente di cosa trattano, li scelgo principalmenete in base ai nomi coinvolti nel progetto oppure se hanno avuto un ottimo riscontro di critica. L'estetica invece per me è fondamentale: un gioco che trovo brutto difficilmente mi piacerà più di tanto, indipendentemente dalle meccaniche. Riguardo il tema di Wingspan, tutte le persone che conosco che l'adorano non hanno il minimo interesse verso il mondo dei volatili, il successo del gioco penso dipenda molto anche dal fatto di avere un tema in fin dei conti piuttosto piatto, che magari dice poco ma che non dà nemmeno fastidio, e un'estetica generale che piace, obiettivamente molto ben curata anche nei componenti. Credo sia questo il motivo principale per cui Wingspan potrebbe rimanere più popolare negli anni.

[@Alessandro_Tirico]

Ce l'ho anche io quel dragone Ninjago ^^

[@Lamascherariposta]

Bellissimo! :-)

[@filippoagnese661]

Ottime riflessioni, mi piace Wingspan ero curioso di sentire alcune idee su questo gioco. Penso che non sia stata una buona azione commerciale oltre che ludica.

[@Lamascherariposta]

Beh se ha fatto guadagnare molto ai suoi autori e produttori, allora è stata una buona mossa commerciale. Certo, affinché tutto funzioni bene deve essere contento anche il pubblico: ma per adesso non sembra che stia andando così male, nemmeno da quel punto di vista.

[@l17763]

Ho le tue spesse impressioni! Già all uscita, mi è sembrato un po' una "cavolata" principalmente per l ambientazione...se anche le meccaniche nn sono proprio esplosive, nn vedo come preferirlo al predecessore. Son proprio curioso di vedere come verrà accolto dal grande pubblico. PS. Domenica ero a Venezia.. ho pensato chiamo Mosè per uno Spritz ludico😃

[@Lamascherariposta]

@lh1776 Per adesso mi sembra che il pubblico lo stia accogliendo abbastanza bene... vedremo! Domenica non ero a Venezia! Spero tu ti sia divertito: non c'era un casino di gente? :-D

[@meteoracaduta]

Io spero in Fishspan 😬 sarebbe un ottimo tema

[@Lamascherariposta]

@meteoracaduta Vero! Ma in realtà le possibilità sono moltissime!

[@Andrea4.0]

Eh, sì. Confermi in pieno la mia prima impressione. Come (ahimè) successo con Everdell-Farshore, si ripresenta qui la stessa dinamica. Successone del primo gioco, via col secondo. Meno bello, meno interessante, decisamente più povero, ma bisogna cavalcare l'onda e spremere i fruitori prima che qualcos'altro catturi il loro interesse. A me in realtà non è piaciuto nemmeno Wingspan (quello purtroppo l'ho acquistato e non riesco nemmeno a rivenderlo...) ma questo mi dava una bruttissima impressione già dall'immagine che hanno scelto per la scatola. Di tutti i draghi...proprio quello? Davvero questo è il vostro migliore disegno? Un lucertolone che sembra fatto di pezzi di animali mal assortiti: testa di daino, corna più ramificate delle renne di Babbo Natale, "braccine" così sottili da far invidia a Olivia di Braccio di Ferro, cosce degne di una ballerina (con tanto di polpacci ben torniti...bah...), coda da canguro, per non parlare del ventre a forma di pneumatico... Orrore... E se tanto mi dà tanto, il contenuto non poteva certo essere meglio.

[@Lamascherariposta]

Grazie per il commento! Sì, le qualità estetiche di questo gioco sono veramente insoddisfacenti. Ed è un peccato, perché invece sarebbe potuto essere bellissimo.

[@MmeBrusich]

Per la copertina avrei proposto il Waddy's Rufftail... Una chicca! ❤

[@Lamascherariposta]

@@MmeBrusich Il drago preferito dai gattari! :-D

[@filippomaradei6328]

Non avendo ancora provato il gioco, mi astengo dal giudicare le meccaniche: da quello che vedo, mi viene solo da dire che qui Connie sembra abbia voluto allargare un po' lo spettro d'azione - le scelte tattiche - per rendere il gioco più "aperto" all'engine building, più divertente e combo-oriented, meno stretto e rigido. Un po' come fatto per Apiary (che è un banchetto di meccaniche euro, pur con qualche problema di bilanciamento). Ma sulla direzione artistica... che scivolone. Non tanto le singole illustrazioni dei draghi che - vabbè - ognuno giudica col proprio gusto, anche se io le trovo piuttosto anonime e vaghe. Piuttosto è il lavoro su design, grafiche e accessibilità che sembra veramente amatoriale: in particolare le plance di gioco, assolutamente confuse e poco ordinate, pulite. Il lavoro artistico sullo sfondo è ancora una questione di gusti, per me troppo opaco e ripetitivo, ma qui mancano alcuni dettagli importanti, come il fatto che le carte delle caverne non si integrano nel design complessivo, ma interrompono e appesantiscono la plancia... o la quantità di testo e le icone (piatte), che rendono tutto confuso e poco intuitivo a una veloce occhiata... o ancora il fatto di accumulare monete sopra che ostruisce la leggibilità. Per un gioco rivolto a un pubblico euro di peso medio-leggero, si poteva fare un po' più di sforzo sul fronte dell'accessibilità. E poi c'è tutta la questione tema-appiccicato-sopra che è forse il punto più basso della produzione. Ma non sarebbe stato meglio uno spin-off dedicato - chessò - al mondo marino e ai pesci? Magari con le nuove meccaniche a rinfrescare un po' il design? Eh Mosè? :D Sul tema della sostenibilità, poi, dici benissimo: si tende a spostare il senso di responsabilità sul compratore e sull'utenza, quando sono le aziende produttrici che dovrebbero sviluppare tecnologie migliori o fare un ripensamento sui materiali. A tal proposito, la CGE con Kutna Hora ha fatto un mezzo capolavoro brevettando il nuovo materiale "RE-Wood": una combinazione di scarti di legno e altri materiali riciclati per creare prodotti biodegradabili (come le miniature) ugualmente piacevoli al tatto e definiti nei contorni come (se non più) della plastica. PS: non so se già gli hai dato un'occhiata, ma su Gamefound è in corso il funding di Rome: Fate of an Empire, solo-only game ambientato nell'antica Roma con meccaniche stile Mage Knight, civilization building e tableau building... il tutto in una scatola che è un VHS! Dagli un'occhiata, a te che piacciono i setting con civiltà antiche potrebbe piacerti :)

[@Lamascherariposta]

Grazie per il bel commento Filippo! È interessante il fatto che molti vedano positivamente l'allargamento delle maglie tattiche di un gioco perché secondo me di solito si tratta di una idea pessima. I giochi che apprezzo di più sono quelli che riescono a essere al contempo stretti ma variabili. Molto dipende dalla sensibilità di ciascuno. Nel caso specifico di Wyrmspan, a me sembra che l'effetto finale sia rendere l'engine building meno rilevante. Condivido tutto quel che scrivi riguardo alla direzione artistica. Anche le illustrazioni dei draghi sono discutibili, anche solo per il fatto che si discostano decisamente da quel che ci aspetterebbe da uno spin-off di Wingspan. Avrei adorato un Wingspan dedicato ai pesci e al mondo marino! :-D Ho visto Rome: Fate of an Empire, ma i giochi solo solitari non mi attirano più di tanto. Feci un'eccezione per Legacy of Yu solo perché era di Shem :-D

[@NichBrodi]

Per il discorso del pianeta sono d’accordo. Far pagare ad esempio Earthborne ranger 100€ per un gioco di sole carte praticamente perché fatto in Europa con materiali riciclati bla bla per salvare il pianeta per me non ha senso. Perché io devo pagare quasi il doppio un gioco perché l’editore dice che vuole salvare il pianeta??! Bah 🤷🏻‍♂️

[@Lamascherariposta]

@NichBrodi Esatto. E poi al di là di questo il punto è: non si salva il pianeta rinunciando a qualcosa, ma ottimizzando i processi produttivi e di smaltimento. Preferirei un produttore che per "salvare il pianeta" fa donazioni periodiche a istituti di ricerca.