Aggiungo solo che io problema alla radice del paradosso di Zenone è il fatto che i greci rifiutavano l'esistenza dei numeri reali, cioè i numeri con infinite cifre dopo la virgola. Per i greci esistevano solo i numeri naturali, ossia 1,2,3,etc, al più le frazioni, ossia i numeri razionali. Per questo motivo i greci erano anche molto a disagio con la natura del pi-greco. Spoiler - con la nozione di serie geometrica si dimostra che Achille alla fine acciuffa la tartaruga.
@canepazzoTannen8427 күн бұрын
Grazie Professore. In preparazione ad una visita al sito archeologico di Velia/Elea sono venuto subito qui.
@medeaverde424710 ай бұрын
Prof lei è un balsamo...ho deciso... mi iscriverò all' università nuovamente, voglio tornare a studiare filosofia.... c'è tantissimo bisogno d' imparare a pensare! lo devo ai miei cinque monelli GRAZIE GRAZIE GRAZIE
@debbiezero671510 ай бұрын
Anche a me piacerebbe iscrivermi di nuovo all'università ,ma non ho i soldi per pagare le tasse di iscrizione e i libri
@paologuerra194210 ай бұрын
Sugli eleatici Matteo non si batte 😍
@mariacristinafracasso744810 ай бұрын
Grazie professore per la lezione chiara ed esaustiva... come sempre!
@ipazia428710 ай бұрын
Bello come il Sole 🦉♥️
@ClubMetafisico10 ай бұрын
prof mi hanno sospeso di nuovo dalla scuola 😅
@grrreye72508 ай бұрын
grazie matteo solo tu mi fai capire la filosofia senza bisogno di farmi un pito
@carmelocaruso455010 ай бұрын
Grazie per la lezione
@lorisavallone858410 ай бұрын
La logica di Zenone è sbagliata semplicemente perché non conosceva il calcolo integrale: una somma di infiniti numeri non nulli può tranquillamente essere un numero finito. Oltre a questo si evincono diversi bias cognitivi nel suo ragionamento. 😅
@godzillatheking99867 ай бұрын
ma lo dici a minchia di cane oppure lo hai sperimentato
@mbenoir10 ай бұрын
Like subito poi lo guarderò buon lavoro prof
@ettoreveronese500910 ай бұрын
Il piacere e la leggerezza della filosofia sta nella misura di chi la racconta-insegna e questo professore è la giusta misura. Una domanda: potrebbe essere questo di Zenone uno spunto da una favola di Esopo?
@MatteoSaudino10 ай бұрын
Grazie, chissà se ne è influenzato
@gnzanivan12 күн бұрын
Io me lo vedo, Zenone. Siamo nel salernitano, vista mare, mezza collina, leggera brezza. Vino buono, acqua fresca. Siamo sotto una bella vigna ombrosa. Quattro amici seduti su comodi cuscinoni, un bixxhiere in mano. "Seconodo te, la tartaruga...." Calma, niente da fare, ambiente favorevole alla chiacchiera. :)
@nucciozicari758710 ай бұрын
Grazie
@ClubMetafisico10 ай бұрын
amore mio mi tieni in vita
@albertotarroni459410 ай бұрын
Il paradosso dell infinito.....per spiegare una cosa finita ci mette un tempo infinito....du marò😂😂😂
@meny8210 ай бұрын
Fantastico.
@raulcesari411510 ай бұрын
L'"errore" di Parmenide è stato proprio quello di fermarsi all'Ontologia, stadio intermedio dell'intelligibile dove l'Essere è necessariamente molteplice. Zenone ha perfettamente ragione quando dimostra che la molteplicità è illusione, ma per dimostrare questo è necessario un ulteriore passo verso l'alto, nella Metafisica pura dove il soggetto è l'Assoluto "senza secondo", per dirla con Sankara. Solo in quel punto l'illusione del molteplice scompare (Maya) e la logica trova il suo punto ultimativo come totalmente non scomponibile, quindi privo di contraddizioni. Vorrei ricordare che lo stesso nome di Apollo (che Nietzsche non vedeva come un "semplice" Dio, ma come il fondamento stesso della "religio" Olimpica) è A-pollon, che significa proprio senza secondo,
@ermannodetti20010 ай бұрын
Io non ho idea di cosa tu stia dicendo ma lo dici talmente bene che secondo me hai ragione 😝
@raulcesari411510 ай бұрын
@@ermannodetti200 Lo rilegga la seconda volta e comprenderà anche perché ho ragione.
@ermannodetti20010 ай бұрын
@@raulcesari4115 non fraintendere, ho ironizzato per evidenziare cm la tua risposta fosse molto tecnica e circostanziata 😁
@jonitaylor81445 ай бұрын
I Greci non conoscevano l'accelerazione 😂
@drtremolo110 ай бұрын
grande juventino !
@ClubMetafisico10 ай бұрын
prof questa lezione l'ha già fatta, ne dovrebbe fare altre che non ha ancora fatto
@ClubMetafisico10 ай бұрын
7:00 Oppure James Stewart o Dylan dog
@zenapolato74019 ай бұрын
scusi ma lei è identico a Socrate, o almeno nell'immagine di una sua statua che ho riportata nel libro😅
@franciscrow378910 ай бұрын
La teoria sulla natura della luce, onda-particella, è contraddittoria? La meccanica quantistica è contraddittoria in alcuni aspetti? La fisica oggi accetta la natura contraddittoria della materia?
@mauriziomilano6710 ай бұрын
Si può dire che Zenone, senza rendersene conto, ha anticipato la fisica quantistica, secondo cui lo spazio non è divisibile all'infinito? Se lo spazio è 'quantico' allora il paradosso cade..vince Achille sia nella realtà sia a livello di teoria... grazie!
@marcomasini912610 ай бұрын
Prof, perdoni l'arroganza, ma a me pare che Zenone sia stato più che altro il precursore del cherry picking: per sostenere la propria tesi applica ad Achille ed alla tartaruga ragionamenti differenti. Se é vero che Achille di fatto nemmeno partirà mai dovendo coprire un numero infinito di distanze, lo stesso deve valere per la tartaruga. Di fatto la gara non si svolgerà mai. Non ha nemmeno senso il concetto di vantaggio, perché secondo la visione di Zenone dovremmo vivere in una realtà freezzata. Invece lo stesso pensiero, la formulazione stessa di concetti é prova di un divenire, di un movimento.
@ipazia428710 ай бұрын
vero. non c'è gara e nessuno vince. Achille-tartaruga è il paradosso nel paradosso; quella marcata differenza e diseguaglianza tra i 2 concorrenti porta a confutare la ragione del "punto medio" da raggiungere prima della meta. Il punto medio è esattamente uguale tra i due soggetti diseguali nella corsa. Apparenza del movimento o impossibilità del moto ? saluti.
@ipazia428710 ай бұрын
quello che evinco di Zenone è la straordinaria "vivacità di movimento" della corteccia prefrontale.
@ipazia428710 ай бұрын
il paradosso è assimilabile alla fallacia logica ? Il paradosso è formulare una logica in contraddizione tra un concetto e un altro di una tal scienza.
@marcomasini912610 ай бұрын
@@ipazia4287 ma se la logica costruita é incoerente con sé stessa possiamo parlare di paradosso?
@ipazia428710 ай бұрын
è proprio la funzione del paradosso. quello di Zenone è il paradosso della dicotomia.
@dr.hugosperber447310 ай бұрын
macché Sherlock Holmes ... pensa piuttosto a Schrödinger e i paradossi della quantum theory... !
@claudioambrosetti60910 ай бұрын
Il ragionamento di Parmenide non ha nulla a che vedere col concetto di rapporto matematico tra infinito e finito. Per Parmenide l'infinito in senso ontologico non può esistere. Parmenide parla dell'essere come finito, come "una rotonda sfera", in quanto il concetto di essere, non lasciando nulla fuori di sé, è sempre finito, cioè sempre attuale. Dunque il concetto di finitezza dell'essere in Parmenide non è numerico. Infatti se fosse inteso in senso numerico come infinito sarebbe incompiuto e quindi mancherebbe di qualcosa ; ma se manca di qualcosa vuol dire che non è ciò di cui manca. L'essere non era è non sarà , dice Parmenide, perchè è ora tutt'insieme : una cosa è davvero eterna quando è fuori dal tempo. E se il tempo si presenta come successione, ovvero come molteplicità, in qualunque modo tale molteplicità si presenti, allora si tratta di un illusione. Da questo punto di vista non è possibile il non finito come essere. Se ipotizzassimo che l’essere non è finito, diremo allora che la parte non finita non è nell'essere e cadremmo in un grave errore perché «la stessa cosa è e pensare che è», quindi, se pensiamo, dimostriamo che l’essere esiste e che il pensiero non può pensare che l’essere (qualcosa che è), ovvero qualcosa che non può contemplare un aver da essere. Quando Zenone tenta di confutare la molteplicità, lo fa stando fermo agli assunti di Parmenide, ma deve fare un'importante concessione, per sviluppare la sua critica. Deve cioè assumere a sua volta un punto di partenza in cui il movimento possa essere riguardato secondo la logica della successione. Cosi Zenone afferma che se le cose fossero molte, il loro numero sarebbe finito e infinito al tempo stesso: finito, perché non possono essere né più né meno di quanto sono; infinito, perché tra due cose ce ne sarà sempre una terza e tra questa e le altre due ce ne sarà sempre un’altra, e così via all’infinito. Alla radice del paradosso di Achille e la tartaruga sta l'impossibilità del punto x nel dover compiere un tragitto in un segmento che va da "a" fino a "b", per cui si ritroverà a non poter mai partire nemmeno da "a". Giacché è rigorosamente esclusa la possibilità stessa della partenza. Infatti il punto x per giungere da "a" ad "a1", che è un passo successivo verso "b" dovrà percorrere l'infinito, e per Zenone resta fermo che una somma di infiniti finisce per essere finita e infinita. Per Zenone è contraddittorio affermare che ogni cosa è costituita da più unità: se queste unità non hanno grandezza, anche le cose da essa composte non avranno grandezza; se invece le unità hanno una certa grandezza, le cose composte da infinite unità avranno una grandezza infinita. Se dunque il movimento è inteso come successione da un'ità all'altra allora è rigorosamente impossibile. Giacché le unità dovrebbe avere e insieme non avere una grandezza. Zenone tuttavia non nega l'evidenza empirica del movimento. I sensi attestano il movimento come attestano l'esistenza degli elefanti. Ma ciò che attestano è appunto illusorio.
@vook-s8n10 ай бұрын
Barba, ottima spiegazione della dicotomia, ma non dello stadio. Ma che ca@@@@o!!!! Non è difficile: due corpi situati alle estremità opposte di uno stadio che si muovono alla stessa velocità, ma in senso inverso, si muovono in realtà a velocità diverse. Mi fermo, dai, non è difficile! Ti ammiro. Va bene così.