Grazie a te per la costante e stimolante attenzione. Un saluto con simpatia

Salvatore mi fa sempre piacere risentirti. Il tuo parere positivo mi incoraggia molto perché sei molto attento e costante e quindi conosci bene il percorso che stiamo facendo. Ho anche ben presente che sei interessato alle diverse tipologie di motori elettrici. Grazie anche da parte di Cinzia per l'apprezzamento sulla sua rubrica. Un saluto con la stima di sempre.

Per contatto indiretto si definisce il contatto che le persone possono avere toccando una massa che si trova in tensione a causa di un guasto per cedimento dell'isolamento principale. Il metodo più utilizzato per la protezione contro i contatti indiretti è quello mediante interruzione automatica dell'alimentazione. Viene realizzato collegando, con conduttori di protezione PE giallo verde, le masse M di apparecchi di classe I all'impianto di terra e utilizzando un interruttore differenziale che apre il circuito in caso di guasto per cedimento dell'isolamento principale di un apparecchio di classe I. Per vedere come funziona il differenziale puoi vedere il Video della sezione Impianti di questo canale "n. 9 - Protezione contro i contatti indiretti nel sistema TT" dal minuto 09:23. Se una o due fasi vanno a terra si tratta appunto di guasto a terra e dovrebbero intervenire le protezioni da sovracorrente (magnetotermico) installate a monte del punto dove è avvenuto il guasto. Per maggiori dettagli sulle caratteristiche e dove collocare le protezioni da utilizzare ti consiglio di rivolgerti ai fornitori dell'impianto fotovoltaico e/o dell'inverter. Un saluto con stima.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie delle spiegazioni eseguirò come ha detto lei...le auguro una buona giornata

Mi dispiace ma non conservo le slide dopo aver pubblicato un tutorial. Conservo solo alcune figure che penso possano servirmi in seguito. Comunque se metti in pausa il video e catturi l'immagine che appare a schermo con lo strumento di cattura del PC o pigiando contemporaneamente i tasti Ctrl e Stamp puoi incollarla su un documento Word o Power Point e memorizzare così le slide che ti servono. Ti ringrazio per l'attenzione. Un saluto con stima.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici Ciao Carlo, sto seguendo il corso Impianti Elettrici - le basi teoriche, è fatto molto bene ed è un ottimo strumento didattico. Ti ringrazio per la tua disponibilità a mettere inr ete (a disposizione di chiunque) queste conoscenze preziose. Trovo molto simpatiche le canzoni / storie associate ai tuoi video, mi trasmettono tanta nostalgia dei ricordi che ho con mio padre che è legato tanto alla tua giovinezza. Sto seguendo il tuo consiglio... Un Saluto giuseppe

Antonio mi fa sempre piacere risentirti. La tua costante attenzione è sempre per me molto stimolante. Ciao

Mi fa molto piacere che i video ti siano stati utili. Tanti auguri per il tuo diploma. Continua a seguire il canale. Per qualunque dubbio sui contenuti dei video sono disponibile per i chiarimenti. Un saluto con grande stima e simpatia.

Voglio ringraziarti ancora per la tua generosità che Signore che ti proteggerà ogni cosa. io sono di Milano Lavoro sul Impiantistico quasi 10 anni cerca . grazie a te insieme con miei cari Professori che mi avete portato per l'esame di Maturità ora sono Diplomato Peritò Tecnico Elettrotecnica Elettronica Tecnologie Progettazione Degli Sistemi Impianti Elettrici. adesso sto facendo la Pratica con Camera di commercio. per avermi la mia Attività Artigiano ❤❤❤❤ Grazie Prof

Sei davvero una gran brava persona. Auguri di cuore.

Benissimo ciao

La grandezza di Internet è che mette in contatto persone lontane con esigenze diverse. E' quello che succede a noi. Sono davvero molto contento che queste lezioni ti siano servite. A me fa piacere condividere quello che conosco. Un caro saluto.

Mi molto piacere che è risultata chiara. Un apprezzamento gentile e convinto come il tuo mi stimola a continuare.

Caro collega, il tuo gentilissimo parere positivo mi fa molto piacere e mi stimola a continuare. Grazie per la tua costante e competente attenzione. Ti saluto con simpatia.

Su facebook

Hai ragione il morsetto superiore è V2. Complimenti per l'attenzione. Ti ringrazio per la segnalazione. Un saluto con stima.

Sei sempre straordinariamente gentile. Sono persone fortemente motivate come te che mi convincono dell'utilità di questo canale perché in esso la teoria e la pratica si possono incontrare. La pratica e la teoria sono entrambe necessarie per un risultato ottimale. L'una alimenta l'altra e viceversa. Grazie. Ciao.

Non tutti gli amplificatori operazionali sono progettati per funzionare con un'alimentazione singola. È importante verificare le specifiche dell'operazionale per assicurarsi che funzioni bene con l'alimentazione singola. Una tecnica comune per adattare un operazionale a funzionare con una singola alimentazione è creare un punto di riferimento a metà della tensione di alimentazione. Questo consente di "ingannare" l'operazionale facendogli credere che sta operando in una configurazione a doppia alimentazione. Questo punto di riferimento viene spesso creato utilizzando un partitore di tensione e un buffer per fornire una tensione stabile di metà Vcc. Alcuni amplificatori operazionali sono progettati appositamente per funzionare con un'alimentazione singola. Quando si progetta un circuito con alimentazione singola, è comune utilizzare il punto di riferimento a metà tensione in vari modi, come nei due esempi seguenti. Bias di ingresso: gli ingressi dell'amplificatore operazionale possono essere polarizzati a metà della tensione di alimentazione per permettere segnali che oscillano intorno a questo livello. Condensatori di accoppiamento: per isolare le parti del circuito a differente tensione DC, i condensatori possono essere usati per permettere solo il passaggio del segnale AC, evitando distorsioni del segnale. Concludendo l'utilizzazione di amplificatori operazionali con alimentazione singola richiede molta attenzione nella selezione del componente giusto e nella progettazione del circuito di polarizzazione. Un saluto con stima.

La Legge di Joule afferma che in una resistenza R attraversata da una corrente di intensità I per un certo tempo Δt, si sviluppa una quantità di calore che equivale proprio all'energia elettrica W assorbita. La tua interpretazione del fenomeno fisico mi sembra corretta. Ovviamente dal punto di vista elettrotecnico è fondamentale tenere presente che il calore sviluppato per effetto Joule determina il riscaldamento del conduttore o del componente interessato. Il tuo gentile apprezzamento per il canale mi fa molto piacere e mi incoraggia a continuare. Il tuo apprezzamento anche per la selezione musicale e le curiosità, mi fa capire che hai perfettamente compreso che lo scopo è quello di inserire un poco di leggerezza dopo aver affrontato argomenti impegnativi. La prossima volta dammi il tu come sto facendo io. Frequentando questo canale siamo tutti accomunati dalla passione per l'elettrotecnica e le discipline da essa derivate. Ricambio i cordiali saluti. Carlo.

Nella quarta parte troverai esempi numerici relativi al motore asincrono finalizzati a illustrare come calcolare certe grandezze incognite (ad esempio velocità, coppia utile, corrente assorbita, eccetera) sulla base di altre grandezze note (ad esempio velocità, coppia utile, corrente assorbita, eccetera). Circa la tua richiesta di "calcolo della coppia giusta del motore per spostare un carico" non vi è una procedura unica. Si deve effettuare un calcolo di tipo meccanico che tiene conto del compito che deve assolvere il motore (ad esempio montacarichi, impianto di sollevamento con motoriduttore, azionamento di nastri trasportatori, eccetera). Ti ringrazio per i tuoi incoraggianti apprezzamenti.

Concludendo se mi proponi un caso specifico posso provare a rispondere alla tua richiesta.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici se dovessi tirare una barca di 1000 kg che coppia dovrebbe avere il motore., quanti watt o kW dovrebbe essere il motore. Già mi ha risposto nel precedente messaggio nella 4 parte capirò meglio. Grazie per i video che propone.

La barca è ferma in mare e deve essere trascinata a riva? A che distanza si trova dalla riva?

@@carlofierro-Impianti.Elettrici 60 metri, è deve trascinarsi a riva

Nei circuiti monofase per qualunque sezione, la sezione del neutro ha la stessa sezione della fase. Anche nel circuito trifase con sezione della fase minore o uguale a 16 mmq il neutro ha la stessa sezione della fase. Solo nei circuiti trifase con sezione della fase maggiore di 16 mmq vi è la possibilità di utilizzare la sezione del neutro minore della sezione della fase (ma sempre con un minimo di 16 mmq) ma il carico deve essere praticamente equilibrato e in più occorre rispettare altre condizioni normative difficili da controllare. Quindi sintetizzando hai ragione tu. Al minuto 48:18 di questo video è trattata la sezione del neutro. Fammi sapere se la questione è chiarita.

Grazie a te per la costante attenzione e partecipazione. Ricordo che il motore a corrente continua ti interessa particolarmente e quindi mi fa ancora più piacere che il video ti sia piaciuto.

Giulio concordo con te perché le auto elettriche sono un argomento attualissimo. Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo parere. Conosco bene la tua competenza e assiduità nel seguire questo canale.

Sempre gentilissimo e stimolante. Concordo con la passione, è la stessa che accomuna chi frequenta questo canale. Grazie mille.

Per calcolare la potenza convenzionale si tiene conto della minore potenza che normalmente ciascun carico richiede rispetto alla propria potenza nominale moltiplicando appunto la potenza nominale del carico per idonei fattori di utilizzazione che in genere sono minori di 1. La somma delle potenze che sono state così ridotte, poi viene ulteriormente ridotta in quanto viene moltiplicata per un idoneo fattore di contemporaneità che tiene conto che normalmente i carichi non funzionano contemporaneamente. Guarda il video e gli esempi numerici presenti per chiarire la loro applicazione. Un saluto.

Mi fa piacere. Se ci sono aspetti da chiarire riguardanti i video sono sempre disponibile. Concentrati su quanto viene richiesto dal programma dell'esame. Ciao

Parole competenti e gentilissime che mi spingono a continuare nella realizzazione di questi video. Grazie mille.

Si.

Sei molto gentile. Mi fa molto piacere che il video ti sia piaciuto. Grazie per il tuo convinto e stimolante appezzamento.

Prendo nota della richiesta. Comprendi però che gli argomenti devono essere inseriti in un piano programmatico che sto seguendo e che tiene conto anche di quali sono le conoscenze che ritengo preliminari rispetto ad altre. In sintesi, per una logica espositiva e didattica, l'argomento che proponi potrebbe essere oggetto di tutorial ma non posso programmarlo subito anche perché si tratta di un problema particolare che potrebbe non essere di interesse generale Ti ringrazio per l'attenzione e per il suggerimento. Un saluto con stima.

Grazie per il celere riscontro. Certo, quando possibile. Quando sarà il momento, tratti anche il caso di una fase in ctocto. Cordialità

Dipende dal tipo di circuito nel quale il differenziale che descrivi viene inserito. Nel caso di circuiti terminali, cioè circuiti collegati agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina, protetti con dispositivi di protezione contro le sovracorrenti aventi corrente nominale non superiore a 32 ampere il tempo massimo di interruzione è di 0,4 secondi per gli ambienti ordinari e 0,2 secondi per ambienti e applicazioni particolari e quindi non lo puoi utilizzare. Per tutti gli altri circuiti, e quindi circuiti di distribuzione, che alimentano cioè quadri di distribuzione, e circuiti anche terminali protetti da dispositivi di protezione contro le sovracorrenti aventi corrente nominale superiore a 32 ampere, la norma ammette tempi di interruzione convenzionali più elevati (ma non superiori a 5 secondi) e quindi lo puoi utilizzare. Mi fa piacere che la lezione ti sia piaciuta. Un saluto con stima.

Ho capito...invece per evitare scatti intempestivi ad esempio all'accensione di piú PC contemporaneamente posso utilizzare dei magnetotermici differenziali brevemente ritardati?se si questi in quanto tempo massimo intervengono?grazie

Intendo sempre un sistema tns dove il tempo massimo per la protezione delle persone dai contatti indiretti è di 0.4 secondi

Per il ritardo del magnetotermico differenziale devi vedere le caratteristiche dell'apparecchio utilizzato ad esempio sulla scheda tecnica.

Quando dici 0,4 secondi presumo che ti stai riferendo (vedi la risposta che ti ho dato) a circuiti terminali protetti con magnetotermici di corrente nominale non superiore a 32 A e nel caso di ambienti ordinari (0,2 secondi per ambienti e applicazioni particolari). In altri circuiti (vedi sempre la risposta) il tempo può essere più elevato.

Ok l'argomento dovrebbe destare interesse. Grazie a te per il suggerimento.

Sto pensando di realizzare in seguito dei video dedicati agli azionamenti dei motori elettrici, comprendendo ovviamente i motori a c.c. Ti ringrazio per l'attenzione sempre costante e stimolante.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici bello!😀😀😀 aspetterò il video buona festa del lavoro

Ricambio. Ciao

Hai ragione. L'amplificatore operazionale è stato trattato ma non gli amplificatori a transistor. Hai fatto bene a segnalarlo. La preparazione di altri video anche per le altre playlist del canale mi ha fatto dimenticarli. Prendo nota di questa tua segnalazione, appena posso tratterò l'argomento. Immagino che sei iscritto al canale e quindi sarai informato della relativa pubblicazione. Ti ringrazio per l'attenzione e per la collaborazione. Un saluto con stima.

Ti ringrazio per il tuo gentile ed incoraggiante apprezzamento. Venendo alla domanda, fino ad oggi non mi sono occupato della questione e quindi non ho elementi sufficienti per dare una risposta esauriente. Considero quindi la tua domanda un suggerimento per un argomento da trattare. Attualmente, oltre a questo video, nella Playlist di Elettrotecnica vi sono altri tre Video sul trasformatore e cioè i numeri 38, 39 e 40 (Prima, Seconda e Terza parte) e pertanto è ragionevole dare prima spazio ad altri argomenti. Un saluto con stima.

Il divieto di immettere potenza reattiva capacitiva in rete (come nel caso di un eccesso di rifasamento) si giustifica principalmente perché la Società che distribuisce l'energia deve avere il controllo della potenza immessa in rete per poter rispettare i valori di tensione nei vari nodi della stessa rete e per poter effettuare con sicurezza il controllo delle varie protezioni elettriche. Dal punto di vista del cliente finale sono addebitate delle penali in relazione alle immissioni in rete di energia reattiva. Mi fa piacere che il video sia piaciuto. Un saluto con stima.

Sei davvero molto gentile. Il tuo convinto apprezzamento mi incoraggia a continuare. Mi fa anche molto piacere che gradisci le canzoni e la rubrica, avendo così pienamente compreso che servono a dare un po' di leggerezza ad argomenti impegnativi. La prossima volta mi aspetto che mi dai il tu come sto facendo io. I frequentatori di questo canale sono infatti accomunati da una passione comune: l'elettrotecnica, l'elettronica e gli impianti elettrici. Ciao.

Mi fa molto piacere il tuo apprezzamento soprattutto perché viene da un persona che la macchina a corrente continua la conosce molto bene. La manutenzione richiede infatti una conoscenza approfondita e una grande esperienza. Un saluto con stima.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici la ringrazio .Spero faccia una lezione sulla Separazione Elettrica per la protezione indiretta da contatto. Non molto sentita ma molto utile per la salvaguardia di impiantistica da sovratensioni atmosferiche veicolate da impianti di terra

Ti ringrazio per il suggerimento.

Gentilissimo, mi fa molto piacere che il video ti sia piaciuto. Un riscontro positivo incoraggia a continuare.

Va bene ma si crea confusione parlare di impianto di terra locale. Riassumo la situazione per spiegarmi meglio. In un sistema TN l'impianto di terra è unico cioè vi è un unico dispersore. A questo dispersore è collegato il centro stella del secondario del trasformatore di cabina. Le singole masse degli utilizzatori sono collegate direttamente o indirettamente al conduttore di protezione principale che, seguendo il percorso dei cavi elettrici, arriverà a tale centro stella al quale viene collegato. Ad esempio uno stabilimento industriale (o qualunque altra grossa utenza) con cabina propria potrà avere un dispersore realizzato con corda di rame interrata (eventualmente integrata con picchetti) che segue il perimetro dell'edificio, collegata a sua volta (sempre con corda di rame interrata) alla corda di rame interrata che segue il perimetro dell'edificio della cabina. La configurazione descritta realizza quindi un dispersore unico. Nel locale cabina vi è un collettore di terra collegato al dispersore unico. Tale collettore di terra è a sua volta collegato al centro stella del trasformatore. Fammi sapere se è chiaro, diversamente esponi i tuoi dubbi.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici la ringrazio, è stato chiarissimo.

Mi fa molto piacere che il video ti sia piaciuto. Un riscontro positivo è molto importante perché mi stimola a continuare.

Mi fa piacere che i video ti piacciano e ti ringrazio per la tua attenzione e il tuo gentile apprezzamento. Circa la tua domanda ovviamente a distanza non ho elementi per aiutarti a trovare dove è collocato il dispersore. Penso che il tuo sia un sistema TT cioè un impianto alimentato in bassa tensione dalla rete pubblica di distribuzione. La Norma indica il metodo e le apparecchiature per effettuare la misura della resistenza di terra ma ovviamente per effettuarla si deve poter collegarsi al dispersore. Se proprio non riesci a individuare il dispersore e ti rimangono dubbi sulla sua effettiva esistenza, puoi realizzarne uno nuovo al quale collegare il tuo impianto elettrico.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie per la risposta. Ho approfittato di un elettricista che faceva dei lavori al vicino e aveva lo strumento e mi ha detto che la resistenza è di 500 ohm ma non mi ha dato indicazioni utili per trovare il dispersore.

Non capisco che valore ha misurato se non ha trovato il dispersore. Come ti dicevo la misura va effettuata secondo una procedura stabilita dalla Norma e considerando un circuito che comprende il dispersore. Orientativamente nei sistemi TT proteggendo i circuiti dell'impianto con interruttori differenziali ad alta sensibilità ( corrente nominale del differenziale Idn minore o uguale a 0,03 A) la resistenza di terra nel caso di luoghi ordinari non deve superare 1667 ohm. Su questo aspetto se vuoi saperne di più guarda il video "n. 9 - Protezione contro i contatti indiretti nel sistema TT" della Playlist Impianti elettrici di questo canale. Utilizza interruttori differenziali ad alta sensibilità.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie mille!

Sono molto felice che la rubrica ti piaccia. L'obiettivo è di dare un po' di leggerezza per rendere più gradevole la decisione di dedicarsi allo studio di argomenti impegnativi. Ti ringrazio quindi per i gentilissimi complimenti e ricambio gli auguri per la Pasqua. Cinzia

Ciao Salvatore. Mi fa sempre un grande piacere risentirti. Ormai oltre alla passione comune per l'elettrotecnica e le discipline derivate si è stabilito fra noi un rapporto amichevole. Ti ringrazio per la tua costante attenzione e per il tuo incoraggiante apprezzamento e ricambio gli auguri per una felice Pasqua.

Mi fa molto piacere che il video sia piaciuto. Grazie per l'attenzione e per questo convinto e gentile apprezzamento che mi stimola a continuare.

Mi fa molto piacere che il video ti sia piaciuto. Il tuo gentile e convinto apprezzamento mi stimola a continuare. Un saluto con grande stima.

Rispondo brevemente perché la protezione dalle sovracorrenti è un argomento trattato nella playlist di Impianti elettrici di questo canale mentre il motore Brusheless non è stato ancora trattato. Il motore in corrente continua è alimentato applicando una tensione continua all'avvolgimento statorico. Se si sceglie di realizzare la protezione dalla sovracorrente con i fusibili, un solo fusibile può controllare la corrente che attraversa tale avvolgimento. Nel motore Brusheless vi sono 3 avvolgimenti che costituiscono le fasi statoriche. Tali fasi assorbono 3 correnti diverse e quindi occorrono 3 fusibili. Ti ringrazio per i complimenti. Un saluto con stima.

@@carlofierro-Impianti.Elettrici Grazie mille professore, avevo immaginato una ragione simile, ma volevo esserne certo ascoltando la sua spiegazione. Un suo video su questi tipi di motori sarà graditissimo per me e utilissimo per tutti.

Angelo sei sempre attento e gentilissimo. Sono persone motivate come te che rendono gradevole impiegare il tempo per realizzare questi video. Un saluto con simpatia.

Si figuri, grazie a lei

Un saluto

Grazie Giuseppe. Come sempre gentilissimo e incoraggiante.

Ti ringrazio per il tuo gentilissimo e convinto apprezzamento che mi incoraggia a continuare. Si, il prossimo video tratta la macchina a c.c.

Sono parole davvero gentili e per me fonte di grande stimolo a continuare. Ricambio i saluti con grande stima.

Come detto nel video, gli IGBT vengono ampiamente usati nei convertitori elettronici di potenza (come ad esempio un inverter trifase). In questi convertitori sono collegati in parallelo. Il convertitore contiene anche tutti i dispositivi di comando dell'IGBT e altri dispositivi come i diodi volano in antiparallelo agli IGBT. Ovviamente gli IGBT impiegati nell'ambito di un convertitore saranno uguali dovendo ovviamente avere le stesse caratteristiche definite nel progetto del convertitore. Un saluto con stima.

Quando dici potenza del neutro intendi potenza reattiva del neutro?

Corretto, la corrente sul neutro visualizzata nell’ oscilloscopio è molto deformata e ha un contenuto armonico elevato

La potenza reattiva totale assorbita dal carico in esame certamente corrisponde alla somma di tutte le potenze reattive presenti e quindi, pur non conoscendo in dettaglio l'analizzatore che stai impiegando, ritengo che l'operazione sia corretta. Un saluto con stima.

Grazie mille