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#moto #motorcycle #aspes #yuma
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Aspes Yuma “Monoscocca” 125 1979
Saluto l’amico Warner che ha contribuito attivamente allo sviluppo del canale. E’ un meccanico d’auto e ha restaurato un Malaguti MRX 50 del 1989.
La sua officina di riparazione auto si chiama WM Autoservice e si trova in via San Michele, 15 a Bricherasio (To).
Per un contatto immediato il numero di telefono è: 338.2239795 è c’è uno sconto del 10 percento per chi si presenta con il nome Cocco.
La moto ha una linea sportiva ed aggressiva con la sella monoposto, i semimanubri, le pedane arretrate ed il serbatoio allungato con un cuscinetto di appoggio della mentoniera del casco. La tenuta di strada dell’Aspes è ottima, così come il freno, a disco, anteriore, il tamburo posteriore, le sospensioni ed il cambio.
Il motore è un monocilindrico, a due tempi, con una cilindrata di 123,151 centimetri cubici. La testa ed il cilindro sono in lega leggera con la canna in ghisa ed ha le caratteristiche di una moto da gara perché la coppia comincia dai 5.000 giri al minuto ma la spinta arriva a partire dai 7.500 giri al minuto e fino agli 11.000 giri al minuto ed arrivare alla velocità di oltre 130 chilometri orari.
Svariati furono gli aggiornamenti nel corso degli anni: la prima, con carrozzeria classica, e la seconda dal 1979, con una più moderna monoscocca. Brillante fu l’idea di istituire una serie di gare su pista ed in salita con un prodotto appositamente creato denominato Criterium.
La potenza massima è di 19 cavalli a 10.000 giri al minuto ottenuta con un carburatore Dell’Orto PHBE 32BS e ammissione con valvola lamellare.
Il telaio è formato da una doppia culla, in acciaio mentre, per quanto riguarda le sospensioni, all’anteriore è presente una forcella teleidraulica, della Samfis, con gli steli da 32 millimetri mentre, posteriormente, si hanno due ammortizzatori della Marzocchi regolabili in cinque posizioni.
La sella è alta 770 millimetri da terra.
Il freno anteriore è formato da un disco, singolo della Grimeca, da 260 millimetri mentre, al posteriore, il tamburo centrale è da 160 millimetri.
Il resto della dotazione era davvero simile alle moto più grandi del periodo e quindi vi sono i cerchi, in lega leggera, della Grimeca, semimanubri Tommaselli ed interruttori della Cev.
La strumentazione ha le spie, il contagiri ed il tachimetro/contachilometri della Veglia Borletti dalla grafica moderna e ben leggibile.
Il serbatoio ha una capacità di 9 litri ed il peso, a secco, è di soli 94 chilogrammi.