10 minuti di parole eccezionali : un video eccezionale: un discorso fatto di parole eccezionali
@francescodamele52263 жыл бұрын
E’ sempre un piacere ascoltare Umberto Galimberti
@lisanagomiero81424 жыл бұрын
Grazie: riflessioni importantissime!
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Grazie a te
@VincenzoGabrieleLombardo5 жыл бұрын
Un canale KZbin scoperto per caso arrivando qui per il grande U.Galimberti, mi piacciono gli argomenti e le tematiche qui affrontate rivolte unicamente alla libertà dell'uomo. Grazie a te cara
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Grazie davvero Vincenzo. Benvenuto.
@galimberteide51764 жыл бұрын
“Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... .....
@iltestimonedinuoviorizzont20413 жыл бұрын
Interessante discorso, difficilmente confutabile. Siamo dilaniati interiormente, mai perfettamente coerenti, mai perfettamente noi stessi. È la vita dell’uomo che regge questo peso, il peso della responsabilità
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Si, della responsabilità e della consapevolezza
@francescodamele52263 жыл бұрын
10 minuti di parole straordinarie
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... .............
@sarasateviolin51175 жыл бұрын
adoro questo Pensatore. Uno dei pochi rimasti, ma da cui abbiamo per fortuna ancora qualcosa da imparare. Lui, Cacciari. Grazie per aiutarci a leggere il nostro presente.
@AndreaFranchiMusic5 жыл бұрын
Cacciari rispetto a Galimberti è di un altro pianeta
@lauramondelli41545 жыл бұрын
@@AndreaFranchiMusic meglio Galimberti!!!!
@andrethethrashe4 жыл бұрын
Cacciari? Se ne stia in televisione a fare spettacolo con lilly gruber bilderberg per gli ammaestrati quello è il suo posto
@galimberteide51764 жыл бұрын
“Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…
@Mavi75 Жыл бұрын
@@galimberteide5176 Galimberti è un venditore di filosofie, non tanto per questo episodio, del tutto ridicolo, ma perchè in varie occasioni si smentisce a afferma l'esatto opposto. Galimberti è un elitario quindi che cazzo ne sa galimberti della libertà visto che lui, se vogliamo seguire ciò che dice è il primo a identificarsi ? Lui deve lavorare 10-12 ore al giorno per pagare le bollette etc. etc? NO. Quindi chi ama tanto Galimberti non ha capito una cosa: si è liberi quando non si ha bisogno di nessun Guru, come galimberti che ti spieghi la vita a modo suo , o chiunque altro, si è liberi quando si è liberi dentro, quando sappiamo che non dobbiamo collegarci a questo schifo per sentire uno che ci dica chi è libero e chi no. La libertà non è solo una condizione materiale o fisica, tipo il tizio che si rompe la gamba etc..ma è una condizione dell'anima , di sapere chi sei, di sapere che non sei manipolabile, non sei in vendita e mi pare che Galimberti sia in vendita eccome sennò se volesse la libertà e non identificarsi pure lui, coi soldi che ha sarebbe sparito a vivere liberamente, libero da fare video, uno come lui lo può fare e sapete perchè non lo fa? Perchè c'è un male che si chiama AVARIZIA, LUI E' AVARO DI DENARO, QUINDI E' LO SCHIAVO PERFETTO. La libertà è un concetto che si libera anche del materiale, dell'attaccamento ai soldi, alle ville, al possedere, all'apparire e Galimberti deve solo tacere, è lo schiavo per eccellenza! Battiato, Camilleri, questi sono uomini veri, Galimberti è il prodotto del globalismo, loro no.
@francescodamele52263 жыл бұрын
10 minuti di parole eccezionali
@tempestadopoilventonemesi46882 жыл бұрын
Tu sei un Anima Libera quando non accetti ciò che ti viene imposto da un tuo simile che crea disarmonia al tuo Essere ...Valli M. ...Non è segno di buona salute mentale, adattarsi ad una società malata... Krishna M. 🙏🕊️✨✨
@soniapostorino88314 жыл бұрын
Galimberti è ciò che di bello rimane del nostro paese.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Con molte altre cose , per fortuna ;-)
@galimberteide51764 жыл бұрын
“Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
@@galimberteide5176 La critica di questo pessimo esempio mi sembra persino peggio dell'esempio in questione.
@danielecosta9582 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Il campanile di Giotto e la cupola del Brunelleschi.
@lubabs97134 жыл бұрын
WOW, GRAZIE!
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... .......
@CADUTONELTEMPO3 жыл бұрын
Fermo restando che Galimberti stimola il pensiero e direi anche l'anima, quindi complimenti, resta però il fatto che si notano molte semplificazioni dovute all'estrema sintesi dei ragionamenti, oppure proprio per lacune e precipitose conclusioni. Si potrebbero fare molti appunti al buon Galimberti...uno fra tanti: qualcuno dice che il mondo (la storia) migliora senza il fare? Nn occorre certo lui per affermarlo, anche il Cristianesimo lo afferma. Direi che la speranza è l'ottimismo siano funzionali alla vita dell'uomo (e dei greci). Guzzi lo rintuzzerebbe amorevolmente. Grazie.
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE Basta falsità e labirinti ...
@francescodamele52263 жыл бұрын
Eccezionale Umberto Galimberti.
@manuelsardegna5 жыл бұрын
bellissimo argomento la filosofia,ascoltare i pensieri e i ragionamenti altrui aiuta ad avere un proprio pensiero,a ragionare su qualcosa e quindi a farsi un idea più o meno precisa su quel qualcosa ma credo che a volte si esigeri,come se si voglia "filosofare" a tutti i costi su qualcosa,si arriva così al punto che si rende qualcosa più complesso di quello che è,penso che la maggior parte delle persone hanno un idea di libertà intesa come la possibilità di scegliere qualcosa in base ai propri bisogni e di poter disporre di quel qualcosa a nostro piacimento nei limiti del rispetto verso gli altri,ho capito il ragionamento sul conflitto con l'identità ma che senso ha fare l'esempio della guida se comunque quel filosofo era libero di scegliere se avere o meno quella guida?quella è l'interpretazione principale che si da della libertà al giorno d'oggi o comunque il concetto più importante che sta più a cuore alle persone e di cui si dovrebbe parlare,non capisco cosa mi può interessare se non sono libero e perchè non lo sono di avere una guida quando comunque sto meglio senza e sono libero di fare la scelta migliore per me,il problema principale sarebbe perchè non sono libero di fare la scelta migliore per me,non capisco che senso ha sforzarsi di capire attraverso tutta una serie di ragionamenti che cos'è la libertà e cercare di capire se si è liberi o meno,secondo il mio modesto parere sono degli argomenti che aveva un senso trattare centinaia e centinaia di anni fa,non si può certo dare una definizione di libertà ma tutti sanno ormai a cosa ci si riferisce e a quello bisognerebbe attenersi per dare delle risposte utili alle persone
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Confesso che l'aneddoto di Sartre non è piaciuto neanche a me, Manuel. Il lavoro del filosofo però non consiste nel complicare le cose inutilmente, ma nel mostrarci che sono molto meno semplici di quanto sembrino. La libertà è la possibilità di disporre senza vincoli della nostra vita e delle cose fatto salvo il diritto degli altri, certo, ma cosa c'e dietro le scelte che facciamo? Una volontà libera? Opzioni che hanno la. stessa possibilità di essere scelte o condizionamenti di ogni tipo, forti al punto da rendere prevedibile come agiremo? È chiaro che una libertà corrispondente alla definizione corrente è impraticabile a meno di accollarsi costi sociali estremi. Esiste invece una liberta di disporre entro uns moltitudini di vincoli, limitazioni, aspettative alla quale forse, se riflettesimo dul suo significato, dovremmo cambiare nome.
@manuelsardegna5 жыл бұрын
@@gabriellagiudici l'unica libertà di cui vale la pena veramente parlare è quella intesa come anarchia,la libertà è una cosa troppo bella e grande per poter scendere a compromessi,non ha senso che si parli di libertà all'interno di uno stato o di una religione,poi si può discutere sul fatto che sia realizzabile o meno una società veramente libera ma intanto se ne parla e intanto qualcuno spieghi per quale processo logico non sia veramente realizzabile aldilà di tutte le conseguenze che comporterebbe e di tutto il tempo che ci vorrebbe ma il fatto delle conseguenze negative che comporterebbe è solo una giustificazione perchè i sistemi attuali non fanno che mietere vittime e disastri da anni e anni e continueranno a farlo per sempre..galimberti ha mai parlato di libertà in questi termini?
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@manuelsardegna No Manuel, quello che proponi è decisamente un altro piano rispetto al suo discorso
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... ............
@micheledelsonno610 Жыл бұрын
Aggiungerei il denaro come sinonimo di libertà.Con uno stipendio di 1100 euri sono libero di fare cosa?
@francescodamele52263 жыл бұрын
Formidabile Umberto Galimberti
@francamariadavola96703 жыл бұрын
GRANDE🌹
@gramparsons13545 жыл бұрын
Mi fido di qualcuno perchè so che non si sente libero di fare tutto quello che vuole ma si attiene a delle regole...in altre parole perchè non è libero... bella questa!!!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Si, è una buona rappresentazione :)
@thetalkinggospel39805 жыл бұрын
A sto punto i bipolari sono i più liberi su questa terra!?
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@thetalkinggospel3980 Certo, folli e bambini
@augustinusnonexsistit97444 жыл бұрын
Alt, attenti omini. Cause interne, cause esterne, visibili o invisibili, finali o efficienti Sempre cause rimangono. Nessuno è libero, né minimamente. I bambini, i folli non sono liberi. I folli semplicemente non si accorgono nemmeno dopo aver fatto qualcosa di averlo fatto. Nessun vivo è indeterminato. Galimberti fa troppi viaggi nello spiegare
@augustinusnonexsistit97444 жыл бұрын
La volontà non è libera. Per giunta non si può ir contro la propria volontà. Io non sono libero
@carlomurzi78082 жыл бұрын
Verissimo Prof.
@xgiacomocalore64903 жыл бұрын
Interessante, davvero interessante
@antoniotolomeo74975 жыл бұрын
Le cose accadono, l'uomo macchina non decide nulla. La vita accade
@Teide-bz8co5 жыл бұрын
Libertà. Nella visione comune libertà è la fortuna di avere la possibilità di scegliere ciò che si preferisce, è la fortuna di non essere costretti da altri a vivere cose che non desideriamo o peggio che non vogliamo affatto. E questo è un'aspetto molto importante. Per Galimberti invece libertà è libertà da se stessi, concetto più complesso da afferrare. Sintetizzando, sono due concetti di libertà differenti, che non credo vadano confusi
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Capisco l'obiezione ma non la condivido: la cosiddetta "libertà da" è desiderata e sicuramente perseguita da ognuno di noi, ma resta irraggiungibile se si include nel suo perimetro anche la libertà dall'influenza, da vincoli e condizionamenti. Galimberti pensa (insieme a tutti gli antropologi che conosco) che l'identità sia una costruzione, il risultato di una costante mediazione con le relazioni e l'ambiente circostante. Di qui l'insuperabilità del condizionamento che passa per l'identità, camicia di forza trasparente che può darci l'illusione dell'autodeterminazione.
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
Invece in un mondo come oggi è importante conoscere come da sempre noi stessi. Perché e solo così che capiremo il perché dei nostri mali. E separarci da quello che dovremmo essere dal non essere. E quindi distinguerci da gli eterni problemi che ci incatenano dal bene e dal male. Separandoci. Ed è questo che racchiude come i greci stessi ci insegnarono quando iniziammo ha pensare. Quello che inevitabilmente si sta dissolvendo. La nostra identità e noi stessi per essere. Cristiani e non.🌹
@marcob46303 жыл бұрын
Come dice Popper siamo determinati dalla genetica e dall'ambiente (nostra storia) : Galimberti ha ragione da vendere, ma il suo pensiero scombussola chi crede che il futuro debba per forza essere migliore di oggi. È solo un pio desiderio. Possiamo magari agire meglio in futuro se ci convinciamo che è giusto, ma non c'è alcuna garanzia che tutto finirà bene. Bisogna FARE non sperare !
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
E di corsa anche, considerati i problemi apocalittici che abbiamo
@marcob46303 жыл бұрын
@@gabriellagiudici esatto!
@cellin65244 жыл бұрын
questo video è consigliato a tutti quelli che leggono al contrario nietzsche facendosi i rasponi sulla volontà di potenza
@riccardodeltorre24934 жыл бұрын
😂😂😂
@marcob46303 жыл бұрын
Ben detto: almeno lui l'ha capito a fondo!
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE Basta falsità e labirinti ..
@DeepAdventures2 жыл бұрын
davvero interessante
@robertacossu51552 жыл бұрын
Un Leonardo da Vinci che abbiamo che vive con noi.
@gabriellagiudici2 жыл бұрын
Si, un po' negato sui temi d'attualità, ma grande autore ;-)
@robertaminiucchi71705 жыл бұрын
Bello.
@dantedelcolombo17425 жыл бұрын
Grande immenso !!
@totovassallo72555 жыл бұрын
Grazie
@juridaldan5 жыл бұрын
Strepitoso! ORO PURO!
@nicolabianchi4371 Жыл бұрын
Salve, è possibile conoscere la matrice del presente intervento? È un'intervista? È possibile reperirla in versione integrale? Grazie per l'eventuale indicazione.
@gabriellagiudici Жыл бұрын
Buonasera Nicola, si tratta di un approfondimento, più che di un'intervista. I riferimenti sono tutti in descrizione
@nicolabianchi4371 Жыл бұрын
Anzitutto, grazie per la celere risposta. Dopodiché, mi scuso per non aver letto la descrizione: sebbene sia relativamente giovane, non sono molto pratico di social. Grazie ancora!
@gabriellagiudici Жыл бұрын
@@nicolabianchi4371 E' un piacere :-)
@stefanobaldi7135 жыл бұрын
Grandissimo Prof Galimberti. Grazie
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... ........
@crisdrumming5 жыл бұрын
Non importa quale domanda verrà posta al professore Galimberti. Nella risposta ci sarà sempre spazio per il modello cristiano che è insito nella scienza, psicoanalisi e marxismo. Ci saranno i giovani che non nell’epoca nichilista in cui viviamo guardano al futuro come ad una minaccia ed infine ci saranno i Greci con la loro tragica visione del mondo. Avrò visto decine di video del professore e tutti vertono solo su questi punti. Mi piacerebbe ascoltare riflessioni su altri temi.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Sono i suoi temi, lavora su quelli .. per ascoltare altre riflessioni ci rivolgiamo ad altri autori
@user-gd9vh5kp1m Жыл бұрын
Cris lei ha ragione da vendere! Trito e ritrito, con in più la supponenza, che ciò che lui espone, non sia confutabile! Bisogna essere ottusi per credere a tutto ciò che racconta senza colpo ferire... N.B. Io, personalmente, non ho nessunissima antipatia per il Professor Umberto Galimberti, però francamente sono rimasto altamente deluso sulle vicende dei suoi plagi. Fu condannato dal Tribunale di Roma per plagio nel 2008. Documentatevi.
@user-gd9vh5kp1m Жыл бұрын
Sarebbe di grandissimo nutrimento Filosofico-Culturale, leggere gli scritti di Blaise Pascal !!!
@crisdrumming Жыл бұрын
@@user-gd9vh5kp1m interessante. Grazie per lo spunto.
@alessiosiniscalchi36945 жыл бұрын
😎🌹sublime
@Giosuello244 жыл бұрын
Fantastico dunque essere nella patologia. Mi sento libero.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Se metti libertà e relazioni su una stessa linea, puoi verificare facilmente che la libertà è gelida (comporta assenza di legami) e le relazioni sono soffocanti (comportano il sacrificio della libertà).
@Giosuello244 жыл бұрын
@@gabriellagiudici assolutamente ciò che sperimento ogni giorno.
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
Solo noi stessi! Noi stessi da sempre!
@gabriellagiudici2 жыл бұрын
Sarebbe bello crederlo, ma se c'è qualcosa su cui la filosofia contemporanea ha davvero insistito è l'inesistenza di questa pretesa "autenticità".
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
@@gabriellagiudici non crediamo propio che sia oggi come ieri una pretesa più tosto una realtà di sempre di questa nostra razza. È cioè noi! Unica vera pretesa di renderci umani da sempre. Pur avendo fatto lunghi passi. E dove le cause sono sempre le stesse. È in merito non è che su questi argomenti si può discutere e dibattere così per ogni croce di questo mondo. Le cose si sanno e non da oggi nel bene e nel male. E sappiamo anche per quali cause siamo giunti ha questo fine inreversibile dove oggi divergentemente dal passato abbiamo ridotto questo mondo. Pur sapendo che l'uomo è questo! Poi al di là di tutto il professore Galimberti non e che spiegando esaurientemente questa realtà di sempre e degeneratamente col nostro tempo negli ultimi secoli possa imporre ho pretendere col sapere! E solo questione di essere cosa non per tutti. Dove anche se saremo guidati non cambierebbe mai nulla per ciò che siamo? Si direbbe di pretese nel cambiarci. Ed e propio qui! In questo che dovremmo attraverso il tutto averne consapevolezza. Al di là di questo ci resterebbe solo un fine inreversibile già annunciato. Ma ribadiamolo come in ogni cosa il nostro filosofo ci mette in guardia ricordandoci ciò che sempre e stato detto e stradetto. E dove non e che vivere ed esistere sia un mezzo ho un fine per ciò che più ci va di comodo. La realtà e sempre la stessa l'uomo e i suoi mali senza alcun freno.
@gabriellagiudici2 жыл бұрын
@@salvatoresantorelli8206 temo di non aver capito nulla del suo commento, Salvatore
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
@@gabriellagiudici e come faresti ha capirlo se sono secoli che pur sapendo non impareremo mai. Se non impareremo ad essere noi stessi. Non potresti mai capirlo. Che alla base di tutto questo e questa razza umana malata e debole. Anche se di cammini ne abbiamo fatto tanti. Come faresti ha capirlo! Non dimenticarlo mai pur se nulla possiamo oggi più inevitabile che mai è propio tutto questo detto e stradetto che ci divide tra il bene è il male. E solo chi sa di essere se stesso potrà essere veramente libero da tutti e non solo spiritualmente. Ha prescindere che poi il professore Galimberti non fa altro che citare la realtà di sempre in tutti i suo molteplici aspetti umani esistenziali politici soprattutto! Perché non esiste nulla! Ed è normale che siamo suddivisi. E come dire e facile domare il disumano? No! Se non sai ne sei! E così viceversa. Se sei puoi salvarti per salvare. Ma continuereste all'infinito! Se su questa terra l'uomo stesso in generale avesse le facoltà le capacità anche solo naturali che pochi posseggono saremo quello che saremo e che sempre abbiamo prodotto! E chiaro che mai potremmo cambiarci. Perché e sempre stato detto e stradetto dall'inizio che incominciammo ad evolverci come specie che solo chi possiede pensiero e ragione attraverso la ricerca di noi stessi. Possiamo migliorare e cambiarci almeno dalla trasformazione in tutto il processo che attraverso il pensiero in generale ci siamo riversati nei millenni. Pur rimanendo sempre un prodotto animale. Questa macchina complessa del nostro cervello non e da molto che va studiato. Ma le uniche cose che lo può curare è solo la capacità del pensare cosa che non è possibile per tutti. E tutto questo chiunque sia nel comune non potrebbe mai comprenderlo se non lo possiede! Dove appunto non esiste normalità e viceversa separandoci nel riconoscerci nell'infondato abisso di noi stessi. Si può anche nascere naturalmente con personalità. Ma tutto fosse così come il pensiero ragione e sviluppo ci insegna non certamente saremo in un mondo si fatto. Cambiarlo e stato possibile e di cammini ne abbiamo fatto in tutto tra il bene e il male separandosi da chi sa! Ma il dilemma resterà sempre in noi stessi. E cioè separarci da questo male che ci tiene da sempre dentro e fuori dal nostro essere secondo natura come giustamente cita anche il professore. E cioè essere ciò che dovremmo essere secondo natura. Quello che abbiamo perso con la civiltà! Così come l'abbiamo chiamata. Le nostre origini con la perdita dell'essere. Non e cosa facile ma essa va oltre ciò che ci illudiamo con questo mondo in ogni sua percezione. Dove nulla di noi sia normale in ciò che produciamo e facciamo. Ma e inevitabile! Così il principio così la fine. Unica cosa che restera sempre nel curarci in noi stessi già detto dal principio! E solo così potremmo vivere in pace con noi stessi appunto. E senza appunto tutte queste disillusioni dell'uno sull'altro per essere veramente libero. Ma e difficile forse non lo raggiungeremo mai. Un po' come quando crediamo che tutto sia utopia per quello che fa comodo ha me. Dove poi non altro che tutto posto nel nostro cervello. Le leggi cosa sono poi! Non certo noi stessi la natura la vita l'esistenza! Ma un tentativo per tenerci frenati. E non altro cosa creata dalla nostra mente. Che nulla a che fare con tutto quello poc'anzi detto. La natura dell'essere e ben lontana da quello che abbiamo creato e involontariamente ci siamo inabissato. E solo da essa saremo capaci di capire del perché di questa lotta tra il bene e il male che avevamo scoperto. E non solo Platone per dirne uno! Ma tutti ognuno sulla sua via. Quella di noi stessi separandoci da queste due cause il bene secondo natura. E quel male che produciamo bestialmente. Cioè dentro di noi per come abbiamo inabissato questo mondo. E così perdurando oggi più che mai con le stesse cause dette e stradetto come delle bestie ha mangiarci. E la nostra specia debole lì nel suo cervello! Li dove tutto lo attanaglia la cura. Fino ha se stesso. Con le sue paure.
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
Sappiamo che oggi più che mai veniamo al mondo senza un perché! Propio perché le risposte sono lì da sempre dette e stradetto! Dentro di noi. Lontanamente da tutto ciò che siamo e sempre abbiamo prodotto. E li lo spirito del tutto. E come fare ha comprenderlo! Solo se iniziamo ad addentrarci con tutto noi stessi nello scoprirci in tutto ciò che ci è stato detto. E da lì riconoscerci in quello che dovremmo essere per esistere. Ma ribadiamolo non e mica facile per tutti! È solo così sapremo liberarci da quel male in noi e fuori da noi in tutto quello che abbiamo sempre prodotto. Il professore in effetti non fa altro che dire le stesse cose la separazione dei due opposti la lotta tra il bene e il male in noi e intorno ha noi che produciamo. Giusto ho sbagliato che sia noi sempre saremo la causa. Lo eravamo! Lo siamo stati! E lo abbiamo portato avanti sempre più inreversibilmente. Come un disco scassato. Per dirla così. E solo se saremo potremmo capirlo per trasformarci e trasformare ciò che ciò che sempre abbiamo prodotto l'un con l'altro. Ma c'è anche questa cosa che il mondo si dice bello perché vario. Ma nell'insieme anche assai avariato. Perché è così! Questo perché non tutti possono avere la pretesa di essere. Se lo fossimo allora saremo più vicini a curarci per curare questo mondo. Il dilemma e sempre lo stesso i nostri mali separandosi dal bene.
@luca-gs4bq5 жыл бұрын
Posso fare una vita davvero diversa da quella che ho fatto? No perché non sarei io ma sarei un altro. Grande galimberti
@AndreaFranchiMusic4 жыл бұрын
E allora, cosa direbbe di conclusivo a favore della non - libertà un tale discorso? Nulla....
@galimberteide51764 жыл бұрын
“Inganno” è credere Galimberti un “pensatore”, mentre è un plagiatore seriale, già ampiamente dimostrato, nonché impostore e ciarlosofo. Ora, posto che Galimberti ha plagiato Sartre e Merleau-Ponty, già provato, ciò che racconta alla galimbertese in merito ai due filosofi francesi, per esemplificare che “il concetto di identità confligge con il concetto di libertà”, è del tutto cervellotico. Dunque, secondo Galimberti, “un giorno Jean-Paul Sartre […] è andato in montagna e s’è rotto una gamba”. A casa in convalescenza, andò a trovarlo “Merleau-Ponty, il quale ha chiesto a Sartre: «Ma Jean-Paul, ma non potevi andare in montagna con una guida».” Da come la racconta il ciarlosofo, si desume che Sartre andò da solo in montagna, pertanto sorge la prima questione: Se Sartre si ruppe una gamba, come fece a tornare a casa? Ritornò dalla montagna a casa saltando sulla gamba sana, e sopportando stoicamente strazianti dolori per l’altra gamba rotta? Oppure aspettò che qualcuno lo soccorresse, standosene per giorni ad aspettare qualche buon samaritano? Non si sa, perché il cosiddetto “pensatore” Galimberti non lo spiega ai tanti estasiati creduloni che lo applaudono. Altra questione: uno non potrebbe forse andare in montagna con una guida, e mentre cammina, essere attratto dalla meravigliosa corolla di un fiore, quindi distrarsi, incespicare in un sasso, cadere a terra e rompersi una gamba, anche in presenza di una guida? Sì, può succedere. Tuttavia, sempre secondo Galimberti, alla domanda di “Merleau-Ponty”, Sartre avrebbe risposto: “Secondo te, io sono uno che va in montagna con una guida?”. La prima cosa assurda è che Galimberti dà a credere che Sartre avesse già nella sua capoccia una sorta di “Google map”, con tracciati tutti i percorsi del globo terracqueo, e che non avesse pertanto mai bisogno di una “guida”, neanche per andare su qualsiasi montagna, il che è una tragicomica panzana. E Galimberti inventa tale cervellotico esempio per accampare che “Jean-Paul Sarte, se ha quell’identità lì non è libero di andare in montagna con una guida, perché è Jean-Paul Sarte. Se fosse libero di andare in montagna con una guida non sarebbe Jean-Paul Sarte”. Ora, posto che Galimberti non spiega ai suoi devoti creduloni quale sarebbe “quell’identità lì” di Sartre, tuttavia non li induce forse a credere che “quell’identità lì” sarebbe quella di uno che si crede un dio in terra, pertanto Sartre avrebbe avuto infuso il potere di onniscienza, perciò, per andare in montagna, non avrebbe avuto bisogno di una “guida”, giacché conosceva già in anticipo ogni sentiero, tratturo, mulattiera ecc.? Così sembra, però la rottura della gamba dell’onnisciente Sartre innesta nel racconto un esilarante elemento comico, la cui risata squarcia lo scenario cervellotico ideato da Galimberti, mettendo lo psico-ciarlosofo alla berlina, ecc. Ed è pertanto stupefacente che i devoti di sant’Umberto da Monziglia, patrono di ciarlatani e impostori, scambino ancora l’aria fritta e intossicante di Galimberti per rilucenti “perle di sapienza”, invece di vergognarsi…
@marcob46303 жыл бұрын
@@galimberteide5176 : Uella che spocchia! Intanto sconclusionato e confusionario sei solo tu. Comincia a farti una cultura come ha Galimberti che parla il greco e il latino a menadito, oltre ad altre lingue come ad es. il tedesco. Da giovane dovette emigrare in Germania per trovare lavoro in una fabbrica, non avendo soldi per studiare. Poi nel tempo liberò studiò e si laureò in filosofia e poi anche in analisi che praticò pure. Insegnante universitario (Ca' Foscari) scrittore e filosofo fra i più validi in Italia e conosciuto pure all'estero. Tu prova solo a fare un centesimo di ciò che ha realizzato Galimberti, e partendo pure dal nulla. Sei solo un poverino, uno frustrato e invidioso, ma : "raglio d'asino non giunge al cielo" !
@gabriellagiudici2 жыл бұрын
@@AndreaFranchiMusic Direbbe semplicemente che sono le circostanze, le influenze, le esperienze (cioè tutto meno che il libero volere) ad averti fatto ciò che sei. Un argomento non nuovo, risale a Platone
@AndreaFranchiMusic2 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Dunque secondo lei il fatto che sussistano delle influenze, circostanze ed esperienze basterebbe a dimostrare la assoluta necessità del volere? Contrariamente a quanto va dicendo Galimberti, io ritengo quello della libertà il più complesso e irrisolvibile argomento filosofico, insieme a quello del male. Quando lei commette una cattiva azione perché si sente moralmente responsabile? Le è mai capitato di sentire il peso e la responsabilità di una scelta, come se fosse di fronte a un bivio, in alcuni momenti della sua vita? E ancora, per dirla con Dostoevskij, perché spesso l’uomo sa che cosa è bene ma sceglie comunque il male, anche per se stesso? Perché la necessità e perfezione delle mente euclidea del 2+2 = 4 non soddisfano l’uomo? Bisognerebbe leggere e rileggere “Memorie dal sottosuolo” per capire la profondità e complessità del problema della libertà e del male. Oppure Leopardi. Il “canto notturno di un pastore errante dell’Asia” ha delle intuizioni profonde sull’argomento
@ellissi745 жыл бұрын
Siamo indeterminati dall'infinito. Forse la libertà è una cosa piccola, piccola. Piccola come una particella atomica soggetta al principio di indeterminazione: di un fotone si può conoscere la posizione o la velocità, senza poter sapere mai entrambe le cose in un determinato momento. Allo stesso modo possiamo definirci adesso(forse) dandoci un'identità, rinunciando però alla possibilità di metterci in gioco per ridefinirci, oppure entrare in "crisi per rielaborare la nostra identità e continuare la nostra metamorfosi verso un nostro punto di riferimento.
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE Basta falsità e labirinti ......
@antonellaporcaro53924 жыл бұрын
Migliorare se stessi. Nel futuro la salvezza, il futuro progresso, futuro giustizia sulla terra, se non ci si da' fare le cose non accadono. Non sperare ma fare! La visione cristiana ha una visione ottimistica del futuro. Cristianesimo si deve riformulare non è più universale. Non c'è più dimensione religiosa.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Secondo la prospettiva "greca" adottata da Galimberti, il cristianesimo ha una visione ottimista, dunque illusoria, del futuro.
@dragobianco81985 жыл бұрын
Certo non abbiamo un libero arbitrio riferito all'ego di una vita. Ma l'ego ce l'ho ritroviamo in ogni vita. L'go che comprende l'immensità creativa di libertà di cui esso è la base imprescindibile. Vedi tu che libertà..
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
In questo ambito, Galimberti cita di norma Schopenhauer e Freud che consideravano il singolo (l'ego) "funzionario della specie", volontà al servizio di esigenze superiori (la sopravvivenza/prosperità della specie).
@dragobianco81985 жыл бұрын
@@gabriellagiudici IO invece arpeggiavo l'ego di Rudolf stainer.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@lucaottonelli9139 si, ma il centro psicologico, non "ontologico": si crede il centro del mondo, ma non è nemmeno reale
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE Basta falsità e labirinti .......
@laoshiangelo3 жыл бұрын
L'uomo, uno degli ultimi esseri viventi comparso sulla terra, appartenente al Regno animale della specie mammifera, da quando si vesti dei panni della civiltà e impose la cultura dell'uomo dominatore del mondo e di tutti gli animali, si adultero commettendo ogni nefandezza contro la natura e i suoi simili. Come membro del regno animale, aveva già tutto, la natura aveva già messo a sua disposizione tutto l'occorrente per la vita, come per tutti gli esseri viventi. Purtroppo i nostri antenati impazzirono e resero il paradiso Terra il loro Inferno. Pochissimi uomini Forti divisero tantissimi uomini deboli, stabilendo la legge del più forte e quindi quella dei Re e i loro sudditi e per imbonire le masse, i Re crearono Dio a loro immagine e somiglianza. Ingiustizia su vasta scala, contro la quale pochissime persone si opposero, al punto che ingiustizie, soprusi, schiavitù, ruberie, genocidi e corruzione, diventarono la norma e il sistema. Oggi è peggio del passato. La storia ci insegna che siamo la peggiore specie animale e se una pandemia ci decimasse, sarebbe solo un BENE.
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Siamo uno dei miliardi di esseri in corso di evoluzione sulla terra e, come dice giustamente, la nostra forma attuale è una delle ultime creazioni dell'evoluzione. La caratteristica più appariscente di questa evoluzione è l'autocoscienza che (a quanto sappiamo) siamo gli unici ad aver conquistato. La capacità di dire no e di dissimulare ne è parte, non la sopraffazione che condividiamo con gli animali. Non siamo i peggiori, siamo diversi: capaci di compassione divina quanto delle peggiori atrocità. Senza di noi la terra non saprebbe niente di sé.
@francescodamele52262 жыл бұрын
La libertà è processo educativo della verità
@annarell57045 жыл бұрын
È il concetto che sta dietro ad Uno nessuno e Centomila, la contraddizione tra identità e Libertà.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Si, infatti
@giuseppetedesco74465 жыл бұрын
Insuperabile.
@Tom94T3 жыл бұрын
Riassunto di quello che dice: "O identità statica o libertà di cambiare. Non dobbiamo sperare passivamente, ma fare attivamente". Sinceramente trovo sia una bella contraddizione. L'uomo è come il fiume di Eraclito, ha un'identità in divenire, non statica (col tempo siamo e non siamo più gli stessi, nel senso che qualcosa rimane tale e altro cambia). Inoltre, perché dirci di fare attivamente se tanto non siamo liberi? Così non sarebbe tutto determinato?
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Personalmente, ho interpretato diversamente: Galimberti mette giustamente in relazione due concetti antitetici, quello di libertà e quello di identità. Se si afferma l'una, allora l'altra cade, perché l'identità è il prodotto di decisioni e scelte già fatte e condizionate da mille cause condizionali che impediscono ad ogni nuovo passo di scegliere in senso autentico. L'uomo potrebbe essere libero se non diventasse mai qualcuno o qualcosa, se non fosse mai un se stesso, se non intrecciasse legami con gli altri o con i ricordi del proprio passato, il che confligge proprio con l'idea di uomo come ente autoriflessivo. Perciò l'uomo non è libero anche se la sua identità diviene e le sbarre del suo carcere sono autoprodotte. Grazie del tuo intervento.
@nihilsinemagnovita5 жыл бұрын
oppure potrebbe essere che quella che gli altri presumono essere la nostra identità non è altro che un'immagine rassicurante (per loro) che si sono costruiti di noi perchè non hanno compreso la nostra vera identità.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Ci piacerebbe pensarlo Alberto, fino a quando non scopriamo che non esiste autenticità, che anche noi siamo costretti a conoscerci dall'esterno, che l'io è un eterno sdoppiamento (autocosciente) che non si ricompone mai... Il primo a capirlo credo sia stato Kant.
@emanuelemastrandrea69803 жыл бұрын
E' la speranza che muove l'azione umana, mentre la sua assenza produce inerzia. Non solo nel cristianesimo, e quindi non solo in Occidente; nelle filosofie e religioni orientali la speranza si lega alla reincarnazione, quindi nell'agire in un modo tale che si abbia un miglioramento progressivo di vita in vita, un agire che non si avrebbe senza la speranza di raggiungere livelli superiori di coscienza. Inoltre, la speranza è una categoria propria dell'uomo: gli animali non sperano, gli dei non hanno bisogno di sperare. Senza la speranza l'uomo non sarebbe l'essere progettante che è.
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Vero, in generale, ma questa speranza ha assunto una forma particolare nella modernità, o più estesamente in Occidente secondo la lettura nietzscheana a cui Galimberti fa riferimento. Come sa, il punto per Nietzsche è proprio l'abbandono socratico-platonico della tragedia, della necessaria caducità di tutto e del circolo metafisico.
@emanuelemastrandrea69803 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Il cristianesimo, e anche le altre religioni, non negano la tragedia e la caducità, laddove centrale, per esempio, sia nel cristianesimo che nel buddismo, è l'idea che la vita terrena sia in buona parte sofferenza. Si dirà, ma poiché le religioni pongono ognuna un rimedio alla sofferenza, che rimanda, in modi diversi, all'orizzonte metafisico, il concetto di tragedia non esiste. Non si ravvisa, invece, che esso assume solo nuove forme. Per esempio, la speranza della vita eterna non è la certezza della vita eterna, e la sofferenza, per il/la credente, dovuta alla possibilità di non ottenerla, sia per lui/ lei che per il prossimo, addirittura possiamo dire che aumenti la consapevolezza e l'estensione della tragicità dell'esistere, non più circoscritta al solo orizzonte terreno ma estesa a una dimensione altra.
@danielegnesutta12335 жыл бұрын
Per essere liberi bisogna solo essere responsabili! Il resto sono parole!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Opinione rispettabile come tutte le altre parole
@epiphanos5 жыл бұрын
Anche se si vuole la costrizione al di fuori dell'identità, essa si identificherebbe con nient'altro se non quello stesso non volersi identificare, dunque in ogni caso sarebbe l'identità determinata proprio in quel modo... Ergo: negando sé stessa, si identificherebbe affermando cio' che è.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Ma Galimberti sostiene semplicemente che l'identità è una costruzione che limita scelte in conflitto con le precedenti. Niente di diverso da quello che possiamo leggere in qualunque manuale di sociologia.
@epiphanos5 жыл бұрын
@@gabriellagiudici ma se questa definizione è identica al contenuto che indica, necessariamente il contenuto a cui si sta facendo riferimento è identità dell'identico, dunque l'identità è oltre al costrutto, poiché il costrutto è a sua volta identico a sé, dunque non puo' essere in ogni evenienza diseguale a ció che indica
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@epiphanos l'io non è l'assoluto, almeno non nella prospettiva adottata da Galimberti
@epiphanos5 жыл бұрын
@@gabriellagiudici peró se l'io è ció che si intende per io, non puo' che esserlo, visto che appare ed è indicato come cio che fermamente è, necessità ne segue la propria assoluta identità, il proprio identificarsi in termini assoluti nei riguardi di ció in cui si configura, appunto, come "io"
@epiphanos5 жыл бұрын
@@gabriellagiudici con assoluto si intende non semplicemente causa sui dell'soggetto, ma come essere che è manifesto originariamente in tutto ció che è
@donatoserafini59385 жыл бұрын
Galimberti, un illustre uomo di cultura che ha capito tante cose ma che gli sfugge del tutto il concetto di libertà. È rimasto ancorato al determinismo di natura. Uno scienziato moderno direbbe: l'uomo non può essere libero perché è determinato dai suoi geni; Galimberti dice, invece, l'uomo non è libero perché è determinato dalla sua identità che tradotto significa: i motivi che lo spingono ad agire sono da ricercare nel suo carattere, nel suo temperamento. Per Galimberti l'uomo è un fantasma del tutto manovrato dalla sua identità. Tutto ciò è deprimente e denota una mancanza di fiducia nell'essere umano. A Galimberti e a quelli che la pensano come lui consiglierei la lettura della Filosofia della libertà di Rudolf Steiner.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Interessante interpretazione: la condivido nella descrizione ma non nelle conclusioni. Quella di Galimberti è una lettura shopenhaueriano-psicanalitica dei vincoli che rendono illusoria la libertà umana, naturalmente l'altra metà del mondo filosofico argomenta a suo favore. Anche quella filosofica è una scelta.
@donatoserafini59385 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Grazie per la risposta. Peccato che non si capisca ancora che l'uomo, al suo attuale stadio evolutivo, non è né libero, né non libero ma potenzialmente libero almeno che non si voglia negare il libero arbitrio. Se tutti fossimo determinati dalla nostra "identità" come Galimberti chiama il determinismo di natura anche l'assassino potrebbe dichiararsi innocente, e la scienza gli darebbe ragione, in quanto, direbbe, non l'individuo ha commesso l'atto ma i geni l'hanno indotto all'azione malvagia. Come vede le implicazioni di un pensiero impotente ad affrontare seriamente il tema della libertà sono alquanto serie, soprattutto, quando i dogmi della scienza vengono accettati come verità assolute come lo erano quelli religiosi nel medioevo.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@donatoserafini5938 è vero, il problema della libertà porta con sé anche quello della responsabilità e della compassione universale. Galimberti, comunque è uno dei critici non certo un apologeta della scienza
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... ..........
@sarahlattanzi27555 жыл бұрын
Sono d'accordo: se prendiamo sul serio l'identità, alcune scelte diventano impossibili. Ma questo non basta a chiudere il discorso sulla libertà, perché lí il punto è : noi siamo liberi di costruire la nostra identità e se sì, quanto?
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Penso tu abbia centrato la questione, Sara. Personalmente, scelgo la linea platonica; ne ho parlato qui: kzbin.info/www/bejne/a5WcZ6WDetBsb7s
@marialuisareginato11345 жыл бұрын
Grandissimo
@Abuetto5 жыл бұрын
Il punto è che per un artista, un poeta, il discorso su identità e libertà collassa
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Puoi spiegarci meglio?
@Abuetto5 жыл бұрын
Perché il cuore è il generatore del tempo e l’unico punto d’incontro nel quale tutte le cose tangibili risuonano in lui ad una precisa frequenza. Artisti e poeti sono dotati di una sensibilità tale per cui il loro cuore pulsa alle stesse frequenze del cosmo, producendo dolore nell’anima per la mancanza di sintonia fra gli uomini e l’universo. Costoro non conoscono il libero arbitrio quale stupida invenzione umana, ma vivono nell’armonia di una libertà che si fonde con l’identità della natura che li ha generati.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@Abuetto Ora mi é chiaro: molto schellinghiano ...
@teafornasari61315 жыл бұрын
Amo la verità... Non posso non amare questo uomo
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
È così anche per me, Tea.
@irenegalli22515 жыл бұрын
Dice anche.... cose diverse...però se sono contro il sistema non viene più interrogato ...vedasi trasmissione di Mirta Merlino .....
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
eh si, inevitabile nella cappa di conformismo che avvolge il nostro giornalismo
@giovannimichetti23945 жыл бұрын
Uno spunto interessante. Problemino: come qualcuno ha già potuto notare, la contrapposizione tra identità e libertà non è affatto assoluta. Tant'è che le argomentazioni addotte suonano fumose e astruse. Logiche ma non convincenti. Purtroppo ottimi comunicatori possono in fondo essere pessimi filosofi, nel senso più alto del termine. Non basta pensare per essere un filosofo. Io, piuttosto, sono d'accordo con Wittgenstein quando suggerisce che ogni parola è corrotta dal vizio del linguaggio che è per sua natura autoreferenziale, particolare, precario e relativo. Nessuna verità, ma solo la sua negazione:questo è ciò che può portare la filosofia! E io nego anche il sig. Galimberti dalla faccia tosta ma da contenuti molli. Lo ringrazio per avermi stimolato, così come ringrazio chi si è occupato della pubblicazione
@andreamajorana2835 жыл бұрын
D' accordo, la contrapposizione tra identita' e liberta' non e' affatto assoluta, ma non mi pare che Galimberti abbia parlato in termini assoluti, dice semplicemente che quando un uomo crede in qualcosa, si forma delle opinioni che ritiene veritiere formandosi cosi' una propria identita' , perde la sua liberta'. Poi e' chiaro che piu' elastici e aperti si rimane e piu' i margini di liberta' restano ampi. Piuttosto che molle, quello di Galimberti e' un pensiero saggio che non contiene contraddizioni e suggerisce che, oltre ad anelare la liberta', e' necessario anche darsi dei limiti al fine di raggiungere e mantenere un equilibrio.
@giovannimichetti23945 жыл бұрын
@@andreamajorana283 sono in parte d'accordo con quanto affermi, ma noto che sei stato un po' generoso nei confronti di Galimberti. Infatti lui mi è parso parlasse in termini assoluti. Inoltre distinguerei il concetto di identità da quello di scelta: quest'ultimo è sicuramente non compatibile col senso di libertà inteso come assenza di vincoli. Come dici tu, poi, il vincolo può essere più o meno elastico. L'identità invece è profondamente segnata dalla presenza di un profonda libertà, che è quella che entra in discussione in ogni scelta. Attenzione: scegliere è importante e in altri termini, non siamo liberi di avere un identità senza privarci di un po' di libertà. Poi ovviamente ci sarebbero gli artisti, i poeti, coloro che vorrebbero porsi ad un altro livello e che in sostanza finiscono con il giacere su entrambi gli estremi della massima libertà e massima schiavitù, che si spostano per coincidere nella folle identità dell'uomo guidato, in assenza di ragione, dalla sola passione.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Per quanto possa sembrare paradossale, la negazione della possibilità umana di verità è una grande verità filosofica
@andreamajorana2835 жыл бұрын
@@giovannimichetti2394 Mi pare che Galimberti affermi in modo convinto ma non che parli in termini assoluti, da detentore del Verbo. Direi che scegliere, piu' che importante, sia inevitabile, altrimenti o ci siamo incagliati, siamo incapaci di proseguire e ci affidiamo alla speranza oppure siamo arrivati alla fine di un cammino mistico di liberazione e ci siamo liberati di questo mondo, ma quanti possono dire di essere arrivati a questo ? La scelta e', comunque, un 'espressione di liberta'. Quando c'e' spazio per una scelta significa che ci sono ancora margini e possibilita' di liberta.' La certezza dell' identita' invece rappresenta un punto d' arrivo, cio' che si ritiene di essere. Se si lascia spazio ad un'evoluzione si riaprono le porte della liberta', ma se ci si fossilizza in cio' in cui crediamo di essere, magari guadagniamo la sicurezza, ma perdiamo definitivamente ogni liberta'. Riguardo agli artisti prigionieri della passione faccio teatro da molti anni e, consapevole che le identita' siano delle prigioni, inseguo una presunta liberta' vestendomi e spogliandomi, delle varie identita' dei personaggi che interpreto. Questo mi aiuta a fare chiarezza sul mio cammino interiore. Non e' che gli artisti si pongano su altro livello, e' l'arte che ti porta su un altro livello perche' ti sollecita a lavorare su te stesso, a non vivere di speranze, ma a muoverti per conoscere te stesso e le relazioni che hai col mondo circostante. Sono i gradini di accesso al mondo spirituale. Poi esiste anche l' arte mirata solo a fare soldi ma questo e' un altro discorso. E poi, dai, esistono anche gli artisti pensanti, perche' dovrebbero esistere solo artisti guidati dalla passione ?
@inad87875 жыл бұрын
Contraddizione: dice che non siamo liberi, che non esiste il libero arbitrio. Poi subito dopo dice che dobbiamo darci da fare affinchè il futuro sia migliore. Ma se non sono libero, come faccio a scegliere di darmi da fare?!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Eh si, concordo
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@Armonica 0 La penso anch'io così: siamo più platonici che spinoziani.
@fuoridisenno82265 жыл бұрын
Ho pensato la stessa cosa...
@alexcazzulli10823 жыл бұрын
@Armonica finalmente un commento che mi fa sentire meno solo :) grazie
@salvatoresantorelli82062 жыл бұрын
Se attraverso i millenni abbiamo iniziato ha pensare lo dobbiamo solo al nostro mondo Greco che fu il tutto.
@levi499994 жыл бұрын
Mi chiedo... Cosa ci sarebbe di desiderabile nel futuro per un giovane? Siamo in un mondo senza speranza.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Io ho trovato lo stimolo a proiettarmi nel futuro a sempre e solo nella lotta, nella voglia di lasciare il mondo migliore di come l'ho trovato. Non credo che le generazioni e le epoche precedenti abbiamo avuto sorte migliore della nostra.
@teoparovel38203 жыл бұрын
E cosi esatto che mi fa paura
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Bella anche per questo senso di vertigine la filosofia.
@biaaut45465 жыл бұрын
Secondo me siamo liberi ma condizionati da una miriadi di fattori. L'identità si conquista ora per ora tramite atti liberi ma condizionati. Mi faccia sapere il suo parere. Grazie. P.s. Se Sarte avesse scelto un altro percorso poteva avere la gamba salva.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Buongiorno Bia Aut, personalmente mi avvicino abbastanza al suo parere. Tendo a interpretare platonicamente il rapporto tra volere e condizioni in una dialettica continua che poggia sul riconoscimento progressivo di queste condizioni e l'accrescimento della conoscenza come forma di libertà. Non so se in questa sintesi sia abbastanza comprensibile: mi sono espressa più ampiamente in un'analisi del mito di Er che può trovare qui: kzbin.info/www/bejne/a5WcZ6WDetBsb7s
@biaaut45465 жыл бұрын
Gabriella Giudici Innanzitutto grazie molto per aver risposto. Sono contento che lei in qualche modo è d'accordo con me. Vedrò il suo intervento. Buona giornata.
@jacopobrasca80575 жыл бұрын
Non mi è chiaro più che altro perché sia finito a parlare della decadenza dell'occidente quando il tema iniziale era la 'mancanza di libertà' : il collegamento è chiaro, ma non ha concluso il ragionamento di partenza. O mi sbaglio?
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
A me non sembra Jacopo. L’argomento di Galimberti è che concetti quali quello di libertà appartengono all'autocelebrazione “cristiana” dell'uomo (dall'umanesimo alla modernità) che rappresentano l'abbandono del punto più alto della consapevolezza sull’essere e sull’esistenza toccato dalla nostra civiltà: quello greco. Puoi ricavarlo dalla scansione di contenuti che ho inserito per facilitare l'ascolto ai miei studenti: 00:11 Liberi perché non abbiamo istinti 00:27 La libertà confligge con il concetto di identità 03:16 Futuro, progresso e miglioramento appartengono alla cultura cristiana 06:38 Differenza tra cristianesimo e grecità 7:02 Ottimismo cristiano e Occidente 7:23 La morte di Dio e la decadenza dell'Occidente
@jacopobrasca80575 жыл бұрын
@@gabriellagiudici nono mi è chiaro tutto il discorso ed i passaggi logici :) ma probabilmente perché è un estratto di un discorso più ampio il tema della libertà viene affrontato solo 3 minuti su 10 di intervento. Mi sarebbe piaciuto ascoltare un approfondimento in merito , magari con pensieri di altri filosofi oltre all'aneddoto di M. Ponty e J. P. Sartre. Non è una critica all'intervento in sé.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@jacopobrasca8057 Buongiorno Jacopo, hai ragione, il focus di Galimberti non è sulla libertà, ma sulla visione del mondo della civiltà occidentale: la realizzazione del frammento e la sua titolazione sono opera mia (me ne servo per avviare dibattiti a scuola).
@TheEddy7974 жыл бұрын
non sono d'accordo sul "se non ci muoviamo le cose non cambiano"...mi sa molto di slogan...le cose cambiano sempre e comunque indipendentemente da noi e cambiano anche per noi in ogni caso indipendentemente dal nostro agire
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
È vero, penso che Galimberti abbia voluto solo accentuare
@TheEddy7974 жыл бұрын
@@diegomervich4636 naah...le cose cambiano sempre e comunque
@rogerbarttoccetti39414 жыл бұрын
Effettivamente....anche i filosofi vanno fuori di testa.....sono persone...
@alfredjasimi46623 жыл бұрын
@@TheEddy797 possono cambiare ,ma se tu non fai la tua parte non lo avertirai mai il cambiamento
@tauja29015 жыл бұрын
Dio finalmente uno con un cervello e palle per dire la verità. Io ho 21 anni e mi sono reso conto di questo solo dopo che sono uscito dalle superiori e sono rimasto 2 anni studiando cose a caso per i fatti miei e lavorando saltuariamente (ho sempre avuto la voglia di sbranare il mondo ma la scuola me lo aveva incatenato e ritorto contro e non ne ero minimamente cosciente)
@marco6undiomaggyux3225 жыл бұрын
Purtroppo è vero, si comincia a capire certe cose solo dopo usciti dal "sistema scuola", perché poi ti interessi veramente a cose importanti, e non prima..o difficilmente prima. Anch'io sono uscito da un po' da scuola..e certe cose le ho approfondite solo dopo.
@FaustoFabio15 жыл бұрын
Il buon galimberti confonde il cattolicesimo col cristianesimo. Che sono in antitesi.
@marco6undiomaggyux3225 жыл бұрын
@@FaustoFabio1 scusa che mi permetto....ma sec te uno studioso come lui non sa distinguere la differenza?... Evidentemente sono la stessa cosa. 👍🏻👍🏻Senza offesa né mancanza di rispetto ci mancherebbe. Per sapere tutto sul cristianesimo ti consiglio assolutamente "Mauro Biglino". Lui è l'esperto in materia, nello specifico. Saluti👍🏻
@tauja29015 жыл бұрын
@@FaustoFabio1 bhe in Italia non fa differenza poiché ogni cristiano è cattolico forse per questo non li ha differenziati (non ricordo troppo il video quindi non so a cosa ti riferisci di preciso)
@riccardodeltorre24935 жыл бұрын
@@FaustoFabio1 ben detto, peccato che molte persone prima ancora di commentare, non si guarda nemmeno su Wikipedia se c'è un pelo di differenza... Grazie
@lorenzocapitanio65135 жыл бұрын
Maestro Galimberti è dal 2004 che la seguo, è fonte di saggezza. Accanto alla grecita, che mi ha aiutato in momenti difficili nel cercare e trovare il o un dei bandoli della matassa, dalle mie ricerche è. Scaturito una saggia follia. Una di queste virgole sulle onde,( come dalle sue ) con Salvatore Natoli e antecedente Emanuele Severino ho trovato espressioni nei vocaboli disegnati dall'umano incisioni dell'essere. Le dico la follia che è il primo gradino poi UMANO - MANO - ANO. È filologia teoretica?, non può essere filologica.! Anche se di bio ---- logica e in musica dodecafonica. Caro maestro la musica!
@lorenzocapitanio65135 жыл бұрын
@@lucaottonelli9139 ecco me l'aspettavo, questo è l'eco ridondante
@ivanoporrino33524 жыл бұрын
Da' ragione a Nietzsche!
@luke31535 жыл бұрын
9:22
@davidecastellano83845 жыл бұрын
Se rimanete nella mia parola conoscerete la verità e la verità vi farà liberi!!
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... .........
@juzalanuvola5 жыл бұрын
Amo molto il Galimberti, ma il cristianesimo non è altro che l’evoluzione della grecità!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Certo, per alcuni aspetti il cristianesimo non viene fuori dal nulla (basta pensare all'idea platonica del bene, al motore immobile ..) ma, allo stesso tempo rappresenta una rottura con la grecità: con la sua metafisica circolare, con lo spirito della tragedia ..
@juzalanuvola5 жыл бұрын
Gabriella Giudici assolutamente d’accordo, ma penso che la società l’abbia adottato proprio perché suggeriva un’idea più adatta allo sviluppo della stessa.. credo che, come teorizzato con la mano invisibile da smith per l’economia, esista una “mano invisibile” che regoli anche lo sviluppo delle società, che si configura con un adattamento della stessa alle scelte migliori per la sua sopravvivenza!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@juzalanuvola capisco, io di solito adotto modelli un po' meno deterministici e anche Smith se potesse vedere gli sviluppi del mondo che osservava, penso ritirerebbe la metafora ;-)
@juzalanuvola5 жыл бұрын
Si sì la teoria neoclassica di Smith è piuttosto obsoleta, ormai!
@anna...665 жыл бұрын
Dobbiamo liberarci dalla speranza? Ma se non c'è speranza che cosa ci sto a fare al mondo? Attenzione a dire dobbiamo liberarci da ciò che ci fa stare al mondo ! È una contraddizione! Fare non esclude la speranza ma è questa che ti fa muovere. La speranza fa attendere. Il desiderio è rivoluzionario! E il carburante
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Dobbiamo liberarci dalla menzogna non dalla speranza: non ne abbiamo bisogno, la nostra vita è meravigliosa così com'è
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Concordo: il punto è l'oggetto di questo desiderio
@anna...665 жыл бұрын
L'oggetto è qualcosa che si rinnova ogni giorno! Un oggetto raggiunto è già qualcosa che non ti interessa più! Il desiderio è infinito! Infatti viene da de- sidera = mancanza di stelle
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@anna...66 Ma la meraviglia non dipende da nessun oggetto particolare: non confonderei la vita con le cose viventi
@missmarple50995 жыл бұрын
Come diceva Woody Allen: "Dio è morto e neanche io mi sento troppo bene". Quando a Jung, dopo la sua esperienza di pre morte, mentre si trovava in ospedale con le gambe rotte, chiesero: "Lei crede in Dio?", lui rispose: "Io non credo, io so". Ecco, per me è la stessa cosa.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Penso di sentirmi anch'io poco bene, ma "su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere"
@abustefano82255 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Credere in Dio... Credere è una parola grossa : diciamo che lo stimo molto
@missmarple50995 жыл бұрын
@@gabriellagiudici Fortuna che abbiamo lei, che ci illumina tutti con il suo genio.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@missmarple5099 Non intendevo infastidirla Emanuela, stavo solo citando Wittgenstein
@AndreaFranchiMusic5 жыл бұрын
Gabriella Giudici “bisogna cercare di dire quello che è impossibile tacere”
@laurarenzi20245 жыл бұрын
Personalmente non mi reputo libero per nulla! E credo che la vera libertà non si possa ottenere in questa vita, sicché è solo in Dio, il quale è esclusivamente amore assoluto, infinito e misericordia! Non castigo o punizione, come alcuni cristiani fanno intendere. Né giustizia, per come la intendiamo comunemente noi umani! La grandezza e l'amore di Dio, non può essere minimamente concepito, giacché è infinito! È perdono e misericordia. Comunque bel monologo, Galimberti, ascolterei per ore, che carisma!
@andreacalabrese69672 жыл бұрын
La vera libertà é essere in contatto con il proprio io più intimo,quello meno decifrabile, contrapposto al se che é quello che si preoccupa del giudizio. ed essere pronti a mettere in discussione ogni tipo di pensiero, soprattutto il proprio pensiero...in quanto oltre che condizionabile l'uomo come mette ben in evidenza Galimberti é autocondizionabile. "L'uomo é l'animale più domestico e più stupido che c'è". La libertà é un dono che una volta accettato ci può togliere tutto
@andreapaologiannini99684 жыл бұрын
Bisognerebbe chiarire cosa si intende per identità: un nome? Dei meccanismi metabolici? Delle pulsioni psicologiche? A= A, ovvero logica? La libertà è un discrimine, una scelta, un modo di pensare.Assolutizzare la libertà così come l’identità porta a paradossi.Non esiste una pura libertà, esistono gradi di libertà in quanto vincolati da condizioni, costrizioni, inibizioni, leggi, consuetudini,normative. Ridurre il cristianesimo nella parusia ed escatologia della salvezza, significa non capire il dolore e la sofferenza dell’esistenza. Confondere il neo positivismo del progresso e il relativismo contemporaneo con il decadimento umano e sociale profetizzato dal cristianesimo(altro che salvezza), vale a dire accomunare antitesi, significa daccapo non capire. Ma insomma: la storia umana chi la determina? Quale responsabilità sarebbe imputabile ad un uomo se non fosse libero? Quale cultura greca è tragica? Quella dionisiaca nitzcheana di Eschilo? Socrate, nei dialoghi di Platone, dice chiaramente di credere nella metempsicosi orfica. Non sono quindi molto d'accordo con Galimberti, però lo stimo per il tentativo di fare filosofia "alta"
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Penso che, dopo Kant, l'identità sia pensata da tutti i moderni come un'istanza psicologica alla quale riconduciamo le nostre esperienze, quindi un nome per una pulsione psicologica che è la tautologia fondamentale. Sui paradossi della libertà sono platonicamente d'accordo, non molto invece sulle sue considerazioni sul Cristianesimo che, a mio avviso, dovrebbero considerare che Galimberti non si prefigge nessun'altra sua lettura se non quella che spiega la rottura del tempo circolare (è solo lì il tragico), la fondazione in germe di una modernità che si proietta in avanti perché non crede più nella morte.
@mactruro99284 жыл бұрын
Pessimista ma grande
@m.a.35415 жыл бұрын
La penso come Costanzo Preve su di lui....
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Personalemte, leggo moltissimo Preve, ma la cosa non di impedisce di studiare aspetti interessanti anche di Galimberti
@m.a.35415 жыл бұрын
@@gabriellagiudici sisì certo...è molto interessante leggerlo; solo che quando semplifica troppo mi fa storcere un po' il naso, come nel discorso del cristianesimo; comunque bel canale. Complimenti
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@m.a.3541 Grazie, Mauro. Io invece non ho apprezzato del tutto il saggio sul nichilismo giovanile
@maximgo77534 жыл бұрын
Potrei essere diversamente io ..potendo fare una vita diversa....ma di che parliamo???
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
parliamo di cosa significa quell'io
@maximgo77534 жыл бұрын
@@gabriellagiudici la teoria del pensatore poggia su basi fragili...
@adabarbieri78085 жыл бұрын
Dimensione religiosa. Non sono due parole messe insieme o pregare ogni tanto
@AndreaFranchiMusic5 жыл бұрын
Se siamo o non siamo liberi non è un argomento dimostrabile. La libertà è un noumeno e non un fenomeno misurabile. Lascio a Galimberti le sue marmoree certezze, non condivido i suoi ragionamenti. Per quel che mi riguarda l’idea di libertà è sempre in relazione con un qualcosa di necessario. Altrimenti perderebbe di significato l’idea stessa di libertà. Da cosa? Da chi? Siamo essere in situazione, è fuor di dubbio. Ma non è data l’ultima parola sul fatto che siamo o non siamo liberi
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
La storia della filosofia ha preso mille direzioni diverse su questo: quella che Galimberti ripropone è una delle posizioni che si confrontano da secoli. Ho creato questo video proprio per discuterne con i miei studenti, non per sostenere un'opinione o un'altra (io, per quel che può interessare, sono più platonica di Galimberti). PS.: Che sia un noumeno non si sembra dubbio per lei. Vediamo marmoree, credo, solo le certezze altrui..
@AndreaFranchiMusic5 жыл бұрын
Gabriella Giudici che la libertà sia un’idea e non un fenomeno dimostrabile lo sappiamo da Kant. Ci sarebbe solo un esperimento che potrebbe dimostrare che siamo liberi ma è irrealizzabile: scegliere e poi ripetere la stessa scelta dopo avere riportato indietro il tempo e tutte le relative circostanze correlate. Solo questo potrebbe dimostrare con certezza che siamo liberi.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Resterei sul piano filosofico, senza entrare in quello dei fenomeni dimostrabili
@AndreaFranchiMusic5 жыл бұрын
Gabriella Giudici a questo punto non la seguo. Mi faccia capire: prima non andava bene noumeno ora non va bene il mondo dei fenomeni Quale altra alternativa ha lei?
@Lau-squirrelzz3 жыл бұрын
Ecco spiegato perché non mi piace augurare, non ci ho mai trovato il senso. Credo nell'impegnarsi.
@odiatoreseriale24633 жыл бұрын
Galimberti fintanto che non tira fuori intermezzi di politica casereccia e' musica per la mente
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Condivido proprio al 100% :-)))
@Randoman5173 жыл бұрын
Sei libero chi tela detto che non sei libero
@tallsamurai78615 жыл бұрын
Vivo e lavoro a Londra da 4 anni. E qui la cultura lavora più in senso greco che cattolico. Il cattolicesimo non ha preso piede e non si è insinuato così peccaminosamente come è successo in Italia. Di fatti l'idea del futuro come qualcosa di assolvente e ottenibile attraverso l'azione (non la provvidenza) è ben chiaro a tutti! Vai Italia, spero che tu questo lo capisca e colga la tua intelligenza muovendoti verso la tua ricostruzione!
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Paese calvinista per eccellenza .. condivido, anche se Galimberti ci farebbe notare che la modernità (la quale è soprattutto protestante, è figlia del cristianesimo, nell'accezione che lui propone.
@avioengine5 жыл бұрын
Sono d accordo sul fatto che i valori religiosi siano anacronistici. Infatti essi sono posti in essere per rassicurare l uomo e dargli una speranza aldilà della inspiegabile. Eppure così facendo la libertà è ostacolata da una visione viziata, distorta della realtà. Personalmente mi sento più vicino ad una visione, una filosofia buddista, che Non impone dogmi né azioni per evitare punizioni. Ma ognuno è libero di vederla come vuole... basta che non rompe i coglioni al fine di garantire la libertà per tutti
@avioengine5 жыл бұрын
@Armonica 0 Capisco che dice e' relativo al Karma. Ma piu' in generale, il buddhismo e' una filosofia. Quindi a questa io mi riferisco. Siccome per esperienza personale ho visto che chi segue molto la religione cristiana, musulmana ecc.. e' come chiuso nei confronti di tutto quello che e' al di fuori del suo credo. Per me la vita e' una sola. Bisogna godersela al massimo delle possibilita' pur avendo umanita' e rispetto per la vita e per il prossimo. Quindi io non faccio del male a gli altri principalmente perche' non e' giusto. Epppure quando mi capita spesso che mi inculano, lasciami il termine io penso che e' un effetto di altre vite. Ma questa e' solo il mio punto di vista. non mi interessa gli altri che fanno, basta che non mi spaccano i maroni. Poi un dialogo nel quale ognuno rispetta le proprie l'altro pur rimanendo delle proprie idee, ben venga. C'e' sempre da imparare e come si dice solo gli stupidi non cambiano idea( e siccome non temo nessuna punizione divina, tranquillamente posso cambiare credo se lo ritengo opportuno. Anche se a questo punto poi non si parla piu' di credo. a lasciamo stare l'argomento sta diventando troppo arzigogolato!
@lauramondelli41545 жыл бұрын
@Armonica 0 ti riferisci a un tipo di buddismo..ma all'interno del buddismo ci sono tantissime diramazioni...cmq nella religione filosofia buddista non ci sono dogmi non c'è il senso del peccato..non ci sono divinità al di sopra di noi a cui dobbiamo affidarci x salvarci.... è totalmente un altro pianeta rispetto a tutte le altre vere e proprie religioni occidentali!!!...infatti e' una religione filosofia orientale.. un'altra cultura x me migliore...cmq massimo rispetto x tutte le altre!!
@Nicola.DePasquale5 жыл бұрын
Infatti si parla di pensiero unico non a caso. Annullando l’identità siamo tutti conformi. Caso contrario si parli di identificazione. Quello è il vero danno del conformismo e creatura del pensiero unico.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Hai ragione, ma questo è un altro problema ;-)
@riccardodeltorre24935 жыл бұрын
Il pensiero unico non annulla l'identità, è solo un tentativo di toglierti qualcosa che sei stato convinto di avere.
@monicaaggio65785 жыл бұрын
Quelli in galera sono più liberi di quelli fuori
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Parla per esperienza personale?
@grandalbero73744 жыл бұрын
Precisiamo che se io sono libero di pensarla diversamente da quello che dice galimberti nella sua tesi e lo sono, tutti lo siamo, allora già galimberti sbaglia perché io già sono libero di pensarla diversamente. Quindi la libertà esiste ma non è un fatto esteriore, bensì interiore dove io posso decidere chi sono. Se io sono un chitarrista da anni, nessuno mi impone che io debba essere ancora un chitarrista e non un programmatore, allora li la mia identità cambia perché l'identità si può plasmare a proprio piacimento.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Certo, questo è ciò di cui tutti più o meno siamo convinti. Il problema però è a monte e consiste nel chiedersi quanto di ciò che siamo è frutto dell'influenza del mondo su di noi. La sua esistenza è difficilmente contestabile, ma si può scegliere se esserne consapevoli o immaginarsene al riparo.
@antoniocoppola67335 жыл бұрын
Jung ,il discepolo di Freud era di apertura orientale,scoperse la profondità della vita nei tre piani inferiori. La coscienza 🙏😊
@pluplucuv5 жыл бұрын
Forza all'edonismo!
@cristinat83143 жыл бұрын
Ritenere quest'uomo un pensatore è pura follia. Mi stupisco che una scuola gli dia spazio. A volte le persone posseggono un uso magistrale delle parole, ma un uso malato e distorto dei loro neuroni. Questo intervento oltre a non avermi stimolata mi ha addirittura depressa. Dove siamo arrivati... Naturalmente questa è solo la mia opinione, sempreché ancora sia possibile al giorno d'oggi esprimere opinioni.
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
Spinoza, Nietzsche .. le tesi di Galimberti hanno radici antichissime: ne ha mai sentito parlare?
@cristinat83143 жыл бұрын
@@gabriellagiudici anche la stupidità ha radici antiche. Non credo che l' antichita' sia sinonimo di veridicità o intelligenza a prescindere.
@francescocolucci68275 жыл бұрын
Si ma sarà libero di non andare con una guida? In base alla risposta ognuno pensa quello che vuole.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
La metterei così Francesco: della maggior parte dei fenomeni di influenza e condizionamento siamo inconsapevoli: ci crediamo liberi più di quanto non siamo
@francescocolucci68275 жыл бұрын
@@gabriellagiudici lei ha mai sperimentato la pazzia? Stati di incoscienza comuni e non comuni, mentre si fa l'amore, un'ubriacatura, una forte arrabbiatura, quando si fa un incidente, o quando si sogna o si sta in estasi. In questi casi non importa a nessuno esprimere opinioni, regole, giudizi, sentenze o ragionamenti tipo " siamo liberi o non siamo liberi" in quei momenti siamo vicini alla vita e alla morte e non abbiamo regole, punti di riferimento; allora perché non stiamo un po' in silenzio invece di dire come va , come andava e come dovrebbe andare il mondo. Che tu sia daccordo o meno sulla frase "siamo liberi o no" non cambia assolutamente niente. Il linguaggio verbale ci ha portato a fare logica e retorica, a fare della logica e della retorica verbale l'unico e il più importante modo di guardare il mondo. Se vogliamo essere liberi va cercato il silenzio
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@francescocolucci6827 Certo ma la vita si riduce alla sua negazione
@gloriasangermano36874 жыл бұрын
Ma non e" del tutto vero. L" identita" non e" un dato immutabile. Noi cambiamo continuamente. Impariamo dagli errori. Probabilmente la volta dopo Sartre e' andato in montagna con una guida.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Certo, ma Galimberti non sostiene che l'identità è immutabile, solo che è socialmente negoziata: l'esempio di Sarte purtroppo (pure bruttino) porta fuori strada.
@golkeeper85175 жыл бұрын
hai capito da anni e anni ripete la stessa cosa.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
da anni e anni studia gli stessi temi, come la maggior parte dei ricercatori
@UnoSoloEmanueleIng3 жыл бұрын
Il libero arbitrio serve a decidere se vogliamo Governare noi popolo o i capi piramide. VOGLIO CHE IL GOVERNO SIA DEL POPOLO TERRESTRE....... ....
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
E' già successo che "il popolo" prenda il potere e potrà succedere ancora, il problema sembra essere tenerlo e non diventare a propria volta un'élite. Quanto al popolo terrestre non esiste ancora ..
@riccardoangeli8025 жыл бұрын
La dimostrazione che gli animali sono meglio di noi e' che loro non hanno bisogno di varie religioni
@blueshouseroberto58564 жыл бұрын
Sbaglia associando la psicanalisi al cristianesimo. Il passato rimane la chiave x capire il presente. E capire e risolvete la nevrosi comporta sforzo e attivita.
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
Le risponderei volentieri, ma non mi è chiaro il riferimento.
@blueshouseroberto58564 жыл бұрын
@@gabriellagiudici galimberti adsocia il cristianesimo (movimento in avanti) col marxismo e la psicanalisi (anche essi mobimento in tappe e fasi). Si aspettano un miglioramento. Ma senza sfotzo dice lui non vi e miglioramento. Ma il trattamento psicanaliyico comporta sforzo. Non rimane passivo. Ergo sono due cosr diverse Il cristanesimo illusione la psicanalisi magari fallisve ma porta maggiore coscienza
@gabriellagiudici4 жыл бұрын
@@blueshouseroberto5856 Ora mi è più chiaro, credo però che Galimberti non abbia stabilito un confronto ravvicinato tra cristianesimo, marxismo e psicanalisi (che sono ovviamente diversissimi). Il tratto comune che individua tra loro, e che li allontana irreversibilmente dalla grecità, è l'ottimismo, il telos, l'escatologia, insomma la credenza che ieri era il peggio, oggi ci attrezziamo, domani è la salvezza. Secondo Galimberti, questo sguardo, indipendentemente dalla prospettiva adottata (cristiana, marxista, freudiana) è il vero tratto caratterizzante della nostra civiltà.
@blueshouseroberto58564 жыл бұрын
@@gabriellagiudici a parte l ottimismo. Non si puo non avere un quadro di cio che fu delle conseguenze e coda si puo fare per yrovare una soluzione. Anche Nietzsche diceva cosi (Galimberti sicuramente in questo concetto si rifa a Nietzsche). Ma Nietzsche a proposito del uomo ben eriuscito diceva che non e una coda determinata biologicamente. Gli uomini superiori vanno voluti e coltivati. Dunque anche lui era in qualche modo un finalista. Il tempo scorre e il prima e dopo si susseguono e le cose si trasformano. Marx credeva in una rivoluzione. Non aveva ben chiaro il motivo x cui poi muore o nasce morta. Freud azzardo l ipotesi del ritorno del represso. La nostalgia del paradiso perduto ma anche il senso di colpa per aver ucciso il padre e dunqie il bisogno di espiazione
@alessandrofurno19755 жыл бұрын
Condivido moltissimo, ma il cristianesimo che cita non è quello vero, mi dispiace, perché nel vero cristianesimo ci si deve dare da fare per migliorare le cose... poi c'è la speranza di un cambiamento radicale che verrà da Dio perché noi non siamo in grado di portarlo, ma nel frattempo i cristiani, i veri, hanno il dovere di migliorare se stessi e il mondo in cui vivono. Basterebbe mettere in pratica le parole di S. Paolo nella lettera ai Romani Cap 12: versetti da 9 a 21 e il mondo sarebbe già splendido ora.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Il cristianesimo che cita Galimberti è in realtà una visione del mondo (non semplicemente un'etica) (egemone in Occidente) secondo la quale il passato è peccato, il presente (proprio come dice lei) redenzione attraverso l'impegno personale (cattolicesimo) e la grazia (protestantesimo), il futuro la salvezza.
@alessandrofurno19755 жыл бұрын
@@gabriellagiudici certo una visione, ma come dice lei, del cattolicesimo e del protestantesimo, ribadisco, non del cristianesimo quello vero, quello biblico, al cui interno, nella Bibbia intendo, l'uomo a differenza dei greci è conosciuto davvero, in ogni suo aspetto. Se confondiamo il cristianesimo con il cattolicesimo e il protestantesimo e non con i principi, le leggi, gli esempi contenuti in questo meraviglioso libro che è la Bibbia e null'altro, rischiamo di fare un pessimo servizio a quella fetta di umanità che ha difficoltà a ragionare con la propria testa e confonde facilmente il pensiero cattolico e protestante con quelli scritti nella Bibbia, che non sono la stessa cosa, anche se può sembrare molto strano.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
@@alessandrofurno1975 Come sa, però, il discorso di Galimberti è culturale non etico-teologico: il cristianesimo in questo contesto è semplicemente la visione del mondo dell'Occidente, non la religione più o meno autentica professata da questo o quel gruppo.
@eclettici5 жыл бұрын
@Alessadro Furno Spero vivamente che abbia letto la bibbia (intendo anche il vecchio testamento) senza preconcetti e/o pregiudizi (abbastanza atroce per i morti, pro-schiavismo e anti-femminista), non credo sia proprio quello che Lei espone, a questo livello parliamo di pareri su una religione... il discorso di Galimberti è culturale a prescindere dalla Sua amata bibbia.
@antoniobonvecchio8351 Жыл бұрын
c'è la cupola Roma Londra Washington - quelli dei miliardi -rubati
@cristianiattivi5 жыл бұрын
Vangelo di Giovanni: "conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv, 8, 32). Gesù ha detto: "Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv, 14, 6). Ergo: solo Gesù Cristo da la vera libertà, la libertà dal peccato. Tutto il resto è filosofia.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
e ti par poco?
@Enzoluk75 жыл бұрын
E meno male che il resto é filosofia, meglio che morire nel dogma.
@aus78055 жыл бұрын
In tempi odierni lo avrebbero ricoverato uno che parla così(io sono la Verità), in tempi passati finiva impiccato, crocifisso, lapidato, in sostanza ucciso. Il bambino oltreuomo che legge un libro religioso non può fare altro che ridere. Ridere di gusto alla tragicità dell'esistenza e ai tentativi di ricomporla, solo noi siamo - in interazione con gli altri e con la natura ed i suoi limiti - fautori del nostro cammino.
@angela7543 жыл бұрын
Non siamo liberi perché schiavi del peccato ma Gesù è morto per liberarci da esso.
@gabriellagiudici3 жыл бұрын
E' un racconto a cui può credere, in filosofia si cercano dimostrazioni.
@guidolamoto98425 жыл бұрын
Quindi siamo alla fine del cristianesimo e della fiducia nella provvidenza. Se non c'è più religione, cade anche l'identità collettiva legata a quella religione. Il nuovo metro di valore è il denaro, per questo l'etica religiosa non è in grado di arginare la volontà di chi proviene da altre religioni. In questa società, la nostra non c'è più futuro se non si apre ad una nuova dimensione religiosa. Siamo ad un bivio sociale, decadenza o fusione dentro altre strutture sociali. Non siamo più i "migliori" al Mondo, siamo esattamente uguali ai cinesi, gli indiani, gli africani.
@gabriellagiudici5 жыл бұрын
Che non siamo migliori di popoli lontanissimi da noi come i cinesi, gli indiani e gli africani mi sembra da tempo assodato. D'accordo sul fatto che cadendo la religione, cade anche l'identità collettiva legata ad essa: la religione infatti è parte del bagaglio culturale di un popolo, né più né meno delle pratiche culinarie, dell'arte di tessersi un abito o di seppellire i defunti. Nella nostra storia però, il culto del denaro è tutto interno alla religione cristiana (i riferimenti sono moltissimi, da Weber a Benjamin), non è affatto il risultato di un distacco da essa (qui secolarizzazione e laicizzazione non c'entrano) solo della sua evoluzione.